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Torino: “Dog pusher” arrestato dagli agenti

 Commissariato Dora Vanchiglia. Quelle con il cane non erano solo passeggiate

A seguito di attività info-investigativa, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia vengono a conoscenza di una possibile attività di spaccio perpetrata per strada da un cittadino straniero nei pressi di Porta Palazzo. Per eludere l’attività illecita, l’uomo è solito scendere in strada con un cane non di sua proprietà che fa finta di portare a passeggio.

Giovedì pomeriggio, nel corso di un servizio di osservazione, gli agenti vedono un uomo in sella ad una bici con un cane al seguito provenire da piazza della Repubblica ed entrare poi in uno stabile di corso Regina Margherita. Poco dopo, l’uomo esce dal palazzo e cede un pezzo di hashish in cambio di denaro e rientra nuovamente nello stabile.

I poliziotti raggiungono l’alloggio nel quale l’uomo è rientrato e una volta all’interno lo perquisiscono. Nel carter laterale di una stufa elettrica, gli agenti rinvengono due panetti di hashish. Nell’intercapedine trovano altri 5 pezzi della stessa sostanza tagliati da un panetto simile a quelli presenti nella stufa e una piccola quantità di eroina. Complessivamente gli agenti del Commissariato sequestrano oltre 250 grammi di hashish.

Alla luce dei fatti, l’uomo, un cittadino marocchino di 36 anni, è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.

Oltre tremila persone controllate dalla polizia nel weekend

Volgono al termine le festività pasquali  e con esse i controlli dedicati volti  alla verifica del rispetto delle misure di contrasto all’epidemia da coronavirus COVID – 19, con specifico riguardo alle zone della movida torinese: 

 

San Salvario, piazza Santa Giulia, piazza Vittorio Veneto, Quadrilatero Romano, vie limitrofe; attenzionati anche i principali parchi cittadini, lo scalo aereo di Caselle e gli scali ferroviari.

Si è riscontrato un sostanziale rispetto delle prescrizioni da parte dei cittadini.  Molte le persone che svolgevano attività sportiva, ridotte sia la circolazione stradale che quella appiedata. Non ci sono stati episodi di assembramento significativi.

Fra le oltre 3000 persone controllate, si sono registrate alcune decine di sanzioni,  principalmente per mobilità ingiustificata.

Una quarantina i locali commerciali controllati:  un minimarket in zona San Paolo è stato sanzionato e chiuso per 5 gg per inottemperanza alle norme volte al contenimento della pandemia da Covid 19.

 

In zona Borgo Po, 9 giovani di età compresa fra i 20 e i 22 anni sono stati sorpresi a festeggiare il compleanno di uno di loro all’interno di una villa privata; tutti sono stati sanzionati in merito.

 

In via La Salle, ieri notte alle 2 e mezza circa, era in atto una festa con musica ad alta volume, fra 11 persone non residenti; di questi, oltre alle sanzioni Covid, 3 cittadini sudamericani sono stati denunciati per resistenza e oltraggio a P.U.

Infine, all’interno del Parco del Valentino, personale della Polizia di Stato ha proceduto avantiieri pomeriggio al rinvenimento ed al sequestro di 4 carrelli abbandonati da venditori ambulanti abusivi, che alla vista dei poliziotti si sono dati alla fuga, abbandonando 127 bottiglie di birra e 28 di altre bevande analcoliche. Uno di essi  è stato successivamente sorpreso nell’atto di vendere alcolici ed è stato sanzionato amministrativamente per vendita abusiva su area pubblica per un importo di 5164 euro.

Torino: rintracciato cittadino italiano ricercato

Deve scontare oltre 2 anni di carcere

Lo scorso martedì, un cittadino italiano di 32 anni ricercato a seguito dell’emissione di un provvedimento di cattura da parte della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino per l’espiazione di una condanna di 2 anni, 3 mesi e 7 giorni, è stato rintracciato ed arrestato dalla Polizia di Stato nel Comune di Nichelino (TO). Gli agenti del Comm.to Barriera Nizza in servizio presso  l’ufficio preposto al controllo dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione, sicurezza e cautelari, venuti a conoscenza del provvedimento il giorno prima, hanno tempestivamente reperito ogni informazione utile al rintraccio dell’uomo, appartenente ad un’organizzazione criminale finalizzata allo spaccio; attraverso la consultazione di alcune banche  date del Ministero e dei servizi anagrafici della città di Torino e della Regione Piemonte, hanno individuato l’alloggio ove vive la mamma del trentaduenne, la quale ospitava il figlio. Il ricercato non era al momento nell’alloggio, ma pazientemente i poliziotti hanno atteso il suo rientro a casa e lo hanno arrestato.

Sessantenne con la cocaina in auto dopo un controllo

Gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette, impegnati nell’attività di controllo del territorio e nel monitoraggio del rispetto del divieto di mobilità tra comuni senza giustificato motivo hanno fermato, giovedì pomeriggio, nel comune di Piverone, lungo la Strada Statale per il Lago di Viverone, un auto con un sessantaseienne italiano a bordo.

L’uomo, domiciliato nel vercellese e gravato da precedenti di polizia, si è da subito mostrato agitato agli occhi dei poliziotti. Nel corso della perquisizione dell’auto, effettuata presso la sede del commissariato, i poliziotti hanno trovato, dietro i cavi occultato nel cambio, un involucro contenente oltre 35 grammi di cocaina.

Nel corso della perquisizione domiciliare, invece, gli agenti hanno poi rinvenuto un bilancino di precisione, denaro contante e 8 telefoni cellulari. Il sessantaseienne è stato arrestato per la detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente.

Esce per  una passeggiata ma era sottoposto agli arresti domiciliari

Le versioni fornite ai poliziotti non erano credibili

Singolare la motivazione addotta agli agenti del Comm.to Madonna di Campagna da un quarantaduenne italiano, sottoposto agli arresti domiciliari, che la scorsa domenica, in occasione di un controllo di Polizia, è stato trovato fuori casa: si sarebbe allontanato perché nervoso dopo una litigata col padre. Peccato che la versione data dai parenti fosse completamente diversa: “è sceso un attimo per andare in farmacia, aveva mal di testa”. I vicini, invece, che avevano segnalato l’accaduto alla Polizia, erano di tutt’altro avviso: sembra che infatti il quarantunenne fosse solito infrangere sistematicamente la misura della detenzione domiciliare per andare fuori, creando spesso dei problemi a tutto il vicinato. L’uomo, agli arresti per reati contro il patrimonio, la persona, la Pubblica Amministrazione, tra l’altro anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, effettivamente dal mese di Gennaio scorso è stato più volte denunciato ed arrestato per l’inottemperanza alla misura detentiva cui è sottoposto. E’ stato arrestato per evasione.

Torino: scappano con refurtiva al seguito

Due  fermi e un arresto della Polizia di Stato

 

Un casuale controllo di un’autovettura marciante su Corso Orbassano angolo Tazzoli con tre persone a bordo, lo scorso giovedì sera, da parte delle pattuglie della Squadra Volante, si è tramutato in un inseguimento che ha condotto al rinvenimento di beni in oro per oltre 10 mila €.  Il conducente dell’auto, un cittadino italiano di 35 anni, notato l’alt della polizia ha infatti proseguito la marcia ad alta velocità, raggiungendo Piazza Pitagora e da qui Corso Siracusa; giunto all’intersezione con Corso Orbassano ha poi decelerato rapidamente, permettendo ad uno dei passeggeri di scendere dall’auto ed a cercare rifugio all’interno del Parco Rignon; solo allora si è fermato. Grazie al convergere di più Volanti sul luogo, il trentasettenne albanese che si era nascosto fra la vegetazione del Parco Rignon è stato raggiunto e fermato; rinvenuto anche uno zainetto del quale lo stesso aveva cercato di disfarsi. Dentro, orologi, monili in oro e una cospicua quantità di monete di vario taglio.  In un marsupio che lo stesso aveva in spalla erano anche presenti preziosi e diversi orologi di sospetta provenienza. Nell’auto, insieme al conducente, era presente un altro cittadino albanese, di 19 anni, che a detta dell’italiano era andato a prendere quel giorno in un luogo nei pressi di Cumiana, per poi portare lui e il connazionale un passaggio fino a Torino. Accertamenti svolti nell’immediatezza dagli agenti delle Volanti insieme a personale dei CC di Pinerolo (TO) facevano emergere come nelle ultime ore fossero stati commessi cinque furti in abitazione nei territorio di Cantalupa e Cumiana.  Per tre delle famiglie che avevano ricevuto la sgradita sorpresa dei ladri in casa è stato possibile recuperare e restituire quanto sottratto.   I due cittadini albanesi, trovati in possesso di beni di accertata provenienza furtiva, sono stati sottoposti  a fermo di indiziato di delitto per ricettazione in concorso. LA misura è stata convalidata e si trovano attualmente in carcere. Il cittadino italiano che li accompagnava in auto, la cui condotta è stata volta ad assicurare la fuga ai rei, è stato arrestato per il medesimo reato.

Torino: apprezzamento a una ragazza si trasforma in rissa

Tre arresti in piazza XVIII Dicembre la scorsa domenica pomeriggio

Gli agenti delle volanti sono intervenuti domenica pomeriggio in piazza XVIII dicembre a seguito di una segnalazione per rissa. Al momento dell’arrivo, gli agenti notavano allontanarsi su via Bertola  un gruppo composto da 7 ragazzi, sia maschi che femmine, i quali venivano immediatamente intercettati: uno di essi, un ventitreenne italiano, presentava una ferita alla testa. Accompagnato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 3 giorni per trauma contusivo della regione cranica e toracica e per le diverse escoriazioni ed ecchimosi riportate.

In realtà, in base a diverse testimonianze, è emerso che solo due dei ragazzi del gruppo avessero preso parte alla rissa: si tratta del ventitreenne ferito e di un trentunenne nato in Colombia, ma italiano. Contestualmente, altri poliziotti della Squadra Volante hanno soccorso un terzo ragazzo, che aveva avuto la peggio e  risultava riverso a terra in corso Bolzano. Il giovane, nato in Egitto, diciotto anni ancora da compiere, aveva riportato contusioni multiple e una frattura alla costola, riportando una prognosi di 15 giorni. Dalle ricostruzioni effettuate, lo stesso era stato aggredito con calci e pugni anche al volto e con molta probabilità anche con l’utilizzo di una catena, trovata poi sul luogo del pestaggio. A quanto pare un appartenente del gruppo aveva fatto un apprezzamento poco gradito a una ragazza che si accompagnava al cittadino egiziano e le sue rimostranze non sono state accettate. In piazza è nata una prima lite, durante la quale sono volati insulti, spintoni e diversi colpi da entrambe le parti. L’intervento di un passante ha calmato gli animi e ognuno ha preso la sua strada. Una calma solo apparente, perché il gruppo ha poco dopo raggiunto e gettato a terra il giovane egiziano all’incrocio con corso Bolzano mentre provava a fuggire. Qui è avvenuta l’aggressione più violenta. Solo grazie al secondo intervento del medesimo passante il gruppo si è allontanato. Tutti e tre i ragazzi – il trentunenne ed il ventitreenne hanno a  carico  numerosi precedenti di Polizia e diversi alias – sono stati arrestati per rissa aggravata.

L’indomani sera, il trentunenne, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari per quanto commesso, è però uscito di casa rendendosi protagonista di un’ulteriore aggressione ai danni di un uomo intervenuto in difesa di due ragazze che lo stesso aveva approcciato in Strada del Lionetto. Anche in questa occasione, l’uomo si è dimostrato particolarmente violento, tanto da danneggiare, nella sua foga, anche un’autovettura parcheggiata in strada. Pertanto, è stato nuovamente arrestato per evasione e danneggiamento.

Con un chilo di droga all’interno di un sacchetto di patatine

49enne incensurato arrestato dalla Polizia di Stato

Il nascondiglio era perfetto ma il suo atteggiamento ha fatto insospettire gli agenti. L’uomo è stato fermato in modo casuale dagli agenti che lo hanno notato a bordo della sua auto percorrere via Oxilia direzione corso Vercelli dove è stato fermato per un controllo di Polizia. Qui con voce tremolante ha riferito agli agenti di avere la patente di guida all’interno del giubbotto posto sul sedile anteriore passeggero, ma per recuperarla è sceso dal veicolo. Ha preso la giacca e nel mentre ha fatto scivolare a terra un sacchetto di patatine che ha spinto con il piede sotto l’autovettura nel vano tentativo di nasconderlo. I poliziotti, convinti che stesse nascondendo qualcosa, hanno controllato il contenuto del sacchetto e in effetti quella bustina di patatine conteneva oltre 1 kg di sostanza stupefacente. Nello specifico c’erano 10 panetti di hashish e 3 sacchetti di marijuana. Gli agenti delle volanti con l’ausilio Unità Cinofila hanno perquisito anche il suo appartamento, dove hanno trovato altri 6 frammenti di hashish, 1 involucro di marijuana e 100 euro in contanti che hanno sequestrato insieme ai 70 euro rinvenuti sulla sua persona. L’uomo, un italiano di 49 anni incensurato, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Per mesi la spia. Dopo l’ennesimo pedinamento, l’arresto

Giovedì scorso gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno arrestato un cittadino italiano di 66 anni, incensurato, per atti persecutori.

Oggetto delle sue attenzioni una giovane donna, inquilina di un appartamento il cui balcone affaccia sullo stesso cortile condominiale dell’uomo. Attraverso le imposte, il sessantaseienne, per mesi, spia la giovane ogni qual volta questa si trovi sul terrazzo o in camera da letto. Ben presto la vittima prende consapevolezza delle attenzioni a lei riservate e decide di intervenire, “disturbando” la visuale con l’installazione di tende nelle stanze interessate. Lo stratagemma messo in atto non muta l’atteggiamento dell’uomo, bensì lo ossessiona ulteriormente. In alcune occasioni questi, dopo averla vista prepararsi, era poi sceso rapidamente in strada e l’aveva seguita, cercando di approcciarla. Episodi che generano nella giovane uno stato d’ansia e paura, sentendosi costretta a lasciare la propria casa per qualche giorno, a cambiare tragitto per andare a lavoro e a farsi accompagnare nelle proprie commissioni.

Dopo l’ennesimo episodio, la denuncia al personale del commissariato Dora Vanchiglia. Gli agenti effettuano una serie di servizi di osservazione, volti ad appurare il comportamento dell’uomo.

Giovedì, l’arresto. La vittima, poco prima di uscire di casa, si reca sul balcone ma, a differenza delle altre volte, non trova nessuno affacciato. Pochi attimi ed un movimento involontario lo tradisce: il sessantaseienne è lì, dietro la porta finestra, che la sta spiando. La donna esce, dopo poco l’uomo si fa trovare in strada; l’ha anticipata nella speranza di farle credere che l’incontro sia casuale. Immediata la telefonata al 112 NUE. Alla vista dei poliziotti, il reo tenta di dileguarsi, senza successo.

Nel perquisire l’abitazione, gli agenti rinvengono diverso materiale informatico contenente anche fotografie della vittima sul proprio balcone.

Finge di non essere in casa e si nasconde nel vano del letto

Era destinataria di un Ordine di Carcerazione

Giovedì pomeriggio gli agenti del Commissariato San Donato dovevano notificarle un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, quando hanno citofonato alla porta del suo appartamento. A rispondere è stata un’amica la quale dichiarava ai poliziotti che la donna ricercata non era in casa; ma il comportamento vago e l’evidente stato di agitazione della ragazza hanno fatto insospettire gli operatori, che hanno proceduto ad un accurato controllo. In effetti la ricercata era in casa, si era nascosta all’interno del vano contenitore del letto.

La donna, un’italiana di 43 anni, a febbraio aveva tentato un furto in concorso con un’altra persona ai danni di un bar in via Antica di Rivoli. Nello specifico la quarantatreenne aveva fatto da palo mentre il complice aveva infranto con un tombino la vetrata del locale nel tentativo di asportare il registratore di cassa. I due, in quella circostanza, erano stati arrestati ed a seguito di convalida la donna era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Qualche giorno fa, durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato San Donato hanno intercettato la donna in corso Vercelli. Erano passate le 23 e stava passeggiando in compagnia di un uomo, non solo incurante delle attuali disposizioni in materia di contenimento della pandemia ma anche evadendo dagli arresti domiciliari. Nel pomeriggio della stessa giornata non era stata trovata in casa durante un controllo di Polizia e anche due giorni prima non si era fatta trovare dagli agenti che dovevano accompagnarla in Tribunale per l’udienza. La donna è stata, pertanto, arrestata per evasione. La sua amica è stata denunciata per favoreggiamento personale