Padre e figlio nella Tempesta

bombardamento guerra

La paura durante i bombardamenti, la risorsa della fede di fronte al pericolo e alle avversità, l’antifascismo e la nascita della Resistenza

 

“Tempesta 1944-45. Nino racconta la Resistenza di Mario Costa”, è la rappresentazione teatrale promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. L’evento si terrà Venerdì 12 dicembre 2014 , alle ore 21.00, alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani  di Torino (Corso Galileo Ferraris 266). Lo spettacolo è un libero adattamento di Marco Gobetti e Beppe Turletti dal volume “Tempesta – (1939-1945) – Poesie Piemonteise” – Torino, 1983, Andrea Viglongo &  C. Editori – e da altre opere di Nino Costa. 

 

Nino e Mario Costa, padre e figlio, sono seppelliti uno accanto all’altro nel cimitero di Ciriè. Mario, partigiano in Val Chisone il 2 agosto 1944 assalta armato di bombe a mano un fortino occupato dal nemico durante la tremenda battaglia sul monte Génévris, nel territorio di Pragelato: colpito alla fronte, muore sul colpo, all’età di 19 anni.Nino Costa, poeta, fra i maggiori esponenti della letteratura piemontese, nell’ultima sua raccolta, “Tempesta”, evoca la seconda guerra mondiale, con l’interruzione della pace, il crollo delle illusioni e le speranze tradite; la paura durante i bombardamenti, la risorsa – per lui preziosa – della fede di fronte al pericolo e alle avversità, l’antifascismo e la nascita della Resistenza. Sino alla morte in combattimento del figlio Mario, che con la sua benedizione era diventato partigiano. Il poeta canta con intenso lirismo il proprio dramma, calandolo però nella tragedia collettiva che aveva colpito milioni di persone. Nel suo essere irreparabilmente sopraffatto dal dolore, trova infatti la forza per raccontare la speranza restituita e la libertà conquistata. Morirà poco dopo suo figlio, nel novembre del ‘45, non ancora sessantenne.

 

La drammaturgia dello spettacolo “Tempesta 1944-45. Nino racconta la Resistenza di Mario Costa” fa leva sull’aspetto “popolare alto” della poesia di Nino Costa, valorizzandone la musicalità originale e non convenzionale della lingua e l’essenzialità sapiente del narrato. Si ricerca un uso contemporaneo della lingua piemontese: anche tramite il meccanismo della traduzione, intesa nel suo senso più lato e variamente declinata attraverso la recitazione,la musica, il canto e l’utilizzo dell’immagine. I versi del poeta, provenienti soprattutto dalla raccolta “Tempesta” e alternati alla narrazione della guerra e della Resistenza, evocano la Storia italiana della metà del secolo scorso e una storia italiana, quella di un padre e di un figlio: Nino e Mario Costa.

 

L’ingresso è gratuito (fino ad esaurimento posti). Per info e prenotazioni: tel. 0115757476 / email : comitato.resistenzacostituzione@cr.piemonte.it

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