“Bisognerebbe evitare il contenzioso giudiziario, riportando il tema ad un confronto dialettico, abbandonando le aule di tribunale dove per anni le istituzioni regionali si sono trovate contrapposte ai rappresentanti dei cittadini più deboli e delle loro famiglie”
“Un’audizione urgente sui servizi ai malati non autosufficienti” lo ha chiesto stamattina Maria Grazia Breda, portavoce delle principali associazioni di volontariato nel settore socio-sanitario, al presidente della IV commissione (Sanità) del Consiglio regionale del Piemonte, Domenico Ravetti (Pd).
“Alcune emergenze – dichiara il presidente della Commissione Ravetti – sollevate dalle associazioni sono condivisibili”. Le associazioni sollevano il rischio che dal prossimo gennaio migliaia di malati assistiti a domicilio smettano di ricevere l’assegno di cura a causa dell’incertezza di risorse. “Quanto mi hanno illustrato oggi – prosegue Ravetti – impone di mettere il problema in cima all’elenco delle priorità, andando a modificare la delibera con cui la giunta Cota è intervenuta in materia di cure domiciliari”.
Sul provvedimento oggi pesa un ricorso davanti al Tar firmato da numerose associazioni ed enti gestori dei servizi socio assistenziali. “Bisognerebbe – rimarca il presidente Ravetti – evitare il contenzioso giudiziario, riportando il tema ad un confronto dialettico nella sedi proprie, sia in Consiglio che in Giunta regionale, abbandonando le aule di tribunale dove per anni le istituzioni regionali si sono trovate contrapposte ai rappresentanti dei cittadini più deboli e delle loro famiglie.Per questo motivo mi sono impegnato ad audire i rappresentanti delle varie associazioni già nelle prossime settimane, al fine di tentare di ricostruzione un dialogo costruttivo. L’interesse di tutti – conclude – è garantire l’offerta verso i malati dei servizi dovuti loro per legge”.
(Foto: il Torinese)