Grandi opere e ruolo di Caselle, Torino fanalino di coda

caselleCerto è che lo scalo – tranne qualche nuovo volo low cost che si è aggiudicato negli ultimi mesi – ormai sembra proprio tagliato fuori dalle grandi opportunità

 

La critica al governo arriva da Forza Italia: il coordinatore regionale azzurro, Gilberto Pichetto rimpiange i “bei tempi” dell’esecutivo di Silvio Berlusconi, nel 2001, quando la legge Obbiettivo destinava significative risorse per la realizzazione di grandi opere strategiche per il futuro del Paese. Ora, invece, – dice il leader forzista piemontese, ci sono fondi striminziti e opere ferme al palo.

 

In effetti il decreto Sblocca- Italia che dovrebbe andare in porto venerdì prevede poco o nulla per il Piemonte, oltre allo scontato si alla prosecuzione della Tav e ai fondi per la copertura del passante ferroviario non c’è traccia di altri lavori importanti in ambito regionale. Nulla da fare, in particolare, per la prosecuzione fino a Rivoli della Linea 1 della metropolitana e neanche a parlarne per la realizzazione della Linea 2.

 

Ma i nodi al pettine di Forza Italia non finiscono qui. E’ polemica anche per quanto riguarda la notizia che Palazzo Chigi e ferrovie hanno raggiunto l’accordo per collegare all’alta velocità lo scalo meneghino di Malpensa. La domanda sorge spontanea: e Caselle? Il governatore Sergio Chiamparino e il sindaco Piero Fassino, per supportare l’operato governativo di Matteo Renzi glissano e sostengono che non si può pensare di valorizzare un aeroporto (il nostro) sperando di depotenziarne un altro (Malpensa). Mah.

 

Certo è che Caselle – tranne qualche nuovo volo low cost che si è aggiudicato negli ultimi mesi – ormai sembra proprio tagliato fuori dalle grandi opportunità.

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