Troppe grane per la Tav? Scaviamola in Francia

TUNNEL

Una idea che viene considerata “plausibile” dal commissario di governo Mario Virano

 

Quante grane per la Torino-Lione. Decisamente troppe. L’ultima, in ordine di tempo riguarda Sandro Plano, il neoeletto sindaco di Susa che pur essendo iscritto al Pd – partito ufficialmente pro Tav, dal governatore Sergio Chiamparino al segretario regionale Davide Gariglio –  è schierato in  modo aperto contro la realizzazione del collegamento ad alta velocità.

 

Il primo cittadino, che ha vinto le elezioni per soli 8 voti rispetto al sindaco uscente di centrodestra Gemma Amprino, non dovrà vedersela soltanto con i colleghi di partito ma, da oggi, anche con la sentenza del Tar del Piemonte. Che, come è noto,  ha respinto il ricorso degli attivisti No Tav contro l’ordinanza del Municipio di Susa che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, proprio all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Il  presidio, con la decisione del Tar è quindi confermato come abusivo, così come indicato nel provvedimento  dell’ amministrazione  Amprino.

 

Per non parlare del processo in corso contro i quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo, che ha visto chiamare in causa da parte della difesa le forze dell’ordine, accusate di aver lanciato lacrimogeni ad altezza d’uomo. Anche lo scrittore Erri De Luca è finito nei guai per aver rilasciato un’intervista in cui incitava i manifestanti ad abbattere le difese del cantiere di Chiomonte. Anche lui a processo. Inoltre, i sindacati di polizia hanno sollevato recentemente un allarme: le polveri del cantiere potrebbero essesre dannose per gli agenti che lo presiddiano. Insomma non c’è pace per la Tav. O forse sì. L’ultima novità è proprio di oggi.

 

Ogni problema di ordine pubblico potrebbe essere evitato  scavando in territorio francese i 12 km di galleria del tratto  italiano della Torino-Lione. Una idea che viene considerata “plausibile”, fa sapere l’Ansa,  dal commissario di governo Mario Virano, che ne ha parlato a margine di una riunione tenutasi  in Comune.  Per il momento nulla di certo, in quanto la decisione deve essere assunta  dal Cipe che ha competenza anche sugli aspetti legati all’ordine pubblico.

 

Il fatto che l’ipotesi sia venuta allo scoperto fa pensare che qualcosa di vero c’è. Chissà.

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