oggi al cinema

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

L’abbaglio – Storico, commedia. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Valentino Picone, Salvo Ficarra e Tommaso Ragno, e con Giulia Lazzarini. Nel maggio del 1860, a Quarto, Garibaldi inizia l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista, che altro non cercano che un’occasione per potersene tornare nell’isola. Sbarcati a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Regista e attori della bella prova de “La stranezza”. Durata 131 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 3, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Amerikatsi – Drammatico. Diretto e interpretato da Michael A. Goorjian. Il piccolo Charlie, di nascita armena, è riuscito a fuggire nel 1915 al genocidio perpetrato nell’impero ottomano, è scappato nascosto in un baule alla volta degli Stati Uniti. Solo nel 1947 riuscirà a tornare nella propria terra, il suo status è di un “amerikatsi” che deve fare i conti con i tanti mutamenti, con la dura realtà del comunismo sovietico e della dittatura stalinista. Accusato di essere una spia americana, viene imprigionato, picchiato periodicamente, rinchiuso in una cella dalla cui finestra può guardare alla vita dell’uomo che lavora nella torre del penitenziario e della sua famiglia, una vita fatta di piccole felicità e di altrettanto dolore: uno sguardo che ridona a Charlie – per tutti ormai Chiarlie Chaplin – una occasione di speranza. Durata 115 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo)

Armand – Drammatico. Regia di Halfdan Ullmann Tøndel, con Renate Reinsve. Un incidente accaduto a scuola tra due bambini mette a nudo le vite dei loro genitori. In una scuola elementare norvegese un giorno accade che due bambini di sei anni, Jon e Armand, siano al centro di un caso che mette in crisi gli adulti. Armand, nei bagni della scuola, avrebbe molestato sessualmente il compagno utilizzando anche una terminologia da adulto. Il personale didattico convoca la madre del possibile molestatore e i genitori della presunta vittima per cercare di risolvere la situazione. Non sarà per nulla semplice. Durata 100 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Conclave – Drammatico. Regia di Edward Berger, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Isabella Rossellini e Sergio Castellitto. Il film ci porta nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: la elezione di un nuovo Papa. Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto pontefice, il cardinale Lawrence è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della chiesa cattolica si riuniscono nelle segrete sale del Vaticano, il prelato si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa. Durata 90 minuti. (Lux sala 3, Romano sala 1)

Diamanti – Commedia drammatica. Regia di Ferzan Özpetek, con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Vanessa Scalera, Mara Venier e Stefano Accorsi. Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie il luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli luoghi marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Durata 135 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Massimo, Nazionale sala 2, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Emilia Pérez – Commedia drammatica, musicale. Regia di Jacques Audiard, “fondendo azione, mélo e soprattutto musical in un mix folle quanto commovente che riscrive le regole del cinema e della morale”. Con Karla Sofia Gascòn, Zoe Saldana, Selena Gomez e Adriana Paz. Rita, una giovane praticante in uno studio di Città del Messico, è decisamente insoddisfatta del riconoscimento che ottiene dal suo capo. In modo del tutto inaspettato, ecco che i suoi servizi sono richiesti dal boss dei cartelli della droga, Manitas Del Monte. Dopo lunghe riflessioni, Rita decide di accettare. Del Monte le chiede di inscenare con lui la propria morte e di aiutarlo, tramite l’operazione, a diventare donna, ovvero la stupenda matronale Emilia Pérez. Ma il poi non appare così semplice se Emilia viene colpita dallo smisurato desiderio di continuare a vivere con la propria moglie e i loro figli, un incontro almeno senza che essi cessino di crederlo morto. In un intreccio difficile a chiarirsi, Jessi e il suo spasimante Gustavo stanno decidendo di fuggire insieme, proprio mentre l’uomo ha già messo gli occhi sui quattrini di Emilia. Tratto dal romanzo “Écoute” dello scrittore francese Boris Razon. Le canzoni sono scritte dalla cantante Camille e dal regista, la colonna sonora è di Clément Ducol. Durata 132 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Massimo sala Cabiria V.O., Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Here – Drammatico. Regia di Robert Zemeckis, con Tom Hanks , Robin Wright e Paul Bettany. La storia di un luogo e di tutto ciò che lì è accaduto, dall’epoca dei dinosauri sino a oggi. Con una narrazione non lineare, il regista . che è anche produttore e ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth – mostra al pubblico l’era glaciale, l’epoca del popolo indigeno Lenni-Lenape, il figlio di Benjamin Franklin. È all’inizio del XX secolo che viene costruita, sempre nello stesso luogo, la casa che sarà l’unica ambientazione della gran parte del fil e delle vicende dei suoi inquilini: John Harter e la moglie Pauline, la coppia bohémien Leo e Stella Beekman, la famiglia Young e i loro figli e infine Devon e Helen Harris. “Here” è il racconto dell’evoluzione della società americana attraverso le storie che si susseguono in un soggiorno, uno sguardo che passa dal colonialismo a Peart Harbor, dal boom economico degli anni Cinquanta al Vietnam, dalle videocassette alla pandemia di Covid. Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Nell’intuizione del graphic novel di Richard McGuire, Zemekis trova una chiave ideale per fare ciò che ha sempre fatto: coniugare il racconto più umano e universale possibile con il massimo della sfida tecnologica. Tra case di bambole e screencast, la prospettiva fissa racconta uno spazio fisico unico popolato di infiniti spazi interiori, capace di attraversare tempo e esistenze. Un caleidoscopio di gesti, sensazioni, sentimenti, stati d’animo che coinvolgono e commuovono.” Durata 104 minuti. (Massaua, Classico, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Io e te dobbiamo parlare – Commedia. Regia di Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi e Alessandro Siani. Matilde è l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria è la figlia di Antonio e vive con la madre e con Pieraldo, i due uomini si dividono lo stesso lavoro in commissariato: un po’ di disordine familiare è inevitabile. Al tutto s’aggiungerà Sara, affascinante poliziotta, che verrà affiancata per risolvere un caso decisamente ingarbugliato. Durata 100 minuti. (The Space Beinasco)

Maria – Drammatico. Regia di Pablo Larraìn, con Angelina Jolie, Pierfrancesco Fsavino e Alba Rohrwacher. Il 16 settembre 1977 muore a 53 anni nel suo appartamento di Parigi, dove viveva sola con l’unica compagnia dei fidatissimi Ferruccio, autista e maggiordomo, e Bruna, la domestica. Nella settimana precedente alla morte, e a più di quattro anni dall’ultima performance, la straordinaria soprano greco-statunitense fa i conti con il peso della sua fama, con il ricordo ancora forte del compagno Aristotele Onassis e, forse, con un ultimo tentativo di tornare a calcare i palcoscenici dell’opera, pur indebolita e con una voce in cui lei per prima non riconosce più il timbro de “la Callas” e delle sue indimenticabili interpretazioni. Durata 123 minuti. (Eliseo, Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 2)

Mufasa – Avventura, animazione. Regia di Barry Jenkins. Rafiki narra la leggenda di Mufasa alla giovane leoncina Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso fleshback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone compassionevole di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale. Durata 90 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

No Other Land – Documentario. Un premio agli European Film Awards e altre candidature, una regia collettiva di quattro cineasti, per raccontare le immagini di Bazsel Adra, attivista palestinese, che inizia i propri ricordi con l’arresto di suo padre mentre manifestava contro gli espropri voluti dallo Stato di Israele, testimonianze vive, e di Yuval Abraham, giornalista israeliano, prima di una tregua, nei territori invasi dal sangue e dalle morti, tra gli orrori che ogni giorno invadono Israele e Palestina, l’insieme di 19 villaggi della Cisgiordania che è Masafer Yatta, le abitazioni in antiche grotte e un’economia a carattere rurale, esplosioni, bombe su scuole e ospedali, carneficine. Durata 96 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala V.O.)

Le occasioni dell’amore – Drammatico. Regia di Stéphane Brizé, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. In concorso a Venezia lo scorso anno, con il titolo “Hors saison”, arriva oggi sugli schermi una storia d’amore che ricorda da vicino il mondo e le atmosfere sentimentali di Lelouch. Narra di Mathieu, attore in piena crisi personale e professionale, ha appena abbandonato le prove di un testo che dovrebbe debuttare di lì a poco, è fuggito per rifugiarsi in una località di mare nell’ovest della Francia. Mentre tutti lo cercano e lo invitano a tornare, Mathieu incontra Alice, una donna più giovane di lui con cui aveva avuto una relazione: giornate belle fatte di ricordi ma anche di tempo presente, l’occasione per riscoprire vecchi sentimenti, comprendere se si tratti soltanto un fuoco passeggero o se quell’incontro voglia significare qualcosa di più duraturo. Durata 115 minuti. (Centrale, Fratelli Marx sala Chico)

Oh, Canada – Drammatico. Regia di Paul Schrader, con Richard Gere, Jacob Elordi e Uma Thurman. Al tempo della guerra del Vietnam, Leonard Fife – conosciuto quanto stimato documentarista – scelse la via della diserzione e fuggi oltre il confine del Canada. Oggi, in punto di morte, preferisce mettersi davanti ad una macchina da presa, dentro la sua casa di Montréal, e confessare tutte le sue colpe, le bugie e i tradimenti, confessioni che non vanno soltanto diritti alla moglie. Tutto per coprire un grande segreto che da anni lo perseguita. Con il ritrovarsi della coppia regista/attore che conoscemmo circa 45 anni fa in “American Gigolò”. Ha scritto tra l’altro nelle colonne del Corriere della Sera il critico Maurizio Porro: “Il film passa, ormai succede, dal bianco e nero ai colori, e cambia formato, in un tragitto che, causa l’uso dei due attori non sempre in sintonia temporale (Gere ed Elordi, il vecchio e il giovane Leonard, ndr), provoca qualche difficoltà nell’attraversare gli anni di questa coscienza infelice di cui osserviamo la dinamica tra fantasmi hippie e protestatari e l’aridità di oggi.” Durata 91 minuti. (Massimo anche V.O., Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Una notte a New York – Drammatico. Regia di Christy Hall, con Dakota Johnson e Sean Penn. Una donna prende un taxi all’aeroporto JFK di New York e si ritrova coinvolta in una profonda conversazione insieme all’autista, raccontandosi a vicenda le storie delle relazioni più importanti che hanno avuto nelle loro vite. Durata 100 minuti. (Nazionale sala 4 anche V.O.)

L’uomo nel bosco – Drammatico. Regia di Alain Guiraudie, con Félix Kysyl, Catherine Frot, Jacques Develay e David Ayala. In un piccolo paese a sud della Francia, il giovane Jérémie torna per assistere ai funerali del titolare della panetteria, dove ha lavorato in passato e al quale era molto legato.Quando decide di fermarsi qualche giorno in più per stare vicino a Martin, la vedova del defunto, non immagina che ben presto si troverà al centro di una serie di eventi del tutto inaspettati. Una misteriosa scomparsa, un vicino minaccioso, un figlio geloso e un abate dalle bizzarre intenzioni animeranno un po’ troppo il suo breve soggiorno nel piccolo paese di campagna, portando in superficie un passato che avrà conseguenze del tutto inaspettate nel presente. I Cahiers du cinema ha definito “L’uomo nel bosco” il miglior film del 2024, in Italia è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Posizionandosi con elevato sarcasmo tea noir e commedia sociale, Guiraudie si conferma narratore stratificato descrivendo una realtà di provincia paradossale con uno sguardo irriverente verso una normalità placida, identificando il suo vero protagonista come la variante destabilizzante di ogni azione”. Durata 102 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Armand – Drammatico. Regia di Halfdan Ullmann Tøndel, con Renate Reinsve. Un incidente accaduto a scuola tra due bambini mette a nudo le vite dei loro genitori. In una scuola elementare norvegese un giorno accade che due bambini di sei anni, Jon e Armand, siano al centro di un caso che mette in crisi gli adulti. Armand, nei bagni della scuola, avrebbe molestato sessualmente il compagno utilizzando anche una terminologia da adulto. Il personale didattico convoca la madre del possibile molestatore e i genitori della presunta vittima per cercare di risolvere la situazione. Non sarà per nulla semplice. Durata 100 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Better Man – Biografico, Drammatico. Regia di Michael Gracey, con Robbie Williams. La storia vera dell’ascesa fulminante, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della superstar del pop britannico Robbie Williams, uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi. Il film è raccontato in modo unico dal punto di vista di Williams, facendo trasparire la sua caratteristica ironia e il suo stile inimitabile. Ripercorre le tappe del successo di Robbie, dall’infanzia al ruolo di più giovane componente dei Take That, la boyband che ha sbancato le classifiche, fino agli ineguagliabili successi da solista fuori da ogni record, affrontando allo stesso tempo le sfide che fama e successo stratosferici possono portare con sé. Durata 134 minuti. (Ideal, Nazionale sala 4, The Space Torino, The Space Beinasco, Uci Lingotto)

Conclave – Drammatico. Regia di Edward Berger, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Isabella Rossellini e Sergio Castellitto. Il film ci porta nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: la elezione di un nuovo Papa. Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto pontefice, il cardinale Lawrence è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della chiesa cattolica si riuniscono nelle segrete sale del Vaticano, il prelato si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 5, Romano sala 2)

Cortina Express – Commedia. Regia di Eros Puglielli, con Christian De Sica, Lillo e Isabella Ferrari. Tentando di ridar fiato alle tante “Vacanze a…”, natalizie e no, che si sono incrociate nel cinema italiano di questi ultimi decenni, Puglielli ambienta le vacanze di De Sica&Co tra le montagne delle Dolomiti, puntando lo sguardo (e le possibili risate) su un viveur non più di primo pelo che tenta di salvare il nipote da un disastroso matrimonio, un cantante che forse ha fatto il suo tempo ma è deciso a non arrendersi e una discografica sull’orlo della bancarotta. Questi e altri personaggi con piccoli drammi e speranze e momenti di allegria, per un generale lieto fine. Durata 102 minuti. (Uci Moncalieri)

Diamanti – Commedia drammatica. Regia di Ferzan Özpetek, con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Vanessa Scalera, Mara Venier e Stefano Accorsi. Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie il luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli luoghi marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Durata 135 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Massimo, Nazionale, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Emilia Pérez – Commedia drammatica, musicale. Regia di Jacques Audiard, “fondendo azione, mélo e soprattutto musical in un mix folle quanto commovente che riscrive le regole del cinema e della morale”. Con Karla Sofia Gascòn, Zoe Saldana, Selena Gomez e Adriana Paz. Rita, una giovane praticante in uno studio di Città del Messico, è decisamente insoddisfatta del riconoscimento che ottiene dal suo capo. In modo del tutto inaspettato, ecco che i suoi servizi sono richiesti dal boss dei cartelli della droga, Manitas Del Monte. Dopo lunghe riflessioni, Rita decide di accettare. Del Monte le chiede di inscenare con lui la propria morte e di aiutarlo, tramite l’operazione, a diventare donna, ovvero la stupenda matronale Emilia Pérez. Ma il poi non appare così semplice se Emilia viene colpita dallo smisurato desiderio di continuare a vivere con la propria moglie e i loro figli, un incontro almeno senza che essi cessino di crederlo morto. In un intreccio difficile a chiarirsi, Jessi e il suo spasimante Gustavo stanno decidendo di fuggire insieme, proprio mentre l’uomo ha già messo gli occhi sui quattrini di Emilia. Tratto dal romanzo “Écoute” dello scrittore francese Boris Razon. Le canzoni sono scritte dalla cantante Camille e dal regista, la colonna sonora è di Clément Ducol. Durata 132 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Massimo sala Cabiria V.O., Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il giorno dell’incontro – Drammatico. Regia di Jack Houston, con Michael Pitt, Ron Perlman e Joe Pesci. Mickey, un pugile uscito di prigione dopo un lungo periodo di detenzione, soffre da molto tempo di una malattia che ha tenuta nascosta a tutti. Prima del carcere, è stato un pugile di grande successo, vincendo molti incontri, e in onore di quei tempi gloriosi decide di tornare sul ring. Va a trovare le persone che sono state importanti nella sua vita e soprattutto nella sua carriera e il giorno stesso affronta il suo primo combattimento da uomo libero. Ol match si tiene al Madison Square Garden e si rivela un evento catartico nella sua vita. Mickey infatti vive questo momento come la grande occasione di redenzione. La boxe è soltanto un mezzo per fare pace con se stesso e con le persone che ama. Durata 108 minuti. (Greenwich Village)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

Here – Drammatico. Regia di Robert Zemeckis, con Tom Hanks , Robin Wright e Paul Bettany. La storia di un luogo e di tutto ciò che lì è accaduto, dall’epoca dei dinosauri sino a oggi. Con una narrazione non lineare, il regista . che è anche produttore e ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth – mostra al pubblico l’era glaciale, l’epoca del popolo indigeno Lenni-Lenape, il figlio di Benjamin Franklin. È all’inizio del XX secolo che viene costruita, sempre nello stesso luogo, la casa che sarà l’unica ambientazione della gran parte del fil e delle vicende dei suoi inquilini: John Harter e la moglie Pauline, la coppia bohémien Leo e Stella Beekman, la famiglia Young e i loro figli e infine Devon e Helen Harris. “Here” è il racconto dell’evoluzione della società americana attraverso le storie che si susseguono in un soggiorno, uno sguardo che passa dal colonialismo a Peart Harbor, dal boom economico degli anni Cinquanta al Vietnam, dalle videocassette alla pandemia di Covid. Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Nell’intuizione del graphic novel di Richard McGuire, Zemekis trova una chiave ideale per fare ciò che ha sempre fatto: coniugare il racconto più umano e universale possibile con il massimo della sfida tecnologica. Tra case di bambole e screencast, la prospettiva fissa racconta uno spazio fisico unico popolato di infiniti spazi interiori, capace di attraversare tempo e esistenze. Un caleidoscopio di gesti, sensazioni, sentimenti, stati d’animo che coinvolgono e commuovono.” Durata 104 minuti. (Massaua, Classico, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Io e te dobbiamo parlare – Commedia. Regia di Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi e Alessandro Siani. Matilde è l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria è la figlia di Antonio e vive con la madre e con Pieraldo, i due uomini si dividono lo stesso lavoro in commissariato: un po’ di disordine familiare è inevitabile. Al tutto s’aggiungerà Sara, affascinante poliziotta, che verrà affiancata per risolvere un caso decisamente ingarbugliato. Durata 100 minuti. (Massaua, Reposi, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Maria – Drammatico. Regia di Pablo Larraìn, con Angelina Jolie, Pierfrancesco Fsavino e Alba Rohrwacher. Il 16 settembre 1977 muore a 53 anni nel suo appartamento di Parigi, dove viveva sola con l’unica compagnia dei fidatissimi Ferruccio, autista e maggiordomo, e Bruna, la domestica. Nella settimana precedente alla morte, e a più di quattro anni dall’ultima performance, la straordinaria soprano greco-statunitense fa i conti con il peso della sua fama, con il ricordo ancora forte del compagno Aristotele Onassis e, forse, con un ultimo tentativo di tornare a calcare i palcoscenici dell’opera, pur indebolita e con una voce in cui lei per prima non riconosce più il timbro de “la Callas” e delle sue indimenticabili interpretazioni. Durata 123 minuti. (Eliseo, Ideal, Nazionale sala 2, Reposi sala 2, Uci Moncalieri)

Mufasa – Avventura, animazione. Regia di Barry Jenkins. Rafiki narra la leggenda di Mufasa alla giovane leoncina Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso fleshback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone compassionevole di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale. Durata 90 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si unoiscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)

Le occasioni dell’amore – Drammatico. Regia di Stéphane Brizé, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. In concorso a Venezia lo scorso anno, con il titolo “Hors saison”, arriva oggi sugli schermi una storia d’amore che ricorda da vicino il mondo e le atmosfere sentimentali di Lelouch. Narra di Mathieu, attore in piena crisi personale e professionale, ha appena abbandonato le prove di un testo che dovrebbe debuttare di lì a poco, è fuggito per rifugiarsi in una località di mare nell’ovest della Francia. Mentre tutti lo cercano e lo invitano a tornare, Mathieu incontra Alice, una donna più giovane di lui con cui aveva avuto una relazione: giornate belle fatte di ricordi ma anche di tempo presente, l’occasione per riscoprire vecchi sentimenti, comprendere se si tratti soltanto un fuoco passeggero o se quell’incontro voglia significare qualcosa di più duraturo. Durata 115 minuti. (Centrale anche V.O., Fratelli Marx sala Chico)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Piccole cose come queste – Drammatico. Regia di Tim Mielants, con Cillian Murphy e Emily Watson. Irlanda, 1985. Bill Furlog è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale diretto da Suor Mary, e fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di una intera comunità. Durata 98 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Una notte a New York – Drammatico. Regia di Christy Hall, con Dakota Johnson e Sean Penn. Una donna prende un taxi all’aeroporto JFK di New York e si ritrova coinvolta in una profonda conversazione insieme all’autista, raccontandosi a vicenda le storie delle relazioni più importanti che hanno avuto nelle loro vite. Durata 100 minuti. (Nazionale anche V.O.)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Greenwich Village sala 3 anche V.O.)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 3)

Conclave – Drammatico. Regia di Edward Berger, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Isabella Rossellini e Sergio Castellitto. Il film ci porta nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: la elezione di un nuovo Papa. Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto pontefice, il cardinale Lawrence è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della chiesa cattolica si riuniscono nelle segrete sale del Vaticano, il prelato si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 4, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Cortina Express – Commedia. Regia di Eros Puglielli, con Christian De Sica, Lillo e Isabella Ferrari. Tentando di ridar fiato alle tante “Vacanze a…”, natalizie e no, che si sono incrociate nel cinema italiano di questi ultimi decenni, Puglielli ambienta le vacanze di De Sica&Co tra le montagne delle Dolomiti, puntando lo sguardo (e le possibili risate) su un viveur non più di primo pelo che tenta di salvare il nipote da un disastroso matrimonio, un cantante che forse ha fatto il suo tempo ma è deciso a non arrendersi e una discografica sull’orlo della bancarotta. Questi e altri personaggi con piccoli drammi e speranze e momenti di allegria, per un generale lieto fine. Durata 102 minuti. Massaua, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Diamanti – Commedia drammatica. Regia di Ferzan Özpetek, con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Vanessa Scalera, Mara Venier e Stefano Accorsi. Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie il luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli luoghi marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Durata 135 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 2, Massimo sala Cabiria, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il giorno dell’incontro – Drammatico. Regia di Jack Houston, con Michael Pitt, Ron Perlman e Joe Pesci. Mickey, un pugile uscito di prigione dopo un lungo periodo di detenzione, soffre da molto tempo di una malattia che ha tenuta nascosta a tutti. Prima del carcere, è stato un pugile di grande successo, vincendo molti incontri, e in onore di quei tempi gloriosi decide di tornare sul ring. Va a trovare le persone che sono state importanti nella sua vita e soprattutto nella sua carriera e il giorno stesso affronta il suo primo combattimento da uomo libero. Ol match si tiene al Madison Square Garden e si rivela un evento catartico nella sua vita. Mickey infatti vive questo momento come la grande occasione di redenzione. La boxe è soltanto un mezzo per fare pace con se stesso e con le persone che ama. Durata 108 minuti. (Classico)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Greenwich Village sala 2)

Grand Tour – Drammatico. Regia di Miguel Gomes, con Gonçalo Waddington e Crista Alfaiate. È la fuga, attraverso i paesi dell’Estremo Oriente – dal Vietnam a Singapore, dalle Filippine al Giappone, dalla Thailandia al Tibet – del giovane Edward, promesso sposo di Molly, appena viene a conoscenza che in tempi stretti la fidanzata lo sta inseguendo per mettergli l’anello al dito. Tra le immagini di oggi e la documentazione dell’epoca (siamo nel 1917), una fotografia che alterna il bianco e nero e il colore, spostamenti in treno e non soltanto, cartoline illustrate, panorami che sprigionano bellezza. Gomes miglior regista a Cannes 2024. Le radici del film stanno in un racconto di Somerset Maugham. Durata 128 minuti. (Nazionale sala 4)

Io e te dobbiamo parlare – Commedia. Regia di Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi e Alessandro Siani. Matilde è l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria è la figlia di Antonio e vive con la madre e con Pieraldo, i due uomini si dividono lo stesso lavoro in commissariato: un po’ di disordine familiare è inevitabile. Al tutto s’aggiungerà Sara, affascinante poliziotta, che verrà affiancata per risolvere un caso decisamente ingarbugliato. Durata 100 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Mufasa – Avventura, animazione. Regia di Barry Jenkins. Rafiki narra la leggenda di Mufasa alla giovane leoncina Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso fleshback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone compassionevole di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale. Durata 90 minuti. (Massaua, Eliseo, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si unoiscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Le occasioni dell’amore – Drammatico. Regia di Stéphane Brizé, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. In concorso a Venezia lo scorso anno, con il titolo “Hors saison”, arriva oggi sugli schermi una storia d’amore che ricorda da vicino il mondo e le atmosfere sentimentali di Lelouch. Narra di Mathieu, attore in piena crisi personale e professionale, ha appena abbandonato le prove di un testo che dovrebbe debuttare di lì a poco, è fuggito per rifugiarsi in una località di mare nell’ovest della Francia. Mentre tutti lo cercano e lo invitano a tornare, Mathieu incontra Alice, una donna più giovane di lui con cui aveva avuto una relazione: giornate belle fatte di ricordi ma anche di tempo presente, l’occasione per riscoprire vecchi sentimenti, comprendere se si tratti soltanto un fuoco passeggero o se quell’incontro voglia significare qualcosa di più duraturo. Durata 115 minuti. (Cantrale anche V.O., Fratelli Marx sala Chico)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Piccole cose come queste – Drammatico. Regia di Tim Mielants, con Cillian Murphy e Emily Watson. Irlanda, 1985. Bill Furlog è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale diretto da Suor Mary, e fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di una intera comunità. Durata 98 minuti. (Greenwich Village sala 2)

La stanza accanto – Commedia drammatica. Regia di Pedro Almodòvar, con Tilda Swinton, Julianna Moore e John Turturro. Ingrid e Marta sono amiche da anni e non si sono mai dette mezze verità. Ingrid è una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di comprendere e accettare la morte. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile con una terapia sperimentale, ma intanto si è preparata all’idea di morire e ha già scelto, nel caso, come farlo: con una pillola acquistata sul dark web. Ciò che vorrebbe però è non morire sola, e poiché il suo rapporto con la figlia le appare come irrimediabilmente compromesso chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”. Durata 107 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Massimo anche V.O., Nazionale anche V.O.)

Tofu in Japan – La ricetta segreta del signor Takano – Drammatico. Regia di Mihara Mitsuhiro. Tatsuo e sua figlia Haru gestiscono il Takano Tofu Store a Onomichi. Quando Tatsuo scopre di essere malato, teme che sua figlia venga lasciata sola e, all’insaputa della ragazza, si propone di trovare un partner per lei. Durata 119 minuti. (Romano sala 3)

Una notte a New York – Drammatico. Regia di Christy Hall, con Dakota Johnson e Sean Penn. Una donna prende un taxi all’aeroporto JFK di New York e si ritrova coinvolta in una profonda conversazione insieme all’autista, raccontandosi a vicenda le storie delle relazioni più importanti che hanno avuto nelle loro vite. Durata 100 minuti. (Nazionale sala 3)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Greenwich Village sala 3 anche V.O.)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 3)

Conclave – Drammatico. Regia di Edward Berger, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Isabella Rossellini e Sergio Castellitto. Il film ci porta nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: la elezione di un nuovo Papa. Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto pontefice, il cardinale Lawrence è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della chiesa cattolica si riuniscono nelle segrete sale del Vaticano, il prelato si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 4, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Diamanti – Commedia drammatica. Regia di Ferzan Özpetek, con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Vanessa Scalera, Mara Venier e Stefano Accorsi. Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie il luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli luoghi marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Durata 135 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 3, Massimo sala Cabiria, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalier

Il giorno dell’incontro – Drammatico. Regia di Jack Houston, con Michael Pitt, Ron Perlman e Joe Pesci. Mickey, un pugile uscito di prigione dopo un lungo periodo di detenzione, soffre da molto tempo di una malattia che ha tenuta nascosta a tutti. Prima del carcere, è stato un pugile di grande successo, vincendo molti incontri, e in onore di quei tempi gloriosi decide di tornare sul ring. Va a trovare le persone che sono state importanti nella sua vita e soprattutto nella sua carriera e il giorno stesso affronta il suo primo combattimento da uomo libero. Ol match si tiene al Madison Square Garden e si rivela un evento catartico nella sua vita. Mickey infatti vive questo momento come la grande occasione di redenzione. La boxe è soltanto un mezzo per fare pace con se stesso e con le persone che ama. Durata 108 minuti. (Classico)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Chico, Greenwich Village sala 2)

Il gladiatore 2 – Storico. Regia di Ridley Scott, con Paul Mascal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. A vent’anni dalla morte di Massimo Decimo Meridio, nella Roma governata da Geta e Caracalla, dalla Numidia arriva, mescolato a un gruppo di schiavi, un uomo di nome Annone, superbo lottatore che Macrino, ricco e potente consigliere dell’impero, eleggerà a gladiatore. Il giovane, in effetti il giovane Lucio nipote di Marc’Aurelio e figlio di Lucilla, si batterà dal momento che cerca la vendetta nei confronti del generale Marco Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di sua moglie Arishat. Durata 150 minuti. (Uci Moncalieri)

Grand Tour – Drammatico. Regia di Miguel Gomes, con Gonçalo Waddington e Crista Alfaiate. È la fuga, attraverso i paesi dell’Estremo Oriente – dal Vietnam a Singapore, dalle Filippine al Giappone, dalla Thailandia al Tibet – del giovane Edward, promesso sposo di Molly, appena viene a conoscenza che in tempi stretti la fidanzata lo sta inseguendo per mettergli l’anello al dito. Tra le immagini di oggi e la documentazione dell’epoca (siamo nel 1917), una fotografia che alterna il bianco e nero e il colore, spostamenti in treno e non soltanto, cartoline illustrate, panorami che sprigionano bellezza. Gomes miglior regista a Cannes 2024. Le radici del film stanno in un racconto di Somerset Maugham. Durata 128 minuti. (Nazionale sala 4)

Io e te dobbiamo parlare – Commedia. Regia di Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi e Alessandro Siani. Matilde è l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria è la figlia di Antonio e vive con la madre e con Pieraldo, i due uomini si dividono lo stesso lavoro in commissariato: un po’ di disordine familiare è inevitabile. Al tutto s’aggiungerà Sara, affascinante poliziotta, che verrà affiancata per risolvere un caso decisamente ingarbugliato. Durata 100 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Io sono ancora qui – Drammatico. Regia di Walter Salles, con Fernanda Torres. Eunice, madre di cinque figli, vede cambiare bruscamente la propria esistenza quando il marito scompare improvvisamente, catturato dal regime militare del 1964. La donna è costretta all’attivismo, sperando di trovare in questo modo il marito e riuscire a salvarlo. Candidato brasiliano agli Oscar 2025, Coppa Volpi a Venezia per la migliore attrice. Durata 135 minuti. (Nazionale sala1)

Mufasa – Avventura, animazione. Regia di Barry Jenkins. Rafiki narra la leggenda di Mufasa alla giovane leoncina Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso fleshback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone compassionevole di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale. Durata 90 minuti. (Massaua, Eliseo, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si unoiscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Massaua, Reposi sala 5, Romano, Uci Lingotto,Uci Moncalieri)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Piccole cose come queste – Drammatico. Regia di Tim Mielants, con Cillian Murphy e Emily Watson. Irlanda, 1985. Bill Furlog è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale diretto da Suor Mary, e fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di una intera comunità. Durata 98 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Il ragazzo in pantaloni rosa – Drammatico. Regia di Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino. La storia vera di Andrea Spezzacatena, suicida a 15 anni, vittima del bullismo, narrata dalla madre Teresa Manes in un libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”. Andrea, ragazzo che studia, che ama i propri genitori e che ama trascorrere le vacanze in Calabria, Andrea che a scuola ha accanto l’amica Sara ma anche Christian, di cui cerca l’amicizia ma dal quale ottiene soltanto indifferenza. Una scuola dove il bullismo ha messo radici: un fatto – l’avere la mamma di Andrea stinto per errore un paio di pantaloni del ragazzo – scatena la tragedia e Andrea sceglierà la sua uscita definitiva dalla vita. Durata 121 minuti. (Uci Moncalieri)

La stanza accanto – Commedia drammatica. Regia di Pedro Almodòvar, con Tilda Swinton, Julianna Moore e John Turturro. Ingrid e Marta sono amiche da anni e non si sono mai dette mezze verità. Ingrid è una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di comprendere e accettare la morte. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile con una terapia sperimentale, ma intanto si è preparata all’idea di morire e ha già scelto, nel caso, come farlo: con una pillola acquistata sul dark web. Ciò che vorrebbe però è non morire sola, e poiché il suo rapporto con la figlia le appare come irrimediabilmente compromesso chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”. Durata 107 minuti. (Centrale anche V.O., Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Massimo, Nazionale anche V.O.)

Tofu in Japan – La ricetta segreta del signor Takano – Drammatico. Regia di Mihara Mitsuhiro. Tatsuo e sua figlia Haru gestiscono il Takano Tofu Store a Onomichi. Quando Tatsuo scopre di essere malato, teme che sua figlia venga lasciata sola e, all’insaputa della ragazza, si propone di trovare un partner per lei. Durata 119 minuti. (Romano sala 3)

Una notte a New York – Drammatico. Regia di Christy Hall, con Dakota Johnson e Sean Penn. Una donna prende un taxi all’aeroporto JFK di New York e si ritrova coinvolta in una profonda conversazione insieme all’autista, raccontandosi a vicenda le storie delle relazioni più importanti che hanno avuto nelle loro vite. Durata 100 minuti. (Nazionale sala 3)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Greenwich Village sala 3 anche V.O.)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 1)

Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – Drammatico. Regia di Gianluca Jodice, con Guillaume Canet e Mélanie Laurent. Quando si parla di Luigi XVI e di sua moglie Maria Antonietta vengono subito alla mente merletti, alte parrucche, vestiti sgargianti, colori, Versailles oppure… la ghigliottina. Ecco, tra questi due estremi, c’è una terra di mezzo, un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figlioletti vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Un tempo breve, condensato, dove tra violenze e vessazioni, tutte le maschere caddero: quella dei due reali come figure pubbliche e private; quelle dell’antico regime; quelle della Storia che voltò definitivamente pagina, e quella di Dio che da allora in avanti fu eclissato nell’ombra, lasciando l’uomo completamente solo. Durata 101 minuti. (Nazionale sala 4)

Freud – L’ultima analisi – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Anthony Hopkins e Matthew Goode. Alla vigilia della seconda Guerra Mondiale, due delle più grandi menti del XX secolo, Sigmund Freud e C.S. Lewis, si incontrano per la loro personale battaglia sull’esistenza di Dio. Il film intreccia le vite dei due uomini, nel passato, nel presente e attraverso la fantasia, uscendo dai confini dello studio di Freud in un viaggio dinamico. Durata 108 minuti. (Romano sala 2)

Il giorno dell’incontro – Drammatico. Regia di Jack Houston, con Michael Pitt, Ron Perlman e Joe Pesci. Mickey, un pugile uscito di prigione dopo un lungo periodo di detenzione, soffre da molto tempo di una malattia che ha tenuta nascosta a tutti. Prima del carcere, è stato un pugile di grande successo, vincendo molti incontri, e in onore di quei tempi gloriosi decide di tornare sul ring. Va a trovare le persone che sono state importanti nella sua vita e soprattutto nella sua carriera e il giorno stesso affronta il suo primo combattimento da uomo libero. Ol match si tiene al Madison Square Garden e si rivela un evento catartico nella sua vita. Mickey infatti vive questo momento come la grande occasione di redenzione. La boxe è soltanto un mezzo per fare pace con se stesso e con le persone che ama. Durata 108 minuti. (Classico)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, Greenwich Village sala 2, Ideal, Reposi sala 4)

Il gladiatore 2 – Storico. Regia di Ridley Scott, con Paul Mascal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. A vent’anni dalla morte di Massimo Decimo Meridio, nella Roma governata da Geta e Caracalla, dalla Numidia arriva, mescolato a un gruppo di schiavi, un uomo di nome Annone, superbo lottatore che Macrino, ricco e potente consigliere dell’impero, eleggerà a gladiatore. Il giovane, in effetti il giovane Lucio nipote di Marc’Aurelio e figlio di Lucilla, si batterà dal momento che cerca la vendetta nei confronti del generale Marco Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di sua moglie Arishat. Durata 150 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Grand Tour – Drammatico. Regia di Miguel Gomes, con Gonçalo Waddington e Crista Alfaiate. È la fuga, attraverso i paesi dell’Estremo Oriente – dal Vietnam a Singapore, dalle Filippine al Giappone, dalla Thailandia al Tibet – del giovane Edward, promesso sposo di Molly, appena viene a conoscenza che in tempi stretti la fidanzata lo sta inseguendo per mettergli l’anello al dito. Tra le immagini di oggi e la documentazione dell’epoca (siamo nel 1917), una fotografia che alterna il bianco e nero e il colore, spostamenti in treno e non soltanto, cartoline illustrate, panorami che sprigionano bellezza. Gomes miglior regista a Cannes 2024. Le radici del film stanno in un racconto di Somerset Maugham. Durata 128 minuti. (Nazionale sala 2)

Indagine di famiglia – Drammatico. Regia di Gian Paolo Cugno, con Roberto Ronda e Mariano Regillo. Una lettera inviata da Floridia, una piccola cittadina in provincia di Siracusa, viene recapitata sessant’anni dopo in una casa del Connecticut, negli Stati Uniti. La destinataria è Maria Spada, emigrata dalla Sicilia nel dopoguerra, riunitasi quel giorno con la famiglia per festeggiare il suo centesimo compleanno. Nella lettera, datata 1960, l’avvocato Domenico Accaputo comunica a Maria di aver finalmente trovato prove inconfutabili dell’innocenza del padre Nicolò, del nonno Sebastiano e dello zio Pietro, ingiustamente accusati verso la fine del secolo precedente dell’omicidio di un ricco proprietario terriero di nome Dramonterre. Con l’intento di riportare alla luce la verità e ricostruire l’intera vicenda che ha sconvolto la sua famiglia, Nick, il giovane nipote di Maria, parte per la Sicilia. Ma a Floridia, dopo più di cento anni, qualcuno tenta ancora di tenere nascosta nell’ombra una storia di omertà, lotte di classe e ingiustizia. Durata 105 minuti. (Eliseo)

Io sono ancora qui – Drammatico. Regia di Walter Salles, con Fernanda Torres. Eunice, madre di cinque figli, vede cambiare bruscamente la propria esistenza quando il marito scompare improvvisamente, catturato dal regime militare del 1964. La donna è costretta all’attivismo, sperando di trovare in questo modo il marito e riuscire a salvarlo. Candidato brasiliano agli Oscar 2025, Coppa Volpi a Venezia per la migliore attrice. Durata 135 minuti. (Nazionale sala1)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si unoiscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 1, Romano sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto,The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Piccole cose come queste – Drammatico. Regia di Tim Mielants, con Cillian Murphy e Emily Watson. Irlanda, 1985. Bill Furlog è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale diretto da Suor Mary, e fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di una intera comunità. Durata 98 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Il ragazzo in pantaloni rosa – Drammatico. Regia di Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino. La storia vera di Andrea Spezzacatena, suicida a 15 anni, vittima del bullismo, narrata dalla madre Teresa Manes in un libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”. Andrea, ragazzo che studia, che ama i propri genitori e che ama trascorrere le vacanze in Calabria, Andrea che a scuola ha accanto l’amica Sara ma anche Christian, di cui cerca l’amicizia ma dal quale ottiene soltanto indifferenza. Una scuola dove il bullismo ha messo radici: un fatto – l’avere la mamma di Andrea stinto per errore un paio di pantaloni del ragazzo – scatena la tragedia e Andrea sceglierà la sua uscita definitiva dalla vita. Durata 121 minuti. (Ideal, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La stanza accanto – Commedia drammatica. Regia di Pedro Almodòvar, con Tilda Swinton, Julianna Moore e John Turturro. Ingrid e Marta sono amiche da anni e non si sono mai dette mezze verità. Ingrid è una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di comprendere e accettare la morte. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile con una terapia sperimentale, ma intanto si è preparata all’idea di morire e ha già scelto, nel caso, come farlo: con una pillola acquistata sul dark web. Ciò che vorrebbe però è non morire sola, e poiché il suo rapporto con la figlia le appare come irrimediabilmente compromesso chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”. Durata 107 minuti. (Centrale anche V.O., Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Massimo anche V.O., Nazionale sala 3 anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Substance – Drammatico. Regia di Coralie Fargeat, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Elizabeth, un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Somministratale la sostanza, la donna si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue. Durata 140 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo V.O.)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 4)

Better Man – Commedia, biografico. Regia di Michael Gracey, con Robbie Williams. La storia vera dell’ascesa fulminante, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della superstar del pop britannico Robbie Williams, uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi. Il film è raccontato in modo unico dal punto di vista di Williams, facendo trasparire la sua caratteristica ironia e il suo stile inevitabile. Ripercorre le tappe del successo di Williams, dall’infanzia al ruolo di più giovane componente dei Take That, la boyband che ha sbancato le classifiche, fino agli ineguagliabili successi da solista fuori da ogni record, affrontando al contempo le sfide che fama e successo stratosferico possono portare con sé. Durata 134 minuti. (Massaua, Eliseo, Ideal, Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – Drammatico. Regia di Gianluca Jodice, con Guillaume Canet e Mélanie Laurent. Quando si parla di Luigi XVI e di sua moglie Maria Antonietta vengono subito alla mente merletti, alte parrucche, vestiti sgargianti, colori, Versailles oppure… la ghigliottina. Ecco, tra questi due estremi, c’è una terra di mezzo, un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figlioletti vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Un tempo breve, condensato, dove tra violenze e vessazioni, tutte le maschere caddero: quella dei due reali come figure pubbliche e private; quelle dell’antico regime; quelle della Storia che voltò definitivamente pagina, e quella di Dio che da allora in avanti fu eclissato nell’ombra, lasciando l’uomo completamente solo. Durata 101 minuti. (Nazionale sala 1)

Freud – L’ultima analisi – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Anthony Hopkins e Matthew Goode. Alla vigilia della seconda Guerra Mondiale, due delle più grandi menti del XX secolo, Sigmund Freud e C.S. Lewis, si incontrano per la loro personale battaglia sull’esistenza di Dio. Il film intreccia le vite dei due uomini, nel passato, nel presente e attraverso la fantasia, uscendo dai confini dello studio di Freud in un viaggio dinamico. Durata 108 minuti. (Romano sala 2)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Classico, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Reposi sala 2)

Il gladiatore 2 – Storico. Regia di Ridley Scott, con Paul Mascal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. A vent’anni dalla morte di Massimo Decimo Meridio, nella Roma governata da Geta e Caracalla, dalla Numidia arriva, mescolato a un gruppo di schiavi, un uomo di nome Annone, superbo lottatore che Macrino, ricco e potente consigliere dell’impero, eleggerà a gladiatore. Il giovane, in effetti il giovane Lucio nipote di Marc’Aurelio e figlio di Lucilla, si batterà dal momento che cerca la vendetta nei confronti del generale Marco Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di sua moglie Arishat. Durata 150 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Grand Tour – Drammatico. Regia di Miguel Gomes, con Gonçalo Waddington e Crista Alfaiate. È la fuga, attraverso i paesi dell’Estremo Oriente – dal Vietnam a Singapore, dalle Filippine al Giappone, dalla Thailandia al Tibet – del giovane Edward, promesso sposo di Molly, appena viene a conoscenza che in tempi stretti la fidanzata lo sta inseguendo per mettergli l’anello al dito. Tra le immagini di oggi e la documentazione dell’epoca (siamo nel 1917), una fotografia che alterna il bianco e nero e il colore, spostamenti in treno e non soltanto, cartoline illustrate, panorami che sprigionano bellezza. Gomes miglior regista a Cannes 2024. Le radici del film stanno in un racconto di Somerset Maugham. Durata 128 minuti. (Nazionale sala 2)

Napoli New York – Drammatico. Regia di Gabriele Salvatores, con Pierfrancesco Favino, Dea Lazzaro e Antonio Guerra. Nell’immediato dopoguerra, tra le materie di una Napoli piegata dalle macerie e dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si unoiscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie impareranno a chiamare casa. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 1, Romano sala 3, Uci Lingotto,The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

L’orchestra stonata – Commedia. Regia di Emmanuel Courcol, con Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin. La vita di Thibaut, un famoso direttore d’orchestra, cambia radicalmente quando scopre di avere una grave forma di leucemia. L’unico modo per salvarsi è il trapianto del midollo osseo ma trovare un donatore compatibile non è facile. Proprio a causa della scoperta della malattia, Thibaut viene a scoprire di essere adottato. Un donatore perfettamente compatibile sembra essere suo fratello biologico che non ha mai conosciuto. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una piccola cittadina della Francia del Nord e suona il trombone nella fanfara comunale. La banda rischia di sciogliersi e la fabbrica della città sta per essere chiusa. Thibaut parte per andare a cercare suo fratello e il loro incontro si rivela un’incredibile avventura che cambia la vita di entrambi per sempre. Durata 103 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Parthenope – Drammatico. Regia di Paolo Sorrentino, con Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e Luisa Ranieri. La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Durata 136 minuti. (Massimo)

Piccole cose come queste – Drammatico. Regia di Tim Mielants, con Cillian Murphy e Emily Watson. Irlanda, 1985. Bill Furlog è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale diretto da Suor Mary, e fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di una intera comunità. Durata 98 minuti. (Greenwich Village sala 2 anche V.O.)

Il ragazzo in pantaloni rosa – Drammatico. Regia di Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino. La storia vera di Andrea Spezzacatena, suicida a 15 anni, vittima del bullismo, narrata dalla madre Teresa Manes in un libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”. Andrea, ragazzo che studia, che ama i propri genitori e che ama trascorrere le vacanze in Calabria, Andrea che a scuola ha accanto l’amica Sara ma anche Christian, di cui cerca l’amicizia ma dal quale ottiene soltanto indifferenza. Una scuola dove il bullismo ha messo radici: un fatto – l’avere la mamma di Andrea stinto per errore un paio di pantaloni del ragazzo – scatena la tragedia e Andrea sceglierà la sua uscita definitiva dalla vita. Durata 121 minuti. (Ideal, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La stanza accanto – Commedia drammatica. Regia di Pedro Almodòvar, con Tilda Swinton, Julianna Moore e John Turturro. Ingrid e Marta sono amiche da anni e non si sono mai dette mezze verità. Ingrid è una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di comprendere e accettare la morte. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile con una terapia sperimentale, ma intanto si è preparata all’idea di morire e ha già scelto, nel caso, come farlo: con una pillola acquistata sul dark web. Ciò che vorrebbe però è non morire sola, e poiché il suo rapporto con la figlia le appare come irrimediabilmente compromesso chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”. Durata 107 minuti. (Centrale anche V.O., Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Massimo anche V.O., Nazionale sala 3 anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Substance – Drammatico. Regia di Coralie Fargeat, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Elizabeth, un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Somministratale la sostanza, la donna si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue. Durata 140 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Chico V.O.)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 1, Nazionale sala 3)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo Grande, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 2, The Space Torino)

Eterno visionario – Drammatico. Regia di Michele Placido, con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti e con Ute Lemper. Luigi Pirandello, nel dicembre del 1934, è in treno per andare a ritirare a Stoccolma il premio Nobel per la Letteratura: in un susseguirsi d’immagini, passano davanti ai suoi occhi momenti e volti che hanno segnato la sua felicità ma anche la sua disperazione, da Marta Abba che aveva incontrato in un provino a Roma e che sarebbe divenuta per lo scrittore la musa ispiratrice e l’attrice dei suoi ultimi lavori per il palcoscenico, alla moglie Antonietta Portulano, resa folle da un dissesto familiare e forse da una sincerità d’affetti che non trovò mai, ricoverata in manicomio nel 1919, il legame diverso che che legò l’uomo ai suoi figli, Stefano, Lietta e Fausto. I successi raccolti ma anche gli insuccessi e i fischi che accolsero certi debutti, come quello dei “Sei personaggi”, nel maggio del ’21 al Valle di Roma, i suoi rapporti con il fascismo. Durata 104 minuti. (Romano sala 1)

Fino alla fine – Drammatico. Regia di Gabriele Muccino, con Elena Kampouris e Lorenzo Richelmy. Una trama sviluppata nell’arco di 24 ore durante le quali succede di tutto, compresa una rapina. Una turista californiana, Sophie, conosce in spiaggia tre giovani che promettono di farle conoscere il capoluogo siciliano, ma in realtà hanno un debito da pagare e coinvolgono la ragazza. Durata 90 minuti. (Massaua, The Space Torino)

Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Centrale anche V.O., Massaua, Classico, Fratelli Marx sala Chico e sala Harpo, Ideal, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il gladiatore 2 – Storico. Regia di Ridley Scott, con Paul Mascal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. A vent’anni dalla morte di Massimo Decimo Meridio, nella Roma governata da Geta e Caracalla, dalla Numidia arriva, mescolato a un gruppo di schiavi, un uomo di nome Annone, superbo lottatore che Macrino, ricco e potente consigliere dell’impero, eleggerà a gladiatore. Il giovane, in effetti il giovane Lucio nipote di Marc’Aurelio e figlio di Lucilla, si batterà dal momento che cerca la vendetta nei confronti del generale Marco Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di sua moglie Arishat. Durata 150 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal,Lux sala 1, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2)

I morti non soffrono – Drammatico. Di e con Viggo Mortensen, con Cicky Krieps e Danny Huston. I temi del western coniugati al femminile. Vivienne è figlia di immigrati francesi, vive in Canada, cresce forte e risoluta della propria indipendenza. Cambia paese, porta avanti la sua vendendo fiori e rifiutando un matrimonio borghese. Tutti possono acquistare i suoi fiori, uno soltanto la colpisce per la gentilezza e la dolcezza con cui l’avvicina e la tratta. Anche lui è un immigrato, è Holger Olsen, è arrivato dalla Danimarca, è un soldato che ha combattuto per anni e se una seconda patria lo chiama lui si sente ancora in obbligo di rispondere. Sarà un volontario nordista, dopo aver messo su casa con Vivienne, lasciando la donna sola di fronte a ogni sorta di pericolo, il rampollo di un boss locale che ne abusa, il sindaco corrotto che protegge i fuorilegge. Ci sarà un ritorno ma anche la morte che metterà una parola fine. Durata 129 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Non sono quello che sono – Drammatico. Regia di Edoardo Leo, con Javad Moraqib, Ambrosia Caldarelli e Antonia Truppo e con Edoardo Leo. La trasposizione moderna e cruda che l’attore romano ponne sullo schermo della vicenda di Otello e Iago. Litorale romano, all’inizio del nuovo millennio, Iago è pieno di invidia e di rabbia nei confronti del suo comandante – o boss – dal momento che al più giovane Michele è andata quella promozione che era stata promessa a lui. Eccolo allora costruire e portare avanti il suo piano che renderà furiosamente geloso Otello, novello sposo e innamoratissimo della moglie, accusando Desdemona di un tradimento proprio con il giovane Michele. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Parthenope – Drammatico. Regia di Paolo Sorrentino, con Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e Luisa Ranieri. La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Durata 136 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Ideal, Lux sala 2, Nazionale sala 4, Reposi sala 2, Romano sala 2, The Space Torino, The Space Beinasco)

Il ragazzo in pantaloni rosa – Drammatico. Regia di Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino. La storia vera di Andrea Spezzacatena, suicida a 15 anni, vittima del bullismo, narrata dalla madre Teresa Manes in un libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”. Andrea, ragazzo che studia, che ama i propri genitori e che ama trascorrere le vacanze in Calabria, Andrea che a scuola ha accanto l’amica Sara ma anche Christian, di cui cerca l’amicizia ma dal quale ottiene soltanto indifferenza. Una scuola dove il bullismo ha messo radici: un fatto – l’avere la mamma di Andrea stinto per errore un paio di pantaloni del ragazzo – scatena la tragedia e Andrea sceglierà la sua uscita definitiva dalla vita. Durata 121 minuti. (Ideal, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Stranger Eyes – Thriller, drammatico. Regia di Yeo Siew Hua. Dopo la misteriosa comparsa della propria bambina, una giovane coppia inizia a ricevere strani video e si rende concto che qualcuno ha filmato la loro vita quotidiana, persino i momenti più intimi. La polizia mette la casa sotto sorveglianza per tentare di sorprendere il voyeur, ma la famiglia comincia a sgretolarsi a mano a mano che i segreti si svelano sotto gli sguardi attenti di occhi che li osservano da ogni parte. Durata 126 minuti. (Romano sala 3)

The Substance – Drammatico. Regia di Coralie Fargeat, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Elizabeth, un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Somministratale la sostanza, la donna si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue. Durata 140 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Greenwich Village sala 3 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Romano sala 3)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

L’amore secondo Kafka – Drammatico. Regia di Judith Kaufmann e Georg Maas, con Sabin Tambrea e Henriette Confurius. Il 1923, l’ultimo anno di vita di Franz Kafka. In vacanza sul mar Baltico con la famiglia della sorella, lo scrittore incontra una ragazza, Dora Diamant, di famiglia ebrea, che sogna il mondo della danza e un’esibizione a Berlino. Kafka, già malato di tubercolosi, contro il parere dei suoi si trasferisce nella capitale, innamoratosi di Dora e desideroso di trascorrere del tempo con lei. Con il precipitare degli eventi e della malattia, Dora accudirà sino alla morte Franz, in un sanatorio austriaco. Durata 98 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo Grande, Massimo, Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Finalement – Commedia. Regia di Claude Lelouch, con Kad Merad, Sandrine Bonnaire e Françoise Fabian. Ancora un film sui sentimenti da parte del regista di “Un uomo una donna”, classe. La storia di Lino, che ha preso a girare per tutta la Francia, da Nord a Sud, raccontando a chi lo accoglie in auto un po’ di sé. Avvocato di successo, una lunga carriera alle spalle, una bella famiglia che ama e da cui è amato, un uomo che una malattia improvvisa spinge ad un comportamento che lo mette di fronte alle proprie responsabilità. Non riesce più a mentire agli altri come a se stesso. Incontrerà nuove persone tra cui una donna di cui si innamorerà e una nuova passione: suonare la tromba. Il sottotitolo originale suona “La folie des sentiments”, quello italiano “Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte”. Durata127 minuti. (Romano sala 3)

Fino alla fine – Drammatico. Regia di Gabriele Muccino, con Elena Kampouris e Lorenzo Richelmy. Una trama sviluppata nell’arco di 24 ore durante le quali succede di tutto, compresa una rapina. Una turista californiana, Sophie, conosce in spiaggia tre giovani che promettono di farle conoscere il capoluogo siciliano, ma in realtà hanno un debito da pagare e coinvolgono la ragazza. Durata 90 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 3, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Iddu – Commedia drammatica. Regia di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, con Toni Servillo e Elio Germano. Durata 122 minuti. Liberamente ispirato al periodo della latitanza di Matteo Messina Denaro, in particolar modo ai suoi scambi epistolari con l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino. La Sicilia dei primi anni del nuovo secolo, quando Catello, detto “il preside”, esce dal carcere, condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, è contattato dai servizi segreti che gli propongono di prendere contatto con il vecchio boss, suo figlioccio. Ha inizio di qui una fitta corrispondenza epistolare, con la speranza che in uno dei tanti pizzini Messina si spinga a rivelare per errore il proprio nascondiglio. Presentato in concorso a Venezia. (Reposi sala 4)

Joker: Folie à deux – Drammatico. Regia di Todd Phillips, con Joaquin Phoenix, Lady Gaga e Brendan Gleeson. Ancora sulle orme di Arthur Fleck, noto come Jocker, il serial killer che ha terrorizzato Gotham City, recluso nell’ospedale psichiatrico di Arkham in seguito al suo arresto. Lì conosce Harley Quinn, un incontro che cambia la sua vita. I due si riconoscono e si comprendono perfettamente, Arthur trova in Harley la sperato che ha sempre sperato di incontrare. Tra i due nasce una sintonia straordinaria e quando vengono rilasciata al termine della detenzione, ormai inseparabili, sono pronti a intraprendere una nuova tragica e folle avventure. Durata 138 minuti. (The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Madame Clicquot – Drammatico. Regia di Thomas Napper, con Haley Bennet e Sam Riley. Dopo la prematura morte del marito, Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot sfida le convenzioni assumendo le redini dell’azienda vinicola che i due coniugi avevano da poco avviato insieme. Guidando l’azienda attraverso vertiginosi rovesci politici e finanziari, la protagonista resiste alle critiche, rivoluziona l’industria dello champagne e diventa una delle prime grandi donne d’affari nel mondo. Durata 89 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Megalopolis – Drammatico. Regia di Francis Ford Coppola, con Adam Driver, Jon Voigt, Talia Shire e Dustin Hoffman. Il geniale architetto Cesar Catilina cerca di far balzare la città di New Rome in un futuro utopico e realistico, mentre il suo oppositore, il sindaco Franklyn Cicero, rimane impegnato in uno status quo regressivo, perpetuando l’avidità, gli interessi particolari e la guerra di parte. Tra i due c’è Julia Cicero, la figlia del sindaco, il cui amore per Cesar ha diviso la sua lealtà, costringendola a scoprire cosa crede che l’umanità meriti veramente. Durata 138 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Reposi sala 4, Romano sala 3)

La misura del dubbio – Drammatico. Regia di e con Daniel Auteuil. Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik, padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. Durata 115 minuti. (Eliseo)

I morti non soffrono – Drammatico. Di e con Viggo Mortensen, con Cicky Krieps e Danny Huston. I temi del western coniugati al femminile. Vivienne è figlia di immigrati francesi, vive in Canada, cresce forte e risoluta della propria indipendenza. Cambia paese, porta avanti la sua vendendo fiori e rifiutando un matrimonio borghese. Tutti possono acquistare i suoi fiori, uno soltanto la colpisce per la gentilezza e la dolcezza con cui l’avvicina e la tratta. Anche lui è un immigrato, è Holger Olsen, è arrivato dalla Danimarca, è un soldato che ha combattuto per anni e se una seconda patria lo chiama lui si sente ancora in obbligo di rispondere. Sarà un volontario nordista, dopo aver messo su casa con Vivienne, lasciando la donna sola di fronte a ogni sorta di pericolo, il rampollo di un boss locale che ne abusa, il sindaco corrotto che protegge i fuorilegge. Ci sarà un ritorno ma anche la morte che metterà una parola fine. Durata 129 minuti. (Classico)

Parthenope – Drammatico. Regia di Paolo Sorrentino, con Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e Luisa Ranieri. La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Durata 136 minuti. (Centrale, Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Nazionale sala 2, Reposi sala 2, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La storia di Souleymane – Drammatico. Regia di Boris Lojkine, con Abou Sangare. Souleymane proviene dalla Guinea e abita a Parigi, dove si guadagna da vivere consegnando cibo in bicicletta. Ora ha solo due giorni di tempo per prepararsi alla perfezione e superare il colloquio di richiesta asilo: il problema è che ha deciso di raccontare una storia che non è la sua. Durata 93 minuti. (Nazionale sala 3)

The Apprentice – Alle origini di Trump – Drammatico. Regia di Ali Abbasi, con Sebastian Stan, Jeremy Strong e Maria Bakalova. New York, anni Settanta. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn. Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato – che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro i Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy – insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica. Il resto è storia. Durata 120 minuti. (Nazionale sala 4)

The Substance – Drammatico. Regia di Coralie Fargeat, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Elizabeth, un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Somministratale la sostanza, la donna si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue. Durata 140 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Greenwich Village sala1, Ideal, Lux sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Trifole – Drammatico. Regia di Gabriele Fabbro, con Umberto Orsini, Margherita Buy, Enzo Iacchetti e Ydalie Turk. Dalia, una giovane donna cresciuta a Londra, non ha alcuna aspettativa per il futuro e non è per nulla motivata. Sua madre le chiede di prendersi cura di suo nono Igor, affetto da demenza senile, che vive in un piccolo paesino delle Langhe, nella speranza che stare in mezzo alla natura possa aiutarla a fare chiarezza e trovare la sua strada. Arrivata in casa del nonno, Dalia scopre che l’uomo, che peggiora di giorno in giorno, ha ricevuto una notifica di sfratto a causa delle aziende vinicole locali, che stanno espandendo i loro territori e sono interessate a impossessarsi anche dei terreni destinati un tempo ai vecchi trifulau. La giovane deve trovare in breve tempo la somma di denaro che copra il pagamento dell’abitazione mentre Igor condivide con lei i segreti dei trifulau e la manda per i boschi con la cagnolina Birba, alla ricerca di qualcosa di inestimabile valore: il grande tartufo bianco, che potrebbe salvare la loro casa. Durata 100 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 4)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Finalement – Commedia. Regia di Claude Lelouch, con Kad Merad, Sandrine Bonnaire e Françoise Fabian. Ancora un film sui sentimenti da parte del regista di “Un uomo una donna”, classe. La storia di Lino, che ha preso a girare per tutta la Francia, da Nord a Sud, raccontando a chi lo accoglie in auto un po’ di sé. Avvocato di successo, una lunga carriera alle spalle, una bella famiglia che ama e da cui è amato, un uomo che una malattia improvvisa spinge ad un comportamento che lo mette di fronte alle proprie responsabilità. Non riesce più a mentire agli altri come a se stesso. Incontrerà nuove persone tra cui una donna di cui si innamorerà e una nuova passione: suonare la tromba. Il sottotitolo originale suona “La folie des sentiments”, quello italiano “Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte”. Durata127 minuti. (Romano sala 3)

Iddu – Commedia drammatica. Regia di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, con Toni Servillo e Elio Germano. Durata 122 minuti. Liberamente ispirato al periodo della latitanza di Matteo Messina Denaro, in particolar modo ai suoi scambi epistolari con l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino. La Sicilia dei primi anni del nuovo secolo, quando Catello, detto “il preside”, esce dal carcere, condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, è contattato dai servizi segreti che gli propongono di prendere contatto con il vecchio boss, suo figlioccio. Ha inizio di qui una fitta corrispondenza epistolare, con la speranza che in uno dei tanti pizzini Messina si spinga a rivelare per errore il proprio nascondiglio. Presentato in concorso a Venezia. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, Romano sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Joker: Folie à deux – Drammatico. Regia di Todd Phillips, con Joaquin Phoenix, Lady Gaga e Brendan Gleeson. Ancora sulle orme di Arthur Fleck, noto come Jocker, il serial killer che ha terrorizzato Gotham City, recluso nell’ospedale psichiatrico di Arkham in seguito al suo arresto. Lì conosce Harley Quinn, un incontro che cambia la sua vita. I due si riconoscono e si comprendono perfettamente, Arthur trova in Harley la sperato che ha sempre sperato di incontrare. Tra i due nasce una sintonia straordinaria e quando vengono rilasciata al termine della detenzione, ormai inseparabili, sono pronti a intraprendere una nuova tragica e folle avventure. Durata 138 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Madame Clicquot – Drammatico. Regia di Thomas Napper, con Haley Bennet e Sam Riley. Dopo la prematura morte del marito, Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot sfida le convenzioni assumendo le redini dell’azienda vinicola che i due coniugi avevano da poco avviato insieme. Guidando l’azienda attraverso vertiginosi rovesci politici e finanziari, la protagonista resiste alle critiche, rivoluziona l’industria dello champagne e diventa una delle prime grandi donne d’affari nel mondo. Durata 89 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2 anche V.O.)

Megalopolis – Drammatico. Regia di Francis Ford Coppola, con Adam Driver, Jon Voigt, Talia Shire e Dustin Hoffman. Il geniale architetto Cesar Catilina cerca di far balzare la città di New Rome in un futuro utopico e realistico, mentre il suo oppositore, il sindaco Franklyn Cicero, rimane impegnato in uno status quo regressivo, perpetuando l’avidità, gli interessi particolari e la guerra di parte. Tra i due c’è Julia Cicero, la figlia del sindaco, il cui amore per Cesar ha diviso la sua lealtà, costringendola a scoprire cosa crede che l’umanità meriti veramente. Durata 138 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 5, Romano sala 1, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

La misura del dubbio – Drammatico. Regia di e con Daniel Auteuil. Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik, padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. Durata 115 minuti. (Eliseo)

I morti non soffrono – Drammatico. Di e con Viggo Mortensen, con Cicky Krieps e Danny Huston. I temi del western coniugati al femminile. Vivienne è figlia di immigrati francesi, vivein Canada, cresce forte e risoluta della propria indipendenza. Cambia paese, porta avanti la sua vendendo fiori e rifiutando un matrimonio borghese. Tutti possono acquistare i suoi fiori, uno soltanto la colpisce per la gentilezza e la dolcezza con cui l’avvicina e la tratta. Anche lui è un immigrato, è Holger Olsen, è arrivato dalla Danimarca, è un soldato che ha combattuto per anni e se una seconda patria lo chiama lui si sente ancora in obbligo di rispondere. Sarà un volontario nordista, dopo aver messo su casa con Vivienne, lasciando la donna sola di fronte a ogni sorta di pericolo, il rampollo di un boss locale che ne abusa, il sindaco corrotto che protegge i fuorilegge. Ci sarà un ritorno ma anche la morte che metterà una parola fine. Durata 129 minuti. (Classico)

Parthenope – Drammatico. Regia di Paolo Sorrentino, con Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e Luisa Ranieri. La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una siorena né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le verigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Durata 136 minuti. (Centrale, Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 2, Nazionale sala 1, Reposi sala 1, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La storia di Souleymane – Drammatico. Regia di Boris Lojkine, con Abou Sangare. Souleymane proviene dalla Guinea e abita a Parigi, dove si guadagna da vivere consegnando cibo in bicicletta. Ora ha solo due giorni di tempo per prepararsi alla perfezione e superare il colloquio di richiesta asilo: il problema è che ha deciso di raccontare una storia che non è la sua. Durata 93 minuti. (Nazionale sala 3 anche V.O.)

Il tempo che ci vuole – Drammatico. Regia di Francesca Comencini, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano. Luigi e Francesca condividono la passione per il cinema, nonostante le diverse scelte di vita e i modi di stare al mondo. La storia è ambientata durante gli anni di piombo, sul set di “Pinocchio”, il film a cui Luigi Comencini sta lavorando in quei giorni. Lei è una bambina ma lui le parla con serietà, compostezza e rispetto come si fa con un’adulta. Francesca cresce e diventa ragazza in un periodo storico di cambiamento, ricco di lotte politiche e di rivoluzioni sociali, ma purtroppo anche di stragi. La passione di Francesca per il cinema l’accompagna sempre ma la magia fa spazio all’insicurezza. È proprio in questo frammento della storia italiana che compare e si diffonde nel Paese l’eroina, che segnò e stravolse la vita di Francesca e della sua generazione. Luigi è disarmato, non sa come reagire, ma decide di starle accanto portandola con sé a Parigi. Durata 110 minuti. (Nazionale sala 3)

The Apprentice – Alle origini di Trump – Drammatico. Regia di Ali Abbasi, con Sebastian Stan, Jeremy Strong e Maria Bakalova. New York, anni Settanta. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn. Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato – che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro i Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy – insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica. Il resto è storia. Durata 120 minuti. (Greenwich Village sala 3, Ideal, Nazionale sala 4 anche V.O.)

Trifole – Drammatico. Regia di Gabriele Fabbro, con Umberto Orsini, Margherita Buy, Enzo Iacchetti e Ydalie Turk. Dalia, una giovane donna cresciuta a Londra, non ha alcuna aspettativa per il futuro e non è per nulla motivata. Sua madre le chiede di prendersi cura di suo nono Igor, affetto da demenza senile, che vive in un piccolo paesino delle Langhe, nella speranza che stare in mezzo alla natura possa aiutarla a fare chiarezza e trovare la sua strada. Arrivata in casa del nonno, Dalia scopre che l’uomo, che peggiora di giorno in giorno, ha ricevuto una notifica di sfratto a causa delle aziende vinicole locali, che stanno espandendo i loro territori e sono interessate a impossessarsi anche dei terreni destinati un tempo ai vecchi trifulau. La giovane deve trovare in breve tempo la somma di denaro che copra il pagamento dell’abitazione mentre Igor condivide con lei i segreti dei trifulau e la manda per i boschi con la cagnolina Birba, alla ricerca di qualcosa di inestimabile valore: il grande tartufo bianco, che potrebbe salvare la loro casa. Durata 100 minuti. (Greenwich Village sala 1, Uci Lingotto)

Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 2)

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Beetlejuice Beetlejuice – Commedia. Regia di Tim Burton, con Michael Keaton, Winona Ryder, Willem Defoe, Jenna Ortega Catherine O’Hara e Monica Bellucci. Alla morte improvvisa del padre, Lydia Deetz torna a Winter River per un ultimo saluto in compagnia della figlia Astrid., giovane e ribelle, e della matrigna Delia, proprio quando a distanza di ben trentacinque anni hanno nuovamente luogo le apparizioni di Beetlejuice, presenza di cui in verità sperava di essersi liberata per sempre. Ma i guai non colpiscono soltanto Lydia, anche lo “spiritello porcello” dovrà fare i conti con la sua ex consorte, ben felice di essere riuscita a rimettere in sesto il proprio cadavere, ricomponendolo grazie a una sparapunti, e aspirando a una vendetta che possa far sbalordire il mondo intero. Astrid nel frattempo incontra un ragazzo del luogo: e forse quell’incontro può essere l’inizio di altri guai. Film d’apertura – e di grande successo – alla 81a mostra di Venezia. Durata 104 minuti. (The Space Torino, Uci Moncalieri)

Finalement – Commedia. Regia di Claude Lelouch, con Kad Merad, Sandrine Bonnaire e Françoise Fabian. Ancora un film sui sentimenti da parte del regista di “Un uomo una donna”, classe. La storia di Lino, che ha preso a girare per tutta la Francia, da Nord a Sud, raccontando a chi lo accoglie in auto un po’ di sé. Avvocato di successo, una lunga carriera alle spalle, una bella famiglia che ama e da cui è amato, un uomo che una malattia improvvisa spinge ad un comportamento che lo mette di fronte alle proprie responsabilità. Non riesce più a mentire agli altri come a se stesso. Incontrerà nuove persone tra cui una donna di cui si innamorerà e una nuova passione: suonare la tromba. Il sottotitolo originale suona “La folie des sentiments”, quello italiano “Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte”. Durata127 minuti. (Eliseo, Romano sala 1)

Iddu – Commedia drammatica. Regia di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, con Toni Servillo e Elio Germano. Durata 122 minuti. Liberamente ispirato al periodo della latitanza di Matteo Messina Denaro, in particolar modo ai suoi scambi epistolari con l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino. La Sicilia dei primi anni del nuovo secolo, quando Catello, detto “il preside”, esce dal carcere, condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, è contattato dai servizi segreti che gli propongono di prendere contatto con il vecchio boss, suo figlioccio. Ha inizio di qui una fitta corrispondenza epistolare, con la speranza che in uno dei tanti pizzini Messina si spinga a rivelare per errore il proprio nascondiglio. Presentato in concorso a Venezia. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Joker: Folie à deux – Drammatico. Regia di Todd Phillips, con Joaquin Phoenix, Lady Gaga e Brendan Gleeson. Ancora sulle orme di Arthur Fleck, noto come Jocker, il serial killer che ha terrorizzato Gotham City, recluso nell’ospedale psichiatrico di Arkham in seguito al suo arresto. Lì conosce Harley Quinn, un incontro che cambia la sua vita. I due si riconoscono e si comprendono perfettamente, Arthur trova in Harley la sperato che ha sempre sperato di incontrare. Tra i due nasce una sintonia straordinaria e quando vengono rilasciata al termine della detenzione, ormai inseparabili, sono pronti a intraprendere una nuova tragica e folle avventure. Durata 138 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico V.O., Greenwich Village sala 1 V.O., Ideal V.O., Lux sala 2, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Juniper – Un bicchiere di gin – Regia di Matthew Saville, con Charlotte Rampling, Marton Csokas e George Ferrier. Nella Nuova Zelanda degli anni Novanta, il diciassettenne Sam torna a casa dal collegio per fare la conoscenza della nonna Ruth, ammalata e con una gamba rotta, in passato reporter di guerra, estremamente arrogante e dedita ora all’alcool. Quando il padre sarà costretto a partire per l’Europa per seguire i suoi affari, toccherà al ragazzo occuparsi di Ruth, in un rapporto decisamente non sempre facile: ma forse ci sarà tempo per trovare qualche punto di contatto tra la rabbia giovanile e la scontrosità che accompagna agli ultimi giorni di una vita. Opera prima, il film è del 2021. Durata 95 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo)

Madame Clicquot – Drammatico. Regia di Thomas Napper, con Haley Bennet e Sam Riley. Dopo la prematura morte del marito, Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot sfida le convenzioni assumendo le redini dell’azienda vinicola che i due coniugi avevano da poco avviato insieme. Guidando l’azienda attraverso vertiginosi rovesci politici e finanziari, la protagonista resiste alle critiche, rivoluziona l’industria dello champagne e diventa una delle prime grandi donne d’affari nel mondo. Durata 89 minuti. (Greenwich Village sala 1)

Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Maria Montessori – La nouvelle femme – Regia di Léa Todorov, con Jasmine Trinca. Lily d’Alengy, una cortigiana di successo nella Parigi dei primi anni del Novecento, reincontra una figlia inaccettabile per la società del suo tempo. La donna fugge a Roma, dove ha sentito ci sia un valido istituto capace di prendersi cura di bambine come la sua: qui incontra Maria Montessori, educatrice e madre di un ragazzino nato fuori del matrimonio. Sarà compito di Maria (unita agli sforzi del padre del ragazzo, un suo collega) spingere le autorità ad accettare la bontà e la validità di quel suo metodo educativo sinora rifiutato nei confronti di quell’infanzia sinora rifiutata. Durata 100 minuti. (Centrale anche V.O., Fratelli Marx sala Groucho, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Chico)

Megalopolis – Drammatico. Regia di Francis Ford Coppola, con Adam Driver, Jon Voigt, Talia Shire e Dustin Hoffman. Il geniale architetto Cesar Catilina cerca di far balzare la città di New Rome in un futuro utopico e realistico, mentre il suo oppositore, il sindaco Franklyn Cicero, rimane impegnato in uno status quo regressivo, perpetuando l’avidità, gli interessi particolari e la guerra di parte. Tra i due c’è Julia Cicero, la figlia del sindaco, il cui amore per Cesar ha diviso la sua lealtà, costringendola a scoprire cosa crede che l’umanità meriti veramente. Durata 138 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 3, Romano sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La misura del dubbio – Drammatico. Regia di e con Daniel Auteuil. Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik, padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. Durata 115 minuti. (Eliseo)

La storia di Souleymane – Drammatico. Regia di Boris Lojkine, con Abou Sangare. Souleymane proviene dalla Guinea e abita a Parigi, dove si guadagna da vivere consegnando cibo in bicicletta. Ora ha solo due giorni di tempo per prepararsi alla perfezione e superare il colloquio di richiesta asilo: il problema è che ha deciso di raccontare una storia che non è la sua. Durata 93 minuti. (Nazionale sala 3)

Il tempo che ci vuole – Drammatico. Regia di Francesca Comencini, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano. Luigi e Francesca condividono la passione per il cinema, nonostante le diverse scelte di vita e i modi di stare al mondo. La storia è ambientata durante gli anni di piombo, sul set di “Pinocchio”, il film a cui Luigi Comencini sta lavorando in quei giorni. Lei è una bambina ma lui le parla con serietà, compostezza e rispetto come si fa con un’adulta. Francesca cresce e diventa ragazza in un periodo storico di cambiamento, ricco di lotte politiche e di rivoluzioni sociali, ma purtroppo anche di stragi. La passione di Francesca per il cinema l’accompagna sempre ma la magia fa spazio all’insicurezza. È proprio in questo frammento della storia italiana che compare e si diffonde nel Paese l’eroina, che segnò e stravolse la vita di Francesca e della sua generazione. Luigi è disarmato, non sa come reagire, ma decide di starle accanto portandola con sé a Parigi. Durata 110 minuti. (Nazionale sala 4)

The Apprentice – Alle origini di Trump – Drammatico. Regia di Ali Abbasi, con Sebastian Stan, Jeremy Strong e Maria Bakalova. New York, anni Settanta. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn. Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato – che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro i Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy – insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica. Il resto è storia. Durata 120 minuti. (Classico, Ideal, Nazionale sala 1 anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Trifole – Drammatico. Regia di Gabriele Fabbro, con Umberto Orsini, Margherita Buy, Enzo Iacchetti e Ydalie Turk. Dalia, una giovane donna cresciuta a Londra, non ha alcuna aspettativa per il futuro e non è per nulla motivata. Sua madre le chiede di prendersi cura di suo nono Igor, affetto da demenza senile, che vive in un piccolo paesino delle Langhe, nella speranza che stare in mezzo alla natura possa aiutarla a fare chiarezza e trovare la sua strada. Arrivata in casa del nonno, Dalia scopre che l’uomo, che peggiora di giorno in giorno, ha ricevuto una notifica di sfratto a causa delle aziende vinicole locali, che stanno espandendo i loro territori e sono interessate a impossessarsi anche dei terreni destinati un tempo ai vecchi trifulau. La giovane deve trovare in breve tempo la somma di denaro che copra il pagamento dell’abitazione mentre Igor condivide con lei i segreti dei trifulau e la manda per i boschi con la cagnolina Birba, alla ricerca di qualcosa di inestimabile valore: il grande tartufo bianco, che potrebbe salvare la loro casa. Durata 100 minuti. Greenwich Village sala 3, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Eliseo Grande, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 2)