edilizia

Tutto sul Superbonus 110%. Un ciclo di incontri online per rispondere alle domande

A cura dell’Associazione Proprietà Edilizia – Confedilizia Torino

Ape Confedilizia Torino organizza 8 incontri online per rispondere a tutte le domande sul Superbonus 110%.

L’Ecobonus 110% contenuto nel Decreto Rilancio prevede una detrazione del 110% sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica di case private e condomini. In alternativa alle detrazioni, il Superbonus permette di scegliere la cessione del credito o sconto in fattura.

Si tratta di una misura molto complessa, che necessita diversi approfondimenti per essere spiegata bene.

A partire dal 7 aprile 2021, ogni mercoledì dalle 14,30 alle 16 sulla piattaforma Zoom, i consulenti di Ape Confedilizia Torino spiegheranno, in modo pratico, come funziona l’Ecobonus 110% e quali sono le sue caratteristiche principali.

Le domande dovranno pervenire ai consulenti il venerdì antecedente il webinair alla mail apetorino2020@gmail.com.

I webinair sono gratuiti per gli associati Ape Confedilizia e con una quota di 10 euro per i non associati.

L’iscrizione è obbligatoria via mail apetorino2020@gmail.com.

Il link e le istruzioni per partecipare al webinair saranno trasmesse alla conferma delle iscrizioni.

Info: 011/5214218

Ufficio Comunicazione

Ape Confedilizia Torino

Tel. 377/3189023

Associazione Proprietà Edilizia – Confedilizia Torino

SUPERBONUS 110%

CICLO DI WEBINAIR PER RISPONDERE ALLE DOMANDE

CALENDARIO

Mercoledì 7 aprile ore 14,30-16

Aspetti fiscali e novità in merito a cura del Dott. Lorenzo Berta e del Dottor Marco Cazzara

Mercoledì 14 aprile ore 14,30-16

Contrattualistica, aspetti legali e condominio a cura degli Avvocati Saveria Del Vecchio, AnnaRosa Penna e Fabrizio Cardaci

Mercoledì 21 aprile ore 14,30-16

Rapporti con General Contractor/banche e loro Advisor a cura del Dottor Lorenzo Berta e dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 28 aprile ore 14,30-16

Aspetti energetici e temi di isolamento termico a cura dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 5 maggio ore 14,30-16

Sismabonus: quando si può applicare a cura dell’Ing. Andrea Baracco

Mercoledì 12 maggio ore 14,30-16

Gli aspetti urbanistici a cura dell’Arch. Marco Aimetti

Mercoledì 19 maggio ore 14,30-16

Rapporto tra i vari bonus sull’immobile a cura del Dott. Lorenzo Berta e dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 26 maggio ore 14,30-16

Le procedure e i percorsi: dalla fattibilità alla fine lavori a cura dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

 

Il settore edile al tempo del Covid

Intervista al Presidente dei Giovani Imprenditori Edili dell’ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, Architetto Andrea Cavallari

 

“Quando abbiamo chiuso i cantieri edili nel marzo 2020 – spiega l’architetto Andrea Cavallari, Presidente dei Giovani ImprenditoriEdili dell’ANCE Piemonte e Valle d’Aosta – la nostra Associazione si è sin da subito attivata per tutelare al meglio i dipendenti appartenenti al settore edile e per poter poi riaprire in assoluta sicurezza. Le imprese hanno, così, dovuto adattare e in alcuni casi rifare i loro DVR (Documenti  di Valutazione Rischi), e si sono spesso trovate di fronte a evidenti difficoltà nel reperimento dei dispositivi di sicurezza e di protezione individuali. A questo si è aggiunta la necessità di adeguare gli spazi interni ai cantieri, aumentando il distanziamento tra gli operai al fine di permettere lo svolgimento delle attività lavorative in sicurezza, seppur con non poche difficoltà e con evidenti rallentamenti della produttività.

Garantire il distanziamento tra gli operai ha richiesto una dilatazione dei tempi di esecuzione dei lavori stessi, in quanto in campo edilizio molto spesso più soggetti sono impegnati in uno spazio ristretto, compiendo operazioni a catena, in situazioni di vicinanza, che mal si conciliavano e si conciliano con le norme di distanziamento imposte dalla pandemia”.

“Dopo il primo lockdown – aggiunge l’architetto Andrea Cavallari – attraverso indagini campione interne dell’ANCE  Piemonte abbiamo riscontrato all’interno delle imprese associate le seguenti criticità: il 76,4% ha incontrato una difficoltà nella copertura dei costi aggiuntivi per la sicurezza; il 63,9% ha registrato un calo nella produzione; il 62,3,% l’impossibilità di fornire la formazione di base ai neoassunti; il 45% ha riscontrato la complessità nell’applicazione delle misure per l’accesso ai cantieri; il 41,7%difficoltà nel gestire il rispetto delle distanze interpersonali nelle attività lavorative e il 34,7% per cento problematiche nell’approvvigionamento  delle forniture”.

“Per quasi l’80 per cento delle imprese – precisa l’architetto Andrea Cavallari – il problema principale riguarda i costisostenuti a seguito dell’introduzione delle misure di protezione per ridurre il rischio di contagio da Covid . Abbiamo più volte ribadito la necessità del riconoscimento dei costi Covid a carico delle imprese, vale a dire dei costi delle attrezzature che sono state necessarie all’adeguamento degli spazi del cantieri ( quali l’ingresso contingentato e la rinegoziazione degli spazi) e i costi lievitati dell’affitto dei container per il personale del cantiere. Soprattutto è stata da noi ribadita la necessità di un riconoscimento di quei costi corrispondenti al rallentamento riscontrato nella produttività, dal lockdown in poi”.

“Sicuramente – afferma l’architetto Cavallari – abbiamo potuto riscontrare un dialogo proficuo con la Regione Piemonte che ha adeguato il prezzario regionale, in modo tale da contenere una sezione capace di tener conto delle misure di sicurezza legate ai dispositivi di sicurezza anti Covid, secondi le disposizioni previste dal DPCM del 17 maggio 2020. Certamente questo fatto ha dato un po’ di sollievo alle imprese edili nel campo dei lavori pubblici. Nel contesto privato, invece, si notano ancora delle sofferenze. I problemi maggiori sono stati riscontrati nelle difficoltà di far comprendere alle committenze private l’importanza di riconoscere alle imprese quei costi connessi al protrarsi dei tempi delle attività di lavoro. L’allungamento dei tempi di esecuzione delle opere e il rallentamento della produzione, al fine di garantire lo svolgimento delle attività, comporta certamente un incremento considerevole dei costi fissi che un’impresa è chiamata a sostenere, al fine di poter proseguire lo svolgimento delle attività di cantiere, secondo le nuove modalità  imposte dalla normativa in questo periodo di pandemia, aspetto questo certamente rilevante e non di poco conto, molte volte sottovalutato dai Privati”.

“Il problema del rallentamento della produzione – spiega l’architetto Andrea Cavallari – ha giocato certamente un ruolo cruciale e ha inflitto un duro colpo alle imprese del settore, già fortemente in crisi nei tempi antecedenti al Covid; tuttavia le ultime misure messe in campo dallo Stato riguardo al Superbonuse alla Politica Europea sul tema dei Fondi e FinanziamentiEuropei, connessi al documento della Next Generation UE,sembrano oggi aprire uno spiraglio ottimistico su questa situazione e paiono far intravedere una ripresa nel settore edile rispetto ai periodi bui precedenti. I finanziamenti sono, infatti, un tassello fondante nel rilancio del nostro settore e del nostro Paese; per troppo tempo questo aspetto ci è stato calato dall’alto e lo abbiamo subito con ricadute devastanti sui nostri territori e con l’immobilismo. Siamo consapevoli, oggi più che mai, che la complessità risiede nel vero e proprio atto di “cantierizzazione” della risorsa a disposizione che è esistente ed è concreta. Serve passare dalla programmazione di bandi standard a programmazioni calzate sui nostri territori, che ci permettano concretamente di utilizzare i finanziamenti  a disposizione e, per fare ciò, occorre una burocrazia sicuramente più snella. Siamo consapevoli inoltre del grande sforzo che si deve compiere, ma è un passo assolutamente necessario, perché un Paese con i cantieri bloccati, le aree urbane in degrado e i territori in dissesto, è un Paese malato, un Paese che cancella a noi giovani la prospettiva di un futuro”.

“Auspichiamo – aggiunge l’architetto Andrea Cavallari – una programmazione delle risorse stanziate dall’Unione Europea e che avverrà tanto a livello regionale, quanto su scala maggiore, anche a livello nazionale. Si tratterà di una grande sfida che le nostre imprese edili dovranno essere capaci di raccogliere per il futuro, per poter attivare investimenti, sicuramente attratti anche da nuove opere infrastrutturali a livello territoriale. Siamo consapevoli inoltre che interventi infrastrutturali complessi e reticolari avranno la forza di generare interventi puntuali, secondo la logica dell'”investimento chiama investimento “. Ben esplicativo a tal proposito risulta il caso della TAV, che sebbene osteggiata per anni, e seppur ancora in fase di ultimazione, ha già attratto importanti investimenti in Piemonte, non ultimo la Italvolt, la più grande fabbrica di batterie del mondo”.

“Le imprese edili – conclude l’architetto Andrea Cavallari – stanno facendo attualmente una scommessa sul futuro, proprio sulla base dell’impiego ottimale dei finanziamenti europei e sulla proroga dei meccanismi di Bonus, auspicando nel contempo uno snellimento della burocratizzazione, elemento imprescindibile per rilanciare il settore delle costruzioni e l’economia del Paese, attuando una rigenerazione del tessuto urbano metropolitano che guarda allo sviluppo sostenibile”.

Mara Martellotta 

Ape Confedilizia: “superare il blocco degli sfratti”

L’ Ape Confedilizia Torino rileva che il blocco degli sfratti prorogato al 30 giugno 2021 continua a creare enormi danni ai proprietari di casa, la cui proprietà è spesso frutto del risparmio di una vita e unica fonte di reddito. Una discriminazione verso i proprietari, che  nulla ha a che fare con la crisi causata dal Covid.

Ape Confedilizia chiede, pertanto, la sospensione del blocco degli sfratti generalizzato, che non tiene conto di quanti avessero iniziato ad essere morosi, prima dello stato di emergenza e non per effetto dello stato pandemico.

Il blocco degli sfratti si trasforma di fatto in una violazione della proprietà privata essendo i proprietari costretti ad anticipare le spese condominiali che gli inquilini non rimborsano ed in più senza percepire alcun canone e senza alcun risarcimento o ristoro da parte dello Stato che continua a pretendere il versamento dell’IMU.

Il proprietario di un immobile non si deve sostituire allo Stato. E’ lo Stato che deve farsi carico di individuare le  situazioni di difficoltà e intervenire con sostegni adeguati a coloro che ne hanno necessità.

Il presidente Ape Confedilizia, PierLuigi Amerio, ha dichiarato: “A seguito della situazione ora lamentata, la nostra Associazione sta studiando idonee forme di tutela per i proprietari, sia sotto il profilo di azioni giudiziarie affinché la magistratura metta fine a questa ingiustizia, sia a forme di sostegno in collaborazione con il Comune di Torino, che aiuti la proprietà laddove le morosità non sono volute, ma frutto di oggettive difficoltà dei conduttori”

Superbonus edilizia, un boom di pratiche a Torino

I numeri delle pratiche presentate presso gli Uffici Comunali del Settore Urbanistica Edilizia Privata riportano chiaramente un incremento delle richieste negli ultimi mesi, rinconducibile con ragionevole sicurezza al superbonus edilizia.

“Per quanto riguarda i permessi di costruire, dal 1 novembre 2020 sono state presentate 128 domande, – spiega Antonino Iaria Assessore all’Urbanistica della Città di Torino – mentre dal 1 gennaio 2020 le pratiche sono state in totale 341. Per quanto riguarda le SCIA da novembre sono state 755 (di cui 275 nel 2021), mentre dal 1 gennaio 2020 il totale è 2226 per una media di circa 165 al mese”.

Le CILA nel 2021 sono state 1337, 3471 da novembre 2020 all’8 febbraio 2021, a fronte di 11175 dall’inizio dello scorso anno.

Si tratta di numeri che raccontano di una Città che si muove, di un settore edilizio che poco a poco ritorna su buoni livelli di attività, anche grazie agli incentivi attivati dal Governo Conte: particolarmente significativo il trend di crescita che segna un’incoraggiante progressione.