Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’aumento del prezzo dei carburanti ha spinto il governo a intervenire. Si è parlato ampiamente del Bonus benzina nel corso dei mesi precedenti ma c’è qualcos’altro da sapere. Non tutti conoscono la data di scadenza di questa agevolazione, convinti che sia qualcosa di relegato allo scorso anno. A ciò si aggiungono le novità apportate dal Decreto carburanti.
Nel corso del 2022 è stato ufficializzato il Bonus benzina. Nello specifico si tratta di un aiuto economico rivolto a tutti i lavoratori impegnati nel settore privato. L’aumento del costo del carburante ha reso di certo maggiormente dispendioso il percorso da effettuare per raggiungere il proprio posto di lavoro, ed ecco quindi un sostengo una tantum.
La cifra indicata è di massimo 200 euro. Un contributo ufficializzato nel 2022, che il governo Meloni ha scelto di prorogare per tutto il 2023. Ciò vuol dire che è ancora possibile richiederlo, e lo sarà per i prossimi sette mesi, con delle novità rispetto al recente passato. Come detto, sono coinvolti in questa agevolazione tutti i lavoratori del settore pubblico, il che comprende anche gli studi professionali. Del tutto esclusi, invece, i dipendenti pubblici.
Per chi non lo sapesse, non è necessario effettuare alcuna domanda per ricevere tale contributo. La somma dovuta, infatti, verrà erogata automaticamente dal proprio datore di lavoro aziendale. Due le modalità di ricezione previste. Il primo è attraverso dei buoni, il secondo, invece, è con dei benefit aziendali. Da puntualizzare come in quest’ultima eventualità il bonus non sarà sommato al limite di non imponibilità dei benefici, inserito in alcuni piani sindacali.
Una delle cose importanti da sottolineare è che il Bonus benzina non contribuisce al reddito del soggetto. Si tratta infatti di una somma corrisposta dal governo attraverso le aziende in maniera del tutto detassata. Stando a quanto introdotto dal Decreto carburanti, però, il sostegno garantito sarà soggetto agli oneri contributivi.
Si potrà ricevere questa agevolazione non propriamente fino al 31 dicembre 2023, bensì fino al 12 gennaio 2024. Le novità legate all’aumento dei prezzi del carburante sono state introdotte lo scorso marzo, quando è stato confermato l’obbligo di esporre i prezzi medi di riferimento nelle stazioni di servizio, di fianco a quelli praticati. Una media calcolata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ottenuta attraverso le comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti presenti sul territorio nazionale.
Una pratica molto importante per i cittadini, che hanno così modo di operare una scelta in maniera consapevole. Non mancano però i furbetti del caso, per i quali è prevista una multa compresa tra i 200 e i 2000 euro. A ciò si aggiunge la possibilità di un periodo di sospensione dell’attività in caso di violazione degli obblighi di esposizione.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.