ECONOMIA

Cisl Piemonte: “Bene Filosa a Stellantis”

“Salutiamo con favore la nomina di Antonio Filosa a nuovo amministratore delegato di Stellantis e la scelta del cda della casa automobilistica di puntare su un manager italiano, interno al gruppo automobilistico, profondo conoscitore dell’azienda, e con un grande bagaglio di esperienza e competenze acquisite in 25 anni di carriera”. È il commento dei segretari generali Cisl Torino e Piemonte, Giuseppe Filippone e Luca Caretti, alla notizia della nomina di Antonio Filosa ad amministratore delegato di Stellantis.
“Questa scelta fa ben sperare – aggiungono Filippone e Caretti – per il rilancio degli stabilimenti italiani e piemontesi del gruppo e in modo particolare per il sito di Mirafiori che vive da anni una situazione molto difficile sotto il profilo produttivo e di prospettive future. Confidiamo nel coinvolgimento del sindacato nelle scelte che riguardano i lavoratori e il territorio e auspichiamo un maggior confronto con le rappresentanze dei lavoratori da parte del nuovo ceo di Stellantis, segnando una netta discontinuità con il suo predecessore Tavares”.

Evelina Christillin nel Consiglio Generale di “Fondazione Passadore 1888”

A seguito delle nomine proposte dalla Banca, Socio Fondatore, si è insediato il nuovo Consiglio Generale della “Fondazione Passadore 1888” ente filantropico volto a sostenere, promuovere e svolgere iniziative nella tutela ambientale e del territorio, nella valorizzazione degli aspetti artistico-culturali, nell’utilità sociale e nel sostegno alla sanità e la solidarietà.

A seguito dell’ingresso dei due nuovi consiglieri Francesco Berti Riboli (imprenditore nell’ambito della sanità) ed Evelina Christillin (dirigente culturale, aziendale e sportiva), il Consiglio generale risulta così composto: Andreina Boero (Presidente), Federica Passadore (Vice Presidente), Francesco Berti Riboli, Matteo Bonelli, Evelina Christillin, Franco Lizza, Agostino Passadore, Marco Risso, Danco Singer, Alberto Sobrero. Il Segretario è Lucio Siboldi.

Il Comitato di gestione è stato confermato nella seguente composizione: Augusto Passadore, Francesco Passadore, Edoardo Fantino.

Confermato inoltre l’Avv. Francesco Illuzzi, Organo di Controllo.

La Fondazione è nata nel 2022 su iniziativa della Banca Passadore & C. come parte del più ampio percorso della Banca verso una sempre maggiore responsabilità sociale e rappresenta anche un punto di riferimento per tutti coloro che vogliano effettuare beneficenza rivolgendosi a una realtà affidabile e trasparente.

Nei primi tre anni di attività, la Fondazione ha sostenuto 121 progetti, deliberando interventi per circa 1.100.000 euro.

L’area che ha ricevuto il maggior stanziamento di risorse è stata quella del sostegno alla sanità e alla solidarietà con il 60% delle risorse destinate.

Torino, allarme burocrazia. Per districarsi tra scadenze e adempimenti a un’azienda servono 238 ore

La burocrazia continua a rappresentare un ostacolo imponente per le imprese italiane. Se, di fronte alle recenti crisi epocali, le aziende artigiane hanno saputo adottare strategie lungimiranti per fronteggiarle, quando si tratta di burocrazia sembra invece di combattere contro i mulini a vento. Sebbene non sia priva di utilità, la macchina burocratica si dimostra spesso inefficiente, costosa e responsabile di un enorme dispendio di tempo e risorse, sia per le imprese che per la stessa Pubblica Amministrazione.

A soffrire maggiormente sono le micro e piccole imprese artigiane. Secondo una recente ricerca di Confartigianato, un imprenditore di una piccola azienda deve dedicare ogni anno ben 238 ore solo per adempiere a obblighi burocratici, un carico di lavoro superiore di 56 ore rispetto alla media dei Paesi OCSE.

Una fotografia poco lusinghiera arriva anche dallo studio condotto nel 2024 dall’Università di Goteborg, che ha analizzato la qualità istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni in 210 regioni dell’Unione Europea. Le regioni italiane, nel complesso, ottengono risultati modesti: la più virtuosa, il Friuli Venezia Giulia, si posiziona al 63° posto a livello europeo. Il Piemonte, invece, si colloca solo al 127° posto e al nono nella classifica regionale.

La complessità burocratica è evidente anche nei dettagli. Per avviare l’attività di un fabbro, ad esempio, è necessario affrontare una serie di adempimenti che comprendono: relazione tecnica sul ciclo produttivo, valutazione previsionale e definitiva dell’impatto acustico, autorizzazione per emissioni in atmosfera, autorizzazione agli scarichi e valutazione dei rischi. Tutto da presentare in duplice copia, per un totale di 1,95 chili di documentazione cartacea e costi professionali che si aggirano intorno ai 5.000 euro. E se il fabbro decidesse di assumere un apprendista? Dovrebbe prepararsi a investire non solo denaro, ma anche molta pazienza.

Anche nei lavori pubblici, la burocrazia si rivela una zavorra. Sempre secondo Confartigianato, in Italia occorrono in media 815 giorni — ovvero circa 2 anni e 3 mesi — per portare a termine una gara d’appalto per lavori come la riasfaltatura di una strada a doppia corsia lunga 20 chilometri.

“Da sempre chiediamo che la semplificazione degli adempimenti a carico degli imprenditori – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – va realizzata con una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta e un solo controllo (la semplificazione del rapporto fra fisco e contribuente è possibile realizzarla, perché il Fisco possiede già le informazioni sui contribuenti, ad esempio con la fatturazione elettronica.).”

“Occorre, quindi, agevolare l’accesso a servizi pubblici digitali, semplificare normative regionali e favorire l’interscambiabilità documentale all’interno della P.A. – continua De Santis – Il livello di digitalizzazione dei servizi pubblici sono ancora troppo basse. A pagare il conto sono le aziende che sottraggono tempo prezioso e risorse economiche alla loro attività produttiva.”

Un segnale positivo è arrivato ad aprile, con l’approvazione da parte del Governo di un disegno di legge che prevede l’abrogazione di oltre 30.700 norme emanate tra il 1861 e il 1946. Una volta definitivamente approvata, la misura porterà a una riduzione del 28% del totale delle norme in vigore. “Si spera che i tempi di approvazione siano ragionevolmente brevi. – conclude De Santis – Il successo del Pnrr dipende proprio dal dialogo con i rappresentanti del tessuto produttivo, a partire da artigiani e piccole imprese, e dalla sua sostenibilità amministrativa, con il superamento degli ostacoli e delle lentezze nella gestione dei processi della PA.”

Sportello Lavoro a Piobesi

Servizi più vicini a persone e imprese grazie alla collaborazione fra Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di Piobesi.
Da mercoledì 28 maggio 2025 anche le comunità di Piobesi Torinese e dei comuni limitrofi potranno contare su un nuovo punto di riferimento per i servizi al lavoro. Nei locali del municipio, in corso Italia 9, aprirà infatti uno sportello territoriale per il lavoro del Centro per l’impiego di Moncalieri, attivo ogni quarto mercoledì del mese dalle 9.30 alle 12.30, su appuntamento.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Piobesi Torinese Agenzia Piemonte Lavoro, braccio operativo di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro.
L’obiettivo condiviso è rendere i servizi pubblici per l’impiego ancora più accessibili alle comunità locali, contribuendo così a promuovere il tessuto produttivo del territorio. Tramite lo sportello, infatti, le persone potranno usufruire più agevolmente di opportunità professionali e formative, e le imprese di servizi di consulenza.

Lo sportello di Piobesi si affianca a quelli di recente attivazione a Vinovo e Nichelino, rafforzando la presenza del Centro per l’impiego di Moncalieri nel territorio di sua competenza.

Per celebrare l’apertura ufficiale è prevista una cerimonia inaugurale mercoledì 28 maggio alle 17.30 nel municipio, alla presenza di rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale.

Chi desidera chiedere informazioni sui servizi offerti e sulle modalità per accedervi o fissare un appuntamento può contattare il Centro per l’impiego di Moncalieri: 338 4701570, info.cpi.moncalieri@agenziapiemontelavoro.it

Piemonte, dove investire: ecco la mappatura regionale delle aree disponibili

Un catalogo aggiornato, trasparente e condiviso di tutte le aree e gli immobili produttivi disponibili in Piemonte: è l’obiettivo della Manifestazione di Interesse per la mappatura delle opportunità insediative presentata oggi dalla Regione Piemonte.

L’iniziativa, rivolta a soggetti pubblici e privati, si propone di individuare, classificare e promuovere superfici di almeno 5.000 metri quadrati e immobili produttivi da 1.000 metri quadrati in su, già disponibili oppure dismessi ma recuperabili, da destinare a nuove attività economiche. Sono inclusi sia i siti “greenfield” (aree edificabili) sia quelli “brownfield”, ovvero fabbricati e terreni industriali già urbanizzati, anche se necessitano di interventi di bonifica o ristrutturazione.

“Questo progetto fa parte di una strategia industriale – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – per rilanciare la competitività del Piemonte senza ampliare i confini edificabili e recuperando ciò che già esiste. Vogliamo offrire agli investitori un quadro chiaro, efficiente e attrattivo che permetta di scegliere il nostro territorio per la qualità delle opportunità e non solo per la quantità di spazio disponibile. È una politica che contrasta il consumo di suolo, evita degrado e restituisce valore a contesti che altrimenti rischierebbero l’abbandono”.

La mappatura rientra nel progetto regionale Team Attrazione, il punto di accesso unico a cui si possono rivolgere coloro che desiderano investire in Piemonte. Sarà il primo strumento pubblico ad aggregare informazioni tecniche, urbanistiche e logistiche in modo sistemico e omogeneo, al fine di facilitare l’insediamento di nuove imprese e valorizzare il patrimonio produttivo già esistente.

Secondo le stime preliminari in Piemonte potrebbero essere mappati oltre 3.500 ettari di superfici produttive tra aree inutilizzate e immobili sottoutilizzati. Un patrimonio diffuso che comprende poli industriali storici, zone artigianali non completamente sfruttate, immobili dismessi ma recuperabili, anche in aree periferiche. L’obiettivo della Regione è mettere a sistema queste risorse, renderle visibili e accessibili attraverso una piattaforma digitale e candidarle anche sui canali di promozione nazionale e internazionale – come per esempio il portale Investinitaly.gov.it promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La Manifestazione di Interesse è rivolta a un’ampia platea di soggetti, quali enti pubblici (Comuni, Province, Città Metropolitana, enti sanitari e statali), persone fisiche o giuridiche proprietarie di aree o immobili a destinazione produttiva, intermediari e associazioni imprenditoriali muniti di delega.

Le candidature possono essere inviate attraverso la piattaforma MOON (Modulistica Online Regione Piemonte) entro il prossimo 3 luglio.

La raccolta dati proseguirà fino all’estate. Successivamente, le aree saranno classificate per destinazione d’uso, caratteristiche tecniche e accessibilità. In autunno è prevista l’attivazione di una vetrina digitale interattiva rivolta agli operatori economici, investitori italiani ed esteri e al sistema pubblico. Il portale sarà uno degli strumenti operativi del Team Attrazione per facilitare il “location scouting” e accompagnare gli insediamenti produttivi sul territorio.

“Ci aspettiamo una forte collaborazione da parte dei Comuni, delle Province, della Città Metropolitana di Torino e delle associazioni di categoria – concludono il presidente Cirio e l’assessore Tronzano – che consideriamo partner fondamentali per costruire insieme una mappatura efficace, capace di offrire un’immagine chiara, accessibile e competitiva del Piemonte industriale a livello nazionale e internazionale”.

“Confindustria Piemonte ha avviato nel 2018 la prima mappatura delle aree industriali libere e dismesse, uno strumento che si è costantemente arricchito nel tempo, accompagnando fasi molto diverse dello sviluppo economico regionale. La sinergia con la Regione Piemonte consoliderà ulteriormente questo progetto, supportando i piani di crescita delle imprese, sia di quelle già insediate, sia di quelle, sempre più numerose, che guardano con interesse alle opportunità offerte dal nostro territorio e dalle filiere produttive che lo caratterizzano”: così Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti di Confindustria Piemonte.

“In un momento complesso come questo – dichiara Roberto Cotterchio, presidente di Confapi Piemonte – è indispensabile avvicinare potenziali investitori che possono trovare qui un ecosistema di saperi e tecnologie sempre più vivace, coeso e collaborativo. Un ecosistema che non può essere basato solo sul prezzo ma sul capitale umano, sulla capacità a produrre prodotti non standardizzati e ad alto valore aggiunto. Conoscere bene quanto possiamo offrire è quindi un’operazione indispensabile”.

Il presidente del Comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane del Piemonte Giorgio Felici dichiara: “Crediamo fortemente che anche l’artigianato debba essere protagonista della trasformazione produttiva e territoriale; pertanto, la mappatura è uno strumento di conoscenza e di governance che può diventare leva concreta per far crescere il settore, favorendo uno sviluppo equilibrato, sostenibile e radicato nelle comunità”.

“In un mondo sempre più interconnesso e competitivo, dobbiamo lavorare per rendere il Piemonte la scelta privilegiata per chi vuole investire. E dobbiamo farlo ora, cogliendo le opportunità offerte dalle grandi trasformazioni in atto, dalla transizione ecologica a quella digitale. Attrarre investimenti significa creare e coltivare un ecosistema favorevole. Le Camere di commercio del Piemonte e Unioncamere Piemonte sono impegnate da tempo, a fianco delle istituzioni, per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi”, commenta Paolo Bertolino, segretario generale di Unioncamere Piemonte.

Le 5 cose da sapere

sulla mappatura delle aree produttive in Piemonte

3.500 ettari potenziali da recuperare
Secondo le prime stime in Piemonte esistono oltre 3.500 ettari di aree produttive sottoutilizzate o dismesse che potrebbero essere valorizzate attraverso nuovi investimenti.

Superfici minime richieste

Aree: almeno 5.000 m²

Immobili produttivi: almeno 1.000 m² di superficie lorda di pavimento – SLP
Possono essere candidati anche siti da bonificare o già edificati, purché disponibili alla vendita o alla concessione.

Zero consumo di nuovo suolo
L’obiettivo principale della Regione è recuperare l’esistente, evitando nuove edificazioni e contrastando il degrado urbano, con un approccio coerente con la pianificazione sostenibile.

Chi può candidare le aree

Comuni, Province, enti pubblici

Privati e imprese

Intermediari con delega
La candidatura è aperta fino al 3 luglio 2025, esclusivamente online sulla piattaforma MOON.

Un catalogo digitale per investitori
Tutti i siti approvati saranno pubblicati su:

una piattaforma regionale interattiva;

il portale nazionale Investinitaly.gov.it (https://www.investinitaly.gov.it/)

vetrine promozionali in fiere ed eventi internazionali, per dare massima visibilità all’offerta piemontese.

Aperto il bando «Piemonte per i giovani»

Apre oggi il bando «Piemonte per i giovani» con cui la Regione prevede di finanziare almeno 90 iniziative promosse dai Comuni per coinvolgere circa 1.800 ragazzi ragazze tra i15 e i 34 anni in un percorso finalizzato all’inclusione sociale. Le domande si potranno presentare entro due finestre di scadenza: la prima fissata al 31 luglio 2025 alle 12 e la seconda al 18 settembre 2025 alle 12. Per partecipare bisognerà inviare una mail (Pec) all’indirizzo famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it.

Gli obiettividella misura sono molteplici: accompagnare i giovani nell’inserimento lavorativo e sociale, favorire una partecipazione attiva alla vita politica, promuovere corretti stili di vita, incentivare la pratica sportiva e sensibilizzare sulle tematiche ambientali. Per realizzare le attività previste i Comuni potranno avvalersi del supporto di altri enti locali, centri di aggregazione, associazioni, istituzioni scolastiche ed enti del terzo settore.

Lo stanziamento complessivo ammonta a 4,46 milioni di euro, di cui 3,69 milioni di risorse statali, 419.000 di economie da intese precedenti e 522.000 di cofinanziamento regionale. Il contributo minimo assegnabile a ciascun Comune capofila sarà di 20.000 euro in caso di una sola azione progettuale, 50.000 euro per 2 o 3 azioni e fino a 80.000 euro per 4 o 5 azioni.

«Nel contesto sociale attuale è fondamentale far sentire i giovani parte attiva del proprio territorio, offrendo loroopportunità lavorative, sociali e sportive. Questo programma risponde a tale esigenza e rappresenta un’occasione di attivismo per i Comuni e le realtà associative – osserva l’assessore alle Politiche giovanili Marina Chiarelli –Il coinvolgimento della fascia 15-34 anni non è casuale: questo segmento di popolazione ha un ruolo cruciale per il Piemonte di domani, perché costituisce la base per costruire la forza lavoro del futuro, sostenere la crescita economica, promuovere l’innovazione e, più in generale, generare dinamiche sociali e culturali in grado di favorire il progresso dell’intero territorio».

Per i dettagli del bando https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/piemonte-giovani

Rivoli, Destinazione Lavoro

UN NUOVO INCONTRO PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE NEL SETTORE RISTORAZIONE E MENSE

Dopo il positivo riscontro del primo appuntamento dello scorso 11 aprile, il Comune di Rivoli prosegue con il ciclo di iniziative dedicate all’incontro diretto tra domanda e offerta di lavoro, focalizzandosi su specifici settori professionali.

Il secondo incontro si terrà mercoledì 4 giugno 2025, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, presso il Centro d’Incontro Don Puglisi (Via Camandona 9/A, Rivoli), e sarà dedicato al settore della Ristorazione e dei servizi Mensa.

L’iniziativa – aperta a tutte le persone in cerca di occupazione – offre l’opportunità di conoscere da vicino le realtà aziendali del territorio, entrare in contatto con i responsabili delle risorse umane e presentare direttamente il proprio curriculum.

A collaborare alla buona riuscita della manifestazione: Comune di Rivoli – Assessorato al LavoroAgenzia Piemonte Lavoro – Centro per l’Impiego di RivoliPatto Territoriale Zona Ovest di Torino.Turismovest, per il coordinamento logistico.

L’appuntamento si inserisce all’interno del progetto “Destinazione Lavoro – Investo sul mio futuro”, volto a facilitare l’occupabilità attraverso eventi tematici mirati, in grado di valorizzare le professionalità richieste dal mercato locale.

«Con “Destinazione Lavoro” vogliamo offrire strumenti concreti a chi è in cerca di occupazione, mettendo in contatto diretto cittadini e imprese. – afferma l’Assessore al lavoro Marco Tilelli – Dopo il successo del primo incontro, continuiamo su questa strada, convinti che la collaborazione tra istituzioni, mondo del lavoro e territorio sia la chiave per creare opportunità reali e inclusive.»

Per partecipare è necessario iscriversi entro venerdì 30 maggio 2025 compilando il form online inserito nella news sul sito della Città di Rivoli.
Per informazioni: ufficio.lavoro@comune.rivoli.to.it
011 9511900 / 358

Al Quirinale ideatori e organizzatori del Festival Economia

Al Quirinale, questa mattina, gli ideatori e organizzatori del Festival Internazionale dell’Economia 2025, Tito Boeri, direttore scientifico, Giuseppe Laterza, presidente della casa editrice Laterza, Giorgio Barba Navaretti, presidente del Collegio Carlo Alberto di Torino, Pietro Garibaldi, coordinatore del Torino Local Committee (TOLC), e Innocenzo Cipolletta, Coordinatore editoriale del Festival, hanno presentato il programma della prossima edizione del Festival al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La manifestazione, in programma a Torino dal 30 maggio al 2 giugno, avrà come tema centrale “Le nuove generazioni del mondo“, con un focus sulle sfide globali che i giovani sono chiamati ad affrontare: lavoro, istruzionesalute mentale e partecipazione alla vita sociale.

Il Presidente ha espresso forte apprezzamento per il lavoro di divulgazione dell’economia svolto dal Festival e per la capacità di creare intorno ai temi del Festival una comunità della conoscenza, in particolare il Presidente ha rilevato l’importanza del tema scelto per l’edizione di quest’anno sia in relazione alla questione demografica e della natalità sia riguardo al disorientamento dei giovani sulle prospettive future della nostra società.

«Proprio per questo» ha rilevato il Presidente «abbiamo enorme bisogno di occasione di ascolto dei giovani, in cui le precedenti generazioni non vogliano trasmettere un modello precostituito ma semmai fornire ai giovani gli strumenti per costruire il loro modello di società e di economia».

Edilizia sostenibile in Piemonte, interviene la Regione: come riqualificare edifici e limitare il consumo di suolo

“Si restituisce centralità ai Comuni e si riattiva uno strumento atteso da molti amministratori locali e professionisti del settore”: l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo commenta così l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge che aggiorna e riattiva alcune disposizioni fondamentali per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Viene in questo modo colmato il vuoto normativo creatosi dopo che la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittime alcune parti della l.r. 7/2022 con la riformulazione della l.r. 16/2018 consentendo il recupero di edifici o gruppi di edifici esistenti “premiando” le operazioni di rigenerazione edilizia o riqualificazione in alternativa all’espansione urbana.

“La modifica della legge 16/2018 va verso una direzione chiara: favorire la rigenerazione urbana, contenere il consumo di nuovo suolo, agevolare il recupero di aree edificate degradate e incentivare pratiche edilizie più sostenibili – precisa Gallo – Si tratta di un passo importante, che affianca il lavoro già avviato con Cresci Piemonte e con la riforma complessiva della normativa urbanistica regionale, su cui stiamo lavorando per fornire strumenti efficaci, chiari e condivisi”.

L’assessore ci tiene anche a sottolineare che “con questa legge il Piemonte anticipa ancora una volta i tempi: in attesa che a livello nazionale venga approvata una riforma organica della rigenerazione urbana, si pone come esempio virtuoso per politiche urbanistiche attente all’ambiente e al futuro delle nostre comunità”.

Sono interessati dal provvedimento tutti gli edifici classificabili come vecchi od obsoleti, di scarsa qualità architettonica, non sicuri dal punto di vista sismico o energetico. Gli interventi dovranno favorire la sostenibilità ambientale, il miglioramento del tessuto urbano sotto il profilo sociale ed economico, la riduzione delle superfici impermeabilizzate, la demolizione selettiva dei manufatti edilizi, l’uso di manufatti o materiali da costruzione riciclati, e le azioni di bonifica ambientale. Inoltre, si rimette al centro l’autonomia dei Comuni, che potranno deliberare autonomamente per consentire il recupero delle strutture e diventare così uno strumento comunale sistematico dal concreto impatto sul tessuto urbano, specialmente nelle aree più periferiche.

cs

Festival Internazionale dell’Economia, un’edizione dedicata alle nuove generazioni

Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso gratuito, e aperti al pubblico con accesso libero fino a esaurimento posti. Per alcuni appuntamenti potrebbe essere richiesta la prenotazione. Per rimanere aggiornati: www.festivalinternazionaledelleconomia.com

Torino, 30 maggio – 2 giugno 2025

 

Le nuove generazioni del mondo” è il titolo della quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia a cura di Editori LaterzaCollegio Carlo Alberto (CCA) – Torino Local Committee (TOLC), con la direzione scientifica di Tito Boeri, che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno 2025 a Torino. Dopo il successo delle prime tre edizioni, il Festival riafferma l’esigenza di mantenere uno sguardo aperto alla complessità, alla pluralitàall’approccio scientifico. Questa edizione è dedicata alle nuove generazioni, colte in un momento di forte disagio che riguarda diversi ambiti: lavoro, istruzione, salute mentale e vita sociale. Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno lasciato cicatrici profonde, e sempre più evidenti, in un’intera generazione. Allo stesso tempo, questi cambiamenti così rapidi e complessi creano anche nuove possibilità di crescita. Dobbiamo fare in modo che i giovani abbiano gli strumenti necessari per coglierle.

Per approfondire le dinamiche che determinano questa situazione ed esplorare insieme possibili prospettive, il Festival Internazionale dell’Economia si apre al dialogo con il grande pubblico su questi temi, coinvolgendo istituzioni, università, imprese, mondo dell’informazione attraverso un palinsesto di oltre 100 appuntamenti, articolato in diversi formati di approfondimento: “Le parole chiave”, “Dialoghi”, “Visioni”, “Incontri con l’autore”, “Confronti” e “Intersezioni”.

Un focus specifico sarà dedicato all’emergenza demografica e alle sue implicazioni sistemiche, ai mutamenti nell’organizzazione famigliare, alle trasformazioni del mercato del lavoro e al crescente disagio giovanile, affrontati con un approccio multidisciplinare. Contribuiranno alla discussione, tra gli altri, economisti, sociologi, statistici, demografi, scrittori e psicologi.

Giorgio Barba Navaretti, Presidente del Collegio Carlo Alberto: Siamo molto contenti che a partire da quest’anno la collaborazione tra CCA e TOLC con Editori Laterza, dopo il successo delle scorse edizioni, si rafforzi ulteriormente, con una maggior centralità del ruolo del Collegio Carlo Alberto e del TOLC per radicare ancor di più il Festival nel nostro territorio. Ricerca e formazione orientate al futuro sono il cuore dell’attività del CCA: siamo molto vicini al tema dell’edizione di quest’anno e lieti che il Festival affronti un tema così urgente e attuale, quale quello del disagio e dell’agio delle nuove generazioni, con un’attenzione particolare a sfide e opportunità del mondo del lavoro e dell’istruzione.

Tito Boeri, Direttore Scientifico del Festival Internazionale dell’Economia: Forse mai come quest’anno si avverte la necessità di analisi economiche accessibili ma al tempo stesso approfondite sugli scenari che ci stanno di fronte. Quali saranno gli effetti delle guerre commerciali? Cosa implica il piano di riarmo europeo? Quali le prospettive per l’economia italiana? Quest’anno il Festival sarà incentrato sulle nuove generazioni, il che vuol dire innanzitutto guardare al futuro che ci sta di fronte.

Giuseppe Laterza, Presidente della casa editrice Laterza: Il rapporto tra le generazioni oggi più che mai è la misura dell’equilibrio difficile tra passato, presente e futuro. Il disagio ma anche le aspirazioni, le richieste e i progetti dei giovani saranno al centro dell’analisi e delle riflessioni del Festival, partendo dall’economia e allargando lo sguardo a tante altre discipline. Nel discutere i drammatici cambiamenti in corso, come sempre il Festival affronterà anche le linee di tendenza e le possibilità nel medio-lungo periodo della convivenza globale.