Il problema si presenta in piazza Solferino, ma non solo. La stretta sulla normativa che regolamenta i dehors (per i quali i ristoranti e bar di Torino pagano salatissime tasse annuali di migliaia di euro) si sta materializzando con le visite della polizia municipale agli esercenti. Ed è un rimpallo di responsabilità tra Comune e soprintendenza, che scaricano uno sull’altra la colpa di intimare ai titolari le modifiche alle strutture esterne. I Civich segnalano ai ristoratori che almeno una “parete” dei dehors chiusi deve invece essere aperta. “Ma se per nove mesi l’anno a Torino fa freddo, cosa paghiamo i dehors a fare, se poi dobbiamo far congelare i clienti”, dicono i commercianti. Ed è polemica, anche politica. <<Se l’Amministrazione comunale grillina non cambia rotta, la serrata dei ristoratori di una piazza storica e centrale come Piazza Solferino è un rischio concreto: ci chiediamo se il Sindaco Appendino si rende conto della potenziale perdita della città e della figura che rischia di fare>> segnalano Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, di FDI-AN. <<Il regolamento dehor, da anni impantanato nella Commissione Comunale Commercio per la sua doverosa revisione, vieta di “chiudere” i dehor stessi e prescrive irrazionalmente che un lato debba rimanere obbligatoriamente aperto: se durante l’Amministrazione Fassino la Polizia Municipale elevava annualmente multe agli esercenti irregolari, ora insieme alle stangate pecuniarie sono arrivati anche i provvedimenti di sequestro dei dehor, curiosamente per tutta piazza Solferino e in nessun altro luogo di Torino.>> proseguono gli esponenti dell’opposizione: <<Abbiamo già incontrato l’Assessore Sacco insieme a una delegazione dei titolari del Solferino, dell’Ancora, di Tony Tegamino e di altri bar e ristoranti, ma, al netto della condivisione della preoccupazione e l’annuncio di voler cambiare il regolamento, non sono ancora emerse soluzioni pratiche.>>
“Da un lato l’amministrazione civica si vanta di favorire le politiche turistiche per il rilancio della città, e dall’altro va a ricercare con la lente di ingrandimento le irregolarità eventuali nei locali cittadini. Le norme vanno rispettate, è ovvio. Ma se si rischia di far chiudere i dehors penalizzando pesantemente la ristorazione, allora si trovi una soluzione ragionevole”. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico, Osvaldo Napoli, che aggiunge: “Uno dei punti del mio programma in campagna elettorale era addirittura quello di concedere gratuitamente l’uso del suolo pubblico per i dehors a Torino. Bar e ristoranti spesso già provati dalla crisi si trovano a dover pagare cifre salatissime al Comune per gli allestimenti esterni. Se ora i locali vengono anche presi di mira e ‘bastonati’ con severità e sono costretti a chiudere i dehors, allora qualcosa non funziona. Si individuino regole sensate e condivise”. “Chiedo pertanto che l’amministrazione spieghi cosa intende fare, – conclude Napoli – senza esibirsi nel classico rimbalzo di responsabilità tra gli assessorati e la polizia municipale. E lo spieghi al più presto: la bella stagione avanza e sui dehors deve essere fatta chiarezza, subito”.
(foto: il Torinese)