L’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite
Cerimonia in onore dei martiri di Nassiriya, questa mattina, in Piazza d’Armi, davanti al monumento dedicato ai caduti italiani nel 2003, nell’attentato avvenuto nella città irachena. Stamane, in presenza dei gonfaloni delle istituzioni e delle associazioni combattentistiche e delle autorità militari, civili e religiose, un picchetto militare ha reso gli onori alle vittime di quel tragico giorno. E’ stata deposta una corona d’alloro.
Erano le 10.40 del 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani del MSU (Unità specializzata multinazionale), nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba che venne stimata tra i 150 e i 300 chilogrammi. L’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite. Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale, e alcuni processi che riguardano ciò che avvenne in quel giorno non sono ancora terminati.
(Foto: F. Bottaz – il Torinese)
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE