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Pasqua, tradizioni ed emozioni in alto Piemonte

In primavera l’alto Piemonte fiorisce in un mosaico di tradizioni e emozioni. Affascinante in ogni stagione, durante le festività pasquali questo territorio svela il meglio della sua bellezza e delle sue antiche usanze, regalando momenti indimenticabili. L’alto Piemonte trasforma la Pasqua in un momento tutto da scoprire, dal novarese, a Vercelli alla Valsesia con processioni e rievocazioni che rimandano alla storia e alle tradizioni locali. A Romagnano Sesia, ogni due anni dispari il borgo diventa un teatro a cielo aperto per la sacra rappresentazione della passione di Cristo. Nei tre giorni della Pasqua, oltre 300 figuranti, interpretati dagli abitanti del paese, portano in scena le ultime ore di Gesù e la sua Resurrezione, muovendosi tra le vie e le piazze in una atmosfera carica di sentimento. Questa tradizione attira migliaia di visitatori, offrendo un evento di grande intensità e partecipazione. A Oleggio la Pasqua si anima con la Corsa della Torta, dove gli scapoli del borgo corrono lungo le vie del centro storico per contendersi il Palio delle Contrade e la Torta del Sindaco. A precedere la competizione, un corteo rinascimentale in costumi d’epoca si raduna sotto la torre del Bagliotti, trasformando la città in uno scenario suggestivo.

Spostandoci a Vercelli, in occasione del Venerdì Santo si assiste alla processione delle macchine. Straordinari gruppi statuari che sono vere e proprie opere d’arte scolpite nel legno e che vengono portati a spalla dagli incappucciati delle confraternite, dando vita ai momenti più intensi della passione di Cristo.

Salendo verso la Valsesia, a Quarona dal 1982 il Venerdì Santo è dedicato alla rievocazione della Via Crucis: le scene rappresentate, un tempo itineranti, ora si svolgono tra piazza Silvio Pellico e la Chiesa di San Giovanni al Monte, richiamando ogni anno un pubblico sempre più numeroso e affascinato da questo momento di storia e di Pathos.

A Varallo, la domenica delle Palme si accende di emozione con la processione delle Sette Marie. Le protagoniste, sette giovani donne che incarnano il dolore di Maria, aprono un corte solenne che si snoda dalla collegiata di San Gaudenzio fino al Sacro Monte, patrimonio UNESCO, attraversando il cuore della città in un connubio di devozione e simbolismo che lascia un‘impronta indelebile nell’animo di chi vi partecipa.

“Vivi Alto Piemonte – un mosaico di meraviglie” è un progetto di valorizzazione turistica del Piemonte nord orientale promosso dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, volto a promuovere le bellezze delle province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola. Si tratta di un invito a scoprire un territorio che offre esperienze indimenticabili tra enogastronomia, cultura e tradizioni sia per gite di prossimità sia per vacanze più lunghe, esplorandone le numerose sfaccettature e specificità. “Vivi Alto Piemonte” punta a far riscoprire una terra che, come un mosaico, svela le sue meraviglie pezzo dopo pezzo, offrendo a ogni visitatore un’esperienza unica.

Mara Martellotta

Pilates e Benessere: In equilibrio per la Ricerca

Dopo gli appuntamenti al Circolo dei Lettori, ai Giardini dei Musei Reali e al Museo Nazionale dell’Automobile, un nuovo speciale evento.

 

Candiolo, 2 aprile 2025 – Una straordinaria partecipazione ha caratterizzato l’appuntamento con “Pilates e Benessere: In equilibrio per la Ricerca”, svoltosi nel pomeriggio di mercoledì 2 aprile nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria. Oltre 200 persone si sono riunite nella Galleria Grande per condividere un’ora di pilates in uno scenario unico, immersi nella bellezza e nella cultura, animati da uno spirito di solidarietà e consapevolezza.

Guidati dalla madrina della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Cristina Chiabotto, e dalle insegnanti della scuola Futura Pilates, i partecipanti hanno vissuto un momento di profondo benessere, unendo il movimento del corpo al sostegno della ricerca oncologica. L’iniziativa rientra nel progetto “Candiolo Cares”, promosso dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sul valore della prevenzione e del benessere come alleati contro il cancro.

Questo evento, giunto al suo nono appuntamento (quattro momenti all’interno dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, uno al Circolo dei Lettori, ai Giardini dei Musei Reali, al Museo Nazionale dell’Automobile e all’Inalpi Arena), è stato dedicato in particolare alle pazienti

dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, ma ha coinvolto anche amici, familiari e sostenitori della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, dimostrando ancora una volta quanto la partecipazione attiva e il coinvolgimento della collettività possano fare la differenza.

“Pilates e Benessere” è un progetto della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro nato per promuovere stili di vita sani e consapevoli, offrendo occasioni di incontro, attività fisica e condivisione, per diffondere una cultura del benessere che cammina insieme alla cura e alla ricerca.

“Menù a 10 mani”: cinque chef, una cucina e una location d’eccezione

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Torna a Torino il format speciale targato To Be Events che consente di cenare in cinque ristoranti stellati contemporaneamente. Nella cena “Menù a 10 mani” non serve il dono dell’ubiquità: bastano cinque chef, una cucina e una location d’eccezione! Quest’anno ancor più eccezionale, trattandosi della meravigliosa Palazzina di Caccia di Stupinigi, annoverata a pieno diritto come Patrimonio Unesco.

Durante la cena placée vengono serviti cinque piatti, ciascuno preparato da uno chef diverso e abbinato a un grande vino selezionato. In questo modo una brigata di stelle che diversamente non avrebbe mai lavorato insieme può riunirsi intorno agli stessi fornelli e dare vita a un’esperienza unica.

Gli ched protagonisti della serata del 5 aprile a Stupinigi saranno, in un meraviglioso intreccio di sapori che condurrà i presenti in un viaggio gustativo indimenticabile:

  • CHRISTIAN BALZO – Ristorante Piano 35*​

  • STEFANO SFORZA – Ristorante Opera​

  • MAX CHIESA – Ristorante Kensho​

  • NICCOLO’ GIUGNI – Ristorante Razzo​

  • FABRIZIO RACCA – Pasticceria Fabrizio Racca

L’evento è organizzato in collaborazione con Orticola, in concomitanza con la serata inaugurale della manifestazione “FLOR”.

L’alta cucina questa volta sarà anche unita in un saldo abbraccio alla solidarietà, dal momento che parte del ricavato della cena sarà devoluto a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, per sostenere le attività di cura dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Insomma, per il pubblico, la possibilità di partecipare ad un evento che fe bene al palato, ma soprattutto al cuore.

INFO BIGLIETTI

I biglietti per questa serata speciale sono in vendita sul sito ufficiale di To Be Events al link

https://shop.tobevents.it/event/menu10manistupinigi/

L’accredito è obbligatorio e i posti sono limitati.

Ogni tavolo ospiterà da un minimo di 8 a un massimo di 10 persone.

Qualora in fase di prenotazione l’acquirente voglia acquistare i posti dell’intero tavolo, tutti i commensali potranno cenare insieme. In caso contrario, il tavolo potrebbe ospitare persone di nuclei familiari diversi.

Qualora acquirenti diversi desiderino cenare allo stesso tavolo pur acquistando i biglietti in momenti e con modalità diverse, basterà inviare il prima possibile una mail all’indirizzo accrediti@tobevents.it segnalando i nominativi per essere assegnati allo stesso tavolo. L’organizzazione cercherà, compatibilmente con gli spazi, di soddisfare le richieste di tutti.

L’evento termina alle ore 23.00 circa.

In caso di impossibilità a partecipare all’evento dopo l’acquisto, il biglietto è cedibile a terzi – previa notifica all’indirizzo e-mail accrediti@tobevents.it – ma non è rimborsabile.

Il tulipano è così bello perché ha il virus!

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Un dono inaspettato da un Virus. La bellezza del Tulipano!
In un periodo in cui il mondo ha lottato strenuamente contro il Covid-19, una scoperta sorprendente ci ricorda che la natura ha i suoi modi unici di esprimere bellezza, anche attraverso le sfide. È incredibile pensare che la bellezza di uno dei fiori più amati, il tulipano, possa derivare da un virus. Questo fenomeno, che ha affascinato botanici e appassionati di giardinaggio, ci offre una nuova prospettiva su come le mutazioni virali possano influenzare la flora.
La contessa Consolata Beraudo spiega che quando si piantano i bulbi di tulipano, non c’è alcuna garanzia che i fiori che sbocceranno saranno dello stesso colore dei bulbi. Questo è dovuto alle mutazioni causate da un virus specifico, noto come il virus del mosaico del tulipano. Queste mutazioni possono generare fiori con incredibili striature e tonalità sorprendenti, striature a forma di piuma o di fiamma, creando una varietà di colori che vanno ben oltre le aspettative iniziali.
Le striature di colore intenso e le diverse sfumature che caratterizzano i tulipani infettati da questo virus sono un vero spettacolo per gli occhi. Ogni fiore diventa un’opera d’arte unica, frutto di un processo naturale che sfida le convenzioni. La bellezza che ne deriva è un promemoria di come la natura possa trasformare anche le situazioni più inaspettate in qualcosa di straordinario.
Questa scoperta ci invita a riflettere su come, in un mondo in cui i virus (ricordate il Covid!) sono stati spesso associati a malattie e sofferenze, ci siano anche esempi di come possano contribuire a creare bellezza. La natura, con la sua complessità e il suo mistero, continua a sorprenderci, dimostrando che anche nei momenti più bui possono emergere nuove forme di vita e bellezza.
In conclusione, i tulipani ci insegnano che la bellezza può nascere anche dalle avversità. Mentre continuiamo a combattere le sfide della nostra epoca, possiamo trarre ispirazione da questi fiori straordinari, simbolo di resilienza e creatività della natura.
La prossima volta che ammireremo un tulipano, potremmo ricordare che dietro la sua bellezza si cela una storia di mutazione e trasformazione, un vero e proprio miracolo della vita.

FRANCESCO VALENTE

Guarda il video👇

Topolino dedica una copertina variant a Torino Comics

Sulla copertina del numero 3620 del settimanale in edicola dal 2 aprile. I simboli di Torino in stile cubista e futurista nel disegno firmato da Paolo Mottura.

 

In occasione della XXIX edizione di Torino ComicsPanini Comics presenta un’edizione variant a tiratura limitata di Topolino 3620.

 

La copertina celebra la città di Torino ed è firmata da Paolo Mottura; l’autore di Pinerolo rende omaggio al capoluogo piemontese attraverso alcuni dei suoi simboli più noti: la Mole Antonelliana, il grande Torino, l’automobile, i viali e i portici, il bicerin e il gran balon.

Il tutto è rappresentato con uno stile tra il cubista e il futurista, a sottolineare la propensione della città per l’arte. E tra tutte queste suggestioni fa capolino la sagoma stilizzata di Topolino che questa volta incontra la città in occasione di Torino Comics. La cover è inoltre stampata su una particolare carta dall’effetto anticato, che fa sembrare di avere tra le mani un antico e pregiato dipinto.

 

I visitatori di Torino Comics potranno acquistare l’albo Topolino n. 3620 con la copertina variant allo stand Panini al prezzo di €7.

 

Torino Comics | XXIX edizione

Da venerdì 11 a domenica 13 aprile 2025

Lingotto Fiere

via Nizza 280 – 10126, Torino

 

Orari

Tutti i giorni dalle 10 alle 19.30

 

Contatti

www.torinocomics.com

facebook.com/torinocomics

instagram.com/torinocomics

email: info@torinocomics.com

Messer Tulipano compie 25 anni

Torna dal 29 marzo al 1 maggio prossimi la venticinquesima edizione di ‘Messer Tulipano’, la grande manifestazione che annuncia ogni anno l’arrivo della Primavera nel parco del castello di Pralormo, in provincia di Torino.

Ogni edizione si caratterizza per un nuovo e originale piantamento di tulipani rinnovato nella varietà e nel colore.

Nell’edizione corrente si contano oltre 1300 tulipani, che vanno ad affiancarsi alle tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici, ma anche un percorso nel sottobosco che è dedicato a tulipani conosciuti già nel Seicento, come le varietà botaniche di quei tulipani che nascono nei boschi, soprattutto in Asia ed in genere sono alti dai 15 ai 20 cm con foglie sottili.

La manifestazione coinvolgerà il parco intero, progettato nell’Ottocento dall’architetto di corte Xavier Kurten, realizzatore dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude in Piemonte. Nei grandi prati sono presenti aiuole dalle forme morbide e sinuose, ponendo attenzione a non alterare l’impianto originario, di modo tale che le aiuole serpeggino tra gli alberi secolari, che dominano un sottobosco fatto di ciuffi di muscari, narcisi e giacinti.

Quest’anno, avendo la manifestazione compiuto 25 anni, sarà l’occasione per una festa particolare. Un’introduzione storica racconterà la storia del tulipano, partendo dal Seicento, quando in Olanda scoppiò una vera e propria febbre del tulipano con costi altissimi per ogni bulbo, che valeva come un’abitazione. Gli olandesi si indebitarono per comprarli alle aste. Questo andamento durò fino al 1630, poi di colpo l’interesse per questo fiore svanì e avvenne il primo fallimento finanziario europeo. L’introduzione storica racconterà la vera storia del tulipano in Asia, in Turchia, in Mongolia e poi in Europa.

Quest’anno, accanto ai normali tulipani, sono previste varietà speciali come il tulipano “a fior di giglio”, dal gambo sottile e dai petali appuntiti, i tulipani “famiglietta” a mazzetto su un unico stelo, i “viridiflora”, con le fiammature verdi, i “parroquet” dal gambo movimentato e i petali spettinati, i “frills”, con i petali frastagliati e quei tulipani che durante la fioritura fanno le mutazioni di colore. Un bosco sarà poi dedicato ai narcisi e, nella serra antica, giunta da Parigi dai fratelli Lefevre nel 1890, si potrà ammirare una collezione di orchidee e nel giardino su cui si affaccia la serra il tulipano nero ”Queen of the night”, che viene a spiccare tra tulipani rosa e bianchi.

Sarà presente anche una apprezzata zona shopping che offrirà prodotti stagionali dei produttori agricoli, miele, marmellate, vini doc, cosmetici naturali, tessuti e articoli per la casa, piante, fiori e prodotti per rinnovare il giardino e il terrazzo. Sarà anche allestito un bar ristorante, che proporrà menù, piatti caldi e freddi e panini. Per gli amici a 4 zampe ciotole d’acqua fresca e un vero e proprio Dog Bar nel parco.

In occasione di Messer Tulipano inaugurerà anche la nuova stagione di aperture al pubblico dell’interno del castello che propone due itinerari, uno dedicato alla vita quotidiana, in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore e uno al Trenino di corte, un impianto d’epoca in miniatura che occupa tre sale, su cui viaggiano treni a scala 0 tra paesaggi dipinti sulle pareti e gallerie scavate nei muri.

Castello di Pralormo

Via Umberto I 26, Pralormo

Tel 011884870

 

Mara Martellotta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al “Faggio” Un Artista Dalla Missione Speciale

Carmagnola – La RSA “Il Faggio”, gestita da Sereni Orizzonti, ha accolto venerdì 21 marzo un evento «speciale che ha illuminato la giornata degli ospiti con magia, musica e solidarietà. Luca Molinero, in arte “Folletto Piluca ‘x”, ha portato il suo spettacolo unico che fonde narrazione, musica e magia in un’esperienza coinvolgente per gli ospiti della struttura. Molinero è un artista e autore di libri per ragazzi. Ha pubblicato opere come “Il circo delle Farfalle” e “Il mio gatto non porta gli stivali”, concentrandosi su tematiche di inclusione e solidarietà.

Un Artista Dalla Missione Speciale

Reduce da esperienze significative in ospedali pediatrici e palcoscenici, il Folletto Piluca ‘x non è un semplice intrattenitore, ma un artista con una missione profonda: regalare momenti di gioia e distrazione, soprattutto a chi attraversa difficoltà. La sua performance è un viaggio tra fiabe cantate e raccontate, dove ogni brano musicale nasconde una magia e ogni magia si tramuta in musica.

Lo spettacolo nasce dall’esperienza dell’artista con bambini ricoverati, anziani e persone con disabilità, con l’obiettivo di trasformare semplici pomeriggi in viaggi attraverso mondi fantastici. Gli ospiti della RSA “Il Faggio” hanno potuto immergersi così in un’esperienza che celebra l’immaginazione, l’amore per la natura e i valori di rispetto e solidarietà.

«Ogni volta che faccio uno spettacolo, porto nel cuore il desiderio che qualcosa di bello possa capitare», dichiara Luca Molinero. Questa filosofia si riflette nel suo lavoro, che spazia dalla letteratura per ragazzi agli spettacoli di intrattenimento, sempre con un profondo impegno sociale.

Lo spettacolo ha portato magia, musica e sorrisi nel cuore degli ospiti della RSA “Il Faggio”. «Ringrazio di cuore Luca per la disponibilità e la bravura nell’intrattenere i nostri anziani, che si sono sorpresi e divertiti come il primo giorno di scuola», racconta il direttore della struttura Angelo Alvaro.

Lo spettacolo di magia si inserisce all’interno di un vasto programma di attività che l’animazione della struttura organizza in sinergia con organizzazioni e volontari del territorio, indispensabili per il benessere dei nostri ospiti.

All’opera di Santa Pelagia approdano le Mistery Guest

Il 27 marzo il via con Vittorio Rosso

Con l’arrivo della primavera cambia la carta dei drink de l’opera di Santa Pelagia, il cocktail bar bistrot collocato nel cuore di Torino.

Il barman del locale, Marco Fabbri, ha ideato “ A night at the Opera”. Atto I, una carta ispirata agli artisti intesi a 360 gradi, proprio a quei personaggi protetti da Santa Pelagia a cui è dedicata l’adiacente chiesa e alla quale il locale si ispira per il nome. Ogni mese la carta si arricchirà di un cocktail preparato durante la mistery guest di quel mese. Il via il 27 marzo con Vittorio Rosso della Reserve di Torino.

“L’idea – spiega Marco Fabbri – è quella di coinvolgere i locali torinesi, in primis per fare sistema e per creare quell’alone di mistero e di novità sulla carta che abbiamo definito e che si ispira ad artisti molto conosciuti , come pittori, ballerini, musicisti”.

Tutti i drink di “A night of the Opera”. Atto I avevano un’identità ben precisa ed erano ispirati a personaggi come Bansky, Roberto Bolle, Guaguin, Taraski, Murakami e Christo.

Eccoli, Banksy ( Opera ‘s Kombucha, Baldoria Vermouth, Zubrowka vodka, Acetosella), Murakami (Sochu, Umeshu, Hojicha, zenzero, Bitter Umami), Bolle ( Roku Gin, aceto di gelsomino, osmanto, mango), Christo ( Cognac Rye Whishy, maltolto, verbena), Gauguin (Rum mix, Liquore Pandan home made, coffe vermouth, mango).

A questi si affiancheranno anche gli iconici cocktail de l’Opera di Santa Pelagia: 1772, l’anno di consacrazione della chiesa adiacente alla Santa, su base Gin e vermouth ambrato con chartreuse gialla per richiamare la liquoristica antica e chiaro riferimento al Bijou Cocktail “Non sono una Santa”, un drink floreale e agrumato su base vodka servito in coppetta come se fosse un cocktail Martini rivisitato e realizzato con un cordiale a base di rose e scorze di Bergamotto e un Dom Benedectine. Santo Americano preparato con Vermouth rosso, infuso al palo santo, Amaro Santoni e Cedratta Tassoni.

Tutti i cocktail possono essere accompagnati dalle Sante Tentazioni: tapas che escono dalla cucina realizzate dallo chef Matteo Cignetti che cura anche la panificazione e la produzione di pasta fresca direttamente nella cucina del locale.

Il Cocktail Bar Bistrot L’opera di Santa Pelagia si trova in via San Massimo 17 a Torino ed è aperto dal lunedì al sabato con orario 12/14.30 e 18/23.

Il locale fa capo ad un gruppo di imprenditori con vocazione all’accoglienza che, nel 2015, ha aperto la Residenza dell’Opera situata sopra il Bistrot e nel 2019 ha inaugurato Opera 35, il boutique hotel con quaranta camere in via della Rocca 35 a Torino.

Info e prenotazioni 3398445525. www.operadisantapelagia.com

Mara Martellotta

Pet food e benessere animale: Innovazioni e strategie di marketing

Giovedì 28 marzo, dalle 18:00 alle 19:00, torna Parla con Me®con una nuova puntata dedicata al mondo del pet food e del benessere animale, approfondendo questa volta il ruolo della comunicazione e del marketing cinofilo nel raccontare e promuovere un settore in continua evoluzione.

Dopo il successo della prima parte, in cui si è discusso di trend, accoglienza e nutrizione per animali, ci addentriamo ora nel cuore delle strategie di comunicazione, dei nuovi linguaggi e delle innovazioni che stanno trasformando l’intero ecosistema pet, dal punto di vista di aziende, professionisti e consumatori.

Ospiti della puntata:

Paola Di Giambattista , Specialista Food & Hospitality, Chef Nutraceutico
Adriano De Sanctis , Consulente e formatore per l’eccellenza nella Dog Hospitality
Rocco Voto , Editore di Dogsportal.it | Consulente e formatore in marketing cinofilo

Anche in questa puntata ci saranno Lola e Stella, le  ospiti a 4 zampe, simbolo di un’accoglienza davvero pet-friendly, non solo dichiarata ma anche praticata.

Si parlerà di:

Come sta cambiando la comunicazione nel settore pet?
Quali strategie di marketing funzionano davvero con i petlovers?
Quanto conta oggi etica, trasparenza e sostenibilità nella scelta del pet food?
Le strutture ricettive sanno comunicare (e offrire) una vera ospitalità per cani?
E cosa possono imparare le aziende del settore da chi vive ogni giorno con e per gli animali?

Una puntata che unisce esperienze sul campo e visione strategica, pensata per chi lavora nel settore pet, nella ristorazione, nel turismo o nella comunicazione, e per chi vuole offrire un’accoglienza autentica anche agli ospiti a quattro zampe.

 Streaming diretto su :

LinkedIn Top Voice di Simona Riccio
Facebook di Simona Riccio
YouTube di ParlaConMe® : urly.it/3144rz

Per rivedere le puntate precedenti: www.parlaconmeofficial.it

📍Torino , lì 25 marzo 2025

Microturismo, viaggiare sostenibile

Destinazioni vicine, mete poco conosciute, valorizzazione delle economie locali.

Lo praticano in molti per questioni di tempo, per ragioni economiche, ma anche per non seguire le masse: è il microturismo una tendenza decisamente in crescita. È l’espressione di un interesse verso destinazioni vicine, che cambia la relazione tra il turista e le mete che visita e che da’ un nuovo senso al peregrinare per svago. Visitare piccole località, gioielli sconosciuti offre al turismo un nuovo volto che rispecchia il concetto di un ritrovato utilizzo del tempo, più dolce, che consente di annullare la frenesia del dover vedere, per credere di viaggiare veramente, troppe attrazioni e male: vince, dunque, la qualità, la bellezza di ridotte dimensioni e il relax. Ma quali sono le caratteristiche e i vantaggi del micro turismo?

Sicuramente questo e’ un modo di viaggiare sostenibile che promuove un turismo a basso impatto ambientale, rispettoso delle risorse naturali e culturali e sostiene le piccole imprese, agriturismi e artigiani, contribuendo alla crescita economica delle comunità. Un’altra prerogativa è data dalla qualità del viaggio: i visitatori possono vivere momenti unici lontano dalle folle, dalle file e da tutte quelle situazioni che possono trasformare una vacanza in un tormento da cui, talvolta, ci si deve riprendere. Lo scambio culturale ha una dimensione diversa, si possono visitare piccole cantine, ammirare siti non troppo noti ma carichi di significato e di arte, conoscere piccole comunità con tutte le loro tradizioni, dalla enogastronomia all’artigianato, dalle consuetudini d’altri tempi alla conoscenza del folclore, dei miti e delle leggende. I benefici non sono solo socio-culturali o economiche, infatti la pratica di questo tipo di turismo, riparato e lento, consente la crescita personale, sviluppa più facilmente l’empatia nei confronti di realtà ridimensionate dove ogni cosa ha una differente concezione di realta’, meno attuale forse, ma autentica. È certamente meraviglioso andare dall’altra parte del mondo a vedere luoghi esotici, spiagge sconfinate e conoscere culture completamente diverse dalla nostra, a volte rappresenta un sogno, ma l’immersione in luoghi dove si vive e si respira l’aria della ricca semplicità e della meraviglia in scala ridotta è un altro desiderio che in molti hanno riconsiderato e che stanno perseguendo.

Laboratori, corsi di artigianato o enologia, inoltre, sono altre attività che arricchiscono ancora di più il “micro” turismo; e’ come accedere all’interno di un mondo vicino, ma anche lontano dalla routine e dalle abitudini quotidiane, dove lo scambio assume un valore diverso, misurato, appassionato. Questa attività in costante crescita permette poi di preservare e mantenere parte della nostra arte e della nostra cultura altrimenti poco attenzionate e quindi mal curate.

Il microturismo, dunque, affronta e vince diverse sfide; restano da perfezionare le infrastrutture o crearne di nuove e adeguare le strutture alla crescita di questa attività perché’ questa modalità di viaggiare rappresenta una valida alternativa per il futuro del settore turistico. Qualche dato?

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel 2023 l’Italia ha raggiunto un nuovo record storico con oltre 447 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, superando i livelli pre-pandemici del 2019. Il Nord-Est dell’Italia si conferma la ripartizione geografica preferita dai turisti, con 176,2 milioni di presenze, pari al 39,4% del totale nazionale. Di queste, oltre 100 milioni sono attribuibili a turisti stranieri.

Maria La Barbera