DIMINUISCE IL NUMERO DI NEGOZI IN CITTA' E NELLA PROVINCIA

I commercianti: “No a nuovi ipermercati”

La richiesta alla sindaca  Appendino è quella di “negare l’autorizzazione a nuove aperture  di ipermercati e di rivedere il contratto di servizio con Amiat”. L’appello al Comune giunge da Giancarlo Banchieri, appena rieletto Presidente di Confesercenti di Torino e provincia. In occasione dell’assemblea dell’associazione ha incontrato  l’assessore comunale al commercio Alberto Sacco e l’assessore regionale Giuseppina De Santis e Alberto Graglia.

“Il turismo è sicuramente uno dei punti forti del cambiamento e dello sviluppo della città e riteniamo che il modello dei “grandi eventi” non vada abbandonato:  sono “utili” perché Torino sia sempre più attrattiva”, ha detto il presidente.

Dal  2009 al  2016, a Torino e in  provincia, i negozi sono calati di numero del 9,6%: da 33.597 a 30.379. Segno più solo per il settore della somministrazione, che è passato da 13.190 a 14.577.

All’assemblea ha preso parte anche il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico, Osvaldo Napoli, che ha attaccato la Giunta municipale. “A giudicare dalle scelte irresponsabili adottate, c’è davvero da domandarsi se la Giunta Appendino abbia il contatto con la realtà economica e produttiva della città. Come ha sottolineato il presidente della Confesercenti torinese, Bancheri, non ha senso individuare le risorse per asfaltare le strade, attraverso gli oneri di urbanizzazione derivanti dalla realizzazione di nuovi ipermercati. Il Comune deve risolvere le proprie criticità di bilancio con strategie, progetti di ampio respiro e rilanciando l’occupazione. La crisi non si potrà certo superare affossando il commercio tradizionale”. 

(foto: il Torinese)