Luglio 2014- Pagina 6

L’ufficio non è una spiaggia, occhio al look!

Anche se la novità dell’estate torinese e’ l’arenile dei Murazzi, non si è’ assolutamente giustificati nel recarsi al lavoro come sotto l’ombrellone

lookLe tanto attese vacanze sono oramai alle porte, ci sono gli irriducibili vacanzieri del mese di agosto sempre e comunque, chi preferisce godersi un’estate settembrina e chi le ferie le ha già finite. In qualunque caso, a meno che non siate estremamente fortunati da poter trascorrere l’intera stagione in vacanza su qualche isola o luogo prediletto, vi capiteranno giornate di lavoro in cui la temperatura aumenta notevolmente e a Torino si sa, il caldo quando arriva non lesina nessuno.

 

E anche se la novità dell’estate torinese e’ la spiaggia dei Murazzi, non si è’ assolutamente giustificati nel recarsi al lavoro come sotto l’ombrellone.  Per chi infatti trascorrerà le giornate più calde dell’anno in ufficio, o con clienti o fornitori, il consiglio per uno stile elegante e, sempre di buon gusto, e’ quello di ricercare un outfit che sia si fresco e leggero, ma anche sobrio e che non ecceda in spacchi, scollature, colori sgargianti e lunghezze ridicole.

 

Per le donne sono consigliate camicette in cotone o seta con spalle coperte e che contengano sempre le spalline del reggiseno, abitini oltre il ginocchio e paperina o tacco medio e uno chignon poi , aiutano ad avere un look ordinato e donano freschezza . Ovviamente gambe e piedi spesso in vista devono risultare impeccabili nella cura. E per i maschietti che tendono ad associare la calura ad infradito e bermuda , ricordiamo che è’ assolutamente di pessimo gusto se non addirittura vietato in alcuni casi, recarsi al lavoro sciabattando con camicia hawaiana che magari riprende anche i colori dei braccialetti fluorescenti.

 

Per non rischiare un simile orrore basta orientarsi su camice bianche o dai colori pastello e tessuti che lascino traspirare la pelle. Assolutamente bandite le bermuda o pantaloni a tre quarti!! I saldi termineranno alla fine di agosto e non è’ mai troppo tardi per dedicarsi al proprio look e riscoprire le autentiche buone maniere. 

CV 

“Déjeuner sur l’herbe” con il Circolo dei Lettori

Per esserne protagonisti, iniziate a recuperare ventagli, guanti di pizzo, papillon, cappellini e abiti vintage

 

summersideDomenica 27 luglio il Parco del Valentino si trasforma in un quadro impressionista con il secondo pic nic a tema organizzato dal Circolo dei Lettori Summerside, in stile “Déjeuner sur l’herbe” e all’insegna di uno charme tutto francese.

 

Per esserne protagonisti, iniziate a recuperare ventagli, guanti di pizzo, papillon, cappellini e abiti vintage; iscrivetevi entro le ore 14 di venerdì 25 luglio (011 4326827: ingresso adulti 10 euro, 7 i bambini); poi calatevi  nei panni di dame e gentiluomini ottocenteschi ispirandovi alle tele di Monet, Manet e Renoir.

 

Sarete catapultati  nella Parigi  di metà  800, ma sulle rive  del Po che, anche se non è la Senna dipinta dal caposcuola impressionista Claude Monet, ha  pur sempre il suo glamour.

 

L’appuntamento è alle 12,30 nell’affascinante location  del Borgo Medievale, dove potrete disporvi in una delle tante postazioni sul prato del Valentino, dedicate ai vari artisti del movimento  francese, alla maniera di un tableau vivant.

Se avete dubbi sul dress code, fugarli  è facile: basta consultare il sito e i social network del Circolo  dei Lettori e poi via a consumare  il cestino del pranzo, a cura di  Gerla 1927, con un menù che  rimanda ai capolavori dell’arte impressionista:

 

– “Quiche con cappello largo” (di A. Renoir): quiche  lorraine.

– “Cassoulet sull’erba” (di  C. Monet): cassoulet fredda con riso basmati, ratatuille di verdure e fagioli bianchi alle erbette.

– “Torta con  cassetto aperto” (di P. Cèzanne): soffice torta di mele.

 

Invece il menù dedicato ai più piccoli prevede:

-“Insalata di riso ballerino” (di E. Degas) e la soffice torta di mele ispirata a Cèzanne.

 

E affinché non dobbiate preoccuparvi di nulla, ma solo godervi la giornata, il pranzo è servito con il packaging di Cuki, sulle stoffe offerte dalla Sartoria L’Orlando Furioso: non vi resta che consumarlo comodamente seduti sull’erba, dove potrete anche giocare, leggere, prendere il sole.

 

Invece una mano  per intrattenere i bambini (da 5 a 11 anni) ve la dà (dalle 16 alle 18) Valentina Gazzoni con il laboratorio “Animali nel prato”. Un percorso rasoterra con gli occhi a scrutare i piccoli abitanti del suolo ed imparare a disegnarli. Come? Ispirandosi alle immagini del libro di Iela Mari: con fogli di acetato si riproducono foglie e insetti, poi sovrapponendoli, ecco comporsi le stratificazioni del prato. (E’ consigliata la prenotazione allo 011 4326827).

 

Non resta che godervi il relax a 360 gradi, condito da abbondante divertimento per grandi e piccini.

 

Laura Goria

La donna immaginata nei luoghi comuni

donna immaginataAttraverso 180 vignette d’epoca (pubblicate sui giornali e riviste italiane e francesi dal 1850 a oggi) l’immagine della donna appare in tutte le sfaccettature classiche usate nella satira sul genere femminile



Una testimonianza significativa dei cambiamenti di costume avvenuti nell’ultimo secolo, sottolineando con garbo e ironia l’importante funzione sociale della satira. È questo il leit motiv della mostra “La donna immaginata”, allestita fino al 27 luglio nel centro commerciale 8 Gallery presso la Corte della Ristorazione, a Torino, nella struttura del Lingotto in via Nizza 230.


Attraverso 180 vignette d’epoca (pubblicate sui giornali e riviste italiane e francesi dal 1850 a oggi) l’immagine della donna appare in tutte le sfaccettature classiche usate nella satira sul genere femminile: dalla bellissima seducente ma automaticamente stupida, fino alla donna poco aggraziata, robusta o incapace, rendendo evidenti i luoghi comuni sulle donne.


Tra gli altri ricordiamo i nomi di alcuni degli autori delle vignette: Redenti, Dalsani, Teja, Bompard, Girus, Manca, Mazza, Kremos, Belli, De Seta, Barbara, Cavallo e di alcune delle donne che hanno saputo ridere di se stesse: Vera D’Angara (attiva negli anni ’30) e le artiste contemporanee Margherita Allegri, Silvia Ziche e Marilena Nardi.


La mostra, unica nel suo genere, si articola in varie sezioni: donne in caricatura, donne che disegnano, la famiglia (amore, fidanzamento, matrimonio, tradimento), la donna come oggetto del desiderio, il corpo e l’età, donne in costume da bagno, l’emancipazione e la politica (dalle suffragette alle elezioni), i luoghi comuni sulle donne, la moda femminile, la donna che lavora, il rapporto serva-padrona. Tra le altre si trovano vignette che hanno per protagoniste alcune donne famose: Eleonora Duse, Anna Magnani, Nilde Jotti, Rita Montagnana, Matilde Serao, l’on. Teresa Noce.


L’originale allestimento mette in risalto le immagini più grottesche con silhouette a grandezza naturale, teatrini con sagome in carta, percorsi guidati dalle sagome dei personaggi principali.


(mbocchio – Cr Piemonte)

Cittadella bianconera al via nel 2015

cittadellaNell’area della Continassa troveranno spazio il centro di allenamento della prima squadra, la nuova sede sociale e un hotel da 155 stanze



La Cittadella bianconera sta per diventare realtà. Completato il lungo iter burocratico, i lavori potrebbero iniziare nel 2015. Nell’area della Continassa troveranno spazio il centro di allenamento della prima squadra, la nuova sede sociale, un hotel da 155 stanze, un modernissimo concept store e l’International School of Europe che accoglierà 600 studenti.

 

La riqualificazione dell’area di complessivi 176 mila metri quadrati completa l’investimento effettuato per la realizzazione dello Juventus Stadium e del Museo bianconero, per i quali sono stati spesi 150 milioni di euro. Ora ne serviranno altri 92, per i quali la società bianconera sta negoziando la costituzione di un fondo immobiliare.

 

Nella nuova area verrà anche realizzata una grande piazza con un monumento dedicato alle vittime dell’Heysel e saranno presenti nuovi giardini e parcheggi.

La Santa Alleanza No Tav riunisce 12 Comuni della Valle

notav ovunqueTre Municipi amministrati dal Pd, Bussoleno, Susa e Condove, hanno votato a favore

 

Il Consiglio comunale aperto riunitosi ieri a Bussoleno per rimarcare il no alla linea ad alta capacità ferroviaria Torino-Lione, svoltosi sui prati della frazione Isolabella, che sarà teatro di uno dei cantieri dell’opera, ha visto tra gli altri l’ adesione dei sindaci di  Susa, Mattie, Bruzolo, Venaus, San Didero, Caprie, Sant’Ambrogio e Avigliana, commpresa la prima cittadina del posto, Anna Allasio, tesserata Pd ma di fede No Tav.

 

Alla fine 12 Comuni della Valle di Susa nel consiglio aperto (che ha visto la partecipazione di esponenti No Tav) hanno approvato la delibera contraria alla realizzazione dell’opera. Anche tre Municipi amministrati dal Pd, Bussoleno, Susa e Condove, hanno votato a favore. 

 

Il documento sancisce l’alleanza degli  enti locali che vogliono contrastare “in termini istituzionali” l’opera, e gli attivisti che  la combattono con forme di lotta più drastiche. “Questa delibera è un’ottima cosa”, ha dichiarato all’Ansa il capataz No Tav Alberto Perino.

 

Davvero una bella gatta da pelare per il segretario regionale dem Davide Gariglio che, insieme con il governatore Sergio Chiamparino, è da sempre pro Tav senza se e senza ma.

 

(Foto: il Torinese)

Blupum, a Ivrea la nuova trattoria di Davide Scabin

Accanto allo Chef, direttore artistico e regista di questo nuovo progetto, il timone della cucina è tenuto da Barbara Scabin e da Giovanni Ghigo, per anni colonne portanti prima della trattoria Al Combal di Almese, poi del Combal.Zero di Rivoli, così come Milena Pozzi, altra protagonista della avventura intrapresa insieme a Giuliano Monte e Alessandra Cignetti, imprenditori e consulenti nei rami della amministrazione aziendale e del marketing

 

scabin2Back to the future and back to the past: oggi più che mai, sotto il segno della tradizione, la trattoria unisce passato e futuro della ristorazione italiana.  Lo sa bene Davide Scabin che, con l’apertura del Blupum (letteralmente blu-mela, un vecchio modo di dire piemontese: color blu mela è un colore che non esiste, ad indicare qualcosa di originale, diverso dal solito e sorprendente) di Ivrea torna alle radici della nostra convivialità a tavola con un’idea che rappresenta a tutti gli effetti un ritorno alle ‘sue’ origini e alla cucina del territorio, quella più vera, legata alla memoria del gusto di ognuno di noi.

 

Accanto allo Chef, direttore artistico e regista di questo nuovo progetto, il timone della cucina è tenuto da Barbara Scabin e da Giovanni Ghigo, (insieme nella foto) per anni colonne portanti prima della trattoria Al Combal di Almese, poi del Combal.Zero di Rivoli, così come Milena Pozzi, altra protagonista della avventura intrapresa insieme a Giuliano Monte e Alessandra Cignetti, imprenditori e consulenti nei rami della amministrazione aziendale e del marketing. Dal 23 aprile  – data dell’apertura del locale – chi pranza e cena al Blupum trova una scelta di piatti che da nord a sud rappresentano la tradizione italiana, come Il Tonno di coniglio con Salsa brusca astigiana, lo Scamone di vitella piemontese glassata al forno con salsa di acciughe, la Zuppetta di Triglie e vongole con panelle siciliane o il Babà al rhum: grandi classici, riletti e riproposti con mano d’autore in chiave contemporanea. scabin3

 

Come nelle trattorie di una volta, al Blupum non è prevista una carta da cui scegliere: all’ospite viene semplicemente servito il menù del giorno, composto dagli chef sulla base della scelta quotidiana. Anche il servizio segue un mood d’antan: le pietanze non vengono  impiattate ma arrivano al tavolo in una pentola da cui l’ospite si potrà servire direttamente. La Carta dei Vini comprende  circa un centinaio di etichette italiane e non, dalle produzioni enologiche meno impegnative a quelle per appassionati winelovers. Accanto ai vini,  una piccola selezione di birre artigianali italiane.

 

Non solo racconto della cucina della trattoria italiana attraverso i suoi sapori: il Blupum “rappresenta anche – dice Davide Scabin – uno step in più verso la democratizzazione del lusso dell’alta ristorazione” poiché offre la possibilità di gustare grandi piatti italiani a prezzi accessibili e in un ambiente informale, rivolgendosi ad una clientela ‘allargata’: di giovani ma anche di quanti amano la cucina della tradizione fatta di sapori del territorio. Ma l’avventura del Blupum non termina con la trattoria…stay tuned…restate sintonizzati.

 

Morata, stop di 2 mesi per infortunio

Comunica la Juventus: La prognosi per il completo recupero funzionale e agonistico è di 50 giorni

 

morataAlvaro Morata non potrà giocare  per quasi due mesi.

 

Dalla clinica Fornaca di Torino non giungono infatti buone notizie: la risonanza magnetica  ha accertato una “lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro”.

 

Comunica la Juventus: la prognosi per il completo recupero funzionale e agonistico è di 50 giorni.

Fai e Ordine Mauriziano insieme per Stupinigi

 Dal 1° Agosto ingresso ridotto alla Palazzina di Stupinigi per i soci FAI.  Il  programma “FAI per me” ad oggi coinvolge oltre 700 enti culturali e musei in tutta Italia

 

palazzina-caccia-La Fondazione Ordine Mauriziano, proseguendo nel percorso di valorizzazione del proprio patrimonio culturale (Palazzina di Caccia di Stupinigi, Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, Abbazia Santa Maria di Staffarda), ha stipulato un accordo con il FAI Fondo per l’Ambiente Italiano.

 

Dal 1° Agosto 2014 i tre monumenti saranno inseriti nel circuito FAI per me www.faiperme.it e i soci FAI  con tessera in corso di validità avranno diritto al biglietto ridotto anziché intero:

 

Palazzina di Caccia di Stupinigi € 8,  Precettoria Sant’Antonio di Ranverso € 1,60,  Abbazia Santa Maria di Staffarda € 3,50.

 

Il  programma “FAI per me” ad oggi coinvolge oltre 700 enti culturali e musei in tutta Italia.

 

Fondazione Ordine Mauriziano: Costituita nel 2004, la Fondazione Ordine Mauriziano è un ente esclusivamente dedicato alla conservazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale Mauriziano. www.ordinemauriziano.it

 

Murazzi Beach e movida corta, l’estate diversa dei torinesi

Luci spente per San Salvario, ora il via a “Estate ai Murazzi”

 

spiaggia1Una nuova svolta per  i Murazzi ed una nuova ordinanza per i numerosi locali in  zona San Salvario.La rivoluzione della movida torinese sembra prendere ufficialmente piede. Un esperimento che vedrà fino al 20 settembre le arcate sul  Po in versione  “summer side” , ed invece fino al 30 novembre i “locali sansalvarini” in versione più silenziosa.

 

Infatti se nel primo caso bisognerà armarsi di asciugamano, crema solare e costume, per quanto riguarda la questione “San Salva” (così chiamato dai suoi assidui e affezionati frequentatori) le cose saranno più complicate e meno piacevoli. L’attesissimo incontro avvenuto fra esercenti, circoscrizione e sindaco ha finalmente partorito la soluzione per così dire su misura che tutti stavano aspettando.spiaggia2

 

Nel quadrilatero compreso tra via Galliari , via Madama Cristina (entrambi i lati), corso Marconi e via Nizza, i locali saranno sottoposti a nuovi orari e a nuovi regolamenti: chiusura alle 2 per i dehors mentre all’interno del locale sarà possibile continuare a fare festa solo fino alle 3.

 

spiaggia3I nuovi orari saranno inoltre accompagnati da altre misure, come la presenza (all’interno di ogni locale) di uno steward che dovrà informare e vigilare sul rispetto degli orari, o come quella che impegna l’Amiat ad intervenire, nella pulizia delle strade e dei marciapiedi, subito dopo la chiusura dei locali, cioè qualche minuto dopo le 3.

 

Se le luci di San Salvario si spegneranno alle 2 facendo cadere per così dire un sipario alquanto malinconico per i giovani e vivaci torinesi, fortunatamente dopo quasi due anni di tenebre altre luci illumineranno i Murazzi.

 

Sabbia, campi di beach volley e beach soccer, sport, musica e tantissime attività per giovani e famiglie, sono le componenti che animeranno l’estate dei Muri: una no stop balneare che dovrebbe iniziare alle 10 del mattino per poi concludersi alle 3 di notte.spiaggia4

 

Le spiagge saranno due: una con tappeto d’erba sintetica, sdraio gratuite e docce con nebulizzatori per vincere il caldo, l’altra con sabbia, sdraio e lettini ad un costo che varia dai 2 ai 5 euro.spiaggia5

 

L’obiettivo è quello di ricreare, come è già avvenuto per alcune capitali europee come Parigi e Berlino, una spiaggia con sdraio, ombrelloni e (dopo le 18)cocktail, per il relax ma anche il divertimento di torinesi e turisti in riva al fiume, cercando così di non far rimpiangere la movida di “San Salva”.

 

I punti ristoro resteranno aperti tutto il giorno, gli spazi concerti dovranno spegnere la musica a mezzanotte, ma la somministrazione di bevande continuerà fino alle 3.Insomma un vero e proprio cambiamento rispetto ai tanto contestati,ma anche tanto amati Murazzi di due anni fa.

 

E se i residenti delle due zone in questione (definiti dal sindaco “gli aventi diritto a dormire”) sembrano soddisfatti e contenti di tali cambiamenti, la stessa cosa non si può dire per i giovani abitanti di Torino che, nel giro di due anni, hanno visto diminuire sempre di più oltre che i locali, anche la possibilità di divertirsi fino a tarda ora.

 

salvario chiesa2Il sindaco ha perfettamente ragione nell’affermare che sia sacrosanto diritto di ogni cittadino poter  dormire tranquillamente all’interno della propria abitazione senza dover essere disturbato da urla e schiamazzi; ma pari diritto è anche quello di potersi svagare e divertire o quello, per gli esercenti, di coltivare la propria attività al meglio.

 

Probabilmente se si agisse di più nel riformare l’educazione ed il rispetto verso il prossimo da parte di tutti i cittadini (residenti, esercenti e giovani) non ci sarebbe bisogno di attuare tutte queste misure restrittive che in qualche modo spengono un po’ le luci di una città che ha sempre brillato.

 

Simona Pili Stella

 

(Fotoservizio: il Torinese)

 

Sequestrati 110 milioni: “pensionato” evade il fisco per 70 anni

finanzaLa Guardia di finanza  ha ricostruito le azioni  dell’uomo addirittura ad incominciare dagli Anni ’50

 

110 milioni di euro sequestrati a un imprenditore torinese che oggi è in pensione, da parte delle fiamme gialle.  

 

La Guardia di finanza a conclusione di una difficile e lunga indagine ha ricostruito le azioni  dell’uomo addirittura ad incominciare dagli Anni ’50.

 

 E’ stato così scoperto un sofisticato sistema di operazioni che ha permesso all’imprenditore di costruire un notevole capitale all’estero e, infine,  di ricondurlo in Italia grazie agli scudi fiscali del 2003 e del 2009.

 

(Foto: il Torinese)