Come è noto, si parla di un aumento da 2,9 miliardi previsti a quasi 7
Il pasticciaccio della lievitazione dei costi della Torino-Lione, scoperto dal senatore Pd Stefano Esposito (vicenda che – quasi quasi – ha fatto ricredere il presidente Sergio Chiamparino sulla bontà dell’opera) ha dato un assist eccellente ai No- Tav. Ed ecco che prontamente, attraverso i sindaci contrari all’alta velocità ferroviaria viene presentato un esposto alla Corte dei Conti italiana, a quella d’oltralpe e alla Comunità Europea sulle per lo meno presunte anomalie relative ai costi di realizzazione.
Come è noto, si parla di un aumento da 2,9 miliardi previsti a quasi 7. Sono una ventina i primi cittadini della Valle di Susa che hanno dato mandato agli avvocati Stefano Bertone ed Emanuele D’Amico. Gli stessi sindaci hanno anche chiesto ai presidenti del Senato e della Camera, di istituire una commissione di inchiesta parlamentare. Il ministro dei Tarsaporti Maurizio Lupi conferma, invece, che i costi non aumenteranno.
(Foto: il Torinese)
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