E' prevista la liberazione graduale delle case grazie a soluzioni abitative e a soluzioni formative e lavorative

Ex Moi, Profumo: “Sgombero? Parola non contemplata. Serve coesione sociale”

L’iniziativa è finanziata con un milione e 750 mila euro da parte della Compagnia e 500 mila dal Comune

 

“Non ci saranno sgomberi, una  parola che  non è contemplata, E’ prevista la liberazione graduale delle case grazie a soluzioni abitative e a soluzioni formative e lavorative. Nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino 2006 vivono in tutto circa 750 stranieri, 50 dei quali nei sotterranei.  Lo dichiara all’Ansa Francesco Profumo, il presidente della Compagnia San Paolo, che ritiene  un fiore all’occhiello il ‘progetto Moi’ (Migranti Opportunità Integrazione). L’iniziativa è congiunta tra Prefettura, Comune, Regione, Città Metropolitana e Curia torinese. “Si tratta di un modello di sviluppo e coesione sociale e serve pazienza, anche sul fronte della comunicazione bisogna stare attenti”, aggiunge Profumo. L’iniziativa è finanziata con un milione e 750 mila euro da parte della Compagnia e 500 mila dal Comune. E’ prevista la ricerca di posti di lavoro. Ad oggi 20 persone hanno seguito corsi di formazione e sono partite per Veneto, Friuli e Liguria. Le abitazioni libere potranno ospitare alcuni stranieri che vivono negli scantinati.

 

(foto: il Torinese)