E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero uscire elementi imbarazzanti, nessun problema per il governatore: se la vedrà il Pd
Altro che ombre, quelle che -se mai si fossero manifestate- avrebbero portato alle dimissioni del governatore. Il Tar le ha spazzate via: le elezioni in Piemonte non s’hanno da (ri)fare. Il presidente ha vinto con un margine così elevato, che nulla potrà farlo decadere.
Certo, resta qualche problemino a carattere giudiziario che riguarda la lista provinciale ” Torino Pd Chiamparino”, ma il tribunale regionale esclude che si possa arrivare “all’annullamento dell’intera competizione elettorale”. I giudici amministrativi lo spiegano chiaramente nelle motivazioni della sentenza sul ricorso contro il presidente della Regione. Secondo il Tar il solo effetto potrebbe essere, al massimo, l’annullamento del verbale di ammissione e degli eletti della lista. In questo senso si deve aspettare l’esito del procedimento civile da attivare con querela di falso. Ma il tutto è rinviato a ottobre. Ora il Chiampa farà pulizia all’interno del suo partito? E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero emergere aspetti imbarazzanti, poco male. Il presidente non c’entra. Se la veda il Pd.