E’ probabile che i controlli italiani antimafia sulla realizzazione delle opere vengano adottati pure dai “cugini” francesi
Dopo la visita del sindaco Piero Fassino, in trasferta oltralpe per rinsaldare i rapporti economici bilaterali, ora è la volta del governatore Sergio Chiamparino che sarà a Chambery per la Cig, la Conferenza intergovernativa italo-francese. All’ordine del giorno, ovviamente, la Torino-Lione. Sul fronte della realizzazione dell’opera ci sono delle novità.
La più importante: l’UE, attraverso il responsabile europeo per i trasporti, Jean Laurens Brinkhorst, ha confermato finalmente che farà la sua parte stanziando il 40% dei fondi necessari alla realizzazione dell’opera. E non è una novità di poco conto, considerati i dubbi che aleggiavano.
Prende sempre più forma, inoltre, la possibilità ventilata da tempo – di cui ha parlato più volte “il Torinese” – che la parte italiana della Tav, 12 km, venga scavata dalla Francia. Ciò eviterebbe i soliti problemi di ordine pubblico che si verificano qui da noi. Non ci sono conferme definitive ma se ne parla ormai con insistenza.
E’ anche probabile che i controlli italiani antimafia sulla realizzazione delle opere vengano adottati pure dai “cugini” francesi. Infine, a Chambery si farà il punto sulla costituzione del nuovo soggetto di coordinamento dei lavori che sostituirà Ltf dal prossimo autunno. Ai lavori della Cig prenderà parte anche Mario Virano, “anima” dell’Osservatorio Tav. Intanto, a Chiomonte, la talpa ha scavato oltre il primo chilometro. Sul fronte Tav qualcosa si sta muovendo.
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