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Una sessantina di avventori in fuga identificati in un pub della città

Nell’ambito dei controlli per il rispetto delle norme anti-covid, venerdì sera, intorno alle 22.30, la Polizia di Stato è intervenuta presso un pub di via Casana dopo aver avuto notizia che l’esercizio ospitava al suo interno alcuni avventori.

Al loro arrivo, dalle vetrate gli agenti hanno notato delle ombre muoversi nell’oscurità del locale. Poco dopo, alcune persone hanno tentato di uscire dal pub dalla porta principale venendo fermate per l’identificazione. Quando hanno fatto ingresso nell’esercizio, i poliziotti hanno verificato la presenza di alcuni ragazzi seduti ai tavoli intenti a consumare birre e bevande. Contestualmente, una decina di persone ha tentato di uscire da un condominio di via Monte Pasubio alla cui scalinata si accede da una porta di emergenza del pub, alcuni hanno cercato la fuga dirigendosi ai piani alti dello stabile, tramite scale e ascensore, desistendo una volta resisi conto di non avere via di fuga. Altri ragazzi sono stati trovati nel piano interrato del pub. Complessivamente sono state identificate 59 persone oltre il titolare.

A margine della fase identificativa gli agenti hanno rinvenuto sul davanzale di una finestra della scale del condominio 18 involucri contenenti stupefacente. Altre dosi di marijuana e cocaina sono state poi rinvenute in un astuccio abbandonato nell’ascensore del palazzo. Su uno dei tavoli del locale, gli agenti hanno trovato un ovulo semiaperto identico a quelli ritrovati sul davanzale della finestra. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sequestrato a carico di ignoti.

Il titolare dell’esercizio è stato sanzionato dagli agenti della Divisione PAS per la violazione delle norme anticovid, con la misura accessoria della chiusura provvisoria del locale per 5 giorni.

Tali controlli e interventi sono proseguiti anche ieri sera e nella notte appena trascorsa. In un club di via Borgaro gli agenti della Squadra Volante hanno identificato 56 persone presenti. I poliziotti sono intervenuti anche in due alloggi della città, in via Mombarcaro e via in La Salle, dove, rispettivamente, erano presenti 12 e 17 persone.

Tutte le persone identificate verranno successivamente sanzionate.

Torino: arresti per droga a Barriera Milano

Sequestrati 150 grammi di crack e medicinali rientranti nella tabella degli stupefacenti 

Per gli agenti del Comm.to Barriera Milano, partiti per sedare un animato litigio fra alcuni cittadini marocchini in via Cognetti de Martiis, sono nati dei sospetti che la giovane coppia  che aveva aggredito la richiedente l’intervento potesse in realtà essere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Difatti, nell’alloggio ove erano entrati alla ricerca di armi (infatti era stato precedentemente sequestrato a carico della coppia un grosso coltello ritrovato per strada e verosimilmente utilizzato durante l’aggressione) i poliziotti avevano rinvenuto una ingente somma di denaro (oltre 5000 €) nonchè numerosi capi di abbigliamento di griffes importanti, denotanti un certo tenore di vita, non giustificabile. Perquisendo la loro cantina, gli agenti hanno poi rinvenuto due grossi ovuli contenenti 130 grammi di cocaina purissima. La donna, portava invece addosso 10 pasticche di un medicinale il cui principio attivo rientra fra le sostanze stupefacenti e per il quale è necessaria una prescrizione medica che la stessa non riesce a fornire. I due compagni, di 23 e 25 anni, sono stati pertanto arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Un ventottenne gabonese è stato invece controllato in corso Vercelli angolo Bra poche ore dopo dalla Volante del Commissariato, alla cui vista lanciava via alcuni involucri di colore blu. I poliziotti hanno recuperato il tutto, si tratta di 31 grammi di crack. Il giovane, irregolare sul territorio nazionale, è stato anch’egli arrestato per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

Calciano sassi e infrangono la vetrata di una cabina telefonica

Un arresto e una denuncia della Polizia per danneggiamento

Nel tardo pomeriggio di lunedì gli agenti delle volanti intervenuti in via Castelgomberto per un sinistro stradale sono stati avvicinati da un passante che ha segnalato la presenza di due ragazzi molesti nei pressi del civico 209 di corso Unione Sovietica. Gli operatori in effetti hanno potuto constatare che i due, palesemente ubriachi, stavano giocando a calcio con delle pietre di medie dimensioni. Poco prima uno dei due, un 24enne italiano, calciando una di queste pietre aveva infranto la vetrata di una cabina telefonica, mentre l’altro si trovava al suo interno. Entrambi i ragazzi si sono mostrati aggressivi e molesti nei confronti dei poliziotti durante le fasi di identificazione. Il giovane con diversi precedenti di Polizia è stato arrestato per danneggiamento, mentre l’altro, un 22enne italiano incensurato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il medesimo reato. Entrambi sono stati sanzionati per manifesta ubriachezza.

Individuato un ricercato, scattano le manette

Agenti del Commissariato San Donato in servizio di Volante ha sottoposto a controllo, nelle scorse ore, un marocchino quarantacinquenne residente a Torino che si trovava per strada.

Dal controllo dei documenti è emerso che lo stesso fosse ricercato da una settimana in quanto destinatario di una pena detentiva della durata di 1 anno, 10 mesi e 24 giorni di reclusione, in merito a reati contro il patrimonio ed inerenti agli stupefacenti. Per il quarantacinquenne sono scattate le manette.

Denunciato perché aveva a casa armi e droga

Si tratta di un ventitreenne italiano

Personale del Comm.to San Secondo, lo scorso mercoledì mattina, in conclusione di alcune indagini relative a un soggetto italiano che esercitava l’attività di spaccio nel quartiere Santa Rita, è risalito ad un appartamento sito in corso Sebastopoli ove risiede un ventitreenne italiano, insieme al padre. Presentatisi nell’alloggio unitamente a personale del Nucleo Cinofili ed al cane poliziotto Kira, gli agenti hanno rinvenuto, addosso al giovane e nella sua camera, 40 grammi di hashish, un bilancino di precisione e 2650 €. Il denaro era custodito all’interno di un cofanetto nella stanza del giovane, insieme a 5 pistole, che sono state debitamente sequestrate. Si tratta di un’arma resa inerte e di 4 piccole rivoltelle storiche. Inoltre, sul medesimo pensile erano presenti 8 fra pugnali e armi da taglio. Nessun’arma risulta essere mai stata denunciata. Tutto è stato sottoposto a sequestro. Il ventitreenne  è stato denunciato per  detenzione della sostanza stupefacente, per la detenzione abusiva delle armi.

Furto e ricettazione di ricambi per auto: la polizia scopre giro d’affari da 350 mila euro

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di ricambi e componenti per auto che venivano immessi nel mercato parallelo soprattutto estero.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel gennaio del 2020 allorquando, dalle risultanze di un’altra attività investigativa, emergeva un furto di un ingente quantitativo di ricambi per veicoli industriali del gruppo CNH Industrial, i quali stavano per essere spediti ad un rivenditore compiacente per essere immessi sul cosiddetto mercato nero.

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #Polizia Stradale di #Torino avviavano così un’attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche e da apparecchiature GPS per il monitoraggio degli spostamenti dei veicoli in uso ad alcuni dei sospettati, che nel mese di luglio e dicembre 2020 portava ad altri 2 sequestri di ricambi per auto del marchio MASERATI di illecita provenienza in procinto di essere spediti in Inghilterra. La P.G. operante concentrava le proprie indagini su due dipendenti infedeli di FCA Italy SpA in servizio presso il magazzino ricambi dello stabilimento di Torino-Mirafiori i quali, approfittando della loro mansione, distraevano parte dei componenti destinati al primo equipaggiamento dei veicoli Maserati Ghibli e Levante, facendoli uscire dallo stabilimento per immetterli nel mercato parallelo grazie alla compiacenza di un vettore autorizzato all’ingresso in FCA per effettuarvi consegne di materiale.

Altri 2 soggetti curavano infine la vendita finale del materiale a ricettatori compiacenti in Italia ma soprattutto all’estero.

Fondamentale per il raggiungimento del risultato è stata la collaborazione offerta da FCA Italy.

Le indagini consentivano di deferire all’Autorità Giudiziaria n. 5 persone, ritenute responsabili del furto e della ricettazione di ricambi in genere per un valore commerciale di circa 350.000 €.

A carico delle stesse persone e per i reati sopra menzionati, su disposizione del GIP presso il Tribunale di Torino, la settimana scorsa la Squadra di Polizia Giudiziaria della #Polizia Stradale di #Torino eseguiva l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari (per 2 persone) e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (per 3 persone).

Le perquisizioni eseguite contestualmente permettevano di sequestrare alcuni ricambi di auto e diverse scatole vuote, che in origine contenevano ricambi nuovi, nonché supporti informatici (telefoni cellulari – personal computer) contenenti numerose fotografie dei vari pezzi di ricambio e dei rispettivi imballaggi.

Occorre infine fare una riflessione su un aspetto della vicenda che non può certo essere trascurato e che attiene alla sicurezza, intesa non più solo come security, per gli aspetti già evidenziati, ma anche come safety, per tutte quelle implicazione che inevitabilmente hanno sull’affidabilità degli autoveicoli. La ricettazione di parti di veicoli, oltre a compiere un’attività illecita del valore di centinaia di migliaia di euro, ha notevoli implicazioni soprattutto sotto il profilo della sicurezza dei veicoli. Pur trattandosi di ricambi originali, l’immissione di tali componenti sul mercato parallelo ha come conseguenza diretta l’impossibilità di essere trattati ed assemblati da officine autorizzate o comunque del circuito legale. Il ricorso ad esercizi non autorizzati comporta l’elusione di quelle procedure standard che non potendo essere adottate nel corso della manutenzione ordinaria e straordinaria, potrebbero esporre veicoli ed occupanti a rischi non calcolabili. Standard operativi errati, pregiudicando la sicurezza del veicolo, potrebbero essere causa o concausa di incidenti stradali con danniagli occupanti dei veicoli e di terzi coinvolti.

Altra non trascurabile conseguenza di questo mercato illecito riguarda l’ambiente perché i ricambi sostituiti da personale non qualificato ed autorizzato non possono essere smaltiti nel rispetto delle rigide normative.

Infine, i ricambi destinati al mercato parallelo alimentano quei settori dell’economia sommersa che sono origine dei fenomeni di evasione fiscale.

Pizzicato mentre infrange gli arresti domiciliari

Viene arrestato per evasione

Negli scorsi giorni, personale dell’ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato Barriera Nizza acquisiva informazioni ritenute attendibili in merito a un giovane di 20 anni, italiano, che sebbene sottoposto da oltre 2 mesi al regime degli arresti domiciliari, sembrava sottrarsi sistematicamente alla misura nottetempo, approfittando del buio per uscire ed incontrarsi con altri soggetti pregiudicati. A seguito di alcuni servizi di osservazione effettuati a debita distanza dal condominio in cui lo stesso è ristretto, la sera di giovedì 4 marzo, attorno alle 23, i poliziotti hanno visto scendere sotto casa il giovane: il ventenne inizialmente stazionava sotto il portone finendo di fumare una sigaretta. Poco dopo, calzato il cappuccio della felpa, si è incamminato lungo la via in direzione di piazza Bengasi.  Percorsi un centinaio di metri, è stato bloccato; non essendo in grado di fornire alcuna giustificazione in merito al suo allontanamento, è stato arrestato per evasione.

Prova a vendere droga a poliziotti in borghese

Un arresto della Polizia per spaccio

È accaduto mercoledì sera. Gli agenti del Comm.to Centro stavano pattugliando l’area del Parco del Valentino in abiti civili, quando un ragazzo si è avvicinato offrendo loro sostanza stupefacente “buona”. Ignaro del fatto di avere davanti a sé due poliziotti ha estratto dalle tasche un involucro di marijuana e lo ha mostrato agli agenti che lo hanno prontamente fermato e arrestato per spaccio. L’uomo, un trentenne della Costa D’Avorio con precedenti di Polizia, senza fissa dimora e irregolare sul Territorio Nazionale, è stato trovato in possesso complessivamente di circa 18 grammi di stupefacente. Lo scorso dicembre era stato arrestato sempre dagli agenti del Commissariato Centro per furto con strappo e resistenza a Pubblico Ufficiale.

(foto archivio)

Controlli alla movida del weekend, verifiche su oltre 350 persone. Chiusi 4 locali

Non rispettavano le norme volte alla prevenzione del Covid-19.

 

Nello scorso fine settimana hanno avuto luogo,  sotto il coordinamento della Polizia di Stato, e con il concorso di personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, diversi servizi di controllo volti alla verifica del rispetto della normativa di prevenzione della pandemia da Covid 19, con particolare riferimento alle aree dove maggiormente è solita concentrarsi la movida.

Complessivamente, sono state oltre 350 le persone identificate durante i servizi, che hanno interessato le zone del centro città, Piazza Castello, via Po, Piazza Vittorio Veneto, via Roma, Piazza Carlo Felice, via Lagrange, Piazza Santa Giulia,  ma anche due grandi parchi cittadini, quali quello del Valentino e il Ruffini.  15 le persone sanzionate in quanto non portavano il previsto dispositivo di protezione individuale (mascherina) e 5 per divieto di mobilità, essendo state trovate al di fuori del Comune di residenza. Sono state elevate 7 contravvenzioni al codice della strada, sequestrata un’auto che viaggiava senza copertura assicurativa e ritirate 2 patenti di guida.

Numerosissimi gli esercizi commerciali sottoposti a controlli, circa un centinaio.

Di questi, tre sono stati sanzionati dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale  della Questura. Si tratta di 2 minimarket e 1 bar, ubicati in Corso Belgio, Corso Giulio Cesare e Corso Palermo, che somministravano o vendevano alcolici per asporto oltre l’orario di chiusura. Rimarranno chiusi al pubblico per 5 giorni. I titolari sono stati sanzionati in merito. Un quarto locale, sito in corso Moncalieri, è stato altresì chiuso lo scorso sabato per 5 giorni dai poliziotti della Squadra Volante in quanto, alle 19.45, erano ancora presenti all’interno ben 15 avventori, alcuni ai tavoli, altri al bancone del bar, tutti intenti a consumare bevande alcoliche.

Torino: centrale dello spaccio in appartamento di via Bra

I pusher smistavano poi le dosi in corrispondenza delle fermate del tram di Corso Giulio Cesare

Un modus operandi ormai consolidato da tempo quello notato dai poliziotti del Commissariato Barriera Milano. I due complici erano soliti stazionare nei pressi della fermata “Carmagnola” di Corso Giulio Cesare, ma erano abilissimi a non farsi sorprendere nella flagranza di spaccio. Inoltre, si davano il cambio in modo tale che uno rimanesse sempre in casa per custodire lo stupefacente. Il complice che invece era uscito fuori, doveva prestare molta attenzione nelle fasi del rientro in casa. La prassi, in caso di controllo, era dichiarare di essere senza fissa dimora, sebbene invece alloggiassero in zona, e non portarsi al seguito  nemmeno le chiavi di casa. La scorsa settimana,  i poliziotti individuano lo stabile in cui i due stranieri rientrano ogni sera, però, e si appostano, fin quando l’indomani uno di loro non esce. Alla vista delle divise della Polizia uno dei pusher, un trentanovenne gabonese, ingaggia una colluttazione con i poliziotti nel tentativo di impedire loro di controllarlo e rientra velocemente in casa, cercando di non farli entrare, urlando al complice qualcosa, probabilmente di disfarsi della droga che detengono in concorso. Ma gli agenti vincono la resistenza e si introducono  nell’alloggio. Trovano la seconda persona, un senegalese di 20 anni, goffamente nascosto sotto le coperte della camera da letto con in mano un involucro in plastica contenente degli involucri. Sta cercando di ingoiarli ma viene provvidenzialmente fermato.  Gli agenti sequestrano complessivamente 131 involucri, 84 di eroina e 47 di cocaina, per un peso complessivo di 55 grammi. Dagli accertamenti esperiti, entrambi risultano irregolari sul territorio nazionale, il trentanovenne anche colpito dalla misura del divieto di dimora in Torino; saranno arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.