Lo sviluppo rurale è andato assumendo sempre maggiore peso nella politica agricola europea: nel 1990 rappresentava l’8% della politica agricola comune, nel 2000 il suo peso era raddoppiato, 16%. Ora siamo al 18%
E’ stato chiaro l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, nell’incontro con il quale il 31 luglio ha presentato al partenariato le linee guida del nuovo Piano di sviluppo rurale 2014-2020:
“Quelle del Psr sono le uniche e vere risorse su cui l’agricoltura piemontese può contare per il suo sviluppo. Le useremo in modo trasparente per cercare di dare più omogeneità alla presenza delle imprese agricole sul territorio, così da realizzare coesione”.
Ferrero ha dimostrato come lo sviluppo rurale è andato assumendo sempre maggiore peso nella politica agricola europea: “Se nel 1990 rappresentava l’8% della politica agricola comune, nel 2000 il suo peso era raddoppiato, 16%. Ora siamo al 18%, non lontani da quel 20% che è l’obiettivo europeo per il 2020”.
“Questo – ha concluso l’assessore – è il futuro e il nostro impegno”.
(Fonte: www.regione.piemonte.it)