Il quotidiano torinese e Repubblica, hanno pubblicato questa mattina due fondi “fotocopia” in cui illustrano gli intenti comuni per il futuro dei due giornali. Le quote Rcs di Fca saranno distribuite ai soci. Oggi avvio di seduta a Piazza Affari in forte rialzo per L’Espresso dopo l’accordo con Itedi. Il titolo sale dell’8,3% a 1,07 euro
Fca ha firmato un accordo (memorandum d’intesa) per la fusione tra Itedi, la società nell’editoria di Fiat Chrysler Automobiles, e il gruppo Editoriale l’Espresso. L’obiettivo è dar vita al più importante gruppo editoriale italiano. L’azienda automobilistica avrà il 16%, mentre la controllata della famiglia Perrone sarà al 5%, e Cir avrà oltre il 40% dell’Espresso. Lo comunica Fca in una nota. Dalla fusione delle due società L’Espresso e Itedi nasce il primo gruppo leader editoriale italiano e uno dei principali gruppi europei, con 750 milioni di ricavi, 5,8 milioni di lettori e la più alta redditività del settore. Elkann e Marchionne vogliono dare più peso all’auto e, sotto la Mole, c’è chi sostiene che dopo oltre un secolo la famiglia Agnelli esce a tutti gli effetti dall’editoria, perdendo il controllo storico da sempre detenuto sulla Stampa e lasciando anche il Corriere della Sera. Il quotidiano torinese e Repubblica, hanno pubblicato questa mattina due fondi “fotocopia” in cui illustrano gli intenti comuni per il futuro dei due giornali, dopo il recente passaggio di Mario Calabresi che dalla Stampa è giunto alla direzione di Repubblica sostituendo Ezio Mauro (che del quotidiano torinese fu già direttore). Le quote Rcs di Fca saranno distribuite ai soci. Oggi avvio di seduta a Piazza Affari in forte rialzo per L’Espresso dopo l’accordo con Itedi. Il titolo sale dell’8,3% a 1,07 euro, seguito dalla controllante Cir (+3,13%). Cade invece Rcs (-4,59% a 0,58 euro) dopo l’annuncio dell’uscita di Fca con l’attribuzione delle azioni del gruppo che edita il Corriere della Sera ai propri soci.
(Foto: il Torinese)
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