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Juve qualificata agli ottavi di Champions: 0 – 0 con l’Atletico di Madrid

juve atletico

La Vecchia Signora si è accontentata del pareggio che le ha permesso di accedere agli ottavi di finale della prestigiosa rassegna europea sebbene al secondo posto del girone. Suggestiva la coreografia dei tifosi dello Juventus Stadium

 

La Juventus accede agli ottavi di finale di Champions League dopo aver pareggiato con i vice campioni d’Europa sul terreno di casa per 0 a 0. E’ stata una partita dai due volti. Nel primo tempo i bianconeri, scesi in campo con la formazione tipo – eccetto la presenza di Marchisio, colpito da un attacco influenzale in mattinata – ha cercato in tutti i modi di mettere in difficoltà i colchoneros senza ottenere grandi risultati. Nel secondo tempo, vista la buona guardia da parte degli spagnoli, la Vecchia Signora si è accontentata del pareggio che le ha permesso di accedere agli ottavi di finale della prestigiosa rassegna europea sebbene al secondo posto del girone. Suggestiva la coreografia dei tifosi dello Juventus Stadium che hanno accolto la squadra come l’occasione imponeva. Un enorme tricolore capeggiava in tribuna e curva Nord mentre davanti alla tribuna stampa batteva un grande cuore giallo su sfondo bianconero.

 

Per terminare lo spettacolo, in tribuna e curva Ovest venivano esposte bande verticali bianche e nere. La serata, da un punto di vista meteorologico, considerato il periodo invernale, è stata abbastanza tiepida, riscaldata dalla tifoseria che ha incitato i propri beniamini fin dall’inizio della gara. Ma è la squadra allenata da Simeone che si produceva nel primo vero affondo, precisamente al settimo minuto di gioco, con Koke che obbligava Buffon ad una difficile parata in tuffo che salvava la rete bianconera. E’ questa l’azione più pericolosa che fa il pari verso la fine della prima frazione di gioco con un altro tiro di Suarez neutralizzato dal Gigi nazionale. Di contro la Juve ha creato un paio di situazioni pericolose su cross e con due calci di punizione del solito Pirlo che, rea la distanza non regolamentare della barriera, non hanno prodotto l’effetto sperato. La seconda parte dell’incontro è durata solamente una ventina di minuti allorquando entrambe le squadre, resesi conto che tutto sommato il pareggio andava bene per entrambe, si è assistito a molti fraseggi a centrocampo e nulla più.

 

Da registrare un palo direttamente su calcio d’angolo colpito da Gabi ma Buffon era sulla traiettoria del pallone e un paio di tiri, uno di Vidal, l’altro di Pogba, non trattenuti da Moyà ma risolti dai propri compagni di reparto. Nella sostanza l’incontro è tutto qui. Non ci sono stati cambi sia da una parte che dall’altra. A concludere la serata i canti di gioia delle tifoserie. La Juve non è riuscita a sconfiggere l’Atletico per 2 a 0, che le avrebbe consentito di acciuffare il primo posto del girone, riservandoci l’impresa per il prossimo mese di marzo, quando conoscerà il nome del prossimo avversario che molto probabilmente sarà degno del suo blasone.    

Dario Barattin

 

 

                                                                                                                     

Juventus – Atletico Madrid: le pagelle

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La Juve non si fa sorprendere e, pur senza rendersi mai davvero pericolosa, taglia un pass per gli ottavi. Da sottolinearsi i fischi del publico nel finale, i tifosi non avranno apprezzato l’atteggiamento remissivo dei bianconeri che, negli ultimi venti minuti, smettono di crederci e non si scoprono mai. In ogni caso, il ranking italiano sorride: che il periodo di crisi sia passato?

 

Buffon 6,5 compie un miracolo al 6′ minuto su un tiro pericolosissimo di Koke, per il resto della partita è sicuro nelle uscite e dà sicurezza alla retroguardia bianconera;

 

Lichtsteiner 6  tanta corsa per il terzino svizzero, ma poca lucidità quando si tratta di fare il cross decisivo;

 

Chiellini 6 gestisce con grande personalità la difesa ed è molto concentrato sui corner dei “Colchoneros”, vero pericolo per la difesa bianconera considerando i grandi saltatori di Simeone. Cala nel finale;

 

Bonucci 6 un suo errore al 6′ minuto rischia di compromettere la partita, ma Buffon si fa trovare pronto, con il passare dei minuti acquista sicurezza, trova la giusta concentrazione e aiuta Pirlo a impostare;

 

Evra 4.5  sbaglia molti appoggi e non sembra sicuro nella maggior parte delle giocate, acquistato per dare ai bianconeri un giocatore dalla grande esperienza internazionale, il francese a volte diventa più un problema che una risorsa;

 

Pereyra 7 messo in campo titolare all’ultima ora per un attacco influenzale di Marchisio, si muove bene ed è molto utile in fase d’interdizione;

 

Vidal 5,5 si prende un’ammonizione per interrompere un contropiede dell’Atletico e nei minuti finali del primo tempo rischia più volte di rimediare il secondo cartellino in modo ingenuo. Nel secondo tempo è più responsabile e al 55′ va vicino al goal con un tiro preciso da fuori area, ma Moya chiude i battenti;

 

Pogba 6,5 si vede poco nel primo tempo, ma nella ripresa torna in sè e si rende pericoloso in più di un’occasione; 

 

Pirlo 7 Solita classe, soliti lanci, solite punizioni. Manca forse di cattiveria in più di un occasione;

 

Llorente 6 gli arrivano tanti cross, ma pochi davvero buoni. Per il resto, tante sportellate e sponde;

 

Tevez 6 parte molto bene nel primo tempo, nel secondo fatica a farsi notare, colpa anche del lavoro in copertura che lo costringe a giocare lontano dall’area di rigore;

 

All. Allegri 6 missione compiuta, sebbene i suoi abbiano faticato a costruire gioco per tutta la partita. Si conferma il solito totem nel passaggio dei gironi.

 

Filippo Burdese

Le pagelle di Malmoe-Juventus

juve stadium

La Juventus vince in Svezia e si avvicina al passaggio agli ottavi

 

Il Malmo combatte tutta la partita, ma la superiorità tecnica dei bianconeri permette alla squadra di Allegri di imporsi in questa fredda trasferta. Ora la mente è tutta al derby di domenica contro un Toro in crisi.

 

Buffon 6,5: Non viene mai veramente chiamato in causa, ma quando accade si fa trovare sempre pronto; 

 

Lichtsteiner 6: Si perde Forsberg nel primo tempo e gli concede una chiara occasione da goal, per il resto fa una partita ordinata;

 

Chiellini 7: Regge bene la difesa, effettua contrasti decisivi e si dimostra fondamentale per proteggere la porta di Buffon;

 

Bonucci 6: Segue l’esempio del compagno di difesa, paga qualche errore quando esce palla al piede;

 

Padoin 6: Prudente, si vede poco e strappa solo una sufficienza;

 

Marchisio 7,5: Nel primo tempo sfiora il goal con un tiro al volo, ma il portiere fa un miracolo e glielo nega. Nel secondo tempo fa un gran lancio per Llorente che poi porta in vantaggio i bianconeri(90′ Pereyra 5: In dieci minuti riesce a farsi ammonire);

 

Vidal 6,5: Si muove bene tra le linee e combatte come al solito su molti palloni;

 

Pogba 7: Guardarlo è un piacere ed è decisivo nel fornire il secondo assist per Tevez;

 

Pirlo 6,5: Imposta bene come al solito e regala qualche lancio illuminante che i suoi compagni non riescono a sfruttare bene;

 

Llorente 7: Si impegna molto per la squadra e viene ricompensato da Marchisio che gli serve l’assist per lo 0-1 (72 Morata 5: Entra, combatte, ma a cinque minuti dalla fine prende una traversa da due passi divorandosi un goal già fatto);

 

Tevez 7: Non si vede quasi per tutta la partita ma gli ultimi cinque minuti dimostra la sua esperienza e segna il goal della tranquillità.

 

Filippo Burdese

La Juventus sconfigge il Malmoe con lo stesso punteggio dell’andata: 0-2

juve malmoe

Basterà un pareggio interno per accedere alla fase successiva di Champion League

 

Ora la Juventus può incominciare a tirare un grosso sospiro di sollievo dopo aver sconfitto in trasferta il Malmoe. Erano circa due anni che la Vecchia Signora non riusciva più a vincere nella massima competizione europea in trasferta. Così è stato ieri assicurandosi, salvo una sconfitta interna contro l’Atletico Madrid, vice campione d’Europa ma già matematicamente qualificato per la fase successiva, il passaggio del turno. Basterà un pareggio interno per accedere alla fase successiva di Champion League. Non era una partita agevole quella affrontata dagli uomini di mister Allegri, per varie ragioni, la prima delle quali rappresentata da un pessimo terreno di gioco, dove la palla, spesso e volentieri era soggetta a sobbalzi e traiettorie anormali, mettendo a volte in difficoltà i giocatori bianconeri ma anche la stessa squadra svedese, con il suo gioco, semplice e prevedibile fin che si vuole ma di buona caratura atletica. Allegri, in ogni caso, data l’importanza di conseguire a tutti i costi una vittoria, che diciamolo subito, è stata meritata, non ha voluto correre alcun rischio, schierando la formazione fotocopia di domenica con l’unica esclusione, fin dall’inizio della partita, di Vidal al posto di Pereyra. E proprio dai piedi del cileno che la Juventus ha avuto la prima nitida occasione da goal vanificata da una buona parata del portiere campione di Svezia.

 

Successivamente, non correndo alcun rischio concreto, i bianconeri hanno avuto un’altra, questa volta clamorosa, occasione per portarsi in vantaggio. Lancio millimetrico di Pogba che metteva solo davanti al portiere Marchisio, il quale agganciando splendidamente la sfera, in piena area di rigore, al volo scaraventava il pallone in rete ma soltanto con uno splendido balzo il portiere avversario sventava il pericolo. Si andava così al riposo con la ferma convinzione che nel secondo tempo la Juventus potesse sbloccare il risultato da un momento all’altro. Infatti, i bianconeri, sin dai primi minuti della ripresa parevano più convinti e concreti. E così da un lancio smarcante proveniente da centrocampo, Llorente allargandosi sulla sinistra, infilava saltandolo l’incolpevole portiere del Malmoe facendo carambolare in rete il pallone. Con il passare dei minuti, la Juventus diveniva padrona assoluta del campo suggellando la propria superiorità con l’azione del 2 a 0 in contropiede terminata con il tocco finale del solito Carlitos Tevez. Un trionfo meritato e domenica sotto con il derby della Mole.

 

                                                                                                                                                                                    Dario Barattin

E’ ritornata la Juve schiaccia sassi: stroncata la Lazio con un secco 0-3

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Un incontro di buon auspicio in vista della delicatissima trasferta svedese di mercoledì contro il Malmoe, dove i bianconeri sono praticamente obbligati a vincere se vogliono continuare a mantenere intatte le speranze di qualificazione al turno successivo

 

Doveva essere uno spartiacque – la delicatissima trasferta romana contro la Lazio di Stefano Pioli – per la Juventus campione d’Italia e così è stato. La Vecchia Signora vista sabato sera all’Olimpico si è dimostrata una super squadra guidata da Paul Pogba che ha dimostrato, non solo per le due reti realizzate di ottima fattura, ma per la visione di gioco e l’autorevolezza di gicare come un veterano, di essere in prospettiva, uomo da Pallone d’oro. Ma tutta la squadra, nel suo insieme, si è dimostrata in una forma psico-fisica smagliante, di buon auspicio in vista della delicatissima trasferta svedese di mercoledì contro il Malmoe, dove i bianconeri sono praticamente obbligati a vincere se vogliono continuare a mantenere intatte le speranze di qualificazione al turno successivo. E’ stata una partita a senso unico, fatta eccezione per i primi quindici minuti di gioco, dove la Lazio, applicando un pressing asfissiante fin dall’area bianconera, impediva quelle trame di gioco che pian piano i bianconeri sono riusciti a imporre nei confronti della squadra di Lotito.

Questa volta, a differenza della trasferta sempre dopo la pausa della Nazionale, la squadra di Allegri non si è fatta cogliere impreparata come contro il Sassuolo, dove pareggiò a fatica, ma si è dimostrata all’altezza della situazione orchestrando spettacolari trame di gioco e rendendo tutto così facile da far sembrare, il modulo scelto dal tecnico livornese, il 4-4-1-2 , applicato da anni anziché soltanto da un paio di partite. Un modulo che ha visto salire in cattedra molti giocatori bianconeri, una spanna sopra gli altri il già menzionato Pogba, ma buonissima la prova di Roberto Pereyra, Claudio Marchisio, Gianluigi Buffon, Andrea Pirlo e naturalmente l’Apache, Carlos Tevez, capocannoniere del torneo con 9 centri in 11 partite, che con la sua realizzazione, su apertura spettacolare di Marchisio, ha portato i bianconeri sul 2 a 0. E la prossima settimana c’è il derby della Mole. Le pagelle bianconere:

 

Gianluigi Buffon: concentrato il giusto, nel secondo tempo è lui che ferma Candreva

Stephan Lichsteiner: meno offensivo che altre volte, cura maggiormente la parte difensiva

Leonardo Bonucci: ordinaria amministrazione, peccato per l’ammonizione

Giorgio Chiellini: riesce a far scomparire un campione del mondo come Klose

Simone Padoin: in un ruolo che non è il suo se la cava discretamente, peccato per l’espulsione

Claudio Marchisio: superba la cavalcata che lo porta a servire un pallone d’oro a Tevez per il 2 a 0

Andrea Pirlo: in avvio stenta un po’ ma poi serve l’assiste dell’1 a 0 e disegna la traiettoria per il 3 a 0

Arturo Vidal: senza voto per aver giocato una manciata di minuti, risparmiato per Malmoe

Paul Pogba: Semplicemente fantastico. Possiede fisico, tecnica, potenza, corsa e personalità da vendere. Un predestinato che farà ancora tanta strada.

Roberto Pereyra: scardina la difesa laziale con le sue incursioni incuneandosi tra le retrovie dell’attacco bianconero. Ottima prestazione, sarà dura tenere fuori un giocatore così preparato.

Federico Mattiello: dopo l’esordio in serie A della settimana scorsa, si presenta con un missile terra aria che per poco non finisce in rete.

Carlos Tevez: incontenibile e superlativo sotto rete. Sono nove i centri e cinque gli assist per i compagni. Un fenomeno, forse il miglior Tevez degli ultimi anni.

Fernando Llorente: forse l’uomo che è venuto a mancare rispetto ai suoi compagni. Non effettua nemmeno un tiro in porta in tutta la partita.

Alvaro Morata: senza infamia e senza lode.

Massimiliano Allegri: Nonostante la squadra sia da tempo in emergenza difensiva non se ne accorge nessuno. Buonissima la condizione della squadra che fa ben sperare per Malmoe. Tiene a distanza di sicurezza la Roma.

 

Dario Barattin

Italia – Croazia, tre minuti per un pareggio

buffonUna clamorosa papera di Buffon consente alla Croazia un agevole e meritato pareggio

 

Doveva essere la partita che avrebbe potuto e dovuto consentire alla nostra nazionale di effettuare il sorpasso nella classifica del girone per la qualificazione ai prossimi campionati europei ai danni della Croazia. Così non è stato. Anzi, se c’è una squadra che può recriminare sul risultato questa è proprio la compagine dell’Est. Quest’ultima si è dimostrata un’ottima squadra che ci ha messo seriamente in difficoltà non solo fino a quando è rimasto in campo il “faro” del gioco croato, cioè Modric, ma per quasi tutto l’arco dei novanta minuti. Eppure, l’inizio di partita aveva fatto ben sperare, allorquando dopo una prima occasione assai propizia ma non sfruttata a dovere si sbloccava come d’incanto il risultato al quarto d’ora di gioco. Incursione in area di Zaza (futuro bianconero?), palla respinta fuori area e rasoiata a filo d’erba di Candreva che indovinava l’angolino basso a destra del portiere che non poteva nulla contro il tiro assai preciso. Italia 1 Croazia 0.

 

Ma da lì a pochi minuti, per la precisione tre, gli azzurri subivano immediatamente il pareggio della squadra allenata da Kovac. Azione che si sviluppava alla sinistra di Buffon, palla che arrivava al limite dell’area a Perisic, tiro non irresistibile che tagliava l’intera area piccola, transitava sotto la pancia dell’esterrefatto Buffon e finiva la sua corsa in fondo alla rete. Italia 1 Croazia 1. Da lì in avanti, fatto salvo qualche azione di alleggerimento, è stato un monologo croato con salvataggio sulla riga da parte di Ranocchia che ci ha consentito di portare a casa un prezioso pareggio.

 

Di Buffon abbiamo già detto. Che dire degli altri due juventini impegnati nella formazione titolare? Chiellini ha fatto a sportellate per tutto l’incontro con il centravanti dell’Atletico Madrid, Mandzukic, limitandone il raggio d’azione e non rendendolo quasi mai pericoloso, da parte di Marchisio, una prestazione senza infamia e senza lode, se non da evidenziare l’impegno costante a rincorrere gli avversari a centrocampo. Da registrare nel corso dell’incontro, la sospensione per ben due volte della partita, a causa del lancio di razzi scagliati dai tifosi croati, che ancora una volta si sono resi protagonisti di comportamenti anti sportivi.

 

                                                                                                                   Dario Barattin

Il Gaucho bianconero sugli allori

tevez Vi sono tutte le condizioni affinché si possa giungere ad un rinnovo contrattuale che vedrebbe contenti sia il giocatore che la società. Sappiamo tutti, perché lo ha dichiarato a più riprese, che Carlitos vuole chiudere la sua carriera calcistica ritornando a giocare nel campionato argentino ma prima di quel momento c’è ancora tempo per rivederlo correre allo Juventus Stadium

 

Come tutti gli sportivi italiani sanno il campionato italiano di serie A osserva un turno di riposo per via dell’impegno della Nazionale italiana che si giocherà domenica prossima a San Siro contro la Croazia il primato del proprio girone in vista delle qualificazioni europee. E proprio ieri, contro la compagine dell’Est ha giocato quell’Argentina che ha finalmente annoverato tra le sue fila proprio quel Carlitos Tevez che tutto il popolo argentino invocava da mesi per le magnifiche prestazioni fornite nella Juventus. Buon ultima quella contro il Parma che ha visto nello score dei marcatori il nome di Tevez per ben due volte portandolo ad essere, per il momento, il capocannoniere del campionato con 8 reti realizzate.

 

Una doppia soddisfazione per il gaucho, la prima per essersi preso una bella rivincita in barba ai detrattori che prima del suo arrivo a Torino fantasticavano circa comportamenti non ritenuti corretti per un giocatore di tale livello ma anche perché l’operazione Tevez, effettuata da quel genio di Beppe Marotta, direttore sportivo bianconero, aveva fatto storcere la bocca a molti addetti ai lavori che si sono dovuti prontamente ricredere. Una nota lieta per Carlitos che si è dimostrato un perfetto professionista senza mai fornire il benché minimo spunto negativo sul suo operato.

 

Anzi, direi che si è immediatamente integrato nella squadra diventandone uno dei leader più ascoltati oltre a Gainluigi Buffon e Andrea Pirlo. A mio avviso, vi sono tutte le condizioni affinché si possa giungere in tempi relativamente brevi ad un rinnovo contrattuale che vedrebbe contenti sia il giocatore che la società. Sappiamo tutti, perché lo ha dichiarato a più riprese, che Carlitos vuole chiudere la sua carriera calcistica ritornando a giocare nel campionato argentino ma prima di quel momento c’è ancora tempo per rivederlo correre allo Juventus Stadium per altri due o tre anni.

 

Dario Barattin

Juve esagerata massacra il Parma per 7-0

JUVE PARMADoppiette di Llorente, Tevez e Morata, e poi un gol da manuale di Lichsteiner

 

Anche con le tante assenze, tra cui quella temuta di Pirlo, i bianconeri hanno dimostrato capacità di gioco e spirito di corpo. Juventus esagerata, infatti,   con il Parma che viene massacrato per 7-0. Doppiette di Llorente, Tevez e Morata, e poi un gol da manuale di Lichsteiner. Primo gol personale di Tevez, davvero notevole,  quando la Juve era già sul ragguardevole risultato  del 3-0: ha sgominato la difesa avversaria che cercava di stopparlo senza speranza.

Juventus-Olympiacos 3-2

juve non c'è dueAllo Juve Stadium

 

 

Alla fine l’Olympiacos è stato sconfitto dai bianconeri per 3-2 . Allo Juve Stadium  punizione di Pirlo ma Botia raggiunge I padroni di casa. Nella ripresa 1-2  con rete di N’Dinga e, alla fine, nella sofferta partita, rimonta con autogol di Roberto e grazie a Pogba. “Sì, è stata una vittoria decisiva, anche se siamo andati sotto. Ma abbiamo avuto la calma per ribaltare la situazione. Era fondamentale vincere, sapevamo che dipendeva solo da noi. Adesso abbiamo altre due partite, pensiamo subito al campionato e poi vedremo”, ha commentato Andrea Pirlo in Tv.

Juve prima in classifica, il Toro pareggia

juventus_logo_black_and_white_torio fila 1Juventus Empoli 2-0 / Torino Atalanta 0-0

 

I punti di vantaggio della Juventus in classifica sui giallorossi sono di nuovo tre. I bianconeri sconfiggono l’Empoli 2-0, reti di Pirlo e Morata. La Juve è di nuovo sola in cima alla classifica. I gol del secondo tempo sono una rivincita della sconfitta di mercoledì con il Genoa. grazie alla Roma battuta dal Napoli i bianconeri tornano al comando. “Abbiamo vinto una partita importante per tornare in testa al campionato”, commenta sul sito Ansa l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. 

 

Il Torino non supera, invece, lo lo 0-0 contro l’Atalanta. I ragazzi di ventura hanno attaccato per tutto il match ma senza concretizzare il prezioso gioco. Nella ripresa qualche buona opportunità. Ma l’arbitro nega un rigore che pareva evidente per la trattenuta di Moretti in area. Sportiello poi devia sulla traversa la punizione calciata di Farnerud.