“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
Consigli cinofili di Enrico Coscarelli
Buongiorno carissimi lettori, il nostro cammino per un’ educazione sana e corretta oggi passa dal trasportino.Un vero e proprio taboo, anche se per gli sportivi e chi lavora da tempo col cane ormai da anni lo usa e per niente al mondo tornerebbe indietro, l’informazione è poca e chi viene a conoscenza di questo oggetto per la prima volta, spesso la prende male, come un mezzo di coercizione, si immagina la gabbia che usualmente usavano i nostri nonni, quindi il pensiero che viene è reclusione, privazione di una libertà.
Io consiglio l’utilizzo del trasportino a tutti i proprietari, perché cosi tuteliamo il benessere del nostro cane, colui che in determinate situazioni va molto in tensione e quindi assume degli atteggiamenti che abitualmente non utilizza, atteggiamenti che poi portano a problemi comportamentali più o meno gravi ed il recupero si fa lungo.
Il cane è una nostra responsabilità, ma il cane non parla, non possiamo dirgli: ”Stai tranquillo, da adesso ci penso io a te” o spiegargli a voce cosa, come e quando può o deve farlo, il cane discende dal lupo, quindi dobbiamo rapportaci a lui in maniera che ci capisca, si basa su una scala gerarchica, quindi dobbiamo imporci come Capo Branco ed avere il controllo su ogni situazione che si presenti, in sostanza il potere decisionale è il nostro.
Pensiamo al trasportino come una piccola casa, una tana, cane dentro ci si riposa, cane fuori ci interagiamo, quindi giochi e passeggiate, questo è un modo per mettere delle regole, dei paletti al nostro cane con un metodo intelligente e dolce, così facendo, oltre ad imporci ed ottenere il suo rispetto, gli insegniamo a rilassarsi, lasciarlo senza pensieri o preoccupazioni.
Tanti clienti, quando lo propongo, la prima cosa che dicono è: “Poverino!”, però con il suo utilizzo possiamo ottenere un risultato migliore sul cane iperattivo, incontrollabile, e problematico, sia per tempistica che per qualità. Oltre che tana, può diventare anche un ottimo metodo come punizione, senza alzare la voce, usare la violenza o ancora peggio, in alcuni casi, dare bocconi per calmare il caos.
Non lo obbligo mai perché ognuno è libero di trattare il proprio cane come meglio crede, ma vi invito a riflettere su questo, avete il controllo sul vostro cane? Siete convinti che stia conducendo una vita serena al minimo degli stress? Riflettete perché è vero che può darci tanto, ma noi dobbiamo metterlo nelle condizioni di poterlo fare per il bene di tutto il nucleo famigliare, per quando siamo a casa, o a passeggio o quando lo liberiamo in aperta campagna.
Se per caso vi siete convinti che questo strumento può fare il caso vostro, chiedete al vostro negozio di fiducia, al sottoscritto o comunque ad un professionista come è bene farlo conoscere gradualmente al vostro cane per ottenere il meglio. Chiusa questa parentesi trasportino, nella prossima puntata torneremo al cucciolo ed alle prime uscite.
Enrico Coscarelli
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