Fino a martedì al Regio "La piccola volpe astuta"

volpe-astutaLa musica di Janacek rende poesia e mistero del mondo cecoslovacco

 

Va in scena al teatro Regio dal 19 al 26 gennaio prossimo “La piccola volpe astuta”, il delizioso capolavoro di Janacek, nel poetico allestimento di Robert Carson.  Per la prima volta rappresentata al Regio di Torino, “La piccola volpe astuta” è un’opera complessa e delicata di Janacek e risulta una più rappresentative del teatro musicale cecoslovacco moderno, articolata in due atti e nove quadri. Il libretto dello stesso compositore si ispira a un romanzo a puntate per una serie di illustrazioni di animali, dal titolo ” Liska Bystrouska” di Rudolf Tesnohlidek,  e si basa su un gioco di riflessioni fra un mondo di animali dal comportamento simile a quello degli uomini e un mondo umano vicino alla natura e al regno animale.

 

Infatti tra il 7 aprile e il 21 giugno 1920 un giornale di Brno pubblicò le 51 puntate di un romanzo che aveva per protagonista una volpe simpatica e indipendente, incuriosita dal buffo mondo degli umani. La donna di servizio di casa Janacek era un’attenta lettrice di quelle avventure e un giorno propose al compositore di musicare quel testo. L’opera debuttò il 6 novembre 1924 al teatro di Brno, quattro anni prima della scomparsa del compositore.  Alle sue esequie, come egli stesso aveva richiesto dopo la prova generale dell’opera, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Brno eseguì il toccante finale dell’opera. Nei tre atti c’è molto spazio per intermezzi sinfonici che collegano i vari quadri e la danza.

“La  nostalgia – scrive Milan Kundera,  autore di un felice saggio su “La volpe astuta” –  determina non solo l’atmosfera dell’opera,  ma anche la sua architettura fondata sul parallelismo tra due tempi costantemente a confronto: quello degli esseri umani che invecchiano lentamente,  e quello degli animali che procede a passi precipitosi”

 

La musica rende perfettamente la poesia e il mistero di questo mondo, servendosi di un linguaggio pieno di sfumature,  di tocchi sfuggenti di tipo Impressionistico.  L’autore,  Leos Janacek, si rifà al canto popolare ceco e utilizza un declamato caratteristico di grande efficacia. Questa ne risulta una delle composizioni più liriche e melodiose. Orchestra e Coro sono del teatro Regio, accanto ai Solisti e Coro delle voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, sotto la direzione di Jan Latham Koening,  con Claudio Fenoglio maestro del coro. Interpreti principali:  Lucie Silkenova, Michaela Kapustova,  Svatopluv Sem e Eliska Weissova. 

Repliche da martedì 19 gennaio alle 20 al 26 gennaio.

 

Mara Martellotta

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Un taxi per Cenerentola

Articolo Successivo

La banalità del male

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta