Nelle sale di Torino
1981: Un’indagine a New York – Thriller. Regia di J.C. Chandor, con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il regista dell’apprezzato “Margin Call” racconta le spirale di violenza che poco a poco avvolge Abel Morales, proprietario di una compagnia di trasporti petroliferi, che sta per firmare l’affare più importante di tanti anni d’attività. Mentre la concorrenza cerca in ogni modo di fermarlo, un detective indaga su presunte sue irregolarità fiscali. Mentre Abel continua ad avere una incrollabile fiducia nella giustizia, la moglie, da parte sua, vorrebbe che rinunciasse alla propria integrità morale. Durata 125 minuti. (Classico)
Anomalisa – Animazione. Regia di Charlie Kaufman con la collaborazione di Duke Johnson. Michael Stone ha scritto un best seller dal titolo “Come posso aiutarti ad aiutarli?” ed è a Cincinnati per una conferenza. E’ un uomo depresso, i contatti con la famiglia sono inesistenti, anche la sua immagine riflessa nello specchio gli è quasi sconosciuta. Ma nelle sale dell’albergo incontra Lisa, una ragazza diversa da tutte le persone che vede intorno a sé. Forse potrebbe essere la svolta della sua vita. Dall’autore di “Essere John Malkovich” e “Il ladro di orchidee”, animazione rigorosamente riservata al solo pubblico adulto. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)
Carol – Tra commedia e melodramma. Regia di Tod Haynes, con Kate Blanchett e Rooney Mara. Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Claire Morgan), è la narrazione della passione tra una donna newyorkese, alle prese con la fine di un matrimonio e l’affidamento della sua bambina, e una giovane impiegata. Grande gara di bravura fra le due attrici (Mara ha vinto il Palmarès all’ultimo festival di Cannes), con certezza in prossima area Oscar. Durata: 118 minuti (Ambrosio sala 3).
Il caso Spotlight – Drammatico. Regia di Thomas McCarthy, con Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton e Lev Schreiber. Una serie d’articoli, un’inchiesta e un premio Pulitzer per un gruppo di giornalisti del “Globe” di Boston – a seguito dell’arrivo di un nuovo direttore, Marty Baron, pronto ad affrontare tematiche importanti e certo non comode – che tra il 2001 e il 2002 misero allo scoperto, dopo i tanti tentativi di insabbiamento da parte del clero e in primis delle alte gerarchie ecclesiastiche, i casi di pedofilia consumatisi in quella città e non soltanto. Candidato a 6 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Assolutamente consigliato. Durata 128 minuti. (Centrale v.o., Eliseo rosso, F.lli Marx sala Groucho, Nazionale 1, Uci)
Cinquanta sbavature di nero – Comico. Regia di Mike Tiddes con Marlon Wayans. Arriva a distanza di un anno la parodia del campione d’incassi in tutto il mondo. Durata 92 minuti. (Ideal, Uci)
Il club – Drammatico. Regia di Pablo Larrain, con Alfredo Castro. In Cile, quattro sacerdoti vivono in una casa che s’affaccia sul mare, in solitudine e con la colpa di aver offeso il lato sacro della vita. A sconvolgere ulteriormente la loro esistenza sarà l’arrivo di padre Lazcano e di Sandokan che l’accompagna, vittima e testimone delle colpe commesse dall’uomo anni prima. Protagonista e regista dell’indimenticato “Tony Manero”. Durata 98 minuti. (Romano sala 2)
La corrispondenza – Drammatico. Regia di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Amy, una giovane studentessa universitaria, che sbarca il lunario facendo la stuntwoman per la televisione e il cinema, ha una relazione con il suo professore di astrofisica. Improvvisamente, lui scompare e quell’amore diviene l’immagine di quelle stelle che non esistono più ma che noi continuiamo a vedere nel cielo. Solo la tecnologia li tiene legati, sms, skype, dvd, e ancora lettere e fasci di fiori: a raccontarci la speranza dell’eternità di un amore. Durata 116 minuti. (Nazionale sala 2)
Deadpool – Fantasy. Regia di Tim Miller, con Ryan Reynolds. Tratto dal fumetto della Marvel Comics. Niente a che fare con l’eroe tradizionale, l’opposto del politicamente corretto, umorismo e parolacce, il tutto condito da una buona dose di cinismo. Un B-Movie che negli States è un grande successo ai botteghini nonostante il suo divieto ai minori. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)
Dio esiste e vive a Bruxelles – Commedia. Regia di Jaco Van Dormael, con Benoît Poelvoorde. Un Dio cattivo e antipatico che vive nella capitale belga, ben intenzionato a far digerire all’uomo dispetti e catastrofi, una figlia ribelle che distribuisce ad ognuno di noi la data della propria morte. Uno sberleffo piuttosto scomodo. Durata: 113 minuti (Greenwich sala 3)
Fuocoammare – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Gli sbarchi di Lampedusa visti con gli occhi del dodicenne Samuele. Orso d’oro al FilmFest di Berlino. Durata 107 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Massimo 2)
God’s not dead – Drammatico. Regia di Harold Cronk con Kevin Sorbo e Shane Harper. Uno studente, fermamente credente, dovrà combattere contro il proprio professore di filosofia pronto a sostenere l’inesistenza di Dio. Fede e dubbio in un ampio dibattito ben articolato. Durata 113 minuti (Reposi)
Gods of Egypt – Avventura. Regia di Alex Proyas con Gerald Butler. Le divinità dell’antico Egitto, Horus e Set, chiamate in feroce lotta tra loro dal giovane Bek che con la donna amata vuole difendere e salvare il mondo e una prossima catastrofe. Durata 100 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
Good Kill – Drammatico. Regia di Andrew Niccol, con Ethan Hawke e January Jones. Il dramma di un soldato che, operando ad una consolle dall’infuocato deserto del Nevada e utilizzando quelle armi intelligenti che dovrebbero essere i droni, semina morte e distruzione in paesi lontani. Come si fa a stabilire quando e chi colpire? Sta combattendo la giusta guerra? Non sta distruggendo anche il proprio ambito familiare? Durata 104 minuti. (Uci)
Joy – Biografico, drammatico. Regia di David O. Russell, con Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro. Una storia vera, la vita di Joy Mangano, i figli e l’ex marito, la madre teledipendente, i parenti, la sua vita a Long Island. Tra ribellioni e intraprendenza, costruisce un impero che vive ancora oggi, nel cui centro sta l’invenzione del “mocio”, comodo straccio/scopa per le pulizie della casa. Il potere della televisione che annuncia urbi et orbi il prodotto determinerà l’enorme successo. Durata 124 minuti. ( Romano sala 3).
Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. (Reposi, The Space, Uci)
Onda su onda – Commedia. Regia di Rocco Papaleo, con Alessandro Gassman, Massimiliano Gallo e Rocco Papaleo. L’incontro tra Gegè, cantante confidenziale che non ha mai conosciuto il piacere della luce dei riflettori e oggi pronto a scommettere in un ingaggio a Montevideo, e Ruggero di professione cuoco, che da anni non scende dalla nave. Malinconia e divertimento. Forse riusciranno a mettere insieme le loro solitudini. Durata 102 minuti. ( Nazionale sala 2)
Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Classico, Eliseo sala grande, F.lli Marx sala Harpo, Ideal, Lux 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)
Il ponte delle spie – Drammatico. Regia di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Mark Rylance. A cavallo tra i 50 e i 60, in piena guerra fredda, l’avvocato Donovan è incaricato di trattare il rilascio di Gary Powers, abbattuto con il suo aereo U-2 durante un’operazione di sorvolo dell’Unione sovietica. Alla sceneggiatura hanno collaborato i fratelli Coen. Durata: 140 minuti. Papabile agli Oscar. (Greenwich sala 2)
Remember – Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Zev, vecchio ebreo ospite di una clinica e affetto da demenza senile, viene spinto da Max a ricercare e ad uccidere il nazista, arrivato anni prima negli States, che nel campo di Auschwitz ha trucidato le loro famiglie. Il vecchio condurrà a termine il proprio compito: ma non mancheranno sconvolgenti quanto dolorose sorprese. Grande successo all’ultima Mostra di Venezia. Durata 95 minuti. (Romano sala 3)
Revenant – Avventuroso/drammatico. Regia di Alejandro Gonzales Iňàrritu, con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Tratto da una storia vera. L’America dei grandi paesaggi e delle pianure sterminate, i pionieri alla ricerca di nuovi confini e delle pelli degli orsi. Uno di questi, Hugh Glass, nel 1823, viene attaccato da un grizzly mentre i suoi compagni lo abbandonano senza armi né cibo: il perfido Fitzgerald (Tom Hardy) gli uccide il figlio che ha avuto da una donna indiana. Di qui la sete di vendetta del protagonista, le imboscate, le uccisioni, gli stenti superati. Di Caprio, finalmente, in odore di Oscar, dopo essersi di recente già assicurato il Globe. Durata 156 minuti. (Greenwich sala 3)
Single ma non troppo – Commedia. Regia di Christian Ditter, con Dakota Johnson e Alison Brie. Cuori nella tormenta, tutti a caccia dell’anima gemella, in una New York che offre mille occasioni. Durata 116 minuti. (The Space, Uci)
The Danish girl – Biografico. Regia di Tom Hooper, con Eddie Redmayne e Alicia Vikander. Einar Wegener fu un pittore paesaggista nella Copenhagen degli anni Venti, felicemente sposato a Gerda, pur essa pittrice. Un giorno posa per la moglie sostituendo la modella andando incontro a una seconda vita nelle vesti di Lili Elbe. L’amore di una coppia, una donna che guiderà il marito alla scoperta della sua autentica identità sessuale. Wegener sarà il primo uomo a tentare un’operazione per il cambio di sesso. Qualcuno giura che gli interpreti abbiano già l’Oscar in mano, per Redmayne significherebbe ancora il successo dopo l’assegnazione dello scorso anno con “La teoria del tutto”. Durata 120 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale v.o., Eliseo blu, Reposi, The Space, Uci)
The hateful eight – Western. Regia di Quentin Tarantino, con Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth. All’indomani della Guerra di Secessione, tra le montagne del Wyoming, una tempesta di neve blocca in una stazione di posta una diligenza e nove persone, un cacciatore di taglie con la sua prigioniera da condurre alla forca ed un collega di colore un tempo arruolato a servire la causa dell’Unione, un generale sudista, un boia e un cowboy, un messicano e il conduttore della diligenza, il nuovo sceriffo di Red Rock. Tensioni claustrofobiche mentre qualcuno non è chi dice di essere, sino alla violenza finale. Musiche di Ennio Morricone, già vincitore del recente Globe e prossimo (?) a salire sul podio più alto degli Oscar. Durata 180 minuti. (Ambrosio sala 3, F.lli Marx sala Chico, The Space, Uci)
Tiramisù – Commedia. Regia di Fabio De Luigi, con Vittoria Puccini, Fabio De Luigi e Angelo Duro. Antonio è un grigio informatore medico che giorno dopo giorno tenta di vendere i propri prodotti senza un minimo di verve e di immaginazione. Vicino a lui l’amico idealista, il cognato che non bada a nulla pur di far la bella vita e una moglie paziente e rassegnata (ma non troppo) che prepara ottimi tiramisù per le public relations del consorte. Opera prima. Durata 95 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Greenwich sala 1, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
L’ultima parola – La vera storia di Dulton Trumbo – Drammatico. Regia di Jay Roach, con Bryan Cranston, Helen Mirren, Diane Lane. Negli anni della Hollywood colpita dalla “caccia alle streghe” del senatore McCarthy, lo sceneggiatore Dulton Trumbo è inserito nella “black list” che raggruppa famosi nomi della Mecca del cinema. Perderà il lavoro, vincerà due Oscar lavorando sotto falso nome, verrà riabilitato solo anni più tardi, anche grazie ad attori come Kirk Douglas e a registi come Otto Preminger. Un pezzo di storia americana da vedere e ripensare. Eccellente protagonista Bryan Cranston, candidato all’Oscar. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 2)
Zootropolis – Animazione. Regia di Byron Howard, Rich Moore e Jared Bush. Le avventure della coniglietta Judy nella capitale del mondo animale, nelle vesti di fresca poliziotta. Con la volpe Nick, fino a quel momento disposta a campare di espedienti, dovrà affrontare chi ha sequestrato i 14 animali che tutta la città sta cercando. Durata 108 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)
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