Al Museo Nazionale dell’Automobile una mostra per raccontare i trent’anni sotto la Mole dell’Istituto Europeo di Design
Non poteva scegliersi location migliore del Mauto-Museo Nazione dell’Automobile di Torino, per ricordare alla città e con essa festeggiare i trent’anni trascorsi dall’apertura nel capoluogo piemontese della filiale subalpina dello IED, la Scuola di Alta Formazione in ambito creativo e del design, nata 53 anni fa da una straordinaria intuizione del suo fondatore Francesco Morelli (scomparso nel 2017) e che oggi conta 11 sedi nel mondo – fra Italia, Spagna e Brasile – con 10mila studenti in rappresentanza di 100 diverse nazionalità. Numeri decisamente importanti cui contribuiscono con cifre altrettanto decisamente positive i 900 studenti dello IED Torino, aumentati del 60% negli ultimi cinque anni, di cui circa il 20% stranieri. Studenti – dicono le statistiche – per i quali il tasso di placement in ambito lavorativo post-scuola è di oltre il 70% a soli sei mesi dall’ottenimento del diploma, sull’onda di programmi fondati, fin dall’estate del 1989, quando aprì la sede torinese (oggi in via San Quintino, 39), “sulla scelta di docenti professionisti del settore e sulla collaborazione diretta con le aziende e le istituzioni del territorio”. L’obiettivo è per noi quello di creare “uno spazio di ricerca, una rete aperta e attiva –precisano i responsabili della Scuola – in grado di insegnare e promuovere la cultura del progetto, dove l’approccio al design diventa strumento di trasformazione sociale, culturale ed economica”. E proprio in quest’ottica è da leggersi la mostra del trentennale, dall’esaltante titolo “Over the future”, allestita al Mauto e che vede esposti 12 modelli ( Concept Cars ) in scala reale, realizzati dal 2004 in poi come tesi di laurea del “Master in Transportation Design” (organizzato in partnership con i Centri Stile dei più noti brand internazionali) e presentati in anteprima mondiale a diverse edizioni del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra. Così, attraverso la descrizione del design process – che dallo sketch a mano libera porta via via alla realizzazione di un “modello fisico” – in rassegna al Museo di corso Unità d’Italia a Torino possiamo ammirare “esercizi di stile” di notevole impatto visivo e di ben chiare e concrete funzionalità sociali ed economiche: dalla Scorpion realizzata con Abarth e dalla X1/99 con Fiat alla Passocorto e alla Kite (“veicolo libero” che corre su terra e su acqua), firmate insieme alla Hyundai, affiancate alla Gloria creata nel 2013 per Alfa Romeo e al trittico Syrma-Shiwa-Scilla nato dalla collaborazione con Quattroruote (la terza firmata anche con Pininfarina), fino alla Tomo, l’ultima arrivata – una Concept Car elettrica a metà strada fra uno smart device ed un mobility tool –progettata insieme a Honda. In mostra si è anche pensato ad uno spazio ad hoc, che non poteva mancare in un’importante festa di compleanno, dedicato agli “Alumni IED”, giovani talenti creativi formati e consegnati al mercato del lavoro e diventati oggi designer affermati nei “Centri Stile” delle Case Automobilistiche più importanti a livello internazionale. “L’esposizione al Mauto – precisa Paola Zini, direttore IED Torino – sottolinea la grande forza di una formazione fatta di teoria e attività di laboratorio, modello che dal Transportation Design si irradia fino a coinvolgere tutte le altre discipline, dalla Comunicazione alla Moda, dall’Interior e Product Design alle Arti Visive”. E conclude: “Nel prossimo futuro di IED Torino l’obiettivo è infatti quello di rendere i laboratori, vero cuore pulsante della scuola, sempre più protagonisti”.
Gianni Milani
“Over the future – 30 anni di IED a Torino”
Museo Nazionale dell’Automobile, corso Unità d’Italia 40, Torino; tel. 011/677666 o www.museoauto.it
Fino al 22 settembre
Orari: lun. 9/14 e dal mart. alla dom. 9/19
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