David Seymour, il fotografo delle emozioni

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato

 

 

SEYMOURIl Palazzo Reale di Torino ospita la retrospettiva di David “Chim” Seymour (Varsavia, 20 novembre 1911 – El Qantara, 10 novembre 1956), uno dei maggiori fotoreporter esistiti, co-fondatore insieme agli amici Robert Capa e Henri Cartier-Bresson della cooperativa di fotografi Magnum Photos.

 

David Seymour, nome d’arte di David Szymin – abbreviato nello pseudonimo Chim – nasce a Varsavia da una famiglia ebrea benestante. Dopo aver completato i suoi studi a Lipsia si trasferisce a Parigi per seguire quella che sarà la sua passione più grande, la fotografia, che lo porterà a viaggiare per documentare il mondo con i suoi occhi e che lo appassionerà per tutta la vita. In Francia farà la conoscenza di Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, che diventeranno per lui amici fraterni nonché soci co-fondatori nel 1947 della Magnum Photos, ancora oggi una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, presso la quale negli anni transiteranno fotografi del calibro di James Nachtwey e Eve Arnold (la cui retrospettiva è stata in mostra proprio a Torino, Palazzo Madama, fino al 27 aprile scorso).

 

Chim negli anni 30 seguirà alcuni tra i più significativi eventi politici dell’epoca, collaborando come freelance per importanti riviste quali ”Life”e ”Regards”. Documenterà la Guerra Civile in Spagna, durante la quale scatterà la celebre foto della madre che allatta il suo bambino nel corso di una manifestazione contadina a Badajoz (1936).

 

Durante il secondo conflitto mondiale, si arruolerà nella US Air Force, con il delicato compito di foto interprete delle immagini aeree. 

 

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato.

 

Il fotografo morirà sul campo: nel 1956 sarà ucciso al Canale di Suez mentre stava preparando un servizio per Newsweek sul conflitto arabo-israeliano.

 

Nella mostra trovano posto tanti esempi di fotografia, non solo di guerra, ma anche volti di personaggi icone del mondo del cinema e della politica dell’epoca, nonchè celebrità di Hollywood come Sophia Loren, Ingrid Bergman e Joan Collins.

 

L’ultima parte dell’esposizione è dedicata alle immagini che ritraggono il fotografo nella sua quotidianità, con i suoi amici.

 

L’esposizione è stata organizzata da Silvana Editoriale, in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte.
Il percorso espositivo si compone di 127 fotografie in bianco e nero, suddivise in 9 sezioni attraverso le quali il pubblico potrà attraversare le fasi fondamentali della sua carriera, cogliendo la vera essenza di questo fotografo poliedrico.

 

Giulia Pugliese

 

 

 

David Seymour – Retrospettiva
3 aprile – 14 settembre 2014
Torino, Palazzo Reale

www.ilpalazzorealeditorinio.it
Dal martedì alla domenica: 9.30 – 18.30
chiuso il lunedì

 

 

 

 

 

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