SPORT

Una notte da incubo per l’Inter a Monaco

Una notte da incubo per l’Inter a Monaco, dove il Paris Saint-Germain ha conquistato la sua prima Champions League con un clamoroso 5-0. Una sconfitta pesantissima per i nerazzurri, mai realmente in partita e travolti dalla forza offensiva dei parigini.
Serata amarissima per i tifosi nerazzurri e per una squadra apparsa irriconoscibile, incapace di reggere il confronto sul piano fisico e tecnico. Trionfo storico invece per il PSG, che dopo anni di delusioni internazionali corona il sogno europeo.

Per l’Inter, una lezione dura da digerire. Per Parigi, è il giorno della gloria.

Enzo Grassano

La maglia rosa a Yates

Simon Yates ha conquistato la maglia rosa e il Giro al Sestriere sulla salita dove era stato sconfitto nel 2018. Ieri penultima tappa della corsa da Verres a Sestriere. Vince Chris Harper,  l’italiano Alessandro Verre secondo e terzo posto Yates che conquista la maglia rosa e la vittoria del Giro alla vigilia della passerella romana. Male Isaac Del Toro e Richard Carapaz, al traguardo con oltre cinque minuti di ritardo.

Treno rosa affianca i ciclisti per il Giro d’Italia

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Ieri un treno speciale, in livrea rosa in onore del 108° Giro d’Italia, ha viaggiato sulla linea Torino-Bardonecchia affiancando, in alcuni tratti, i ciclisti impegnati nella ventesima tappa da Verres a Sestriere.

Il treno straordinario, allestito di rosa e messo a disposizione da Regionale, il brand di Trenitalia (Gruppo FS), è partito da Torino Porta Nuova alle ore 13.05 fino a Oulx. Durante il tragitto, il treno ha affiancato i ciclisti nella tratta ferroviaria tra Sant’Ambrogio e Sant’Antonino e tra Borgone e Bussoleno; attraverso la Vialattea e i paesaggi montuosi della Valsusa le Alpi piemontesi, i ciclisti percorso circa 200 km raggiungendo Sestriere, la perla della Valle d’Aosta.

A bordo treno erano presenti Luca Zuccalà, Direttore Regionale Piemonte Trenitalia, il creator Daniele Cabras.

Trenitalia (Gruppo FS) conferma, anche per il 2025, il proprio impegno come Official Green Carrier del Giro d’Italia e del Giro-E, la manifestazione parallela dedicata alle biciclette elettriche. Una partnership che ribadisce il ruolo centrale del Gruppo FS nella promozione di una mobilità sostenibile, integrando il viaggio in treno con l’uso della bicicletta per uno stile di vita attento all’ambiente.

Per il quinto anno consecutivo, Trenitalia assegnerà la Maglia Verde Ride Green al ciclista che avrà fatto il minor uso della pedalata assistita durante il percorso, sottolineando l’importanza della sostenibilità anche nel mondo dello sport. Trenitalia è infatti protagonista con la propria squadra di ferrovieri al Giro-E, l’evento eco-sostenibile che offre agli appassionati di ciclismo la possibilità di vivere un’esperienza unica, con biciclette a pedalata assistita, percorrendo parte del tracciato di gara dei professionisti.

Nel Green Fun Village, sarà presente uno stand Trenitalia dove il pubblico potrà divertirsi con attività ludiche e ricevere gadget sostenibili Trenitalia è presente in tutti i villaggi del Giro d’Italia, con uno stand alla partenza e all’arrivo delle diverse tappe.

Il primo titolo degli estivi Herbalife è della Montebelluna Nuoto

Il primo titolo degli estivi Herbalife di nuoto artistico è della Montebelluna Nuoto che vince la finale dell’Acrobatico con 163.5863. Il team allenato da Giorgia Mazzariello, terzo dopo le eliminatorie, migliora la prestazione e conquista 82.8863 punti con gli elementi e 81.9000 per l’impressione artistica; con lei sul podio salgono Busto Nuoto secondo con 161.0575 e Sincro Seregno Insport terzo con 158.0475. Scivola, invece, al settimo posto la squadra della All Round Sport & Wellenes (151.1113) che il 19 luglio dello scorso anno a Roma vinceva con 168.1000 punti, seguita da Futura Club Prato e Sincro Seregno. Assenti giustificati gli azzuri della Nazionale maggiore che sono in partenza per Funchal, dove dal 2 al 5 giugno sono impegnati nei campionati europei di specialità.
Nella seconda giornata di gare si sono disputate anche le eliminatorie dei doppi. Nel mixed sono avanti gli azzurri della Rari Nantes Savona Gabriele Minak e Ginevra Marchetti, medaglia d’argento agli invernali il 15 marzo a Riccione (263.9638), dietro alla coppia campione d’Italia Ruggiero-Pelati, allenati dall’ex azzurra Simona Ricotta, bronzo con la squadra agli europei di Sheffield 1993, che guidano la classifica provvisioria con 261.558 (113.3080 e 153.0500). Nel duet femminile sono in testa le gemelle dell’Aurelia Nuoto Gaia e Giorgia Cupaioli, già campionesse d’Italia a marzo a Riccione quando vinsero il loro primo titolo nazionale assoluto con 247.0122 punti, allenate da Letizia Nuzzo e Roberta Farinelli e seguite per l’occasione anche da Valentina D’Alessio e Aldo Pantaleoni, che stamattina hanno ottenuto 242.5813 punti (138.5313 e 107.3500) con l’esercizio dal tema “Caduta e rinascita”. Sabato le finali.

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Foto LC Zone Fotografia&Comunicazione

Giro d’Italia europeo

Proprio mentre sta per passare il Giro d’Italia nel Canavese, da dove sto scrivendo, mi vengono spontanee alcune riflessioni.

Da alcuni anni la partenza del Giro avviene all’estero (nel 2022 da Budapest, quest’anno da Durrës) per poi proseguire nel nostro Paese fino all’arrivo.

Certo, viene meno il significato di Giro d’Italia stante che una parte, benché minima, avviene in territorio straniero, ma a parer mio conta dove avvenga la maggior parte del percorso.

Analogamente avverrà con la Vuelta, analogo spagnolo del nostro Giro, che partirà da Venaria Reale e che nel 2023 partì dall’Olanda.

Una commistione di luoghi stranieri in un evento che da sempre è, invece, caratteristico di un Paese, con i suoi colori ben definiti (giallo per il Tour de France, rosa per il nostro Giro e rosso per la Vuelta) può significare molto, a seconda di quale metro si usi: abbattimento ideale dei confini e dei nazionalismi, inserimento nel percorso di difficoltà che, forse, nel proprio territorio non esistono (si pensi alle altitudini nostrane rispetto a quelle spagnole) o altro.

Resta il fatto che io, personalmente, sono incerto se accogliere con piacere questa innovazione o considerarla una modernizzazione fuori luogo di un evento storico.

Si potrebbe per esempio creare un Giro d’Europa settentrionale, uno per l’Europa meridionale e idem per quella centrale, oppure togliere l’attributo nazionale, chiamandole soltanto Giro o Tour.

La cosa che, però, veramente mi lascia interdetto è che questa modernizzazione avviene proprio mentre dal punto di vista politico l’Europa sta marciando in direzione opposta, ovvero nella direzione dei nazionalismi, del mantenimento delle tradizioni e delle identità nazionali.

Ad una prima analisi si potrebbe rispondere che gli eventi sportivi citati siano in realtà organizzati non dagli Stati in cui l’evento ha l’arrivo ma dai Giornali che possono, ora in un modo ora in un altro, essere filogovernativi o esserne antagonisti, com’è attualmente per la maggior parte dei nostri o da Associazioni come l’Amaury Sport Organisation che, in ogni caso, fa capo al quotidiano l’Equipe.

Occorre dire che gli eventi professionistici stanno allo sport come l’arte sta alla grande industria, per cui lo stesso gruppo un domani potrebbe smettere di seguire il ciclismo per dedicarsi alle regate.

Il motivo per cui da alcuni anni queste partenze non avvengano più in territorio nazionale non è chiaro e potrebbe proprio essere un segnale in controtendenza con la politica di chiusura attuata da alcuni Paesi.

Certo è che lo sport dovrebbe essere apolitico, apartitico e, soprattutto, unire i popoli anziché dividerli o porli su rive opposte; altrimenti si rischia di assistere nuovamente a episodi come quello delle Olimpiadi di Berlino nel 1936 dove moderni Hitler rifiuteranno di stringere la mano agli Owens di quel contesto.

Ed è simbolico che proprio l’Ungheria, attualmente uno dei Paesi più nazionalisti, abbia dato il via al nostro Giro nel 2022.

Non sarà, per caso, che dove arrivano sponsorizzazioni e ricadute economiche fantastiche la politica va in vacanza per qualche giorno? 

Sergio Motta

Monterosa Ski, riapertura degli impianti e arrivo a Champoluc del Giro d’Italia

Il comprensorio Monterosa Ski  ha ospitato il raduno stagionale della Nazionale maschile e femminile italiana di sci di fondo 

 

Un weekend impegnativo ed esaltante quello del  30 e 31 maggio, dalla riapertura degli impianti di risalita all’arrivo a Champoluc del Giro di Italia. Il comprensorio Monterosa Ski si conferma ancora una volta punto di riferimento di qualità per gli amanti dello sport.

 Le nevi della conca del lago Gabiet, in ottimo stato in queste settimane, grazie a condizioni atmosferiche davvero perfette, stanno impegnando gli atleti nella Nazionale Maschile e Femminile di sci di fondoin ritiro fino al  30 maggio a Gressoney-La-Trinité, ospite del comprensorio Monterosa Ski.

Dieci i convocati dal responsabile tecnico delle squadre, Markus Cramer: Federico PellegrinoElia BarpDavide GrazSimone DapràPaolo VenturaMartino Corollo, Hellweger MichaelCaterina GanzNicole Monsorno, Nadine Laurent e Iris De Martin Pinter, seguiti dai tecnici Paolo Riva, Francois Ronc Cella, Marco Brocard e Claudio Consagra.

Le abbondanti nevicate delle ultime settimane, e le temperature ancora relativamente basse in quota, hanno creato le condizioni ideali da permettere alle azzurre e agli azzurri di allenarsi su un fondo perfetto ricavato nella conca del lago Gabiet a quota 2.400, all’arrivo della telecabina Staffal-Gabiet.  “La situazione meteo di cui abbiamo goduto in questo ultimo periodo – spiega Paola Turchetti, direttrice marketing di Monterosa Ski – fa del comprensorio Monterosa Ski una delle poche realtà, del nostro arco alpino, dove sarà possibile godere di un fondo eccellente almeno fino alla prima settimana di giugno. Questo è uno dei motivi del ritorno, anche per quest’anno, della Nazionale che stiamo ospitando in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, Sport e Commercio e con l’Assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e lavoro, Trasporto e Mobilità sostenibile. Inoltre, in vista della riapertura ufficiale degli impianti di risalita, per l’avvio della stagione estiva d’alta quota, prevista il prossimo 31 maggio, le straordinarie condizioni del manto nevoso oltre i 3.000 m lasciano presagire un’estate eccezionale anche per la pratica dello sci-alpinismo e dell’alpinismo“.

 

31 maggio si riaprono gli impianti e nello stesso weekend si decide la Maglia Rosa del Giro di Italia

Riconfermata per il quarto anno consecutivo l’apertura della stagione estiva nel comprensorio Monterosa Ski al primo weekend giugno o, più precisamente, al 31 maggio: come già lo scorso anno, i primi impianti ad inaugurare l’estate saranno quelli dellatratta Staffal-Passo dei Salati-Punta Indren nella Valle di Gressoney: questi collegamenti consentiranno ascensioni alle vette del Monte Rosa e l’accesso ai rifugi ad alta quota. Inoltre, anche da Alagna Valsesia, si potrà raggiungere il ghiacciaio di Indren, a quota 3.275 metri.

“Io Dico No”, un torneo di calcio per fare del bene

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Curato e voluto dall’Associazione Narconon e Forza Italia

Sabato 31 maggio prossimo, dalle ore 9 alle 19, presso il campo sportivo del Pozzomaina, di via Monte Ortigara 78, a Torino, andrà in scena il Torneo di prevenzione “Io Dico di No – se cado mi rialzo”, patrocinato dal Consiglio Regionale del Piemonte e curato in collaborazione tra l’Associazione Narconon Piemonte e Forza Italia.

Il ricavato sarà devoluto a Fondazione per la ricerca sui tumori dell’apparato muscolo scheletrico e rari Onlus.

Alle ore 14 inizierà la partita di calcio che vedrà sfidarsi un team di ex calciatori e personaggi televisivi contro una selezione di Amministratori Locali.

Durante la giornata sarà possibile assistere anche alla presentazione del libro di Michele Padovano, ex calciatore della Juventus, intitolato “Tra la Champions e la libertà”, edito da Cairo.

“L’Associazione Narconon si occupa della gestione e del recupero, in modo naturale, di persone vittime di dipendenza da alcool e droghe – ha dichiarato Natasha Benincasa, in rappresentanza dell’Associazione Narconon, che ha sede a Villafranca d’Asti, dove si trova anche la comunità omonima – Penso sia importante il ruolo della prevenzione a partire dalle scuole e dalle società sportive che lavorano con i ragazzi. Il nostro ruolo è quello di creare consapevolezza attorno a ciò che circonda l’uso delle sostanze e contrastare la falsa informazione a riguardo. Le persone devono avere una seconda opportunità, e per aiutarle a rialzarsi è doveroso approfondire la conoscenza di questi argomenti. Promuoveremo molti eventi come questo per sensibilizzare la società”.

“Grazie all’Associazione Narconon sono uscito da un periodo difficile – ha raccontato l’ex portiere del Torino Lys Gomis, che sarà presente  all’evento di sabato 31 maggio – Sono stato dipendente da sostanze e l’Associazione mi ha aiutato a uscirne in modo naturale, facendo sì che io riprendessi in mano la mia vita. Credo che la comunicazione tramite lo sport sia diretta ed efficace, e per questo ho voluto mettermi in gioco personalmente. È drammatico pensare che l’84% dei giovani consumi alcool o droghe. Ci tengo a ringraziare Forza Italia per la sensibilità e l’organizzazione di questo importante evento mediatico, un’occasione per divertirsi, contribuire all’educazione, alle conoscenze dei giovani e fare della beneficenza in favore della Fondazione Tumori MSR Muscolo Scheletrici”.

Gian Giacomo Della Porta

Le incertezze di Juve e Toro: Giuntoli via, Conte non torna, dubbi su Tudor e Vanoli

 

Il calcio torinese vive giorni di forte incertezza sul fronte del mercato e delle panchine. La Juventus e il Torino affrontano una fase di transizione, con molti interrogativi ancora aperti sul futuro delle rispettive guide tecniche e delle strategie di rafforzamento.
La notizia più clamorosa arriva in casa Juventus: Cristiano Giuntoli è stato esonerato. Il dirigente, che aveva assunto un ruolo centrale nella ristrutturazione sportiva del club, lascia un vuoto dirigenziale in un momento chiave per la programmazione estiva. Nonostante le voci insistenti su un ritorno di Antonio Conte, la pista si è ufficialmente raffreddata: l’ex tecnico bianconero non tornerà a Torino.
Sul fronte allenatore, il nome più accreditato per ora resta la permanenza di Igor Tudor, ma anche qui regna l’incertezza. La società riflette sull’opportunità di puntare su un tecnico già noto per la sua rigidità tattica e la scarsa tolleranza ai compromessi. La permanenza di Tudor non è affatto scontata.

Anche il Torino non è esente da dubbi. Dopo una stagione altalenante, Paolo Vanoli, indiziato all’esonero, potrebbe rimanere sorprendentemente alla guida del Torino frenando così i piani di Urbano Cairo. Di conseguenza, guadagna terreno una nuova opzione: Marco Baroni, reduce da un campionato altalenante con la Lazio, potrebbe essere la soluzione di ripiego – o forse, il vero piano B del Toro.
In attesa di conferme ufficiali, il futuro delle due principali squadre torinesi appare ancora tutto da scrivere. Le prossime settimane saranno decisive per delineare il quadro tecnico e societario in vista della stagione 2025-2026.

Enzo Grassano

A 40 anni dalla tragedia dell’Heysel

Commemorazione alla Continassa e in piazzetta Vittime dello stadio Heysel

Oggi il sindaco Stefano Lo Russo ha partecipato insieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio alla commemorazione per i 40 anni dalla tragedia dell’Heysel. Con loro gli assessori allo Sport e alla Cultura della Città Domenico Carretta e Rosanna Purchia e quella regionale Marina Chiarelli. In platea i giocatori della Juventus Mattia Perin e Federico Gatti, oltre a chi era in campo in quella finale di Champions League: gli ex bianconeri Stefano Tacconi e Sergio Brio, oltre all’ambasciatore del Liverpool ed ex centravanti Ian Rush.

La cerimonia è avvenuta a pochi passi dal centro sportivo della Continassa, dove è stata inaugurata l’opera commemorativa “Verso altrove”, realizzata dall’artista Luca Vitone e curata dal critico Luca Beatrice, recentemente scomparso.

L’opera si sviluppa in un’area di circa duemila metri quadri: sul manto erboso sono disposti dei maestosi ginkgo biloba – simbolo di resilienza e longevità – e tra gli alberi è presente una rampa a forma di spirale centrifuga, un percorso lungo 66 metri fino a raggiungere un’altezza complessiva di oltre 5 metri.

“Ricordare la terribile tragedia dell’Heysel e prestarle un tributo, in questo anniversario importante, è doveroso – spiega il sindaco Lo Russo -. Quest’opera rende omaggio alle vittime innocenti di una pagina nerissima nella storia del calcio europeo, che persero la vita durante quella che avrebbe dovuto essere soltanto una festa di sport”.

Le celebrazioni continueranno nel pomeriggio. Alle ore 18 si terrà la commemorazione pubblica presso piazzetta Vittime dell’Heysel, con la parteciperà dell’assessore Domenico Carretta: “Oggi ricordiamo un evento che ha segnato profondamente la storia della nostra città – ha ricordato l’assessore -, in questa giornata celebriamo il ricordo delle vittime affinché quanto successo possa insegnare alle future generazioni il valore della vita e dell’umanità”.

All’istituto Plana, dentro la casa circondariale Lorusso e Cutugno, avrà luogo un incontro di educazione civica sulla tragedia. Alle ore 20.30, nella sala convegni ATC di corso Dante ci sarà la rappresentazione teatrale “Due tragedie, una città”, a cura dell’associazione “Quelli di…via Filadelfia” in collaborazione con il Museo Grande Torino. Come ogni anno, con l’arrivo della sera, un’illuminazione speciale della Mole Antonelliana chiuderà la giornata di commemorazione.

TORINO CLICK

Foto della manifestazione: Igino Macagno

La “2ª Partita della Leggenda” al Filadelfia

IL TORINESE WEB TV

È stata ufficialmente presentata, al Museo del Toro, la “2ª Partita della Leggenda”, evento che si terrà il prossimo 6 giugno 2025 alle ore 20,15 allo stadio Filadelfia. “Siamo riusciti a coinvolgere moltissimi ex giocatori e un nutrito gruppo di celebrità, ovviamente tutti di fede granata. Quest’anno hanno assicurato la loro presenza anche Rolando Bianchi e Rosina”. Il Presidente della ”Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Toro” Domenico Beccaria ha spiegato che l’obiettivo di questa partita speciale non è solo divertirsi e rivivere i momenti più belli del passato, ma anche raccogliere fondi per un progetto importante: il trasferimento del Museo del Toro da Villa Claretta, a Grugliasco, allo Stadio Filadelfia a Torino. Si vuole portare tutto il patrimonio e la storia del Toro nel suo habitat naturale . Cioè al “Fila”. Durante la conferenza è stato annunciato, dal vicepresidente dell’associazione “Toromio” Massimiliano Romiti che, quest’anno, il prestigioso Premio Bonetto sarà consegnato  al cantautore Willy Peyote, grande tifoso del Torino, che anche al festival di Sanremo ha manifestato, in mondovisione, il suo amore per il club granata. Il ricavato della partita sarà, quindi, interamente destinato al progetto di trasferimento del museo, che rappresenta un patrimonio prezioso per la storia del club e per tutti i tifosi che vogliono mantenere vivo il ricordo delle gloriose imprese granata. “La squadra del Toro non è solo una squadra di calcio, ma un patrimonio culturale del calcio mondiale, è un simbolo, una parte importante della storia sportiva e culturale di tutto il mondo” ha commentato Andrea Carbonara di Vertigo spettacoli. “Con le sue imprese, i suoi campioni e le sue tradizioni, il Torino rappresenta molto di più di un semplice club: è un patrimonio che attraversa generazioni, un esempio di passione, lealtà e orgoglio granata. Ogni volta che si parla del Toro, si parla di un pezzo di storia del calcio, di un’identità forte e di un legame speciale con i tifosi. È questa ricchezza culturale che rende il club così unico e amato, e che merita di essere preservata e condivisa con il mondo intero. Quindi, quando pensiamo alla squadra del Toro, ricordiamoci che rappresenta molto di più di una semplice formazione sportiva: è un vero e proprio patrimonio culturale del calcio mondiale!”

FRANCESCO VALENTE

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