Dialogo, formazione, prossimità, sinergia, cultura della legalità, prevenzione sono i fili conduttori
Siglato il protocollo d’intesa contro il bullismo, anche in versione tecnologica, per il terzo triennio da Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, forze di polizia, tribunale per i minori. Dialogo, formazione, prossimità, sinergia, cultura della legalità, prevenzione sono i fili conduttori del protocollo, rinnovato per il periodo 2015-2018, che si amplia quest’anno coinvolgendo più soggetti istituzionali. Sono oltre 38 mila 500 gli studenti coinvolti nel triennio precedente.
L’intesa prevede incontri formativi nelle scuole, approfondimento con i ragazzi e le famiglie sui rischi delle nuove tecnologie, formazione del personale scolastico. “Importantissimo è il lavoro comune, perché problemi come il bullismo si possono affrontare solo se si lavora insieme”, dice Gianna Pentenero, assessore regionale all’istruzione che firmato il documento insieme con gli assessori alle pari opportunità, politiche sociali e polizia locale, Monica Cerutti, Augusto Ferrari e Giovanni Maria Ferraris. Particolare attenzione ai rischi legati alle nuove tecnologie.
“Il rinnovo di questo protocollo – commenta il questore di Torino Salvatore Longo, dirigente generale della polizia – rafforza il nostro impegno nel diffondere la cultura della legalità attraverso attività di approfondimento di tematiche relative al rispetto della diversità, alla violenza di genere, nella prevenzione del cyberbullismo e nella diffusione dell’uso consapevole delle nuove tecnologie in un’epoca in cui spesso sono segnalati episodi vessatori con strumenti telematici”. L’intesa vede la partecipazione di carabinieri e polizia municipale.
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