Pier Franco Quaglieni in apertura ha ricordato Carlo Casalegno nel giorno della sua tragica scomparsa

Il premio “Pannunzio” a Dacia Maraini

A palazzo Ceriana Mayneri, sede del Circolo della Stampa di Torino si è svolta mercoledì la cerimonia di premiazione del “Pannunzio”. Il premio è stato conferito quest’anno alla scrittrice Dacia Maraini.  Pier Franco Quaglieni in apertura  ha ricordato Carlo Casalegno nel giorno della sua tragica scomparsa , annunciando il concerto in memoria della vittima delle BR che si terrà sabato 2 dicembre alla Biblioteca nazionale Universitaria di Torino , piazza Carlo Alberto 3 .

La motivazione del premio
“Dacia Maraini è stata collaboratrice autorevole del “Mondo” di Pannunzio.
E’ una donna libera,coraggiosa,senza pregiudizi,sempre aperta al confronto delle idee.
Il Premio Pannunzio 2017- 35esima edizione – le viene conferito come riconoscimento al suo autorevole impegno di giornalista e di scrittrice che onora l’Italia a livello internazionale e per la sua esemplare storia individuale e famigliare. “
La biografia di Dacia Maraini
Nata a Fiesole, Dacia  Maraini trascorse l’infanzia in Giappone dove, dal 1943 al 1946, la famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese subendo maltrattamenti e privazioni. Tornata in Italia, frequenta le scuole dapprima in Sicilia ed in seguito a Roma. Questi anni sono raccontati dalla stessa Maraini nel suo romanzo Bagheria. Fonda, insieme ad altri giovani, la rivista letteraria “Tempo di letteratura” e comincia a collaborare a riviste quali “Paragone”,” Nuovi Argomenti”, ed il settimanale “Il Mondo” di Mario Pannunzio. Interessata al teatro, ha scritto molti testi teatrali ed è stata fra le fondatrici del “Teatro della Maddalena” a Roma. Negli anni seguenti continua con la sua attività di scrittrice pubblicando, tra l’altro, La lunga vita di Marianna Ucria, Buio, che le è valso il Premio Strega, Il treno dell’ultima notteLa grande festa. Nel 2014 l’Università Bocconi, per iniziativa degli studenti, le ha riconosciuto il “Dante d’oro” per l’opera omnia.