Pippo, il "re" di Barriera

pippobalon1tosetto

 

STORIE DI CITTA’ / 

di Patrizio Tosetto

 

Nato in provincia di Caltanissetta. Immigrato in città il 10 Aprile del 1960. Vive della pensione di invalidità e della solidarietà di un intero quartiere ed in particolare di Aldo che l’ha “adottato”. Tutti i mesi si reca all’ASL per una punturina di un forte sedativo. Case Atc e paga regolarmente l’affitto. Non è pericoloso, anche se qualche volta urla. Grande mangiatore va più volte al ristorante durante la settimana e non si fa mancare nulla: antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, frutta, caffè e limoncello.  Da sempre iscritto. Prima al PCI. Poi ai Ds ed infine al pd torinese

 

Da tutti è chiamato Pippo. All’anagrafe fa Giuseppe Buttiglieri. Nato in provincia di Caltanissetta. Immigrato in città il 10 Aprile del 1960. Vive della pensione di invalidità e della solidarietà di un intero quartiere ed in particolare di Aldo che l’ha “adottato”. Tutti i mesi si reca all’ASL per una punturina di un forte sedativo. Case Atc e paga regolarmente l’affitto. Non è pericoloso, anche se qualche volta urla. Grande mangiatore va più volte al ristorante durante la settimana e non si fa mancare nulla: antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, frutta, caffè e limoncello. 

 

Noi alterniamo vari argomenti di discussione al silenzio nell’ascoltarlo. Da sempre iscritto. Prima al PCI. Poi ai Ds ed infine al pd torinese. Ogni tanto un messaggino e ti racconta il suo essere in politica, fiero di conoscere tutti i leader. Bresso, Chiamparino, Fassino. Non gli parlare della Lega Nord. Comincia ad agitarsi.  Comunque sempre infastidito dei vicini  di casa non  italiani. E’ anche un grande tifoso della Juventus e ha inneggiano alla vittoria all’ultimo derby. 

 

Ha guidato pullman e per ovvi motivi ha dovuto smettere, incontrando solidarietà, una buona sanità e una Stato sociale funzionante. Sono convinto che in un altro paese avrebbe avuto insormontabili  difficoltà.  Ci tiene molto alla famiglia, alle sorelle e ai nipoti. Ha 20 radio, 12 orologi e 5 telefonini con relative schede telefoniche. Dopo aver pagato l’affitto si dà ai “vizi”. Chiedendoti dopo l’immancabile monetina che non sai rifiutargli. 

 

Ecco un altra storia di Barriera di Milano: questa Barriera che ha ancora dell’umano. Solidarietà che resiste nel tempo, dando a tutti dignità. 

 

(Foto: il Torinese)

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

2015, UN ANNO DI NOTIZIE SULLE PAGINE DEL "TORINESE"

Articolo Successivo

Un dicembre da dimenticare sulle montagne olimpiche

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta