Contrastare l’abbandono e il randagismo, finanziare il soccorso, la cura, il ricovero e la sterilizzazione degli animali vaganti e in difficoltà, anche attraverso il sostegno diretto alle organizzazioni animaliste che operano nei contesti più difficili. Ecco gli obiettivi della campagna
Il fenomeno del randagismo non soltanto causa di per sé indicibili sofferenze a centinaia di migliaia di animali d’affezione, che dovrebbero vivere in famiglia e non per strada, ma spesso è la premessa per orribili violenze. L’animale randagio è davvero l’ultimo degli ultimi, la sua debolezza è il semaforo verde per la crudeltà umana: quanti animali, nei 432 casi di maltrattamento e animalicidio segnalati l’anno scorso dalla stampa, erano randagi, abbandonati al capriccio e all’arbitrio di persone senza scrupoli? Anche per questa ragione, spesso trascurata, il randagismo va classificato come una vera piaga morale, alimentata da abbandoni e riproduzione incontrollata, che, in maggiore o minore misura, colpisce tutto il Paese. Parte delle risorse sarà dunque impiegata per promuovere, a tutti i livelli, un cambiamento culturale, che consenta di superare definitivamente l’emergenza randagismo. Perché anche agli ultimi tra gli ultimi siano risparmiati fame, sete e sevizie.
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