oggi al cinema

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Lux sala 2)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Centrale)

Bugonia – Commedia / Fantascienza. Regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto che decidono di rapire l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere la terra. Convinti della sua natura extraterrestre, passano alla cattura e a un serrato interrogatorio. La situazione si complica quando la ragazza del giovane rapinatore, l’imprenditrice e un investigatore privato coinvolto nella vicenda si ritrovano intrappolati in una battaglia mentale ad alta tensione. La Stone nuovamente musa ispiratrice del regista di origini greche. Presentato a Cannes. Durata 120 minuti. (Fratelli Marx sala Chico V.O., Greenwich Village sala 1 anche V.O., Ideal V.O., Reposi sala 1)

Cinque secondi – Drammatico. Regia di Paolo Virzì, con Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi e Galatea Bellugi. Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle di Villa Guelfi? Passa le giornate a non far nulla ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella vita si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi… Durata 105 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 4)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

La divina di Francia – Sarah Bernhardt – Biografico. Regia di Guillaume Nicloux, con Sandrine Kiberlein e Laurent Lafitte. Definita da Victor Hugo “la voce d’oro”, ritratto di una certa Francia ad inizio dell’altro secolo, campionessa della Belle Epoque, un racconto e tanti aneddoti che riempiono l’esistenza della “divina di Francia”, una gamba tagliata e “L’aiglon”, libertà sessuale e ribellioni estreme, un boa che si trascina per casa, un teatro tutto suo a disposizione, omaggi in grandi quantità, i suoi cento amanti e un unico grande amore, Lucien Guitry, al cui figlio Sacha, nuovo astro nascente del teatro e del cinema d’oltralpe, la grande attrice renderà piene confessioni. Durata 98 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Chico)

DJ Ahmet – Commedia. Regia di Georgi M. Unkovski, con Arif Jakup. Ahmet, un ragazzo quindicenne, proveniente da uno sperduto villaggio nella Macedonia del Nord, trova rifugio nella musica mentre cerca di destreggiarsi tra le aspettative del padre, una comunità conservatrice e la sua prima esperienza amorosa con una ragazza già promessa a un altro. Durata 99 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Dracula – L’amore perduto – Fantasy, horror. Regia di Luc Besson, con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz e Matilda De Angelis. Transilvania, XV secolo. Il principe Vladimir, dopo la perdita improvvisa della sua amata, rinnega Dio, ereditando così una maledizione eterna: diventare un vampiro. Condannato a vagare per secoli, sfida il destino e la morte stessa, guidato da un’unica speranza: ritrovare l’amore perduto. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal, Nazionale sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Centrale V.O.)

Fuori la verità – Commedia. Regia di Davide Minnella, con Claudio Amendola, Leo Gassmann, Claudia Pandolfi e Claudia Gerini. Quando una famiglia affiatata – padre e madre si occupano dell’azienda che organizza eventi, il figlio Flavio laureando in economia e la giovane Prisca studentessa universitaria – decide di partecipare a un reality, auspice la più piccola Micol, di professione influencer. Dura la presentatrice, solo sei domande, in diretta televisiva, grande onestà nelle sei risposte, altrimenti “via di qua!”. La borsa vincitrice è, più che appetibile, di un milione di euro. Ma tutti riusciranno a dire la (propria) verità? E quella verità, non farà soffrire a qualcuno? Durata 112 minuti. (Ideal, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Io sono Rosa Ricci – Drammatico. Regia di Lyda Patitucci, con Maria Esposito, Andrea Arcangeli e Raiz. Figlia minore di Don Salvatore, Rosa cresce all’ombra della malavita, tra lusso e pericoli. Un invito a cena da parte di un potente narcotrafficante che vuole impadronirsi dell’impero della famiglia si rivelerà un agguato: ma Rosa, uscitane salva, tornerà a Napoli capace di riaffermare il potere di un tempo. Durata 91 minuti. (The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il maestro – Drammatico. Regia di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, Roberto Zibetti, Edwige Fenech e Tiziano Menichelli. Felice Milella ha 13 anni, un talento per il tennis e un padre pronto a sacrificare ogni cosa per fare di lui un campione – che il ragazzo voglia o no. Raul Gatti è un ex tennista un tempo arrivato agli ottavi di finale al Foro Italico, ma al momento in cura presso un centro di salute mentale. Raul pubblica un annuncio offrendosi come insegnante privato e il padre del ragazzo, ingegnere gestionale della SIP privo di grandi disponibilità economiche ma non di sogni di gloria, vede in lui l’uomo ideale per aiutare suo figlio a passare dai tornei regionali a quelli del circuito nazionale, facendogli da maestro accompagnatore. Felice si rende però presto conche che Raul potrebbe non aver nulla da insegnargli su un campo da tennis, ma forse qualcosa su come liberarsi dell’ingerenza paterna. Durata 125 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Groucho, Greenwich Village sala 2, Ideal, Lux sala 1, The Space Torino, The Space Beinasco, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Il sentiero azzurro – Drammatico. Regia di Gabriel Mascaro, con Denise Weinberg. Tereza è una delle tante vittime, in età avanzata, che un Brasile prossimo venturo ha deciso di relegare in una qualche parte lontana, impedita di lavorare e sotto la tutela completa della figlia. Ma Tereza vuole ancora sentirsi, ed è tale, indipendente, non volendo certo arrendersi a quella decisione: si ribella intraprendendo in solitaria un viaggio tra il reale e il fantastico. Orso d’Argento alla Berlinale 2025. Durata 85 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Chico)

Springsteen – Liberami dal nulla – Drammatico/Biografico. Regia di Scott Cooper, con Jeremy Allen White e Stephen Graham. Il film segue il cantante nella realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione in cui credere. Durata 112 minuti. (Greenwich Village sala 3 anche V.O., Lux sala 3)

The Running Man – Drammatico. Regia di Edgar Wright, con Glen Powell e Michael Cera. Il programma televisivo tra i più seguiti, concorrenti che devono fuggire per 30 giorni, ogni attimo in diretta tv, inseguiti da killer che sono veri e propri professionisti, il pubblico a seguirli a ogni insidia ed esecuzione. Ben è costretto a partecipare al reality a causa della malattia della figlia, diventerà un vero campione, seguitissimo. Durata 133 minuti. (Massaua,Ideal, Reposi sala 4, The Space Torino, The Space Beinasco, Uci Lingotto, Uci Moncalieri) sala 3

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Romano sala 3)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Greenwich Village V.O. sala 3)

Una famiglia sottosopra – Commedia. Regia di Alessandro Genovesi, con Luca Argentero, Valentina Lodovini e Licia Maglietta. Alessandro e Margherita e la mamma di lei, tutti a vivere sotto lo stesso tetto, aggiungendoci la progenie Alice e Leo e la piccola Anna che in vista del suo compleanno chiede una gitarella a Gardalang, con tutti i festeggiamenti di rito. Alessandro anni fa ha perso il lavoro e superati i cinquanta è difficile che qualcuno ti regali qualcosa, mamma Margherita continua a ripetere che quella santa donna di sua figlia poteva certo trovare di meglio: forse quel tal collega, medico pure lui, con la signora da tempo intrattiene una vivacizzata relazione. Che lo sposo non ne possa più è fuor di luogo, sino a gridare a squarciagola di voler cambiare famiglia: ma se quel cambiamento avviene nel modo più strampalato, per cui un componente della family prende la identità di un altro componente, allora che succede? Quando si dice i soggettisti e gli sceneggiatori che ti vanno a inventare! Durata 100 minuti. (Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Una ragazza brillante – Drammatico. Regia di Agathe Riedinger, con Malou Khebizi. Liane vive a Fréjus con la madre e la sorella più piccola, è davvero molto bella, seguitissima sui social, vuole tentare la fortuna con la partecipazione al reality “Miracle Island”. Vuole soprattutto essere amata, a qualsiasi coso. Durata 103 minuti. (Massimo anche V.O.)

La vita va così – Commedia drammatica. Regia di Riccardo Milani, con Ignazio Mulas, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il protagonista, un pastore sardo, abbandonato da moglie e figlia che si sono trasferite nel paese vicino, vive alla fine del millennio solitario in una casa che s’affaccia su una stupenda spiaggia dove le pecore possono pascolare. Non vuole assolutamente abbandonare quella propria casa: neppure quando un prestigioso gruppo immobiliare lo vorrebbe riempire di quattrini, nel progetto di costruire proprio in quel tratto di spiaggia un resort a cinque stelle. Ecosostenibile. Il responsabile del gruppo, al fine di convincerlo, manda sul posto Mariano, il capocantiere in cui ha piena fiducia: da quel momento Francesca, la figlia del pastore, si ritroverà tra la solidarietà nei confronti del padre e l’ostilità dei suoi concittadini. Durata 118 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Reposi sala 2, Romano sala 1, The Space Torino, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Lux sala 2, Reposi sala 4)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Centrale)

Bugonia – Commedia / Fantascienza. Regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto che decidono di rapire l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere la terra. Convinti della sua natura extraterrestre, passano alla cattura e a un serrato interrogatorio. La situazione si complica quando la ragazza del giovane rapinatore, l’imprenditrice e un investigatore privato coinvolto nella vicenda si ritrovano intrappolati in una battaglia mentale ad alta tensione. La Stone nuovamente musa ispiratrice del regista di origini greche. Presentato a Cannes. Durata 120 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Greenwich Village sala 1 anche V.O., Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Cinque secondi – Drammatico. Regia di Paolo Virzì, con Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi e Galatea Bellugi. Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle di Villa Guelfi? Passa le giornate a non far nulla ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella vita si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi… Durata 105 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Grande, Ideal, Nazionale sala 1, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo, Romano sala 2)

DJ Ahmet – Commedia. Regia di Georgi M. Unkovski, con Arif Jakup. Ahmet, un ragazzo quindicenne, proveniente da uno sperduto villaggio nella Macedonia del Nord, trova rifugio nella musica mentre cerca di destreggiarsi tra le aspettative del padre, una comunità conservatrice e la sua prima esperienza amorosa con una ragazza già promessa a un altro. Durata 99 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Dracula – L’amore perduto – Fantasy, horror. Regia di Luc Besson, con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz e Matilda De Angelis. Transilvania, XV secolo. Il principe Vladimir, dopo la perdita improvvisa della sua amata, rinnega Dio, ereditando così una maledizione eterna: diventare un vampiro. Condannato a vagare per secoli, sfida il destino e la morte stessa, guidato da un’unica speranza: ritrovare l’amore perduto. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal anche V.O., Massimo anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O.)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Centrale V.O., Lux sala 1)

Io sono Rosa Ricci – Drammatico. Regia di Lyda Patitucci, con Maria Esposito, Andrea Arcangeli e Raiz. Figlia minore di Don Salvatore, Rosa cresce all’ombra della malavita, tra lusso e pericoli. Un invito a cena da parte di un potente narcotrafficante che vuole impadronirsi dell’impero della famiglia si rivelerà un agguato: ma Rosa, uscitane salva, tornerà a Napoli capace di riaffermare il potere di un tempo. Durata 91 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Per te – Drammatico. Regia di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo. Paolo, quarantenne, ha cominciato a poco a poco svanire parti della propria memoria, a causa di una malattia neurovegetativa, Accanto a lui ci sono la moglie e il piccolo Mattia, di soli undici anni, che dimenticando tutto ciò che fanno i ragazzini della sua età, diverrà la sua guida, il suo sostegno. Lo sosterrà anche con le più piccole cose, con i gesti d’affetto, con i momenti di allegria che riuscirà a costruire. Durata 115 minuti. (Uci Lingotto)

Roberto Rossellini, più di una vita – Documentario. Regia di Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti, con le voci di Sergio Castellitto, Isabella Rossellini e Vinicio Marchioni. Nel 1956, Roberto Rossellini è in piena crisi personale e artistica. I suoi recenti film con Ingrid Bergman seno falliti, il loro matrimonio si sta disgregando e la stampa è implacabile. Quando l’attrice ritorna a Hollywood, Rossellini accetta un invito dal primo ministro indiano Nehru per documentare i progressi dell’India. Con i dubbi e una valigia piena di spaghetti, Rossellini si mette in viaggio per trovare in India una rinascita creative ed emotiva, ispirata da una cultura che bilancia tradizione e modernità. Durata 96 minuti. (Romano, 3/4/5 novembre)

Il sentiero azzurro – Drammatico. Regia di Gabriel Mascaro, con Denise Weinberg. Tereza è una delle tante vittime, in età avanzata, che un Brasile prossimo venturo ha deciso di relegare in una qualche parte lontana, impedita di lavorare e sotto la tutela completa della figlia. Ma Tereza vuole ancora sentirsi, ed è tale, indipendente, non volendo certo arrendersi a quella decisione: si ribella intraprendendo in solitaria un viaggio tra il reale e il fantastico. Orso d’Argento alla Berlinale 2025. Durata 85 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Springsteen – Liberami dal nulla – Drammatico/Biografico. Regia di Scott Cooper, con Jeremy Allen White e Stephen Graham. Il film segue il cantante nella realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione in cui credere. Durata 112 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3 anche V.O., Ideal V.O., Lux sala 3, Reposi sala 5 V.O., The Space Torino, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Mastermind – Thriller. Regia di Kelly Reichardt, con Josh O’Connor. Nel Massachusetts, 1970. J.B. è figlio del giudice di una contea, ha una moglie che pensa a portare avanti le necessità familiari e due figli, ma è senza una occupazione. Decide un giorno che per sbarcare il lunario sia opportuno affidarsi al furto di quattro tele di un pittore astrattista dal museo locale, raccoglie un pugno di compagni d’avventura ma il colpo non riesce proprio come dovrebbe e le giornate di J.B. nascono e muoiono obbligando l’uomo a una vita di latitanza in giro per gli States. Sono gli anni del Vietnam e gli interi Stati uniti non se la passano davvero bene. Suona ironico quel titolo, che si potrebbe tradurre “mente come campione d’organizzazione e padronanza” mentre quella di J.B. è tutt’altro che solida. “Un perdente senza qualità che cerca un impossibile equilibrio”, ho definito il protagonista Maurizio Porro nelle colonne del Corriere, aggiungendo: “Un’opera molto interessante proprio nei suoi aspetti nascosi, nelle scene di colloqui con se stesso, nella pignoleria psicologica con cui l’autrice, grazie al formidabile inglese Josh O’Connor, indossa le domande della borghesia Usa anni ’70, uscita ammaccata da un lungo balordo culturale.” Durata 110 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Eliseo)

Tron: AresAzione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (The Space Turin, Uci Lingotto)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico, Greenwich Village)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Greenwich Village V.O., Ideal, Nazionale sala 3 V.O.)

La vita va così – Commedia drammatica. Regia di Riccardo Milani, con Ignazio Mulas, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il protagonista, un pastore sardo, abbandonato da moglie e figlia che si sono trasferite nel paese vicino, vive alla fine del millennio solitario in una casa che s’affaccia su una stupenda spiaggia dove le pecore possono pascolare. Non vuole assolutamente abbandonare quella propria casa: neppure quando un prestigioso gruppo immobiliare lo vorrebbe riempire di quattrini, nel progetto di costruire proprio in quel tratto di spiaggia un resort a cinque stelle. Ecosostenibile. Il responsabile del gruppo, al fine di convincerlo, manda sul posto Mariano, il capocantiere in cui ha piena fiducia: da quel momento Francesca, la figlia del pastore, si ritroverà tra la solidarietà nei confronti del padre e l’ostilità dei suoi concittadini. Durata 118 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Reposi, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Amata – Drammatico. Regia di Elisa Amoruso, con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia. “Amata” racconta due vite che si sfiorano senza incontrarsi, legate da fili invisibili e scelte capaci di cambiare un destino. Con uno sguardo intimo, sensuale e profondamente umano, “Amata” esplora attraverso il corpo e l’anima delle sue protagoniste cosa significa scegliere. E amare. Nunzia è una giovane studentessa fuori sede, schiacciata dal peso di una gravidanza segreta e non desiderata. In una realtà che la isola, si confronta con una decisione profonda e lacerante: custodire o rinunciare. Altrove, Maddalena e Luca abitano il vuoto lasciato da ciò che non arriva. Dopo un lungo percorso, una possibilità si affaccia nelle loro vite: delicata, luminosa, carica di attese. “Amata” è la storia incrociata di due donne, fragilità combattenti e potenti, che raccontano l’amore, la libertà e la maternità in molte delle sue forme. E di una terza donna, Margherita, la bambina, sospesa tra mondi diversi, portatrice silenziosa di un legame che unisce, senza che nessuno lo sappia. Durata 100 minuti. (Reposi sala 5, Romano sala 3)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Centrale, Due Giardini sala Ombrerosse)

Bugonia – Commedia / Fantascienza. Regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto che decidono di rapire l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere la terra. Convinti della sua natura extraterrestre, passano alla cattura e a un serrato interrogatorio. La situazione si complica quando la ragazza del giovane rapinatore, l’imprenditrice e un investigatore privato coinvolto nella vicenda si ritrovano intrappolati in una battaglia mentale ad alta tensione. La Stone nuovamente musa ispiratrice del regista di origini greche. Presentato a Cannes. Durata 120 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo, Greenwich Village anche V.O., Ideal, Nazionale sala 4, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo, Romano sala 1)

DJ Ahmet – Commedia. Regia di Georgi M. Unkovski, con Arif Jakup. Ahmet, un ragazzo quindicenne, proveniente da uno sperduto villaggio nella Macedonia del Nord, trova rifugio nella musica mentre cerca di destreggiarsi tra le aspettative del padre, una comunità conservatrice e la sua prima esperienza amorosa con una ragazza già promessa a un altro. Durata 99 minuti. (Greenwich Village)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Centrale V.O., Lux sala 1)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Greenwich Village)

Per te – Drammatico. Regia di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo. Paolo, quarantenne, ha cominciato a poco a poco svanire parti della propria memoria, a causa di una malattia neurovegetativa, Accanto a lui ci sono la moglie e il piccolo Mattia, di soli undici anni, che dimenticando tutto ciò che fanno i ragazzini della sua età, diverrà la sua guida, il suo sostegno. Lo sosterrà anche con le più piccole cose, con i gesti d’affetto, con i momenti di allegria che riuscirà a costruire. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, Uci Lingotto, The Space Beinasco)

Il professore e il pinguino – Commedia drammatica. Regia di Peter Cattaneo, con Steve Coogan e Jonathan Price. Argentina, 1976. Tom, insegnante inglese senza certezze e senza sogni, accetta un lavoro in una scuola privata frequentata da gente danarosa. Agli ordini del ferreo preside Buckle, mentre all’esterno si respira aria di lotta e di rivoluzione. Durante una vacanza in Uruguay, su una spiaggia dove il petrolio è arrivato a inquinare e uccidere, Tom trova un pinguino in fin di vita. il professore lo prende e lo pulisce, lo salva e lo porta con sé di nascosto a casa sua. Nasce una vera amicizia, l’animale è il riferimento di parole e chiacchiere l’unico confidente: un angolo di serenità mentre il paese è travolto dall’arrivo di ombre scure e sanguinose. Durata 111 minuti. (Uci Lingotto)

Springsteen – Liberami dal nulla – Drammatico/Biografico. Regia di Scott Cooper, con Jeremy Allen White e Stephen Graham. Il film segue il cantante nella realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i ffantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione in cui credere. Durata 112 minuti. (Massaua, Greenwich Villaga anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Nazionale sala 3, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Tron: AresAzione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (Massaua, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico)

Un semplice incidente – Drammatico, thriller. Regia di Jafar Panahi, con Vahid Mobasseri e Mariam Afshari. Padre, madre e figlioletta percorrono di notte una strada in auto quando un cane finisce sotto le ruote. Ciò provoca un danneggiamento al veicolo che costringe a una sosta per la riparazione temporanea. Un uomo che si trova sul posto cerca di non farsi vedere perché gli è parso di riconoscere nel conducente dell’auto un agente dei servizi segreti che lo ha sottoposto a violenza in carcere. Riesce successivamente a sequestrarlo ed è pronto a seppellirlo vivo quando gli viene il dubbio che si tratti di uno scambio di persona. Cercherà conferme in altri che, come lui seppure in misure diverse, ha subito la ferocia dell’uomo. Designato Film della Critica dal SNCCI: “Commedia nera dall’inequivocabile denuncia politica, il nuovo magistrale lavoro di Jafar Panahi procede per accumuli attraverso un ritmo incalzante e uno sguardo ironico fisso sul suo obiettivo di smascheramento, con il regista ex “prigioniero” che trova un doppio alter ego con cui rispecchiare se stesso e tutto il popolo iraniano da anni lacerato dai soprusi perpetrati dal regime islamico.” Durata 101 minuti. (Nazionale sala 2 V.O.)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Chico, Greenwich Village V.O., Ideal, Nazionale sala 2, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La vita va così – Commedia drammatica. Regia di Riccardo Milani, con Ignazio Mulas, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il protagonista, un pastore sardo, abbandonato da moglie e figlia che si sono trasferite nel paese vicino, vive alla fine del millennio solitario in una casa che s’affaccia su una stupenda spiaggia dove le pecore possono pascolare. Non vuole assolutamente abbandonare quella propria casa: neppure quando un prestigioso gruppo immobiliare lo vorrebbe riempire di quattrini, nel progetto di costruire proprio in quel tratto di spiaggia un resort a cinque stelle. Ecosostenibile. Il responsabile del gruppo, al fine di convincerlo, manda sul posto Mariano, il capocantiere in cui ha piena fiducia: da quel momento Francesca, la figlia del pastore, si ritroverà tra la solidarietà nei confronti del padre e l’ostilità dei suoi concittadini. Durata 118 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)Designato Film della Critica dal SNCCI: “

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

A Big Bold Beattiful Journey – Un viaggio straordinario – Drammatico. Regia diKonogada, con Clin Garrell e Margot Robbie. David, da sempre single con la volontà di esserlo ancora per parecchio tempo, incontra Sarah – single, manco a dirlo – al matrimonio di un amico. Viaggiando in una sorta d’incantesimo, i due si ritroveranno, a bordo su di un’auto, dinanzi a una serie di porte che permetterà di farli entrare in momenti già vissuti da entrambi e per loro cruciali. Saranno anche momenti per rivedere e correggere quei momenti, i loro comportamenti: cominciando con lo scoprire anche se stessi e l’amore che li può legare. Durata 109 minuti. (The Space Torino, The Space Beinasco)

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

A House of Dynamite – Drammatico. Regia di Kathryn Bigelow, con Idris Elba e Rebecca Ferguson. Radar militari in Alaska scoprono che un missile nucleare è stato lanciato da una parte imprecisata del Pacifico e che entro 19 minuti colpirà Chicago, uccidendo oltre 10 milioni di persone. Non si sa chi l’abbia sganciato, non si sa chi sia il nemico che in silenzio ha dichiarato guerra all’America: il Presidente sa che con gli uomini che gli sono attorno deve prendere una decisione in una manciata di minuti. Presentato in concorso alla recente Mostra veneziana. Designato Film della Critica dal SNCCI: “Kathryn Bigelow mostra ancora una volta la sua maestria registica nel raccontare i venti minuti precedenti ad un (possibile?) attacco atomico negli Stati Uniti da tre angolazioni diverse, costruendo un complicato puzzle acustico e visivo. Teso e adrenalinico, il film descrive un evento per cui nessuno è preparato, dimostrando come la tecnologia più sofisticata non aiuti a fermare il pericolo. Un thriller che va oltre il racconto ammonitore, oltre la fantapolitica, per rivelarsi un’agghiacciante fotografia dell’esistente: qui, e ora.” Durata 112 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O.)

Amata – Drammatico. Regia di Elisa Amoruso, con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia. “Amata” racconta due vite che si sfiorano senza incontrarsi, legate da fili invisibili e scelte capaci di cambiare un destino. Con uno sguardo intimo, sensuale e profondamente umano, “Amata” esplora attraverso il corpo e l’anima delle sue protagoniste cosa significa scegliere. E amare. Nunzia è una giovane studentessa fuori sede, schiacciata dal peso di una gravidanza segreta e non desiderata. In una realtà che la isola, si confronta con una decisione profonda e lacerante: custodire o rinunciare. Altrove, Maddalena e Luca abitano il vuoto lasciato da ciò che non arriva. Dopo un lungo percorso, una possibilità si affaccia nelle loro vite: delicata, luminosa, carica di attese. “Amata” è la storia incrociata di due donne, fragilità combattenti e potenti, che raccontano l’amore, la libertà e la maternità in molte delle sue forme. E di una terza donna, Margherita, la bambina, sospesa tra mondi diversi, portatrice silenziosa di un legame che unisce, senza che nessuno lo sappia. Durata 100 minuti. (Massaua, Reposi sala 2, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo, Romano sala 2)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Nazionale sala 3)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Per te – Drammatico. Regia di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo. Paolo, quarantenne, ha cominciato a poco a poco svanire parti della propria memoria, a causa di una malattia neurovegetativa, Accanto a lui ci sono la moglie e il piccolo Mattia, di soli undici anni, che dimenticando tutto ciò che fanno i ragazzini della sua età, diverrà la sua guida, il suo sostegno. Lo sosterrà anche con le più piccole cose, con i gesti d’affetto, con i momenti di allegria che riuscirà a costruire. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il professore e il pinguino – Commedia drammatica. Regia di Peter Cattaneo, con Steve Coogan e Jonathan Price. Argentina, 1976. Tom, insegnante inglese senza certezze e senza sogni, accetta un lavoro in una scuola privata frequentata da gente danarosa. Agli ordini del ferreo preside Buckle, mentre all’esterno si respira aria di lotta e di rivoluzione. Durante una vacanza in Uruguay, su una spiaggia dove il petrolio è arrivato a inquinare e uccidere, Tom trova un pinguino in fin di vita. il professore lo prende e lo pulisce, lo salva e lo porta con sé di nascosto a casa sua. Nasce una vera amicizia, l’animale è il riferimento di parole e chiacchiere l’unico confidente: un angolo di serenità mentre il paese è travolto dall’arrivo di ombre scure e sanguinose. Durata 111 minuti. (Massaua, The Space Torino, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

La ragazza del coro – Drammatico. Regia di Urška Djukić, con Jara Sofija Ostan e Mina Švajger. Protagonista è Lucia, una ragazza dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita? Attraverso le interpretazioni autentiche delle due attrici sopra citate, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita. Durata 89 minuti. (Romano sala 3)

Squali – Drammatico. Regia di Daniele Barbiero, con Lorenzo Zurzolo Francesco Centorame e James Franco. Max è un ragazzo diciannovenne che con gli amici ha in programma un viaggio in Spagna. Ma uno sconosciuto Mr Price lo contatta con una email proponendogli di approfondire insieme un’app che il ragazzo ha creato in aiuto a quei suoi coetanei che debbono scegliere una facoltà universitaria. Lontano da casa, nella capitale, Max deve confrontarsi con le scelte obbligatorie e con il mondo degli adulti, in previsione di un futuro che è difficile al momento portare avanti. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Reposi sala 5)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta ma anche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Designato Film della Critica dal SNCCI: “Spingendosi con coraggio e determinazione nella ricostruzione dei tragici eventi accaduti il 29 gennaio 2024 a Gaza, Kaouther Ben Hania crea una intensa tessitura drammatica basata sulla finzione scenica per dare rilievo alla terribile realtà dei fatti testimoniata dalle registrazioni delle vere telefonate tra gli operatori della Mezzaluna Rossa e una bambina di sei anni, che chiedeva aiuto, chiusa in un’auto accerchiata dai carri armati dell’esercito israeliano, mentre il resto della famiglia era già morta. Il film, che intreccia con limpida tensione etica il piano della finzione scenica e quello della verità documentata, offre allo spettatore una testimonianza segnata da sconcerto, indignazione, dolore e pietà, che restituisce le dimensioni reali della disumanizzante tragedia in atto nel territorio palestinese.” Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Eliseo V.O., Fratelli Marx sala Chico V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Fratelli Marx sala Groucho, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Grande, Nazionale sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Tron: Ares – Azione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico, Due Giardini sala Nirvana)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Chico, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 1, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

A Big Bold Beattiful Journey – Un viaggio straordinario – Drammatico. Regia diKonogada, con Clin Garrell e Margot Robbie. David, da sempre single con la volontà di esserlo ancora per parecchio tempo, incontra Sarah – single, manco a dirlo – al matrimonio di un amico. Viaggiando in una sorta d’incantesimo, i due si ritroveranno, a bordo su di un’auto, dinanzi a una serie di porte che permetterà di farli entrare in momenti già vissuti da entrambi e per loro cruciali. Saranno anche momenti per rivedere e correggere quei momenti, i loro comportamenti: cominciando con lo scoprire anche se stessi e l’amore che li può legare. Durata 109 minuti. (Massaua, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

A House of Dynamite – Drammatico. Regia di Kathryn Bigelow, con Idris Elba e Rebecca Ferguson. Radar militari in Alaska scoprono che un missile nucleare è stato lanciato da una parte imprecisata del Pacifico e che entro 19 minuti colpirà Chicago, uccidendo oltre 10 milioni di persone. Non si sa chi l’abbia sganciato, non si sa chi sia il nemico che in silenzio ha dichiarato guerra all’America: il Presidente sa che con gli uomini che gli sono attorno deve prendere una decisione in una manciata di minuti. Presentato in concorso alla recente Mostra veneziana. Designato Film della Critica dal SNCCI: “Kathryn Bigelow mostra ancora una volta la sua maestria registica nel raccontare i venti minuti precedenti ad un (possibile?) attacco atomico negli Stati Uniti da tre angolazioni diverse, costruendo un complicato puzzle acustico e visivo. Teso e adrenalinico, il film descrive un evento per cui nessuno è preparato, dimostrando come la tecnologia più sofisticata non aiuti a fermare il pericolo. Un thriller che va oltre il racconto ammonitore, oltre la fantapolitica, per rivelarsi un’agghiacciante fotografia dell’esistente: qui, e ora.” Durata 112 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O.)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Eliseo, Reposi)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Nazionale sala 2)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo)

L’isola di Andrea – Drammatico. Regia di Antonio Capuano, con Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni. Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e loro unico figlio, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale per i minorenni una sentenza giudiziale che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre e quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei loro disagi e desideri. E così facendo a rivelarsi progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi conteso tra due genitori cui vuole bene allo stesso modo. Durata 105 minuti. (Romano sala 3)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Lux sala 1, The Space Beinasco)

La mia amica Eva – Commedia – regia di Cesc Gay, con Nora Navas. A Eva, spagnola, consulente editoriale di successo, è sufficiente una chiacchierata con un brillante sceneggiatore durante una trasferta a Roma per capire che, arrivata ai cinquanta e dopo venticinque di matrimonio, quella sua vita di moglie e di madre non la soddisfa più. Torna a casa e ne dà notizia al povero Victor, i figli vedono il tran tran familiare cambiare, lei conosce gente nuova e nuove esperienze: l’ultima in ordine di tempo è il brillante sceneggiatore incrociato una sera a Roma. Si chiuderà quel cerchio? Durata 99 minuti. (Massimo V.O.)

Il professore e il pinguino – Commedia drammatica. Regia di Peter Cattaneo, con Steve Coogan e Jonathan Price. Argentina, 1976. Tom, insegnante inglese senza certezze e senza sogni, accetta un lavoro in una scuola privata frequentata da gente danarosa. Agli ordini del ferreo preside Buckle, mentre all’esterno si respira aria di lotta e di rivoluzione. Durante una vacanza in Uruguay, su una spiaggia dove il petrolio è arrivato a inquinare e uccidere, Tom trova un pinguino in fin di vita. il professore lo prende e lo pulisce, lo salva e lo porta con sé di nascosto a casa sua. Nasce una vera amicizia, l’animale è il riferimento di parole e chiacchiere l’unico confidente: un angolo di serenità mentre il paese è travolto dall’arrivo di ombre scure e sanguinose. Durata 111 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La ragazza del coro – Drammatico. Regia di Urška Djukić, con Jara Sofija Ostan e Mina Švajger. Protagonista è Lucia, una ragazza dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita? Attraverso le interpretazioni autentiche delle due attrici sopra citate, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita. Durata 89 minuti. (Romano sala 1)

Testa o croce? – Western. Regia di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con Alessandro Borgi, John C. Reilly e Nadia Tereszkiewicz. Buffalo Bill è arrivato nella campagna romana, in un’Italia ottocentesca e risorgimentale. Un profumo di Unità, mentre l’eroe americana istruisce rodei e canta le gesta dei pionieri e la costruzione della ferrovia. Ma è pure arrivato nello stivale in qualità di cantastorie: ed eccole inseguire le (piccole?) gesta di Santino, in fuga con la bella Rosa, che lui ha strappato – uccidendolo – al possidente locale. Più da inseguire le avventure di Santino o la taglia che gli hanno messo sulla testa? Durata 116 minuti. (Reposi sala 5)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Greenwich Village sala 3, Reposi sala 4)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta ma anche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Designato Film della Critica dal SNCCI: “Spingendosi con coraggio e determinazione nella ricostruzione dei tragici eventi accaduti il 29 gennaio 2024 a Gaza, Kaouther Ben Hania crea una intensa tessitura drammatica basata sulla finzione scenica per dare rilievo alla terribile realtà dei fatti testimoniata dalle registrazioni delle vere telefonate tra gli operatori della Mezzaluna Rossa e una bambina di sei anni, che chiedeva aiuto, chiusa in un’auto accerchiata dai carri armati dell’esercito israeliano, mentre il resto della famiglia era già morta. Il film, che intreccia con limpida tensione etica il piano della finzione scenica e quello della verità documentata, offre allo spettatore una testimonianza segnata da sconcerto, indignazione, dolore e pietà, che restituisce le dimensioni reali della disumanizzante tragedia in atto nel territorio palestinese.” Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Eliseo V.O., Fratelli Marx sala Chico e Harpo V.O., Uci Lingotto V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Grande, Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Tron: Ares – Azione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O. e 3D)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 4)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 1, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Eliseo, Reposi)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Rosso, Fratelli Marx sala Chico, Massimo, Nazionale sala 3)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 4)

La famiglia Leroy – Commedia. Regia di Florent Bernard, con José Garcia e Charlotte Gainsbourg. Innamorati da sempre Sandrine e Christophe, una famiglia solida, due figli e un cane e una casa in Borgogna, un lavoro di noleggiatore d’auto lui e impiegata in un’agenzia di viaggi lei, la vita di ogni giorno che tira avanti tranquilla, senza sobbalzi: poi, un bel (o bruttissimo) giorno, Sandrine decide di chiedere la separazione, è stufa di mettersi a piangere per ogni più piccolo motivo, è stufa che Christophe sia sempre più assente e scontroso verso lei e verso i figli, ormai decisamente stanchi di assistere alle continue liti dei loro genitori. Ma Christophe non vuole accettare questa nuova disperata situazione, ama ancora la moglie e lo sfascio della famiglia non lo sopporterebbe mai: per cui decide e porta l’intera famiglia in un weekend che dovrebbe essere di sogno, a viaggiare una seconda volta nei luoghi lui e Sandrine sono stati felici e in cui hanno ricordi che varrebbe la pena rivivere. Durata 102 minuti. (Fratelli Marx sala Chico e Groucho)

Familiar Touch – Drammatico. Regia di Sarah Friedland, con Kathleen Chalfant. Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

L’isola di Andrea – Drammatico. Regia di Antonio Capuano, con Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni. Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e loro unico figlio, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale per i minorenni una sentenza giudiziale che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre e quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei loro disagi e desideri. E così facendo a rivelarsi progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi conteso tra due genitori cui vuole bene allo stesso modo. Durata 105 minuti. (Romano sala 1)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Nirvana)

I mastri – Documentario. Regia di Daniele De Michele. Sei mastri costruiscono i loro manufatti partendo dalla materia bruta: la terra, il legno, il vetro e la pietra. La trasformano e la plasmano attraverso la forza degli elementi naturali: acqua, fuoco e aria. Due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia napoletana, dei fabbricanti di pentole d’argilla in Romagna, un costruttore di tamburi alle pendici del Vesuvio, un ragazzo senegalese che impara a fare il vetro a Murano, un maestro d’ascia veneziano. Il lavoro li porta a osservare il mondo che cambia, la chiusura delle botteghe, la produzione in serie e la fine della trasmissione dei saperi. Durata 63 minuti. (Romano sala 1)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Lux sala 1, Uci Lingotto, The Space Beinasco)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 1)

Testa o croce? – Western. Regia di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con Alessandro Borgi, John C. Reilly e Nadia Tereszkiewicz. Buffalo Bill è arrivato nella campagna romana, in un’Italia ottocentesca e risorgimentale. Un profumo di Unità, mentre l’eroe americana istruisce rodei e canta le gesta dei pionieri e la costruzione della ferrovia. Ma è pure arrivato nello stivale in qualità di cantastorie: ed eccole inseguire le (piccole?) gesta di Santino, in fuga con la bella Rosa, che lui ha strappato – uccidendolo – al possidente locale. Più da inseguire le avventure di Santino o la taglia che gli hanno messo sulla testa? Durata 116 minuti. (Ideal, Reposi, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3, Reposi sala 4, Uci Moncalieri)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta maanche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse V.O., Eliseo Grande V.O., Fratelli Marx sala Harpo V.O., The Space Torino V.O., Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 1)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 2 e sala 3, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Massaua, Eliseo, Romano sala 3)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 1)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 4)

La famiglia Leroy – Commedia. Regia di Florent Bernard, con José Garcia e Charlotte Gainsbourg. Innamorati da sempre Sandrine e Christophe, una famiglia solida, due figli e un cane e una casa in Borgogna, un lavoro di noleggiatore d’auto lui e impiegata in un’agenzia di viaggi lei, la vita di ogni giorno che tira avanti tranquilla, senza sobbalzi: poi, un bel (o bruttissimo) giorno, Sandrine decide di chiedere la separazione, è stufa di mettersi a piangere per ogni più piccolo motivo, è stufa che Christophe sia sempre più assente e scontroso verso lei e verso i figli, ormai decisamente stanchi di assistere alle continue liti dei loro genitori. Ma Christophe non vuole accettare questa nuova disperata situazione, ama ancora la moglie e lo sfascio della famiglia non lo sopporterebbe mai: per cui decide e porta l’intera famiglia in un weekend che dovrebbe essere di sogno, a viaggiare una seconda volta nei luoghi lui e Sandrine sono stati felici e in cui hanno ricordi che varrebbe la pena rivivere. Durata 102 minuti. (Fratelli Marx sala Chico e Groucho)

Familiar Touch – Drammatico. Regia di Sarah Friedland, con Kathleen Chalfant. Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Durata 90 minuti. (Romano)

Honey don’t! – Drammatico. Regia di Ethan Coen, con Margaret Qualley, Aubrey Plaza e Chris Evans. Film in solitaria per Ethan senza la collaborazione – che i due si siano divisi per sempre? o che l’intervallo debba finire dio voglia un giorno o l’altro? – del fratello Joel. La storia vede al centro la detective del titolo, di cognome fa O’Donahue, che si mette a indagare su un incidente poco chiaro di una coppia californiana. Finirà a rovistare su una setta che ha il suo in padre Dean, piccolo criminale che gioca con il sesso ad oltranza e con la manipolazione degli adepti e oltre. Al tutto s’aggiunge la comparsa del vecchio padre con i suoi abusi nell’infanzia e una poliziotta con cui intrecciare una caldissima relazione. Durata 90 minuti. (Ideal, Massimo V.O.)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Nirvana)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 4)

Sotto le nuvole – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Tra il Golfo e il Vesuvio, la terra talvolta trema, le fumarole dei Campi Flegrei segnano l’aria. Sulle tracce della Storia, delle memorie del sottosuolo, in bianco e nero, una Napoli meno conosciuta si popola di vite. Sotto le nuvole c’è un territorio attraversato da abitanti, devoti, turisti, archeologi che scavano il passato, da chi, nei musei, cerca di dare ancora vita, e senso, a statue, frammenti e rovine. La circumvesuviana attraversa il paesaggio, cavalli da trotto si allenano sulla battigia. Un maestro di strada dedica il suo tempo al doposcuola per bambini e adolescenti, i vigili del fuoco vincono le piccole e grandi paure degli abitanti, le forze dell’ordine inseguono i tombaroli. Una nave siriana, nel porto di Torre Annunziata, scarica il grano ucraino. La terra intorno al golfo è un’immensa macchina del tempo. Durata 115 minuti. (Romano sala 3)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 1, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta maanche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse V.O., Eliseo Grande V.O., Fratelli Marx sala Harpo e Groucho V.O., The Space Torino, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri V.O.)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 3)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala, Fratelli Marx sala, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 2, Nazionale sala 2, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La valle dei sorrisi – Horror. Regia di Paolo Strippoli, con Michele Riondino, Giulio Feltri, Paolo Pierobon e Romana Maggiora Vergano. Sergio è un insegnante di educazione fisica che un giorno è trasferito a Remis, un piccolo paese delle Alpi: vi trova un pugno di abitanti incredibilmente felici e una serenità che invade ognuno, e che si rinforza ad ogni appuntamento di uno strano rituale notturno. Una volta la settimana, ogni abitante incontra e abbraccia il giovane Matteo, che possiede valori e poteri straordinari, capaci di alleviare definitivamente da ogni angoscia. Anche Sergio incontrerà il ragazzo ma come finirà quell’incontro? “…peccato che nel finale di partita morale di un film che merita attenzione, l’autore si lasci prendere dalle sirene horror, sprecando sangue” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata122 minuti. (Reposi sala 4, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Alpha – Drammatico, horror. Regia di Julia Ducournau, con Melissa Boros, Tahar Rahim e Golshifteh Farahani. Nel nord della Francia, negli anni Ottanta. La giovanissima Alpha, una ragazza di origini berbere, cresciuta con la madre, un giorno torna a casa con un vistoso tatuaggio sul braccio e la madre inizia a sospettare che quel segno sia il frutto di una malattia trasmessa con il sangue che rende di pietra ogni individuo, al fratello Amin è già successa la stessa cosa anni prima. Durata 128minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Harpo)

Bolero – Biografico. Regia di Anne Fontaine, con Raphaël Personnaz, Emmanuelle Devos e Vincent Perez. Il francese Maurice Ravel è un ragazzo con un orecchio speciale, che percepisce la musica ovunque, anche nei rumori meccanici di una fabbrica. La vita sulle prime non sembra sorridergli, viene escluso dal Prix de Rome per l’ennesima volta, si infortuna per via di una distrazione, tuttavia fa incontri che segneranno la sua vita e la sua carriera, come quello con Ida Rubinstein, Marguerite Long, Misia Sert e anche con l’America dove conosce il jazz. Da una parte c’è il lavoro forsennato per la composizione definitiva del “Boléro”, dall’altra l’incombere della malattia neurologica, nel mezzo di un processo creativo geniale, eppure profondamente distruttivo. Durata 120 minuti. (Centrale, Classico)

Casa in fiamme – Commedia drammatica. Regia di Dani de la Orden, con Emma Vilarasau e Enric Auquer. Montse, una donna di mezza età divorziata dallo spirito esuberante, ha finalmente l’opportunità che attendeva da tempo: un fine settimana con tutta la famiglia nella sua casa sulla Costa Brava, a Cadaqués, dove un tempo trascorrevano le estati più serene. La casa, che rischia di essere venduta, diventa per la donna il teatro di una sfida personale per realizzare il fine settimana perfetto, anche se le sue reali intenzioni vanno ben oltre il semplice trasloco. Nonostante i suoi due figli ormai adulti la ignorino da tempo, presi dalle loro vite instabili e incerte, il suo ex marito abbia una nuova compagna ed ex terapeuta, e i conti con il passato non siano ancora saldati, Montse è determinata a fare in modo che tutto vada come previsto, cercando disperatamente di ricostruire l’unità perduta. Non si fa abbattere da nulla, nemmeno dalla morte improvvisa di sua madre, che decide di ignorare pur di non rinunciare al weekend tanto atteso. Sogna da troppo tempo questo momento e, pur di farlo andare secondo i suoi piani, è pronta a fare qualsiasi cosa, persino a distruggere la propria casa fino alle fondamenta, portando alla luce segreti familiari, tensioni represse e bugie sepolte. Un weekend che potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua vita, dove ogni cosa dovrà essere a sua immagine e somiglianza, anche se ciò può comportare l’annientamento di tutto quello che c’è stato sino a quel momento, incluse le illusioni che ha coltivato per anni e il legame fragile con le uniche persone a cui tiene davvero. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Massaua, Eliseo, Romano sala 3 anche V.O., Uci Lingotto)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 2, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri) – Valeria Bruni Tedeschi sarà presente, venerdì 19 settembre, al Nazionale dopo lo spettacolo delle ore 18,45 e ai Due Giardini dopo lo spettacolo delle ore 21 per un incontro con il pubblico.

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 3)

Honey don’t! – Drammatico. Regia di Ethan Coen, con Margaret Qualley, Aubrey Plaza e Chris Evans. Film in solitaria per Ethan senza la collaborazione – che i due si siano divisi per sempre? o che l’intervallo debba finire dio voglia un giorno o l’altro? – del fratello Joel. La storia vede al centro la detective del titolo, di cognome fa O’Donahue, che si mette a indagare su un incidente poco chiaro di una coppia californiana. Finirà a rovistare su una setta che ha il suo in padre Dean, piccolo criminale che gioca con il sesso ad oltranza e con la manipolazione degli adepti e oltre. Al tutto s’aggiunge la comparsa del vecchio padre con i suoi abusi nell’infanzia e una poliziotta con cui intrecciare una caldissima relazione. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Massimo V.O.)

I Roses – Commedia. Regia di Jay Roach, con Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, La vita sembra facile per la coppia apparentemente perfetta formata da Theo e Ivy: carriere di successo, figli fantastici, una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si celano competizioni e risentimenti, che si accendono quando i sogni professionali di Theo si infrangono. Durata 90 minuti. (Ideal)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Ombrerosse)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Nazionale sala 4 V.O., Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Pomeriggi di solitudine – Documentario. Regia di Albert Serra, con Andrés Roca Rey e Francisco Manuel Duràn. Il regista catalano entra nell’arena per descrivere lo sfarzo e la brutalità della corrida in un documentario sul giovane e carismatico torero originario del Perù, Andrés Roca Rey. Immersione ipnotica e sensoriale in uno degli spettacoli più duri e violenti dei nostri tempi, una rappresentazione monumentale della persistenza del primitivo nel presente, un rituale di violenza che vede la tecnica contro l’istinto, l’uomo contro la bestia. Durata 125 minuti. (Greenwich Village sala 3)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 4)

Sotto le nuvole – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Tra il Golfo e il Vesuvio, la terra talvolta trema, le fumarole dei Campi Flegrei segnano l’aria. Sulle tracce della Storia, delle memorie del sottosuolo, in bianco e nero, una Napoli meno conosciuta si popola di vite. Sotto le nuvole c’è un territorio attraversato da abitanti, devoti, turisti, archeologi che scavano il passato, da chi, nei musei, cerca di dare ancora vita, e senso, a statue, frammenti e rovine. La circumvesuviana attraversa il paesaggio, cavalli da trotto si allenano sulla battigia. Un maestro di strada dedica il suo tempo al doposcuola per bambini e adolescenti, i vigili del fuoco vincono le piccole e grandi paure degli abitanti, le forze dell’ordine inseguono i tombaroli. Una nave siriana, nel porto di Torre Annunziata, scarica il grano ucraino. La terra intorno al golfo è un’immensa macchina del tempo. Durata 115 minuti. (Romano sala 2)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 2, Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri V.O.)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 1)

Una scomoda circostanza – Thriller. Regia di Darren Aronofsky, con Austin Butler, Zoe Kravitz e Liev Schreiber. Hank Thompson è un giocatore di baseball sull’orlo di una crisi di nervi che tenta di rimanere a galla nella spietata New York degli anni 90. Suo malgrado si ritrova però inconsapevolmente coinvolto negli affari del sottobosco criminale ed è costretto a lottare selvaggiamente per sopravvivere. Durata 109 minuti. (Centrale V.O.)

Una sconosciuta a Tunisi – Drammatico. Regia di Mehdi Barsaoui, con Fatma Sfarr. La vicenda s’ispira a un autentico fatto di cronaca, svoltosi nel 2011, dopo la rivoluzione che ha messo fine alle violenze del dittatore Ben Ali, in un paese che tuttavia non ha ancora cancellato del tutto la corruzione e le continue contraddizioni. Aya ha quasi trent’anni, vive con i vecchi genitori nel sud della Tunisia, lavora in un albergo come cameriera e ogni giorno si reca in città, a bordo di un piccolo bus. Sempre le stesse azioni, giorno dopo giorno, una vita di giovane ragazza con i ritmi di sempre. Un giorno il bus ha un grave incidente e soltanto Aya sembra essersi salvata. Non rintracciata e da tutti creduta morta, la ragazza coglie l’occasione per rifarsi una nuova esistenza, raggiunge Tunisi, frequenta nuove amicizie, persone e locali: ma è testimone di un fatto di cronaca in cui vengono coinvolti alcuni poliziotti – l’uccisione di un uomo, mentre questi erano in borghese -, fatto cui inizialmente Aya offre una testimonianza che si rivelerà falsa. Durata 123 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

La valle dei sorrisi – Horror. Regia di Paolo Strippoli, con Michele Riondino, Giulio Feltri, Paolo Pierobon e Romana Maggiora Vergano. Sergio è un insegnante di educazione fisica che un giorno è trasferito a Remis, un piccolo paese delle Alpi: vi trova un pugno di abitanti incredibilmente felici e una serenità che invade ognuno, e che si rinforza ad ogni appuntamento di uno strano rituale notturno. Una volta la settimana, ogni abitante incontra e abbraccia il giovane Matteo, che possiede valori e poteri straordinari, capaci di alleviare definitivamente da ogni angoscia. Anche Sergio incontrerà il ragazzo ma come finirà quell’incontro? Durata122 minuti. (Reposi sala 4, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Bolero – Biografico. Regia di Anne Fontaine, con Raphaël Personnaz, Emmanuelle Devos e Vincent Perez. Il francese Maurice Ravel è un ragazzo con un orecchio speciale, che percepisce la musica ovunque, anche nei rumori meccanici di una fabbrica. La vita sulle prime non sembra sorridergli, viene escluso dal Prix de Rome per l’ennesima volta, si infortuna per via di una distrazione, tuttavia fa incontri che segneranno la sua vita e la sua carriera, come quello con Ida Rubinstein, Marguerite Long, Misia Sert e anche con l’America dove conosce il jazz. Da una parte c’è il lavoro forsennato per la composizione definitiva del “Boléro”, dall’altra l’incombere della malattia neurologica, nel mezzo di un processo creativo geniale, eppure profondamente distruttivo. Durata 120 minuti. (Classico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Casa in fiamme – Commedia drammatica. Regia di Dani de la Orden, con Emma Vilarasau e Enric Auquer. Montse, una donna di mezza età divorziata dallo spirito esuberante, ha finalmente l’opportunità che attendeva da tempo: un fine settimana con tutta la famiglia nella sua casa sulla Costa Brava, a Cadaqués, dove un tempo trascorrevano le estati più serene. La casa, che rischia di essere venduta, diventa per la donna il teatro di una sfida personale per realizzare il fine settimana perfetto, anche se le sue reali intenzioni vanno ben oltre il semplice trasloco. Nonostante i suoi due figli ormai adulti la ignorino da tempo, presi dalle loro vite instabili e incerte, il suo ex marito abbia una nuova compagna ed ex terapeuta, e i conti con il passato non siano ancora saldati, Montse è determinata a fare in modo che tutto vada come previsto, cercando disperatamente di ricostruire l’unità perduta. Non si fa abbattere da nulla, nemmeno dalla morte improvvisa di sua madre, che decide di ignorare pur di non rinunciare al weekend tanto atteso. Sogna da troppo tempo questo momento e, pur di farlo andare secondo i suoi piani, è pronta a fare qualsiasi cosa, persino a distruggere la propria casa fino alle fondamenta, portando alla luce segreti familiari, tensioni represse e bugie sepolte. Un weekend che potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua vita, dove ogni cosa dovrà essere a sua immagine e somiglianza, anche se ciò può comportare l’annientamento di tutto quello che c’è stato sino a quel momento, incluse le illusioni che ha coltivato per anni e il legame fragile con le uniche persone a cui tiene davvero. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche maanche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Romano sala 1 anche V.O., Uci Lingotto anche V.O., Uci Moncalieri anche V.O.)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 2)

Enzo – Drammatico. Regia di Robin Campillo, con Eloy Pohu e Pierfrancesco Favino. Enzo ha 16 anni e ha abbandonato gli studi per imparare a fare il muratore. I genitori altoborghesi non si capacitano della scelta del figlio, tanto più che suo fratello maggiore Victor è al contrario uno studente modello che aspira a entrare in una delle università più prestigiose di Parigi. Sul luogo di lavoro Enzo incontra Vlad e Miroslav, due ucraini che presto verranno chiamati ad arruolarsi nel conflitto con la Russia. Enzo preferisce di gran lunga la loro compagnia a quella degli amici secchioni di Victor, per non parlare di quella dei suoi genitori totalmente avulsi dalla realtà che li circonda, in particolare il padre italiano Paolo che gli fa continuamente il terzo grado sulle sue intenzioni future. L’attrazione per Vlad è anche sessuale e sentimentale: per Enzo è necessaria, per Vlad pericolosa. Durata 102 minuti. (Romano sala 3)

Frammenti di luce – Drammatico. Regia di Rùnar Rùnarsson, con Elin Hall e Baldur Einarsson. Una storia ambientata a Reykjavik, in Islanda, durante l’estate. La protagonista è Una, giovane studentessa d’arte che porta dentro di sé un segreto che la rende triste. Il dolore che nasconde la soffoca ma deve annullarsi anche se è intorno a lei che tutto ruota. In una giornata mite e luminosa, Una incontra l’amore, l’amicizia e si sente travolta dalle emozioni provocate dalle persone e dagli eventi che la circondano. Durata 90 minuti. (Greenwich Village sala 3)

I Roses – Commedia. Regia di Jay Roach, con Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, La vita sembra facile per la coppia apparentemente perfetta formata da Theo e Ivy: carriere di successo, figli fantastici, una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si celano competizioni e risentimenti, che si accendono quando i sogni professionali di Theo si infrangono. Durata 90 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 3 V.O., Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 4, The Space Torino, The Space Beinasco)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Nazionale sala 4, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il nascondiglio – Commedia drammatica. Regia di Lionel Baier, con Michel Blanc, Liliane Rovère e William Lebghil. Il maggio del ’68, a Parigi. Proteste studentesche e operaie nelle strade e nelle piazze. Il piccolo Christophe, un ragazzino di nove anni, viene “nascosto” nell’appartamento dei nonni dai genitori coinvolti nei disordini, un appartamento dove già coabitano, oltre chiaramente i proprietari, gli zii e la bisnonna ucraina che continua a coltivare antichissimi ricordi. Ospite della casa non soltanto il piccolo Christopher ma, un bel giorno, un misterioso signore che allo stesso modo è alla ricerca di un rifugio. Un arrivo non ben visto che farà riaffiorare segreti e forti tensioni. Durata 100 minuti. (Centrale, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo)

Pomeriggi di solitudine – Documentario. Regia di Albert Serra, con Andrés Roca Rey e Francisco Manuel Duràn. Il regista catalano entra nell’arena per descrivere lo sfarzo e la brutalità della corrida in un documentario sul giovane e carismatico torero originario del Perù, Andrés Roca Rey. Immersione ipnotica e sensoriale in uno degli spettacoli più duri e violenti dei nostri tempi, una rappresentazione monumentale della persistenza del primitivo nel presente, un rituale di violenza che vede la tecnica contro l’istinto, l’uomo contro la bestia. Durata 125 minuti. (Greenwich Village sala 2)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 1)

L’ultimo turno – Drammatico. Regia di Petra Biondina Volpe, con Leonie Benesch e Andreas Beutler. Floria è un’infermiera che lavora con passione e professionalità nel reparto di chirurgia di un ospedale. È sempre in ascolto di tutti i pazienti, anche nelle situazioni più stressanti, e si rende sempre disponibile, facendo fronte a ogni emergenza. Ma nella cruda realtà della sua routine quotidiana, in un reparto sovraffollato e a corto di personale, spesso le situazioni sono imprevedibili. Floria si prende cura, fra tanti altri, di una giovane madre gravemente malata e di un anziano a signore che attende con apprensione la sua diagnosi. Via via che la notte avanza, il suo lavoro assume sempre più i contorni di una corsa contro il tempo. Durata 91 minuti. (Nazionale sala 3)

Una scomoda circostanza – Thriller. Regia di Darren Aronofsky, con Austin Butler, Zoe Kravitz e Liev Schreiber. Hank Thompson è un giocatore di baseball sull’orlo di una crisi di nervi che tenta di rimanere a galla nella spietata New York degli anni 90. Suo malgrado si ritrova però inconsapevolmente coinvolto negli affari del sottobosco criminale ed è costretto a lottare selvaggiamente per sopravvivere. Durata 109 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Groucho)

Una sconosciuta a Tunisi – Drammatico. Regia di Mehdi Barsaoui, con Fatma Sfarr. La vicenda s’ispira a un autentico fatto di cronaca, svoltosi nel 2011, dopo la rivoluzione che ha messo fine alle violenze del dittatore Ben Ali, in un paese che tuttavia non ha ancora cancellato del tutto la corruzione e le continue contraddizioni. Aya ha quasi trent’anni, vive con i vecchi genitori nel sud della Tunisia, lavora in un albergo come cameriera e ogni giorno si reca in città, a bordo di un piccolo bus. Sempre le stesse azioni, giorno dopo giorno, una vita di giovane ragazza con i ritmi di sempre. Un giorno il bus ha un grave incidente e soltanto Aya sembra essersi salvata. Non rintracciata e da tutti creduta morta, la ragazza coglie l’occasione per rifarsi una nuova esistenza, raggiunge Tunisi, frequenta nuove amicizie, persone e locali: ma è testimone di un fatto di cronaca in cui vengono coinvolti alcuni poliziotti – l’uccisione di un uomo, mentre questi erano in borghese -, fatto cui inizialmente Aya offre una testimonianza che si rivelerà falsa. Durata 123 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Warfare – Tempo di guerra – Drammatico. Regia di Alex Garland e Ray Mendoza, con Joseph Quinn, Kit Connor e Will Poulter. Mendoza, un ex Navy Seals e già consulente militare di Garland per “Civil War”, basa la storia sulle proprie memorie di guerra, un episodio di guerriglia urbana a Ramadi. Nel 2006, in Iraq, un gruppo di Navy Seals statunitensi occupa una abitazione per studiare le mosse del prossimo attacco: nel momento in cui s’accorgono della presenza di una banda armata, tenteranno una sortita ma un’esplosione improvvisa colpisce due di loro riducendoli in fin di vita. Durata 95 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Bolero – Biografico. Regia di Anne Fontaine, con Raphaël Personnaz, Emmanuelle Devos e Vincent Perez. Il francese Maurice Ravel è un ragazzo con un orecchio speciale, che percepisce la musica ovunque, anche nei rumori meccanici di una fabbrica. La vita sulle prime non sembra sorridergli, viene escluso dal Prix de Rome per l’ennesima volta, si infortuna per via di una distrazione, tuttavia fa incontri che segneranno la sua vita e la sua carriera, come quello con Ida Rubinstein, Marguerite Long, Misia Sert e anche con l’America dove conosce il jazz. Da una parte c’è il lavoro forsennato per la composizione definitiva del “Boléro”, dall’altra l’incombere della malattia neurologica, nel mezzo di un processo creativo geniale, eppure profondamente distruttivo. Durata 120 minuti. (Classico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Casa in fiamme – Commedia drammatica. Regia di Dani de la Orden, con Emma Vilarasau e Enric Auquer. Montse, una donna di mezza età divorziata dallo spirito esuberante, ha finalmente l’opportunità che attendeva da tempo: un fine settimana con tutta la famiglia nella sua casa sulla Costa Brava, a Cadaqués, dove un tempo trascorrevano le estati più serene. La casa, che rischia di essere venduta, diventa per la donna il teatro di una sfida personale per realizzare il fine settimana perfetto, anche se le sue reali intenzioni vanno ben oltre il semplice trasloco. Nonostante i suoi due figli ormai adulti la ignorino da tempo, presi dalle loro vite instabili e incerte, il suo ex marito abbia una nuova compagna ed ex terapeuta, e i conti con il passato non siano ancora saldati, Montse è determinata a fare in modo che tutto vada come previsto, cercando disperatamente di ricostruire l’unità perduta. Non si fa abbattere da nulla, nemmeno dalla morte improvvisa di sua madre, che decide di ignorare pur di non rinunciare al weekend tanto atteso. Sogna da troppo tempo questo momento e, pur di farlo andare secondo i suoi piani, è pronta a fare qualsiasi cosa, persino a distruggere la propria casa fino alle fondamenta, portando alla luce segreti familiari, tensioni represse e bugie sepolte. Un weekend che potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua vita, dove ogni cosa dovrà essere a sua immagine e somiglianza, anche se ciò può comportare l’annientamento di tutto quello che c’è stato sino a quel momento, incluse le illusioni che ha coltivato per anni e il legame fragile con le uniche persone a cui tiene davvero. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Come Closer – Drammatico. Regia di Abigail Metcalf e Olivia Charis, con Jitka Dolezalovà. La ventenne Eden, dopo l’improvvisa morte dell’amato fratello, prende misure estreme per riempire il vuoto che si è creato nella sua vita. Quando scopre che il fratello aveva una ragazza di cui lei non sapeva nulla, queste misure assumono una svolta passionale e pericolosa. Durata 107 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche maanche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 2, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo Grande, Nazionale sala 2, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Enzo – Drammatico. Regia di Robin Campillo, con Eloy Pohu e Pierfrancesco Favino. Enzo ha 16 anni e ha abbandonato gli studi per imparare a fare il muratore. I genitori altoborghesi non si capacitano della scelta del figlio, tanto più che suo fratello maggiore Victor è al contrario uno studente modello che aspira a entrare in una delle università più prestigiose di Parigi. Sul luogo di lavoro Enzo incontra Vlad e Miroslav, due ucraini che presto verranno chiamati ad arruolarsi nel conflitto con la Russia. Enzo preferisce di gran lunga la loro compagnia a quella degli amici secchioni di Victor, per non parlare di quella dei suoi genitori totalmente avulsi dalla realtà che li circonda, in particolare il padre italiano Paolo che gli fa continuamente il terzo grado sulle sue intenzioni future. L’attrazione per Vlad è anche sessuale e sentimentale: per Enzo è necessaria, per Vlad pericolosa. Durata 102 minuti. (Eliseo, Romano sala 3)

Frammenti di luce – Drammatico. Regia di Rùnar Rùnarsson, con Elin Hall e Baldur Einarsson. Una storia ambientata a Reykjavik, in Islanda, durante l’estate. La protagonista è Una, giovane studentessa d’arte che porta dentro di sé un segreto che la rende triste. Il dolore che nasconde la soffoca ma deve annullarsi anche se è intorno a lei che tutto ruota. In una giornata mite e luminosa, Una incontra l’amore, l’amicizia e si sente travolta dalle emozioni provocate dalle persone e dagli eventi che la circondano. Durata 90 minuti. (Greenwich Village sala 3)

I Roses – Commedia. Regia di Jay Roach, con Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, La vita sembra facile per la coppia apparentemente perfetta formata da Theo e Ivy: carriere di successo, figli fantastici, una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si celano competizioni e risentimenti, che si accendono quando i sogni professionali di Theo si infrangono. Durata 90 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 1, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Kneecap – Drammatico, musicale. Regia di Rich Peppiatt, con Mòglaì Bap, Mo Chara e Michael Fassbender. Nella Belfast post-conflitto, emerge il turbolento trio rap KNEECAP, che getta le basi per la rinascita della lingua irlandese contro l’establishment. Liam Og e Naoise, autoproclamatisi “feccia di bassa lega2, insieme all’insegnante JJ, diventano un simbolo politico e la voce di sfida della gioventù irlandese inquieta. Mentre lottano per lasciare un segno nel mondo e le pressioni familiari e relazionali minacciano di staccare laspina ai loro sogni, il trio intreccia una narrazione che trascende la musica. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 4 anche V.O.)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Nazionale sala 1 anche V.O., Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Tutto in un’estate! – Commedia drammatica. Regia di Louise Courvoisier, con Clément Faveau. Totone, diciottenne, trascorre la maggior parte del suo tempo a bere birra e a far festa con il suo gruppo di amici nella regione del Giura. Ma la realtà bussa alla sua porta: dovrà prendersi cura della sorellina di sette anni e trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Decide così di mettersi a produrre il miglior formaggio Comté della regione, quello che gli permetterebbe di vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro. Durata 90 minuti. (Greenwich Village sala 3)

L’ultimo turno – Drammatico. Regia di Petra Biondina Volpe, con Leonie Benesch e Andreas Beutler. Floria è un’infermiera che lavora con passione e professionalità nel reparto di chirurgia di un ospedale. È sempre in ascolto di tutti i pazienti, anche nelle situazioni più stressanti, e si rende sempre disponibile, facendo fronte a ogni emergenza. Ma nella cruda realtà della sua routine quotidiana, in un reparto sovraffollato e a corto di personale, spesso le situazioni sono imprevedibili. Floria si prende cura, fra tanti altri, di una giovane madre gravemente malata e di un anziano a signore che attende con apprensione la sua diagnosi. Via via che la notte avanza, il suo lavoro assume sempre più i contorni di una corsa contro il tempo. Durata 91 minuti. (Nazionale sala 3)

Una scomoda circostanza – Thriller. Regia di Darren Aronofsky, con Austin Butler, Zoe Kravitz e Liev Schreiber. Hank Thompson è un giocatore di baseball sull’orlo di una crisi di nervi che tenta di rimanere a galla nella spietata New York degli anni 90. Suo malgrado si ritrova però inconsapevolmente coinvolto negli affari del sottobosco criminale ed è costretto a lottare selvaggiamente per sopravvivere. Durata 109 minuti. (Centrale, Fratelli Marx sala Groucho, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Una sconosciuta a Tunisi – Drammatico. Regia di Mehdi Barsaoui, con Fatma Sfarr. La vicenda s’ispira a un autentico fatto di cronaca, svoltosi nel 2011, dopo la rivoluzione che ha messo fine alle violenze del dittatore Ben Ali, in un paese che tuttavia non ha ancora cancellato del tutto la corruzione e le continue contraddizioni. Aya ha quasi trent’anni, vive con i vecchi genitori nel sud della Tunisia, lavora in un albergo come cameriera e ogni giorno si reca in città, a bordo di un piccolo bus. Sempre le stesse azioni, giorno dopo giorno, una vita di giovane ragazza con i ritmi di sempre. Un giorno il bus ha un grave incidente e soltanto Aya sembra essersi salvata. Non rintracciata e da tutti creduta morta, la ragazza coglie l’occasione per rifarsi una nuova esistenza, raggiunge Tunisi, frequenta nuove amicizie, persone e locali: ma è testimone di un fatto di cronaca in cui vengono coinvolti alcuni poliziotti – l’uccisione di un uomo, mentre questi erano in borghese -, fatto cui inizialmente Aya offre una testimonianza che si rivelerà falsa. Durata 123 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Due Giardini sala Ombrerosse)

Warfare – Tempo di guerra – Drammatico. Regia di Alex Garland e Ray Mendoza, con Joseph Quinn, Kit Connor e Will Poulter. Mendoza, un ex Navy Seals e già consulente militare di Garland per “Civil War”, basa la storia sulle proprie memorie di guerra, un episodio di guerriglia urbana a Ramadi. Nel 2006, in Iraq, un gruppo di Navy Seals statunitensi occupa una abitazione per studiare le mosse del prossimo attacco: nel momento in cui s’accorgono della presenza di una banda armata, tenteranno una sortita ma un’esplosione improvvisa colpisce due di loro riducendoli in fin di vita. Durata 95 minuti. (Centrale v.o., Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo, Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)