Daini e cinghiali sulle strade: un pericolo

CinghialChi ha il compito legislativo, amministrativo e sociale di  almeno “regolare” il numero dei pericolosissimi ungulati, e se ciò non viene fatto o nemmeno perseguito a chi si deve addebitare la grave responsabilità ?

 

Adeguatamente “sensibilizzato”al tema dei sempre più ingenti danni molto gravi provocati dai cinghiali ( o porcastri ) non solo alle coltivazioni agricole nel Torinese e nelle altre province, ma nella fattispecie alla mia autovettura ( e, per fortuna, non al sottoscritto)  a seguito di un violentissimo impatto proprio con un bell’esemplare di cinghiale adulto nei pressi di Castagnole Monferrato ( una sera di ritorno da Asti dopo aver organizzato la riuscita, almeno quella, manifestazione del “Processo alla DOC” per il Cinquantenario della legge istitutiva), sto notando negli ultimi tempi un ulteriore, se mai fosse possibile, inasprimento e peggioramento del fenomeno avendo letto tra l’altro recentemente di un in impatto simile vicino a Casale che ha provocato gravissime ferite al meno fortunato autista.

 

Ad adiuvandum, oltre alle frane che ormai fanno parte integrante del nostro Paesaggio perché nessuno mi pare abbia una pallida idea di quando potrebbero eventualmente essere ripristinate ( Unesco !!? ) e per non farci mancare assolutamente nulla si sono aggiunti anche  i daini, razza che non  mi pare sia autoctona del Monferrato ( sic !!! ), che hanno recentemente  semidistrutto l’auto di una mia amica che mi ha raccontato di essersela vista veramente brutta sulla strada Casale – Vignale al bivio per Ottigliio a causa dell’impatto ovviamente violentissimo con un daino di circa 70 chili con conseguenze di carattere fisico e gravissimi danni all’autovettura. Lo sconcerto e l’amaro commento è stato il pensare cosa sarebbe successo se in quel momento fosse sopraggiunta, invece di un’auto, una  motocicletta !!!

 

Ora non  stiamo neanche a questionare, anche se sarebbe solo legittimo, su quanto e chi dovrebbe giustamente pagare questi danni ( la Provincia non c’è più,  ma non c’era giù più da un bel po’ di tempo e comunque figuriamoci poi se c’è ancora un euro su qualche capitolo per queste cose!), ma la gravissima responsabilità di attentare alla nostra integrità fisica ed in molti casi  alla nostra vita a chi dobbiamo addebitarla ? Chi ha il compito legislativo, amministrativo e sociale di  almeno “regolare” il numero dei pericolosissimi ungulati, e se ciò non viene fatto o nemmeno perseguito a chi si deve addebitare la grave responsabilità ? E nel caso ancora più eclatante dei daini la responsabilità di averli introdotti in qualche modo sul nostro territorio, e poi gli sono evidentemente scappati,  dovrebbe essere ancora più evidente ed abbastanza chiara, ma non succede mai nulla e lasciamo stare tutto com’è? Ma siamo proprio sicuri di essere sulla strada giusta o se, forse, non sia ormai obbligatorio ed indilazionabile almeno un sussulto od uno scatto di orgoglio pubblico e sociale di fronte a queste vergognose,  penose e colpevoli situazioni ?

 

Andrea Desana

 

 

 

                                                                                                                

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Codici bianchi in farmacia

Articolo Successivo

Alla scoperta degli Ecomusei

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta