STORIA- Pagina 43

L’avventura controcorrente di Radio Caroline, la più famosa radio pirata del mondo

Era il 28 marzo 1964, quasi all’ora di pranzo. I due “ragazzi terribili” alla consolle, Chris Moore e Simon Dee, sapevano bene che in acque internazionali le leggi inglesi non valevano e che la musica poteva librarsi nell’etere senza ostacoli

Questa è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24”. Con questo messaggio pre-registrato, lanciato da una vecchia nave passeggeri danese, la MV Caroline , al largo delle coste dell’Essex, a sudest dell’Inghilterra, venne annunciato l’inizio delle trasmissioni della prima “radio libera” ( “pirata”, si diceva al tempo) del mondo, di gran lunga certamente la più famosa. Era il 28 marzo 1964, quasi all’ora di pranzo. I due “ragazzi terribili” alla consolle, Chris Moore e Simon Dee, sapevano bene che in acque internazionali le leggi inglesi non valevano e che la musica poteva librarsi nell’etere senza ostacoli.

La prima canzone che venne mandata in onda fu Not Fade Away dei Rolling Stones. A quel tempo, in Gran Bretagna, suonavano, tra gli altri, i Beatles, i Moody Blues, gli Who, i Rolling Stones, gli Yardbirds di Eric Clapton e i Kinks. Pur in presenza di uno scenario unico e straordinario nella storia della musica pop e rock, le trasmissioni radiofoniche erano dominate dai tre canali radio dellaBBC, che confinava questi gruppi e le loro canzoni  nello spazio angusto e risicato di pochissime ore la settimana e non voleva saperne di ospitare  le band delle etichette indipendenti, mostrando di subire l’influenza delle grandi case discografiche come EMI e Decca. Quest’approccio piuttosto grigio in stile “old british” della radio pubblica e le regole piuttosto strane che, ad esempio,  limitavano a cinque ore il  tempo massimo in cui si potevano suonare dischi in diretta  o la scelta di  mandare in onda canzone cantate da altri interpreti o in versioni solo strumentali, fece guadagnare a Radio Caroline un successo incredibile. L’idea  della stazione “galleggiante” era venuta a Ronan O’Rahilly, un ragazzo irlandese di 24 anni, con l’ambizione di diventare un imprenditore musicale. O’Rahilly .

Così venne riadattata una nave passeggeri danese di 700 tonnellate, la MV Fredericia ( formalmente registrata a Panama). La sua famiglia, benestante, era  proprietaria di un piccolo porto privato a Greenore, nel nord dell’Irlanda. Le apparecchiature radio vennero installate con l’aiuto di un ingegnere svedese, Ove Sjöström, che aveva lavorato in una esperienza simile in Svezia. O’Rahilly disse che, per il nome, si ispirò a una delle celebri foto di Caroline Kennedy che gioca nello Studio Ovale. Radio Caroline trasmetteva musica pop tutto il giorno e arrivò a raggiungere, dopo pochi mesi dall’inizio delle trasmissioni, quattro milioni di ascoltatori. Si apriva così una stagione del tutto nuova e molte altre radio “libere” iniziarono l’attività al punto che, in un sondaggio del 1966, quasi metà dei sudditi di Sua Maestà, dichiarava di sintonizzarsi regolarmente su una radio pirata o su Radio Luxembourg, la potente emittente lussemburghese che era una specie di antenata delle radio pirata. Il governo britannico non stette con le mano in mano e pose di fatto fine all’epoca delle radio pirata con il Marine Offences Act, che entrò in vigore il 15 agosto 1967. La legge, tuttora in vigore, “proibisce di trasmettere dalle navi, dalle strutture off-shore e dagli aerei in acque territoriali britanniche, o da navi e aerei registrati nel Regno Unito dovunque si trovino”. Quasi tutte le radio pirata smisero di trasmettere ma il testardo O’Rahilly, da buon irlandese, decise di andare avanti e, poco dopo la mezzanotte di quel ferragosto di quarant’otto anni fa, disse “Radio Caroline continua” e mandò in onda  All You Need Is Love dei Beatles.  Qualche anno dopo Radio Caroline ripartì a bordo di una nuova nave,l’ex rompighiaccio Ross Revenge, dalle quali le trasmissioni continuarono fino al 1989quando il ministro inglese Margaret Thatcher ordinò la presa di forza della nave con successiva chiusura della radio. Ma nemmeno la Lady di Ferro riuscì a zittire l’emittente. Da allora Radio Caroline ha ripreso e interrotto le trasmissioni diverse volte ed oggi è ancora sulla breccia, trasmettendo via satellite.

 

Marco Travaglini

 

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

15 – 21 settembre 2023

 

SABATO 16 SETTEMBRE

 

Sabato 16 settembre ore 16.30

TRA GOTICO E RINASCIMENTO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Un itinerario che offre la possibilità di conoscere le collezioni di Palazzo Madama traendone una visione d’insieme. Il museo contempla un ampio percorso stilistico, cronologico ed espositivo; per questo motivo, previa presentazione generale delle opere in esso custodite, la visita rivolgerà un particolare focus all’arte gotica e rinascimentale. Ci si soffermerà quindi sul Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, sulle opere dell’artista borgognone Antoine de Lonhy, continuando con artisti quali Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. È un’occasione per conoscere il Museo Civico d’Arte Antica di Torino con uno sguardo rivolto ai secoli XV e XVI, quando il Rinascimento e le nuove correnti artistiche raggiunsero il territorio e diedero spunti nuovi a un Nord-Ovest pronto ad accogliere le importanti novità.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 17 SETTEMBRE

Domenica 17 settembre

OTTOCENTO. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni GAM

GAM – chiude l’esposizione

Termina oggi, dopo circa 1 anno, la mostra che ha offerto l’occasione per riscoprire parte della collezione ottocentesca del museo, non più visibile al pubblico da quasi quattro anni.

Curata da Riccardo Passoni, Direttore della GAM, e da Virginia Bertone, Conservatore Capo delle raccolte, la mostra presenta settantuno opere tra dipinti, pastelli, grandi disegni a carbone, sculture in marmo, delicati gessi e cere. Nel percorso è possibile ritrovare capolavori ben conosciuti come Dopo il duello di Antonio Mancini, L’edera di Tranquillo Cremona o Lo specchio della vita di Pellizza da Volpedo, accanto a opere sin qui mai esposte, ma che nell’Ottocento erano considerate come veri gioielli della raccolta moderna del Museo, come la tela di Enrico Gamba, Ecco Gerusalemme! o quella di Francesco Gonin, Nobili in viaggio, che grazie alle ricerche condotte per la mostra ha ritrovato la sua storia e il suo vero titolo: La guida. Studio di castagni dal vero. https://www.gamtorino.it/it/evento/ottocento/

Domenica 17 settembre ore 16.30

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.

La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.

Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 17 settembre ore 10:30                                                                                                                   

FILA A NANNA

GAM – Attività per le famiglie

 “Sapete che a Torino esiste una Galleria d’Arte Moderna aperta a tutti. Per entrarci si passa sotto ad un albero storto che cresce dentro al marmo. Dentro è piena di quadri e statue che mi hanno raccontato la storia che state per ascoltare.” Inizia così il racconto del marinaio Fritz protagonista del podcast “Fila a nanna. Speciale musei” realizzato per la GAM dalla Fondazione TRG – Teatro Ragazzi e Giovani in collaborazione con Abbonamento Torino Musei, che insieme alla sua amata Daphne viaggia tra quadri e sculture del museo per salvare un mondo fatto di pietra. In occasione della pubblicazione del podcast il 26 maggio 2023 www.casateatroragazzi.it/pod-stories/ la GAM propone una attività dedicata alle famiglie, un’occasione per scoprire insieme, all’interno delle collezioni, i personaggi e i luoghi di questa incredibile storia. In laboratorio ricreeremo la magia del sogno e dell’avventura dipingendo originali federe che accompagneranno i bambini in un sonno fatto di arte e fantasia.

Costo: Euro 7 a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti accompagnatori biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 17 settembre ore 15

STORIE IN SCATOLA

GAM – Attività per le famiglie sulla mostra Ottocento

La ricca mostra che chiude oggi propone una selezione di opere, di proprietà del museo, dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento: una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta di vita, cultura, moda e arte del nostro passato.

In questa domenica dedicata alle famiglie, i genitori saranno accompagnati in un percorso tematico guidato mentre i loro bambini verranno coinvolti nella scoperta dei molti personaggi raffigurati: eroi, sirene, poetesse, fanciulli, dame e popolani; ciascuno con la propria storia, talvolta anche molto attuale, da raccontare. In laboratorio creeranno, poi, degli originali diorami tridimensionali reinventando luoghi, storie e nuove avventure.

Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)

Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

MARTEDI 19 SETTEMBRE

 

Martedì 19 settembre

ASEAN DESIGN

MAO – apre l’esposizione temporanea

Il MAO ha il piacere di accogliere all’interno della galleria dedicata all’arte del Sud-est asiatico quattro creazioni di altrettanti artigiani del gioiello di Alessandria e Torino.

La piccola esposizione fa parte del progetto ASEAN DESIGN 2023, una delle numerose attività promosse dalla Fondazione Torino Musei per il sostegno allo sviluppo delle realtà culturali presenti sul territorio regionale.

ASEAN DESIGN 2023 vuole essere il punto di partenza di nuove opportunità tra le realtà di alta gioielleria piemontesi e i mercati ASEAN, in particolare la Thailandia.
20 artigiani del gioiello di Alessandria e Torino sono stati selezionati per presentare i loro pezzi nel corso di due esclusive mostre temporanee dedicate al design del gioiello e degli accessori che si terranno nello stesso periodo dal 19 settembre fino al 19 ottobre.
La prima parte dell’esposizione trova collocazione al MAO, nella galleria dell’Asia Meridionale e del Sud est asiatico, mentre la seconda si terrà presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (Fondazione CRT).

CLUB Asia, il primo network che vede coinvolte Camere bilaterali attive in Italia nello sviluppo dei rapporti economici con i Paesi asiatici. La finalità principale del Club Asia è quella di fornire ai Soci la possibilità di accedere a servizi e iniziative più ampie, nell’ambito di un accordo che è stato siglato da Camera di Commercio Itali Cinese, Camera di Commercio Italia Myanmar, Camera di Commercio per il Sud-Est Asiatico e Camera di Commercio Italia Vietnam. La collaborazione permetterà di consolidare una maggiore sinergia operativa e strategica al fine di sostenere progetti congiunti in favore dei rispettivi associati, avendo come punti di riferimento l’Italia e l’Asia.

GIOVEDI 21 SETTEMBRE

 

Giovedì 21 settembre ore 15 – 18 (Palazzo Madama)

Venerdì 22 settembre ore 9.30 – 13.30 (Palazzo Madama)

Sabato 23 settembre ore 9 – 17 (Biblioteca Regionale di Aosta)

I RELIQUIARI A BUSTO TRA ITALIA ED EUROPA (XII – XVI sec.)

Palazzo Madama – convegno internazionale

Il convegno, organizzato dal 21 al 23 settembre 2023, in collaborazione tra Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino e il Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali Regione Autonoma Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Studi Storici, riunisce specialisti di oreficeria e scultura medievale che si confronteranno sulla tipologia dei reliquiari a busto presenti in Italia e in Europa.

L’iniziativa è curata da Simonetta Castronovo e Viviana Maria Vallet.

Questa occasione di riflessione è uno degli esiti della mostra Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia, curata da Simonetta Castronovo e Viviana Maria Vallet nel 2021 nelle due sedi di Palazzo Madama e del Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta. L’esposizione si concentrava sul ricco patrimonio del territorio, con una ricognizione dei busti reliquiario di età medievale, in oreficeria e in legno intagliato, sopravvissuti nelle chiese di Piemonte, Valle d’Aosta, Savoia, Vaud e Vallese, un’area geografica oggi divisa tra Italia, Francia e Svizzera, ma nel Medioevo compresa unitariamente nel ducato di Savoia. L’alto numero di testimonianze, rilevate dal censimento e dall’esame delle fonti documentarie antiche, aveva messo in evidenza quanto queste regioni costituiscano una sorta di case study nel panorama italiano ed europeo, con una caratterizzazione del territorio alpino come luogo di frontiera e compresenza di linguaggi artistici differenti.

Portata a termine questa prima indagine territoriale, il passaggio successivo nello studio dei reliquiari a busto – che sono insieme opere d’arte e testimonianze di radicate devozioni locali – deve essere il confronto con il patrimonio delle altre regioni italiane – si tratta infatti di opere che in Italia non sono mai state studiate in modo organico e di cui manca completamente un Corpus e quindi il richiamo al contesto europeo.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO IN ALLEGATO

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria.

Scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it  e specificare a quali sessioni si desidera partecipare.

 

Giovedì 21 settembre ore 17.30

MIDORI TAKADA | JAPAN ON FILM

MAO – talk in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e Jazz is Dead! festival

L’artista Midori Takada, celebre percussionista e compositrice giapponese, sarà protagonista di un talk al MAO Museo d’Arte Orientale, nello spazio della nuova terrazza recentemente inaugurata.

Midori Takada, in dialogo con il direttore del museo Davide Quadrio, racconterà al pubblico il progetto immaginato con il BFI National Archive. Sarà un momento prezioso per godere appieno della immensa esperienza della performance dal vivo che alle 21 avrà luogo al Cinema Massimo di Torino.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

Giovedì 21 settembre ore 18:30

SERPENTESSE

PRESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA DI CHIARA CAMONI

GAM – conferenza in Arena Paolini

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Serpentesse è un suono. Il suono che viene prima della parola, che gioca a ripetere la voce di ciò che chiama. Si forma per attrito di materia, per scivolamento e vibrazione del mondo quando il mondo, per un istante, ascolta il rumore del soffio di vita che lo attraversa.

Intervengono, insieme all’artista e alla curatrice del volume, alcuni degli autori:

Caterina Avataneo, curatrice indipendente
Cecilia Canziani
, curatrice, storica dell’arte
Michele Tocca
, artista

Progetto realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (2022).

https://www.gamtorino.it/it/evento/chiara-camoni-serpentesse/ 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Dal Monviso al Moncenisio, le Alpi in cartografia

“Dal Monviso al Moncenisio. Cartografia a stampa dal XVI al XVIII secolo: la mostra è un’occasione da non perdere per gli appassionati e gli studiosi di carte geografiche antiche. Una sessantina di mappe stampate tra il Cinquecento e il Settecento raccontano la storia delle Alpi Cozie e delle valli che si allungano tra il Monviso e il Moncenisio.
È un vero e proprio itinerario storico-geografico attraverso le Alpi Cozie quello che viene presentato alla Biblioteca Nazionale Universitaria, in piazza Carlo Alberto a Torino, fino all’8 ottobre. In vetrina sono esposti una sessantina di esemplari di cartografia a stampa tra quelli più significativi prodotti nei secoli presi in esame nella rassegna per mettere a fuoco un ampio territorio alpino teatro di importanti vicende militari, politiche e religiose. La prima significativa carta regionale a stampa del Piemonte è opera di Giacomo Gastaldi “Piamonte Nova Tavola”e la troviamo inserita nell’edizione veneziana della Geografia di Tolomeo del 1548 e più volte ristampata. L’area geografica alpina compresa tra il Monviso e il colle del Moncenisio e il suo ruolo di cerniera tra la pianura padana e le valli francesi ha rappresentato un elemento assai rilevante nel contesto storico europeo. I valichi del Moncenisio e del Monginevro hanno visto transitare lungo i secoli interi eserciti, gruppi armati, commercianti, pellegrini, pastori con il bestiame, contrabbandieri e ancora predicatori e migranti. La presenza in queste terre dei valdesi, minoranza religiosa fortemente radicata nelle valli pinerolesi, diventa ben presto motivo di contesa tra le potenze europee dell’epoca. C’è da ricordare che le prime rappresentazioni cartografiche del Piemonte compaiono più tardi rispetto ad altre regioni della penisola per la presenza sul terreno di vari eserciti stranieri. Sia l’occupazione di parte del Piemonte da parte dei francesi nel Cinquecento sia le guerre di religione rendono difficile per oltre mezzo secolo individuare confini certi in questi territori.
La mostra dà spazio anche al secolo d’oro della cartografia olandese con le officine locali che sfornano i primi grandi Atlanti nel Seicento, agli editori di mappe francesi, alle carte geografiche con le vallate valdesi per chiudere con il Piemonte e il Delfinato nella cartografia del XVII secolo. Al centro del salone espositivo campeggia il globo terrestre in oro, argento e metalli realizzato nel 1570 per Emanuele Filiberto di Savoia. La mostra, promossa dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, è aperta fino all’8 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 10,00 alle 16.00
            Filippo Re

La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti chiusi al pubblico

9 settembre – 25 novembre 2023

PASSEPARTOUT

Dopo il sold out registrato da tutti gli appuntamenti programmati nel 2022 e nella prima metà del 2023,la Fondazione Ordine Mauriziano conferma le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da sabato 9 settembre al 25 novembre saranno attivati i due percorsi che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

“Passepartout” conduce dietro le porte segrete agli ambienti nascosti della servitù, ai passaggi e ai corridoi ricchi di fascino e di storia e permette di raggiungere la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

I PERCORSI

 

“Dietro le porte segrete” è la visita in programma sabato 9 settembre, 14 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio dietro le porte segrete, negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, in programma sabato 16 e 23 settembre, 21 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, è una visita “in verticale” al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare il particolare tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.    

 

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Vista la particolarità dei luoghi oggetto della visita, normalmente non accessibili al pubblico, per i percorsi “Dietro le porte segrete” e “Sotto il cervo” i visitatori saranno dotati di caschetto di protezione, per questo motivo possono accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età ed i gruppi non possono essere superiori alle 10 persone. Per partecipare è necessario essere in buona salute ed in condizioni fisiche tali da permettere di salire, a piedi, alcune rampe di scale. È necessario indossare un abbigliamento comodo e calzature chiuse, come scarpe da ginnastica o da trekking leggero. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti, visto che il percorso è piuttosto impegnativo. È necessario non soffrire di patologie cardiache. A causa degli spazi limitati, non agibili a persone con disabilità, e della stretta scala a chiocciola, i due percorsi sono sconsigliati a chi soffra di claustrofobia o di vertigini e, in generale, a chi non sia in buono stato di salute.

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati. Durata: un’ora circa.

Il costo del biglietto per accedere a “Dietro le porte segrete” è 22 euro, per “Sotto il cervo” 25 euro.

Per i possessori di Tessera Abbonamento Musei: 10 euro (ingresso gratuito alla Palazzina)

La prenotazione è obbligatoria:stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Informazioni al numero: 011 6200633, dal martedì al venerdì 10-17,30.

 

CALENDARIO

_Dietro le porte segrete – Visita agli ambienti e ai corridoi della servitù

Sabato 9 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 14 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 28 ottobre, ore 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 18 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 25 novembre, ore 14.30 e 16

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 16 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 23 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 21 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 18 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 25 novembre, ore 10.30 e 12

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

San Leonardo, templari a Chieri

L’epoca è quella delle Crociate. Gerusalemme è tornata cristiana già da alcuni decenni e tante altre crociate verranno dopo la riconquista araba della città santa verso la fine del dodicesimo secolo. Crociati e pellegrini sono in marcia da tutta l’Europa verso Roma, verso l’Oriente e la lontana Terra Santa.

Passano anche a Chieri, alcuni solo il tempo necessario per rifocillarsi e riprendere il cammino da poveri crociati, altri invece si fermano molto più a lungo e costruiscono, nell’attuale via Roma, una “domus” templare, la chiesa di San Leonardo, l’unico tempio in provincia di Torino posseduto dal potente Ordine medievale di monaci-cavalieri. Un tempo fu precettoria templare e poi divenne un ospedale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, i futuri cavalieri di Malta le cui croci ottagone si stagliano sulla facciata dell’edificio. Non tutto però fila liscia, templari e chieresi non sempre vanno d’accordo. Deve intervenire addirittura Federico II, l’imperatore svevo nato a Jesi, che tanto amava la nostra penisola. Cerca di fare da paciere tra il neonato comune di Chieri e i Templari per contrasti riguardanti la vendita di case e terreni. Risolve tutto e il documento firmato a Torino tra le parti nel 1245 pone fine alla disputa.
Ma oggi di tutto ciò si sa poco e soprattutto si vede pochissimo. I chieresi sfiorano San Leonardo camminando sul marciapiede e quasi toccano quella meraviglia di portale decorato con formelle in cotto a croce greca alternate a formelle con la croce di Malta. Passano di fronte a secoli di storia e magari non ci fanno neanche caso. Resta ben poco oggi della “domus” dei cavalieri templari e della chiesa citata per la prima volta in una bolla papale del 1141. Dell’antico complesso rimane solo la sala della precettoria che si affaccia su via Roma all’angolo con via Vittorio Emanuele, non lontano dalla chiesa di San Domenico, con un portale gotico sormontato da un grande rosone. Nel 1285 l’intero edificio fu distrutto da un incendio e dopo la soppressione dell’Ordine del Tempio nel 1312 la chiesa passò ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. La storia mutava anche nel Vicino Oriente.
Con la caduta di Acri (oggi Akko in Israele) nel 1291, conquistata dai Mamelucchi, i cavalieri di San Giovanni furono costretti a fuggire dalla Terrasanta per riparare prima a Cipro e poi nell’isola di Rodi diventando i Cavalieri di Rodi. Obbligati a lasciare l’isola all’arrivo della flotta ottomana nel 1522 ottennero dall’imperatore Carlo V l’isola di Malta e dal 1530 sono conosciuti come Cavalieri di Malta. Il cavaliere di Rodi Tommaso Ulitoto nei primi anni del Quattrocento fece ricostruire l’ospedale e la chiesa di San Leonardo che però cadde in uno stato di totale abbandono. Nell’Ottocento diventò perfino un’officina e il campanile fu abbattuto. Nei primi anni Trenta chiesa e domus templare furono acquistate dai salesiani e divennero parte integrante dell’attuale Oratorio di San Luigi. Della chiesa di San Leonardo è ancora visibile la piccola navata centrale ma non resta nulla dell’ospedale di Santa Croce dei Cavalieri di San Giovanni. All’interno della precettoria sono tornati alla luce, dopo lunghi restauri, preziosi affreschi del Quattrocento che illustrano la Passione di Cristo.
Filippo Re

“8 settembre 1943 – 2023”. 80 Anni di Resistenza Al “Polo del ‘900” si dà il via alle celebrazioni

Venerdì 8 settembre, ore 18,30

“La Resistenza oggi, ottant’anni dopo”. Sarà questo il lungo fil rouge su cui, venerdì 8 settembre, si inaugureranno al “Polo del ‘900” di Torino (dove il 2 agosto scorso era già stato il presidente Sergio Mattarella, a “benedire” il prezioso lavoro condotto dal Centro sui temi di “Memoria, futuro e partecipazione”), le manifestazioni celebrative a 80 anni, tondi tondi, dall’inizio della “Resistenza” o “Secondo Risorgimento” italiano contro l’oppressione e la dittatura nazifascista. Non casuale la scelta del giorno. Era, infatti, l’8 settembre del 1943 quando il generale e 34° presidente degli USA Dwight D. (Ike) Eisenhower e un’ora dopo, alle 19,42 dai microfoni dell’“EIAR”, il maresciallo d’Italia (nonché capo del governo dal 25 luglio 1943 all’8 giugno 1944), annunciarono l’entrata in vigore dell’armistizio firmato dall’Italia, cinque giorni prima,  il 3 settembre, a Cassibile, con gli anglo – americani. Il 9 settembre sarebbe nato il CNL (Comitato Nazionale di Liberazione). L’armistizio segnò uno spartiacque nella storia italiana: finiva l’alleanza con la Germania nazista, ma contestualmente iniziarono gli ultimi sedici mesi di guerra, mesi terribili, mesi di stragi, bombardamenti e rappresaglie, che portarono al 25 aprile del 1945. Alla liberazione del Paese, alla fine del fascismo e della guerra. Il giorno stesso della firma dell’armistizio gli anglo – americani sbarcavano a Salerno iniziando a risalire verso Nord. Alla fine del 1943 l’Italia Meridionale era sostanzialmente libera e sotto il controllo del governo italiano che intanto, il 13 di ottobre, aveva dichiarato guerra alla Germania. L’esercito regolare, subito dopo la divulgazione dell’armistizio, sembrò sciogliersi come neve al sole (senza alcuna guida, dopo la “fuga di Brindisi”, il giorno dopo l’annuncio dell’armistizio, del re Vittorio Emanuele III e dello stesso Badoglio, fra gli eroi di Vittorio Veneto, con altri membri del Governo): molti soldati tornarono alle famiglie e alla vita civile. Altri si unirono alle formazioni partigiane, in diversi casi prendendone il comando anche grazie alla loro esperienza sui campi di battaglia.

Tutto ciò sarà oggetto di riflessione e discussione della “lectio magistralis” dal titolo “8 settembre 1943: disobbedire” di Giuseppe Filippetta – già direttore dell’“Archivio Storico” e della “Biblioteca” del Senato, e autore de “L’estate che imparammo a sparare. Storia partigiana della costituzione” – che aprirà ufficialmente, venerdì 8 settembre alle 18.30, le celebrazioni dell’Ottantesimo, che proseguiranno per i prossimi tre anni a cura di “Istoreto” (“Istituto piemontese per la storia della Resistenza ‘Giorgio Agosti’”) e degli Enti del “Polo”Alle 17, in “Sala900”, sarà anche accolto per la prima volta il “Comitato d’onore”. Come spiega il presidente Alberto Sinigaglia“Quando la Città di Torino e la Regione decisero che il ‘Polo del ‘900’ sarebbe stato coordinatore delle manifestazioni per gli 80 anni dell’inizio della Resistenza pensammo che sarebbe stato necessario avere accanto i protagonisti di quella storia e i figli dei protagonisti che non ci sono più”. Con il partigiano Bruno Segre, che proprio al “Polo” ha festeggiato lunedì scorso i suoi 105 anni, sono quindi stati invitati Paola e Aldo Agosti, Patrizia Antonicelli,  Lisa e Renzo Levi figli di Primo, Fabio Levi,  Claudio e  Mariapia Donat-Cattin, i cui cognomi identificano insegne prestigiose tra gli Istituti che compongono il “Polo”. Naturale proseguire con Carlo e Alessandra Ginzburg, che si apprestano ad affidare al “Polo” il prezioso archivio di Leone Ginzburg, e ancora con Andrea e Marco Bobbio, Nicoletta Bocca, Alberto e Stella Bolaffi, Andrea Casalegno, Francesco Cordero di Pamparato, Ludovico Einaudi, Margherita Fenoglio, Giovanna Galante Garrone, Anna Giubertoni moglie di Massimo Mila, Andrea Gobetti, Elena Loewenthal, Lodovico Passerin d’Entrèves, Gianguido Passoni, Giuseppe Perotti, Marco Revelli e Fabrizio Salmoni. E non solo. Da Palazzo San Daniele infatti “ si  attendono altre risposte e adesioni”.

Per info“Fondazione Polo del ‘900”, via del Carmine 14, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it

g.m.

Nelle foto:

–       Palazzo San Daniele – “Polo del ‘900”

–       Giuseppe Filippetta

–       Alberto Sinigaglia con il presidente Sergio Mattarella

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

8 – 14 settembre 2023

 

SABATO 9 SETTEMBRE

 

Sabato 9 settembre ore 16.30

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.

La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.

Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

DOMENICA 10 SETTEMBRE

 

Domenica 10 settembre

VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni GAM

GAM – chiude la mostra

Termina oggi la mostra dedicata alla scultura italiana tra il 1940 e il 1980 che presenta 50 opere realizzate da 40 artisti attivi nell’arco di questo periodo: quarant’anni contrassegnati da formidabili cambiamenti e da forti scosse stilistiche sia dal punto di vista dei soggetti sia delle tecniche, e che assegnarono un nuovo ruolo alla scultura. La ricca collezione della GAM, oltre che dalle opere di scultura acquisite nel tempo dal museo, ha potuto contare negli anni sul determinante ruolo della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che hanno contribuito, con importanti acquisizioni, ad accrescere la raccolta. https://www.gamtorino.it/it/evento/viaggio-al-termine-della-statuaria/

 

Domenica 10 settembre ore 16.30

I FASTI DEL BAROCCO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Riprende “Una notte al Museo”, la rassegna di successo organizzata dall’Associazione “Club Silencio”

“In notturna” andar per Musei

A partire da venerdì 8 settembre, ore 19

Il format è indubbiamente di gran successo. A dirlo sono i numeri che parlano di 75mila persone, in prevalenza under 35 (l’80 %), che dallo scorso gennaio ad agosto hanno aderito all’iniziativa. Su questa, più che incoraggiante, base di partenza, torna, dopo una breve pausa estiva, “Una notte al Museo”, la rassegna firmata dalla torinese Associazione Culturale di via Mantova, “Club Silencio”“per aiutare a valorizzare e a promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia”. Gli appuntamenti, sempre dalle 19 in poi, portano il pubblico alla scoperta del museo in una maniera insolita e originale, coniugando cultura, arte, musica, performance, food & drink, giochi interattivi e visite a spazi e collezioni.

Il primo appuntamento della stagione si terrà venerdì 8 settembre nella suggestiva “Reggia di Venaria Reale”, seguito mercoledì 13 settembre da una delle location più amate, il Museo Egizio di Torino. Il calendario prosegue con cadenza settimanale ed è sempre aggiornato su https://clubsilencio.it .

Tra gli incontri del mese un posto speciale è riservato alla “Vendemmia Reale”, in programma sabato 16 settembre ai “Giardini dei Musei Reali” di Torino, in collaborazione con la “Torino Wine Week”. Sarà la più grande festa della vendemmia in città, alla scoperta di grandi e piccoli produttori, con oltre 50 cantine da tutta Italia e più di 100 etichette. Inoltre per l’occasione si potranno visitare le affascinanti “Cucine Reali”, aperte per l’occasione, oltre al primo piano di “Palazzo Reale”, con la stanza del trono e gli arredi storici, l’“Armeria Reale”, che espone più di 5mila oggetti tra cui armi e armature cinquecentesche e, grazie alle visite guidate con “CoopCulture”, si potrà accedere alla “Cappella della Sindone”, capolavoro architettonico del Guarini.

Un partecipante su due – sottolinea Alberto Ferrari, fondatore di ‘Club Silencio’ ed ideatore di ‘Una notte al Museo’ – non è mai stato nel museo che ospita la serataLa nostra Associazione vuole quindi stimolare la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio. Per cui facciamo in modo che ogni partecipante alle nostre iniziative trovi un contenuto o viva un’esperienza culturale in un contesto gradevole e divertente, abbattendo quella diffidenza verso la cultura che talvolta resiste. Se partecipa ed esce appagato, sicuramente la volta successiva entrerà in un museo più facilmente”.

L’Associazione “Club Silencio” porta avanti due direzioni progettuali: “una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’‘empowerment’ giovanile locale”. Tra i suoi progetti più noti certamente c’è proprio “Una notte al Museo” (che dal 2017 ad oggi ha toccato oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia) oltre a “Earth Day”, tenutosi nel 2023 per la prima volta a Torino con oltre 25mila partecipanti nei “Giardini Reali” per celebrare la “Giornata Mondiale della Terra”.

Per partecipare alle serate di “Una notte al Museo” è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio” al link https://clubsilencio.it/next-event/

www.clubsilencio.it

Fb e IG @Clubsilencioofficial

Linkedin @Clubsilencio

g.m.

Nelle foto:

–       I “Giardini Reali” per la “Vendemmia Reale”, credit Filippo Masini Studio

–       Le “Cucine Reali” per la “Vendemmia Reale”, credit Filippo Masini Studio

Vinovo, un Santuario e un tunnel segreto

Al centro del Santuario una lapide pavimentale ricorda che lì sotto, un tempo lontano, venivano seppelliti i defunti ma quello era anche un passaggio segreto, una sorta di galleria che, secondo la tradizione popolare, collegava il tempio alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e al cinquecentesco castello della famiglia Della Rovere. È il Santuario di San Desiderio, primo patrono di Vinovo, posto all’interno del cimitero. Ed è per questo motivo che non è facile trovarlo aperto e per vederlo bisogna approfittare di alcune ricorrenze religiose come la festa patronale alla fine di agosto o di qualche evento particolare. Con un po’ di fortuna è anche possibile contattare il custode che aprirà il portone. Comunque sia, anche se fa parte del cimitero ed è sovente chiuso, è un santuario molto caro ai vinovesi. Le notizie più antiche si trovano nei documenti dei Conti della Rovere e risalgono al Duecento anche se a quell’epoca la chiesa era molto più piccola ed era la sede della parrocchia di Vinovo. Ma c’è anche un’altra leggenda che aleggia intorno al santuario ed è quella che ricorda che sull’antica strada che da Moncalieri portava a Piobesi sorgeva un pilone votivo dedicato alla Madonna Addolorata. Per la rabbia di aver perso al gioco, un ragazzo, transitando da quelle parti, lanciò una pietra contro l’immagine della Madonna dipinta sul pilonetto e un rivolo di sangue cominciò ad uscire dal suo viso. La notizia fece velocemente il giro del paese e centinaia di vinovesi accorsero sul luogo del “miracolo” e da allora il ritratto della Madonna continua ad essere venerato. San Desiderio fa bella mostra di sé in mezzo a due angeli nella lunetta in ceramica sul portale della chiesa. Un altro “miracolo” si può considerare il fatto che il Santuario e la cittadina furono risparmiate dai pesanti bombardamenti della II guerra mondiale e la stessa Vinovo fu posta sotto la protezione della Madonna Addolorata. Una ricca collezione di ex voto, tra cui uno che ricorda il passaggio intimidatorio dei bombardieri sopra Vinovo, è conservata in chiesa. L’edificio religioso fu costruito nel Settecento sulle rovine della cappella originaria di San Desiderio eretta attorno al pilone votivo per conservare l’immagine della Madonna. La cappella era molto diversa dal santuario che vediamo oggi, molto più piccola, non ancora circondata dal cimitero e isolata in mezzo alla campagna. Nel Quattrocento la sede parrocchiale fu trasferita da San Desiderio alla chiesa di San Bartolomeo, patrono di Vinovo. San Desiderio fu ristrutturato più volte nel Settecento e nel 1820 fu edificato il cimitero attorno alla chiesa.              Filippo Re
nelle foto  il Santuario di San Desiderio a Vinovo

Sulla rotta dei Re, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Il 10 settembre tornano le #CamminateReali, il terzo tour a piedi ti porta in atmosfere d’altri tempi, tipiche ambientazioni rurali e uno scenario incomparabile con la straordinaria Residenza Reale Sabauda opera dell’architetto Filippo Juvarra.

Quando: 10 settembre
Partenza e arrivo: Palazzina di Caccia di Stupinigi
2 percorsi, da 10 e 20 km

ℹCosto e iscrizioni https://camminatereali.it/camminate-reali/itinerario-3/

Con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Nichelino

Residenze Reali Sabaude Camminate Reali Fondazione Compagnia di San Paolo