Pioniere è stato il Comune di San Mauro Torinese che ha approvato un anno fa la mozione presentata dal consigliere Ferdinando Raffero
Cresce il Controllo del Vicinato nella Città Metropolitana di Torino. Pioniere è stato il Comune di San Mauro Torinese che ha approvato un anno orsono la mozione presentata dal consigliere Ferdinando Raffero, che è anche il referente per la Città Metropolitana stessa. Un impulso particolare si è avuto nelle ultime settimane con il passaggio, proprio in San Mauro da uno a tre gruppi operanti nell’ambito cittadino, frutto del lavoro di semina effettuato dallo stesso Raffero e dai suoi collaboratori. Ma anche nella direzione della cosiddetta “dorsale protettiva” o meglio della creazione di un continuum di centri aderenti sulla direzione della collina Po verso la Valcerrina, il lavoro si sta dimostrando in crescendo. Così a San Raffaele Cimena sono partiti tre nuovi gruppi e l’amministrazione comunale dovrebbe recepire a breve la condivisione del sistema con un’apposita delibera, mentre le medesime condizioni dovrebbero aversi anche a Gassino dove Raffero ha incontrato il sindaco Paolo Cugini, il quale era stato sollecitato recentemente in questa direzione anche dal Movimento 5 Stelle. E nella vicina San Sebastiano da Po una recente serata ha posto le basi per un lavoro di collaborazione con il primo citadino Giuseppe Bava. Sempre nella Città Metropolitana ci sono da segnalare i gruppi costituiti a Givoletto ed a Riva di Pinerolo, mentre nei giorni scorsi un colloquio telefonico tra il sindaco di Chieri, Claudio Martano ed il referente regionale dell’Associazione, Massimo Iaretti, hanno posto le basi per un incontro a breve termine nel quale iniziare un cammino in uno dei principali centri dell’area metropolitana.