Dalla Collina Torinese attraverso la Valcerrina sino a Casale Monferrato
Una “dorsale protettiva” che parta dalla collina torinese per proseguire lungo la Valcerrina ed arrivare a Casale Monferrato, con l’utilizzo del Controllo del Vicinato, il sistema di deterrenza passiva e coesione sociale. A propora nel corso dell’incontro “Villamiroglio Sicuro – Il miglior antifurto è il tuo vicino” che si è svolto nella sala consigliare del municipio di Villamiroglio, sono stati Massimo Iaretti, referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato (e consigliere comunale a Villamiroglio e dell’Unione dei comuni della Valcerrina) e Ferdinando Raffero, referente per la Città metropolitana di Torino dell’Associazione e consigliere comunale a San Mauro Torinese. Qui il sistema è stato adottato, su impulso di una sua mozione,e ha dato risultati positivi, in collaborazione con le forze dell’ordine, come evitare la spaccata di una parafarmacia che era stata più volte oggetto di furti o individuare un vandalo che aveva danneggiato una cancellata. La serata è stata introdotto dal sindaco Paolo Monchietto che ha sottolineato come il consiglio comunale abbia approvato una delibera in questo senso, su proposta del gruppo di minoranza Progetto Villamiroglio, ed evidenziato come già in precedenza ci sia sempre stata una particolare attenzione da parte dei cittadini per movimenti di mezzi o di persone sospette in un paese che conta diverse borgate anche isolate. E recentemente proprio il senso civico di un cittadino ha impedito il probabile furto di una moto. All’incontro hanno preso parte anche alcuni amministratori della Valcerrina, il vice sindaco di Moncestino, Adriano Brusa, il sindaco di Cerrina, Aldo Visca e Paolo Lavagno, sindaco di Ponzano Monferrato, primo comune della Provincia di Alessandria ad adottare il sistema, che ha confermato come “la popolazione continui a partecipare all’iniziativa” e spiegato come possa essere utile, ma non risolutivo, l’utilizzo della tecnologia, quale whattsapp. App e cellulari,
non sono utilizzati da tutti e per gli anziani devono essere previste modalità di avviso più tradizionali, come la catena telefonica o quello diretto. Resta il fatto che – fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine – un’area sempre più estesa dove il potenziale ladro o truffatore sa di non passare inosservato avrebbe un maggiore effetto deterrente. Di qui la previsione di diversi incontri sul territorio, sin dall’inizio del 2016
Massimo Iaretti
Referente Piemonte
Associazione Controllo del Vicinato
Ufficio Stampa
Associazione Controllo del Vicinato
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