"Il labirinto del silenzio" al cinema per il Giorno della Memoria

LABIRINTO SILENZIOUn film intenso sui giorni in cui i tedeschi hanno scoperto gli orrori dei lager nazisti e hanno dovuto iniziare davvero a fare i conti con la propria storia più recente. Il giovane protagonista, il procuratore Johann Radmann, scopre che alcune istituzioni di primo piano e dei rami del governo sono immischiati in un complotto per coprire i crimini dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale

 

Mercoledì 27 gennaio, in occasione delle celebrazioni dei  Giorno della Memoria, in dieci sale cinematografiche piemontesi verrà proiettato in contemporanea – alle 10,30 –  il film “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli.  Due le sale in città a Torino: il cinema Ambrosio (Corso Vittorio Emanuele II) e la Multisala Reposi (Via XX Settembre). L’iniziativa, gratuita e riservata agli studenti delle scuole secondarie, è promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con Agiscuola. Il film sarà preceduto da un breve messaggio in streaming del Presidente del Consiglio, Mauro Laus, e del Vicepresidente Nino Boeti che parleranno dell’importanza della ricorrenza del 27 gennaio, data destinata a cambiare la storia del Novecento, che ricorda il giorno del 1945 in cui le  truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono a Oświęcim (in tedesco Auschwitz), abbattendo i cancelli del campo di concentramento nazista, sormontati dalla scritta “Arbeit macht frei”(Il lavoro rende liberi). Candidato tedesco ai prossimi Oscar nella categoria Miglior Film in lingua straniera, “Il labirinto del silenzio” è satto girato in Germania dal regista italiano naturalizzato tedesco, Giulio Ricciarelli. Un film intenso sui giorni in cui i tedeschi hanno scoperto gli orrori dei lager nazisti e hanno dovuto iniziare davvero a fare i conti con la propria storia più recente. Il giovane protagonista, il procuratore Johann Radmann, scopre che alcune istituzioni di primo piano e dei rami del governo sono immischiati in un complotto per coprire i crimini dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film si ispira a fatti realmente accaduti, ma poco noti come quelli che portarono la Germania alla scoperta della vera realtà di Auschwitz, ricostruiti accuratamente dal punto di vista storico, ma anche con una maestria che genera una narrazione potente, emozionante, profondamente coinvolgente.

 

Marco Travaglini

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