L’Opera salesiana per la formazione dei giovani
CNOS FAP Regione Piemonte dei Salesiani è una realtà educativa e formativa che nasce con l’obiettivo di rispondere ai bisogni formativi e professionali dei giovani, in linea con il carisma di Don Bosco. Parte integrante del Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS FAP), la sezione piemontese si distingue per la sua lunga tradizione nella formazione tecnica e professionale. I suoi corsi mirano a sviluppare competenze specifiche in numerosi settori, dalla meccanica all’informatica, dalla grafica alla salute, preparando i giovani a inserirsi con successo nel mondo del lavoro.
Grazie a un approccio pratico e un forte legame con le imprese locali, CNOS FAP Piemonte offre percorsi che combinano teoria e pratica, valorizzando l’esperienza sul campo e l’innovazione. Con un’attenzione particolare al valore umano e alla crescita personale dei ragazzi, la scuola salesiana forma non solo professionisti competenti, ma anche cittadini responsabili e consapevoli.
Abbiamo intervistato Don Claudio Belfiore, direttore generale e vicepresidente di Cnos-Fap Regione Piemonte:
L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte è stata fondata il 30 giugno 1978 con sede legale a Torino: la sua nascita risponde all’esigenza di promuovere l’educazione e la formazione professionale dei giovani, in particolare quelli provenienti da contesti svantaggiati, seguendo il modello educativo di San Giovanni Bosco. L’obiettivo è offrire percorsi formativi che facilitino l’inserimento nel mondo del lavoro e la crescita personale dei giovani, secondo quella “intelligenza nelle mani” di cui don Bosco parlava.2. In quali regioni si sviluppa?
A livello nazionale, la Federazione CNOS-FAP opera in 16 regioni italiane, con 63 Centri di Formazione Professionale (CFP) . In Piemonte, terra della nascita del carisma salesiano, l’Associazione CNOS-FAP è presente con 13 sedi distribuite su tutto il territorio regionale. In particolare e nel dettaglio ci sono 3 sedi a Torino (Valdocco, Agnelli e Rebaudengo) e una a San benigno Canavese. Nel cuneese ci sono 4 sedi (Bra, Fossano, Saluzzo, Savigliano) mentre nel Piemonte Orientale le sedi sono 5 (Vigliano Biellese, Novara, Vercelli, Alessandria, Serravalle Scrivia).3. Quali sono i soggetti coinvolti nei vostri progetti di formazione?
I progetti formativi di CNOS-FAP coinvolgono una rete ampia di soggetti, tra cui:
Agenzie formative accreditate
Imprese del territorio
Associazioni datoriali e sindacati
Università e Fondazioni
Ad esempio, nell’ambito dell’Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile, CNOS-FAP è capofila di un partenariato che comprende 16 agenzie formative, 59 imprese e 29 altri soggetti .
I destinatari invece sono molteplici: giovani in uscita dalla terza media, giovani un po’ più grandi che necessitano un riorientamento del percorso scolastico. adulti disoccupati. Con gli Sportelli al Lavoro, infine, che sono accreditati in Regione Piemonte e sono 15, al momento, i destinatari diventano anche tutti coloro che necessitano della ricerca del lavoro o che desiderano cambiarlo.
4. In che modo lo spirito salesiano anima i partecipanti alle vostre attività?
Lo spirito salesiano permea tutte le attività di CNOS-FAP, creando un ambiente educativo che favorisce la crescita integrale dei giovani. I centri di formazione sono concepiti come “Case che accolgono”, così come esplicitato anche nel logo dei Salesiani, dove i ragazzi possono imparare, sperimentare e sviluppare le proprie capacità in un clima di fiducia e rispetto reciproco, con quella presenza educativa dei formatori che è uno dei perni del sistema educativo salesiano .
5. I corsi professionalizzanti che proponete prevedono poi l’inserimento nelle aziende tramite stage o tirocinio e da chi sono riconosciuti?
Sì, i corsi di formazione professionale offerti da CNOS-FAP prevedono periodi di stage o tirocinio in aziende del settore di riferimento. Ad esempio, nei percorsi triennali per la qualifica professionale, sono previste 320 ore di stage nel terzo anno . Le qualifiche e i diplomi rilasciati sono riconosciuti a livello nazionale ed europeo, essendo validi su tutto il territorio: spesso lo stage è la porta di ingresso per i ragazzi e le ragazze nel mondo del lavoro. Capita infatti sovente che, al termine del percorso di stage, i ragazzi e le ragazze vengano poi riconfermati
6. Le iscrizioni sono possibili tutto l’anno?
Le iscrizioni ai corsi di formazione professionale di CNOS-FAP seguono un calendario specifico. Per l’anno scolastico e formativo 2024-25, le iscrizioni online sono state aperte dal 18 gennaio al 10 febbraio . Tuttavia, è possibile contattare direttamente le sedi locali per verificare la disponibilità di posti e le modalità di iscrizione oltre tali date. Per ciò che riguarda i corsi per gli adulti, invece, le iscrizioni sono aperte tutto l’anno, nel periodo precedente alla partenza dei corsi e sono disponibili sul portale piemonte.cnosfap.net.
Intervista a cura di Chiara Vannini
Fantasia Vs logica
Quante volte abbiamo letto commenti o sentito affermazioni risultate palesemente false, impossibili o, semplicemente, figlie dell’ignoranza?
I social ne sono una prova eclatante: si lanciano accuse che, alla prova dei fatti, risultano totalmente infondate.
Lo vedo quotidianamente nella Pubblica Amministrazione dove molta, troppa gente crede che il Consiglio comunale sia il suggerimento che il Sindaco elargisce, non avendo mai partecipato neppure una volta in cinquant’anni ad una seduta pubblica, che scrivono di ciò che l’assessore Pippo o il Sindaco Pluto avrebbe deciso, o avrebbero vietato mentre poi non solo risultano notizie false ma addirittura in contrasto con quanto, in realtà, è strato deliberato.
Sicuramente la noia ha la colpa maggiore: persone ignoranti, nell’accezione originale del termine, che si annoiano ed allora mettono in circolazione notizie a caso solo per sentirsi protagonisti per un giorno; per fortuna i veri malati psichici sono una sparuta minoranza.
Un’altra colpa, anch’essa grande, è quella di aver ritenuto sempre la politica un Cerbero, un mostro dal quale tenere le distanze, salvo poi riappacificarsene quando si resta disoccupati, quando serve la casa popolare, quando si scelgono i Lavori di Pubblica Utilità come alternativa alla detenzione in carcere.
Ed ecco qui che, tra fautori e detrattori, la macchina pubblica arranca faticosamente ogni giorno per costruire il bene pubblico, per gestire la res publica nell’interesse unico del Paese, nel rispetto degli elettori che hanno affidato agli amministratori il mandato e, soprattutto, nel rispetto delle leggi che, nel nostro Paese, sono tante e spesso scritte male.
Quanti italiani conoscono la Costituzione, almeno per averla letta una volta? Quanti sanno che esiste un Codice della navigazione aerea che impone regole precise anche per i droni di cui molti ora fanno sfoggio? O che esiste un Codice degli appalti, che regola l’affidamento degli incarichi da parte della Pubblica amministrazione cosicché il Sindaco non può affidare un appalto al cugino del meccanico della zia dell’onorevole solo perché è bravo e farà spendere poco, perché l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) poi passerà gli amministratori sulla graticola in versione moderna.
Ecco dunque che se da un lato si prova compassione per certe menti semplici, anche se spesso farcite di cattivi consigli e malvagità, dall’altra occorre essere spietati quando certi suggerimenti, richieste, comportamenti sono non soltanto lesivi del bene pubblico ma pericolosi per la tenuta dell’Amministrazione.
E non è una questione di titoli di studio perché conosco persone con la terza media molto più intelligenti di certi laureati, è questione di umiltà: se non so chiedo, se non conosco non mi vergogno ad ammetterlo. Finché qualcuno crederà di essere meglio degli altri, tutti gli altri saranno danneggiati ma in democrazia uno solo non può, anche se indirettamente, assumere un controllo. Ecco, dunque, che bisogna essere spietati, ma dolcemente così da provocare una eutanasia politica, verso quelle fazioni che non voglio realmente il bene pubblico, non sono interessati a far funzionare correttamente la macchina pubblica ed eventualmente a migliorarla, ma cercano solo di lasciare il loro nome, anche se scritto sul ghiaccio, nel firmamento della politica.
Ma con tutto l’inquinamento attuale il firmamento non è quasi più visibile, meglio cancellarli subito.
Sergio Motta
Nuova tappa per Just The Woman I Am, in programma venerdì 16 maggio, alle ore 18, presso l’aula Magna Giovanni Agnelli del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi 24, con “Guarigioni”. In scena uno spettacolo incentrato sul tema del benessere femminile, un focus sulla salute della donna e, più in generale, sul concetto di salute, che fa da contraltare al grande argomento della malattia, le cui varie declinazioni tendono a caratterizzare il tempo della nostra società.
Si parla di salute del corpo, dell’anima, degli esseri umani e degli animali, indagata da sei brevi interventi da parte di docenti dei due atenei torinesi e il jazz di Silvia Carbotti con i Frubers in the Sky, con la narrazione di Riccardo Niceforo. I testi e la regia sono curati rispettivamente da Alessandro Perissinotto e Elisa Macario Ban.
Ingresso gratuito con prenotazione online https://www.swas.polito.it/dotnet/eventi/eventi_liberi/iscrizioni_ev.aspx?id=418
Mara Martellotta
17 maggio, Giornata Internazionale contro l’omofobia
Il 17 maggio ricorre la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, indicata nella sigla IDAHOTB (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), finalizzata a promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare i fenomeni di discriminazione in tutte le loro forme.
Anche quest’anno la Città di Torino, con una delibera approvata dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli, aderisce alla Giornata Internazionale e rinnova il proprio impegno nella promozione dei diritti e della visibilità delle persone LGBT+, attraverso un evento pubblico organizzato dal Servizio LGBT, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride e altre associazioni del territorio.
L’evento organizzato per il 2025 sarà l’incontro pubblico “Essere e dirsi liberamente: l’adolescenza trans e non binaria”, iniziativa inserita all’interno del programma del Salone Internazionale del Libro 2025, a rafforzare il legame tra cultura, inclusione e diritti civili, oltre che importante occasione di confronto e sensibilizzazione sul tema dell’identità di genere.
«Il 17 maggio è una data fondamentale nella lotta contro ogni forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere – afferma l’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli -. Anche quest’anno, Torino rinnova il suo impegno accanto alla comunità LGBT+ con iniziative che promuovono visibilità e dignità per ogni persona. In particolare, quest’anno vogliamo affrontare il tema dell’adolescenza trans e non binaria, un argomento spesso trascurato, offrendo un’opportunità di ascolto e riflessione per tutta la cittadinanza. L’incontro pubblico organizzato per il 17 maggio, in collaborazione con le associazioni locali, che ringrazio per il loro prezioso e costante impegno, rappresenta una tappa fondamentale per sensibilizzare, educare e costruire una città sempre più inclusiva e accogliente per tutti.»
L’incontro avverrà venerdì 16 maggio, alle ore 16,45, nello spazio della Città di Torino allestito al Salone del Libro (stand D102, Padiglione 1).
Durante l’evento l’autrice del libro L’incongruenza di genere in adolescenza (Carocci, 2024), Margherita Graglia, psicologa e psicoterapeuta, dialogherà con alcuni esponenti di associazioni che lavorano con adolescenti, approfondendo le implicazioni educative della varianza di genere.
L’iniziativa fa parte della campagna nazionale promossa da RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), di cui la Città di Torino è Segreteria Nazionale, che ogni anno in occasione del 17 maggio realizza un’iniziativa congiunta tra i partner e che, per l’edizione 2025, ha scelto come tema l’adolescenza LGBT+.
La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
TORINO CLICK
Volpiano dice NO al bullismo
Volpiano, 12 maggio 2025 – Un’intera comunità si mobilita contro bullismo e cyberbullismo. Dal 23 maggio al 6 giugno 2025, presso la Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Volpiano, sarà allestita la mostra fotografica “Combattere il bullismo ogni giorno”, un’iniziativa ad alto impatto emotivo ed educativo promossa dal Comune di Volpiano, in collaborazione con Biblioteca Civica, Informagiovani e Istituto Comprensivo di Volpiano.
Realizzata dall’agenzia GC Studios con il supporto dell’Associazione Bullismo No Grazie e del comitato UISP Cirié-Settimo-Chivasso, la mostra offre un percorso visivo coinvolgente per sensibilizzare studenti, insegnanti e cittadini sull’importanza di riconoscere, prevenire e contrastare tutte le forme di prevaricazione tra pari.
In parallelo sarà esposta anche una selezione di fumetti realizzati dagli studenti nell’ambito del concorso creativo “Un fumetto per fermare il bullismo”, promosso dall’Informagiovani.
Gli eventi principali in programma:
Venerdì 23 maggio ore 17:00 – “Bulli di sapone”
Laboratorio narrativo per bambini e famiglie a cura dell’Associazione CRAB, presso l’Agorà della Scuola Dante Alighieri.
Martedì 3 giugno ore 11:00 – Giornata dell’educazione civica
Consegna dei “patentini per lo smartphone” e, a seguire (ore 12:10), inaugurazione della mostra fotografica e premiazione del concorso di fumetti.
Giovedì 5 giugno ore 17:00 – Incontro con l’autore
Presso la Piazzetta dell’Amicizia (fronte Municipio), Roberta Cattarello presenterà il suo libro “A troppi kg da te” con l’intervento della Prof.ssa F. Bellucci e l’introduzione al Centro Famiglia Diffuso, parte del progetto AMETISTA promosso dall’Unione NET.
L’iniziativa si inserisce nelle attività di prevenzione promosse sul territorio per contrastare bullismo e cyberbullismo, coinvolgendo scuole, famiglie, istituzioni ed educatori in un’alleanza educativa concreta e partecipata.
Per informazioni: infgiovani@comune.volpiano.to.it – Telefono: 011 988 2344
Dall’incontro tra REPLAY, un format curatoriale che propone letture partecipate di collezioni museali e archivi da parte di cittadini e cittadine, e l’Archivio di Stato di Torino, nasce la mostra “Prendere le misure”, sulla storia del gruppo finanziario tessile, testimonianza del cambiamento sociale di costume dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento. L’archivio di GFT è vastissimo: accanto alla documentazione di carattere amministrativo, il Fondo conserva un prezioso materiale relativo allo sviluppo prodotto e alla pubblicità, ad esempio campionare i tessuti, manifesti e opuscoli pubblicitari, fotografie, disegni e progetti per un totale di 5 mila faldoni.
Il GFT, nato nel 1930 dalla fusione tra l’azienda torinese Donato Levi e la biellese Lanifici Rivetti, divenne uno dei più importanti venditori italiani di abbigliamento confezionato, con marchi iconici come Marus e Facis. La sua evoluzione negli anni Ottanta lo portò a specializzarsi nella produzione di prêt à porter griffato, collaborando con stilisti di fama internazionale, tra cui Armani e Valentino. Da una selezione di materiale d’archivio, il gruppo di lavoro è partito per costruire una mostra che esplora la storia del gruppo finanziario tessile, curata da Lorena Tadorni e da un gruppo di persone non legate al mondo dell’arte, grazie al progetto REPLAY che esplora il nostro patrimonio culturale in modo originale e libero da condizionamenti. Hanno partecipato al progetto Giorgia Allisio, Daniela Blefari, Leopoldo Borzino, Luigia Colonna, Gabriella Ferro, Diana Gozzo, Sara Mazzotta, Gaetano Megna, Eugenia Paffile, Elena Piazza, Valeria Sangiorgi ed Ezio Sartori.
Il titolo “Prendere le misure” è sicuramente evocativo perché rimanda alla celebre ricerca antropometrica condotta da GFT negli anni Cinquanta, che permise di standardizzare le taglie sulla base di oltre 25 mila modelli. Si trattò di un’innovazione che modificò radicalmente la produzione degli abiti rendendo l’abbigliamento prêt à porter un fenomeno accessibile e diffuso. “Prendere le misure” significa anche misurarsi con i cambiamenti del mondo, con il lavoro, con le esigenze del mercato, con la componente femminile che in quell’industria rappresentava la maggioranza della forza lavoro, e con la comunicazione che narrava tutto ciò attraverso manifesti, caroselli e slogan.
La mostra si articola in 6 sezioni, ognuna dedicata a un aspetto con cui GFT ha dovuto misurarsi: prendere le misure antropometriche, la rivoluzione del sistema taglie e la produzione di massa; Prendere le misure lavorative, l’impatto dell’industria sul lavoro con un focus sull’emancipazione femminile; Prendere le misure del mercato, l’espansione dei marchi Marus e Facis in Italia e all’estero; Prendere le misure con l’internazionalizzazione, l’apertura ai mercati esteri con store in Germania, Francia e Regno Unito; Prendere le misure con la comunicazione, le strategie pubblicitarie innovative, dai manifesti di Armando Testa alle campagne con campioni sportivi; Prendere le misure con i grandi stilisti, le collaborazioni con Armani e Valentino raccontate attraverso bozzetti originali, campionari di tessuto e accessori.
Nel percorso espositivo, ai documenti esposti si affianca l’interpretazione personale dei partecipanti al progetto attraverso narrazioni che restituiscono memoria immaginifica alle opere e contribuiscono a dar loro un senso rinnovato. La mostra è accompagnata da una selezione di caroselli curata da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa. Nell’archivio del GFT si conserva un nucleo di pellicole cinematografiche in 16 e 35 mm, che l’Archivio Nazionale Cinema Impresa ha digitalizzato e reso disponibile online. Si tratta di caroselli, spot e filmati promozionali che raccontano la storia dell’azienda e dei suoi prodotti dal 1960 al 1980, e che evidenziano il delicato passaggio dalla confezione sartoriale a quella industriale. La mostra inaugura giovedì 8 maggio dalle 18 alle 21. Alle 18.30 prevista una performance drammaturgica delle opere a cura di Maria Grazia Agricola. Visitabile presso l’Archivio di Stato di via Piave 21, a Torino. La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 9 giugno, e gli orari sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. L’ingresso è gratuito.
Mara Martellotta
Tanti, maledetti e subito
Chi di noi non ricorda cantautori o gruppi come Battisti, De Andrè, Bertoli, Battiato, Beatles, Rolling Stones, ecc?
Una carriera durata decenni, ricordata oggi anche da chi all’epoca non era presente, costruita attraverso sacrifici, perfezionamenti, modifiche della propria cifra stilistica permettendo, per quanti hanno già raggiunto il Creatore, di lasciare i propri eredi nell’agiatezza.
Oggi si assiste invece al fenomeno del mordi e fuggi. Tralasciando il penoso espediente dell’autotune che sta al canto come l’intelligenza artificiale sta al cervello e che permette a persone che non sanno tenere due note in fila di autodefinirsi cantanti, ovunque è un proliferare di fenomeni mediatici che nascono dal nulla, diventano famosi per la vincita di qualche evento canoro o per la partecipazione a qualche talent show, riempiono gli schermi delle emittenti TV per qualche mese, quando va bene 2-3 anni, e poi tornano nel nulla. Quando proprio va di lusso, di un gruppo si salva il cantante che proseguirà in solitaria la ricerca di uno spazio nel firmamento della musica.
Il problema principale è l’ubriacatura da successo: persone spesso di origine modesta si ritrovano a viaggiare per tutto il Paese per concerti, interviste e comparsate, a guadagnare cifre da capogiro e, proprio perché non abituati, altrettanto in fretta se li spendonolamentandosi poi di essere ridotti sul lastrico.
Tralasciando la qualità artistica (de gustibus non disputandum est) è evidente che si tratta di personaggi costruiti a tavolino, veri e propri prodotti, che coraggiose operazioni di marketing fanno diventare miti del momento, con tormentoni spesso incomprensibili, vuoi per il tono della voce, vuoi perché non sai se sia il rapper che canta o il tuo compagno di viaggio che ti sta raccontando qualcosa.
E’ evidente che rispetto ai testi, a volte polemici, sempre studiati di cantanti e cantautori degli anni ’70 e ’80, non solo italiani (ricordiamo Joan Baez, Cat Stevens, Patti Smith e molti altri) i testi attuali, prodotti con ignoranza artificiale (definirla intelligenza è un torto) al computer ed adattabili a chiunque, con la musica hanno niente a che fare.
Per fortuna l’Eurovision Song Contest ancora non consente l’uso dell’autotune, così percepiremo eventuali stonature come un fenomeno umano, che può capitare, e non come un guasto tecnico.
Spezzo una lancia in favore di molti giovani: sentire ragazzi che oggi hanno 20-30 anni ascoltare i nostri miti, ancora in attività o già deceduti, parlare dei testi di questo o quello, riempiono il cuore di gioia, perché evidentemente c’è ancora qualche speranza.
Sfido chiunque, anche dopo 3 ascolti, a ricordare (e, dunque, ripetere) il testo di una “canzone” moderna (o anche solo il titolo…): è evidente che non ci siano penetrati al punto di ricordarli, farli nostri, riflettere sui testi, come avviene con testi articolati (Guccini, Baglioni, Doors, Pet Shop Boys) anche a distanza di quarant’anni.
Non siamo obbligati ad ascoltarli; per fortuna possiamo sempre ascoltare le musiche che amiamo e lasciare le immondizie musicali a che le ha create.
Sergio Motta
Il provvedimento, presentato dall’assessore Elena Chiorino e che verrà inviato all’esame del Cal, “è il primo Piano triennale predisposto dalla Regione ed è frutto del lavoro del tavolo tecnico regionale, composto da esperti provenienti da diversi settori che operano in stretto contatto con le istituzioni scolastiche, le autorità locali e le realtà del terzo settore: ha il compito di monitorare l’evoluzione del fenomeno, raccogliere dati, analizzare le criticità e proporre soluzioni innovative”.
“Gli esperti – ha aggiunto – hanno lavorato per raccogliere le buone pratiche che hanno funzionato nel tempo, come il ‘Patentino per lo smartphone’ che mira a educare i giovani all’uso consapevole delle tecnologie, e il programma ‘Gruppo noi’, che intende gestire il disagio scolastico in collaborazione con le risorse territoriali”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Domenico Rossi e Gianna Pentenero (Pd).
A maggioranza, la Commissione ha poi espresso parere favorevole alla proposta di delibera sui criteri per la definizione annuale del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado per il triennio.
Il documento, che passerà alla votazione dell’Aula, “è frutto di un confronto dell’Assessorato con Ufficio scolastico regionale, Province e Città metropolitana di Torino”, ha detto Chiorino.
“Per quanto riguarda le sezioni nidi e infanzia – ha aggiunto l’assessore – è stata introdotta una semplificazione delle procedure per riattivare le sezioni scadute e continua a essere garantita la salvaguardia dei punti di erogazione del servizio (Pes) nelle aree interne e nuove sezioni potranno essere attivate in caso di incremento degli alunni e di disponibilità di organico”.
“Per il 2026-’27 – ha proseguito – il nuovo numero di dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi passa da 510 a 515 mentre i dimensionamenti scolastici passano da 20 a 15 a causa dell’andamento demografico: uno ad Asti, due nel Vco, cinque a Cuneo e sette a Torino”.
“Per il 2025-‘26 sono previste sei attivazioni di Istituti pubblici e di uno paritario – ha annunciato – mentre per quanto riguarda il percorso ‘Made in Italy’, la sua attivazione potrà essere richiesta da tutte le scuole”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Emanuela Verzella e Pentenero (Pd).
Sempre a maggioranza, infine, la Commissione ha espresso parere preventivo favorevole in merito agli indirizzi per l’assegnazione dei voucher diritto allo studio per l’anno scolastico 2025/’26 e alla ripartizione delle risorse.
L’assessore Chiorino ha spiegato che “i criteri sono rimasti immutati rispetto agli anni scorsi: 4,48 milioni saranno destinati per i voucher di tipo A, relativi a istruzione e frequenza, e 6,7 milioni per i voucher B, relativi a libri e materiale scolastico. L’apertura del bando è prevista entro la fine di maggio e la pubblicazione delle graduatorie entro l’inizio di agosto”.
Sono intervenuti nel dibattito Pentenero, Laura Pompeo (Pd) e Sarah Disabato (M5s).
Ufficio Stampa CRP
Torna Next Generation Kids al Salone Internazionale del Libro e Salone Off 2025 con “Ti scrivo una canzone”
Gli alunni di scuola primaria di primo e secondo grado degli istituti comprensivi Bobbio Novaro, Giovanni Cena, Aristide Gabelli, Ennio Morricone, che hanno partecipato nell’arco dell’anno scolastico ai laboratori creativi musicali del progetto Next Generation Kids, “Ti scrivo una canzone” ,saranno protagonisti di alcuni appuntamenti che si terranno presso il Salone Internazionale del Libro e Salone Off, dove presenteranno i brani da loro composti.
Gli appuntamenti:
Lunedì 12 maggio, ore 10 – Circoscrizione 6, Sala consiliare, via San Benigno 22
Presentazione del progetto Next Generation Kids, esibizione degli alunni nei brani da loro composti nell’ambito dei laboratori al cospetto delle figure istituzionali presenti. A seguire, il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, premierà gli alunni con un attestato di merito.
Giovedì 15 maggio, ore 10 – Salone del Libro, PADIGLIONE 3, CORRIDOIO U Q17
Lions International ospiterà una conferenza dedicata al progetto Next Generation Kids. Saranno presenti gli alunnie verranno ascoltate le canzoni da loro composte.
Giovedì 15 maggio, ore 15 – Teatro Cecchi Point, via Cecchi 17
Spettacolo aperto al pubblico con esibizione degli alunni, che proporranno le canzoni scritte nell’ambito dei laboratori.
“Ti scrivo una canzone” è un laboratorio creativo musicale che fa parte del più ampio progetto Next Generation Kids, un progetto dedicato ai più piccoli che include percorsi formativi musicali curriculari ed extracurriculari, laboratori creativi musicali, eventi dedicati ai bambini e una linea discografica Kids.
La nascita del progetto Next Generation Kids è stata ufficializzata al Salone Internazionale del Libro 2024 di Torino, Salone Off, dove sono stati presentati i brani scritti e interpretati nel 2024 dagli alunni partecipanti ai laboratori, brani successivamente realizzati e pubblicati nei maggiori stores digitali, piattaforme di streaming e library social.
Il laboratorio “Ti scrivo una canzone” è un viaggio nel mondo della creatività musicale, è un progetto visionario, un metodo educativo anticonvenzionale, ma anche una testimonianza tangibile della magia che la vibrazione della musica può suscitare. Inclusivo e appassionante, “Ti scrivo una canzone” è pensato per essere accessibile a tutti, anche a bambini che non hanno una formazione musicale specifica di base, padronanza della lingua italiana, in condizioni di vulnerabilità.
La musica diventa uno strumento universale e aggregante per stimolare lo sviluppo cognitivo e creativo, integrando e potenziando il curriculum scolastico con un approccio multidisciplinare che abbraccia anche lettere e lingue straniere. Grazie al linguaggio ludico e motivante, gli alunni si avvicinano con entusiasmo alla creazione musicale, imparando a osservare, immaginare e “giocare” con note e parole.
“Ti scrivo una canzone” è una celebrazione del potenziale della musica come strumento di crescita personale e collettiva. Attraverso le emozioni e le melodie, gli alunni imparano non solo a creare canzoni, ma anche a credere in sé stessi, scoprendo quanto l’impegno possa trasformare l’immaginario in realtà.
Speciale Salone Off 2024 TG3https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2024/05/letture-per-bambini-mostre-laboratori-diffusi-il-salone-off-invade-torino-428d0f0b-ce4f-49cd-b5b5-3fa33f997246.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews.
Video dello speciale tv “Salone off” 2024: https://platform.wim.tv/#/webtv/Caliel/vod/4735af77-46b7-4a25-9642-ed93ff090f15
www.calielnextgeneration.it