La “ripresina” delle aziende torinesi

La produzione industriale, gli ordini e l’ occupazione stanno crescendo poco per volta, idem per l’export mentre diminuisce la cassa integrazione

 

unione indL’ indagine congiunturale dell’Unione Industriale di Torino spinge le  imprese locali ad un cauto ottimismo, formula che sta a significare: la crisi c’è ancora ma stiamo lentissimamente progredendo. Alle fine del primo trimestre di quest’anno i primi segnali positivi si intravedono,  ma è troppo presto per parlare di autentica ripresa. Una “ripresina” forse sì. La produzione industriale, gli ordini e l’ occupazione stanno crescendo poco per volta, idem per l’export mentre diminuisce la cassa integrazione. squinzi

 

Intanto lunedì 30 giugno alla Maserati di Grugliasco. si terrà l’assemblea degli industriali. In tale occasione il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (nella foto) incontrerà l’ad della Fiat, Sergio Marchionne. Saranno probabilmente presenti anche il presidente  John Elkann e  il premier Matteo Renzi.

 

Diamo ora uno sguardo complessivo all’andamento del Sistema Piemonte, tra luci e ombre.

 

DISOCCUPAZIONE: 2013 DISASTROSO, OGGI UN PO’ MEGLIO

 

 In sei anni, dal 2008 al 2014 il tasso dei giovani disoccupati in Piemonte è cresciuto in modo preoccupante. Le indagini di Banca d’Italia e Ires Cgil fotografano la situazione 2013: nella fascia tra i 15 e i 24 anni la quota di disoccupati è passata dal 14,9 al 40,2%; tra i 25-34 dal 6,7 al 15,1. Ma il dato più eclatante riguarda Torino dove, nella stessa fascia, chi non ha lavoro raggiunge quota 46,4%. Insomma, quasi un disoccupato su due, il dato peggiore di tutta l’Italia del Nord.  E i ragazzi che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione sono passati dal 13,5% al 22,3%. Il dato incoraggiante, però,  è che la prima parte del 2014 segna una diminuzione del calo dell’occupazione.

 

L’INDAGINE DI BANKITALIA

 

E mentre Torino sta per perdere un tassello fondamentale per il proprio rilancio economico, l’Authority dei trasporti,  giungono pochi segnali incoraggianti per la ripresa. E’ vero che esistono segni di miglioramento,  ma “il quadro rimane fragile” a causa della lunga crisi che ha fiaccato il sistema Piemonte. Il ritratto poco incoraggiante emerge dal Rapporto annuale di Banca d’Italia (nella foto la sede torinese). Le imprese, nonostante tutto, sono in via di guarigione, molto lentamente i fatturati potranno riprendersi. 

 

EXPORT E MERCATO IMMOBILIARE

 

Al di fuori del rapporto di Bankitalia , vediamo qualche altro aspetto. Dati incoraggianti arrivano da Unioncamere Piemonte, che ha registrato una crescita dell’export regionale. Quello che non va è il mercato immobiliare con  transazioni in calo seppur siano stabili le quotazioni. E’ la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate a presentare i dati relativi alla nostra regione. Nella seconda metà dello scorso anno le transazioni sono scese dell’8,9% .  A Cuneo addirittura  -27,6%. Bene Biella (15,7%) e Vercelli (+5,7%). Scende invece Torino (-4%). La flessione media delle quotazioni è piuttosto limitata: si ferma  a -1,9%.

 

 FIAT E MASERATI

 

E sul fronte dell’auto, mentre si sono interrotte le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, la Fiat  non si servirà più di straordinari in tutti gli stabilimenti italiani. Non saranno inoltre estesi a 12  i turni di lavoro alla Maserati di Grugliasco e verranno sospesi i 500 trasferimenti da Mirafiori. Ottimi riscontri, invece, per Maserati che a fine mese avrà venduto all’incirca la stessa quantità di veicoli  venduti nel corso di  tutto il 2013. L’annuncio arriva dall’ad dell’azienda, Harald Wester.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Delusione azzurra, niente samba in piazza Vittorio

Articolo Successivo

Puntozero, il connettivo politico

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta