L’assessorato regionale alla Sanità comunica che dalle verifiche effettuate sugli archivi vaccinali delle aziende sanitarie regionali e dalle informazioni ricevute dal fornitore risulta che i due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, temporaneamente sospesi dall’uso, non sono presenti in Piemonte
Era in cura per problemi cardiovascolari l’uomo di 68 anni morto nel cuneese dopo la somministrazione dell’Agrippal. Si tratta di un vaccino antinfluenzale prodotto dalla Novartis, ma diverso da quello ritirato per le morti sospette in varie località italiane. Vista la psicosi collettiva che si sta creando, il caso è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima alla Regione Piemonte e all’ autorità giudiziaria. Stanno già indagando i carabinieri del Nas di Torino. Su ordine della procura di Cuneo, hanno acquisito la documentazione relativa al decesso.
Ma dalla Regione arrivano rassicurazioni sulla situazione in Piemonte. L’assessorato regionale alla Sanità comunica che dalle verifiche effettuate sugli archivi vaccinali delle aziende sanitarie regionali e dalle informazioni ricevute dal fornitore risulta che i due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, temporaneamente sospesi dall’uso, non sono presenti in Piemonte. Il vaccino attualmente usato nella nostra regione, denominato Agrippal, è prodotto dalla ditta Novartis ma è differente per formulazione e composizione da quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell’Aifa. Pertanto, le attività di vaccinazione antinfluenzale in corso negli studi dei medici di medicina generale e negli ambulatori delle Asl piemontesi proseguono regolarmente.I dati provenienti dal sistema di sorveglianza regionale segnalano che l’attività influenzale in Piemonte è a livello iniziale (1,9 casi per mille abitanti), sotto la soglia di attenzione. La vaccinazione effettuata in questo periodo, quindi, è ancora in grado di conferire adeguata protezione perché il picco epidemico stagionale è atteso in tempi lunghi.
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