Sembrava ci fosse qualche speranza dopo l’incontro dei lavoratori dell’azienda con il premier Gentiloni, nei giorni scorsi a Torino e dopo che l’arcivescovo Nosiglia aveva detto di voler interessare direttamente papa Francesco. Invece l’Embraco, del gruppo Whirlpool, ha in realtà confermato di volere cancellare la produzione in Italia quest’anno con la chiusura dello stabilimento a Riva di Chieri e i 497 licenziamenti annunciati da tempo. La brutta notizia giunge da Fiom e Uilm di Torino che hanno incontrato l’azienda all’Unione Industriale. Embraco ha sottolineato che, spiegano i sindacati “nonostante le proposte formulate dal Ministero e i volumi dichiarati a fine 2017, al momento non c’è l’intenzione di mantenere in attività lo stabilimento di Riva di Chieri, 537 lavoratori, 497 dei quali sono stati dichiarati in esubero”. Si spera nell’incontro di giovedì quando l’azienda incontrerà il ministero del Lavoro per verificare la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali con la presentazione di un piano di risanamento. Azienda e sindacati si troveranno nuovamente il 24 gennaio all’Unione industriale di Torino.