DETERMINAZIONE DELLE LOCAZIONI

Case popolari, Pd: “Le nuove fasce dei canoni”

case popolari

Conticelli: Nessuna dismissione per il patrimonio pubblico di edilizia popolare

 

 La II Commissione del Consiglio regionale (Urbanistica), presieduta da Nadia Conticelli (Pd) ha licenziato  la delibera all’aggiornamento delle fasce reddituali per la determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia sociale. L’approvazione definitiva dovrebbe avvenire da parte della Giunta regionale il 15 dicembre.

 

“Dal 1 gennaio 2015 i canoni di affitto per le case popolari saranno rideterminati sulla base delle mutate condizioni socioeconomiche rilevate dal censimento 2014 – spiega Conticelli  – Le fasce di reddito sono state riviste e ampliate, andando cosi’ incontro alle difficoltà che derivano alle famiglie dalla crisi economica e dal conseguente acuirsi dell’emergenza abitativa anche nella nostra regione. Le fasce sono state anche adeguate all’ indice Istat prezzi al consumo, che nel mese di settembre ha subito per la prima volta un decremento su base annua dello 0.1%”.

 

“In un momento delicato vogliamo anche tranquillizzare i cittadini che le notizie che circolano sulla messa all’asta del patrimonio pubblico delle case popolari nei prossimi mesi sono totalmente infondate e volte solo a generare allarmismo – ha precisato la presidente Conticelli, insieme al consigliere Marco Grimaldi (Sel) – In Commissione le forze politiche di maggioranza, insieme all’assessore Ferrari, hanno ribadito con fermezza che non è previsto alcun piano di dismissione delle case popolari legato al Decreto Del Rio”.

 

“Il patrimonio immobiliare delle Atc passerà integralmente alle tre nuove Agenzie nate dalla riorganizzazione – spiega Conticelli – Anzi, si sta lavorando, con volontà unanime, a favorire il recupero di nuovi alloggi attraverso l’autocostruzione, cioè coinvolgendo gli assegnatari nella manutenzione”. 

 

Avviato in commissione anche l’esame dello Statuto tipo delle nuove Atc, che dovrà essere approvato dal Consiglio entro fine anno, fissandone denominazioni, finalità fondamentali, patrimonio, funzioni organi di governance e sedi legali, quindi, oltre al capoluogo, Novara per il Piemonte Nord e Alessandria per il Piemonte sud.

 

(Foto: il Torinese)