Non solo ex Pci nel parterre del candidato Airaudo

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di Patrizio Tosetto

 

C’è molto da lavorare. Accordo con i 5 Stelle? Ora pensiamo ad una affermazione!  Vedremo dopo che fare.  Sicuramente Giorgio Airaudo è abituato a “giocare in difesa”

 

Giorgio Airaudo ci tenta e ufficialmente si candita a sindaco di Torino. Conoscendolo gli piacciono le sfide talmenteairaudo impossibili che partendo dal sogno rischiano di diventare una realtà oltre i sogni. Ha “aperto le danze” alle Vetrerie di corso Regina 27. Originale formula iniziale. Tutti invitati a portare cibarie e “abbeveraggi”. Palesemente in contrasto con altri raggruppamenti politici che realizzano cene elettorali che prevedono personali contributi da mille euro in su. Anche con pochi soldi si possono fare iniziative politiche. Molta gente.

 

Non sapendo giudicare il parterre ho chiesto lumi a chi conoscevo dei presenti. Soprattutto attivisti Fiom, alcuni sindacalisti ed ex  (in pensione) Cgil. Alcuni expiciisti. Michele Curto ed i suoi. Sicuramente qualcosa di nuovo rispetto alle tradizionali presenze. Si sono sprecate le varie previsioni di percentuali. Tutte fondamentalmente positive rispetto alle aspettative iniziali. Stopposo l’intervento del prof. Revelli, e poi un Giorgio Airaudo a tutto campo: il sindaco uscente Piero Fassino ha fatto poco o nulla e quel poco che ha fatto non è stato per il sociale. Nella nostra città aumentano le povertà. Si lascia ai gruppi di volontari cercare d’arginare il fenomeno. Cala qualità e quantità dei servizi sociali. COMUNISMO

 

C’è molto da lavorare. Accordo con i 5 Stelle? Ora pensiamo ad una affermazione!  Vedremo dopo che fare.  Sicuramente Giorgio Airaudo è abituato a “giocare in difesa”. Dirigente nazionale della Federazione Nazionale Giovani Comunisti nella fase di drastica diminuzione degli iscritti. Dirigente sindacale in Fiom a Torino con la lenta diminuzione occupazionale in Fiat. Ora deputato di Sel all’opposizione di questo governo. Ma nelle sue parole ho “letto” un’idea di contropiede. La volontà di governo di una città che ha tanto bisogno di ritrovare il suo sviluppo, anche economico, ma non solo.

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