IL RITORNO DI CONTE

Stadium, finisce in parità l’amichevole con l’Inghilterra

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inglesi4juve stadiumUn 1 a 1 che conferma l’attuale difficoltà della nazionale italiana a vincere le partite. La squadra allenata da Antonio Conte è al terzo pareggio su quattro partite. Alla rete di Pellè che ha portato in vantaggio gli azzurri ha risposto nella ripresa Townsend per i britannici

 

La Nazionale italiana fatica a vincere le partite sia che siano di carattere amichevole come quelle di ieri sera che quelle che contano per la qualificazione europea. Con il pareggio di ieri, con l’Inghilterra, con il risultato di 1 a 1, si è concluso il “trittico” che ha determinato tre pareggi su quattro partite. Che la squadra allenata da Antonio Conte inizi ad avere qualche sintomo di “pareggite” è legittimo pensarlo. Lo vedremo nel mese di giugno, se si tratta di un semplice sentore, allorquando gli azzurri dovranno vedersela con la nazionale croata, prima del nostro girone per la qualificazione al prossimo campionato europeo che si disputerà nel 2016. Intanto, c’è da registrare, come era nelle previsioni, la calorosa accoglienza tributata dalla città ad Antonio Conte e dalla tifoseria bianconera che l’ha applaudito dalla partenza del centro di Torino dove era sistemata la squadra fino al fischio finale della partita. Nessuna contestazione come qualcuno alla vigilia temeva ma solamente attestazioni di stima e amore verso il tecnico salentino. L’incontro, fino alla mezz’ora è di studio ma improvvisamente al 29° minuto si rompe l’equilibrio con la meno prevedibile delle giocate: Chiellini vola via sulla fascia sinistra, mette al centro un delizioso traversone col suo piede sbagliato, quello destro, la sfera impatta sulla testa di di Pellè, che manda il pallone nell’angolino lontano. È l’1-0, solita esultanza di Conte che ha di che essere soddisfatto. Anche perché Bonucci, al 31° salva il vantaggio con un grande intervento in scivolata ad anticipare il taglio di Henderson. Con Ranocchia a completare il trio centrale, la difesa tiene bene fino all’intervallo. A destra, Florenzi concede qualche metro di troppo a Delph, i cui cross dalla trequarti provano a mettere in evidenza Kane. Dall’altra, Sterling e Sturridge non si vedono mai, ma l’Inghilterra è interessante: Hodgson propone Rooney tra la mediana Henderson-Jones-Delph e appena dietro le punte Walcott e appunto Kane. I tre davanti hanno caratteristiche fisiche e tecniche complementari tra loro. L’idea, seppur interessante, disattende un po’ le attese. Il secondo tempo parte con il debuttante empolese Valdifiori in regia, tra Parolo e Soriano e con Eder in attacco. L’oriundo, al 5° della ripresa ha la grande chance di bissare la rete realizzata con la Bulgaria ma Hart respinge prodigiosamente come da lì a poco, Pellè butta via, con un errore grossolano, il pallone del 2 a 0. E come spesso capita nel calcio, chi sbaglia paga. C’erano già state delle avvisaglie con i tentativi di kane e Gibbs. Nel frattempo, per l’Italia entravano Abate, Vazquez e Immobile, successivamente Verratti, Moretti e Antonelli. Ma il finale di gara è tutto britannico. Uno dei volti nuovi è Townsend che vedendo Moretti dargli le spalle ne approfitta per caricare il destro imparabile per l’incolpevole Buffon. 1 a 1. Ma gli inglesi, sull’entusiasmo del raggiunto pareggio non demordono e per ben due volte Rooney costringe il Gigi nazionale a esibirsi in due belle parate. Ora anche l’Italia ha un paio di ghiotte occasioni ma vengono sventate da Hart. Infine, c’è un’incursione di Bonucci all’interno dell’area di rigore. Il difensore bianconero chiede il calcio di rigore per un fallo di mano ma inutilmente. Alla fine, l’arbitro decreta la fine dell’incontro, per un risultato tutto sommato giusto per le squadre.

 

                                                                                                                                 Dario Barattin