Al centro dell’azione di risanamento anche la riorganizzazione delle sedi decentrate, la gestione del personale (riduzione del numero delle Direzioni e degli stipendi dei dirigenti), la vendita dei palazzi di proprietà
Dal 2020 la Regione dovrebbe ottenere un risparmio annuo di 50 milioni. Dopo la tirata d’orecchi della Corte dei Conti sul disavanzo accumulato, tra i 2 e gli 8 miliardi, il governatore Sergio Chiamparino chiederà al Governo un piano “salva Piemonte” e, nel frattempo, avvierà una riforma di tagli e risparmi. Senza però – così ha assicurato il presidente – aumentare le tasse.
La Giunta – si legge in un comunicato regionale – ha concordato i contenuti del programma di assestamento dei conti della Regione che intende applicare per ottenere risorse da investire in settori come lo sviluppo economico, le politiche sociali, il diritto allo studio. Il programma della Regione intende mettere i conti in ordine entro la fine della legislatura.
Due le strade da seguire: l’avvio di una riforma complessiva della Regione che intervenga su aspetti come la razionalizzazione delle società partecipate, la riduzione dei costi della politica (con il taglio del 10% degli stipendi di assessori e consiglieri), la riorganizzazione delle sedi decentrate, la gestione del personale (riduzione del numero delle Direzioni e degli stipendi dei dirigenti), la vendita dei palazzi di proprietà, la creazione di un’agenzia capace di dare valore al patrimonio forestale.
(Foto Regione Piemonte – P. Juzzolino)
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