DE PROFUNDIS

L’addio a Eurofidi sotto gli occhi tristi dei lavoratori

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

De profundis per  Eurofidi,  il più grande confidi  d’Italia. Su proposta di FinPiemonte i soci hanno deliberato di mettere in liquidazione la società, visto che il piano di ricapitalizzazione proposto dal cda non è stato accettato. Principalmente le banche socie e la Regione Piemonte hanno detto no. Uffici di via Perugia spettralmente vuoti e fuori la civile protesta dei lavoratori preoccupati di perdere il loro posto. Ho delle difficoltà nell’accedere ai locali visto un “tenue” sbarramento di chi contesta.Intorno a me si forma un capannello e si assommano richieste di chiarimenti a lapidari e negativi giudizi per i componenti del cda. Per ciò che so rispondo e sottolineo:  questo cda molto poco può di quel che è successo. Appuntamento dopo la fine dell’assemblea. Nei giorni precedenti ho faticato per sapere l’ora della convocazione. Brutti segnali. Inizia in ritardo, il cda riunito ci fa aspettare. Componenti decisamente “briosi” visto che sono anche venuti alle mani. Nell’attesa tutti sappiamo quello che avverrà. Il presidente del cda legge una dichiarazione: abbiamo fatto di tutto per evitare quello che è avvenuto.

eurofidi

Unico indomito e PierGiorgio Scoffone che, nel ribadire errori fatti sopratutto in questi due anni, è delegato da diverse pmi e annuncia la costituzione di una associazione denominata ” Amici di Eurofidi” proprio per riconoscere il positivo e ventennale ruolo svolto dal cofidi. E’ finita o perlomeno è l’inizio della fine. Nelle sale, nei corridoi,  per le scale cartelli scritti dai sindacati che denunciano le responsabilità dei dirigenti. Non metto in dubbio ma io continuo a pensare che le maggiori responsabilità sono di chi, di fatto, ha avocato a sé le responsabilità di  governo ( Banche e FinPiemonte, Regione Piemonte ) e poi quando si è trattato di ricapitalizzare si è tirato indietro.Comunque… oramai. Scendo a piedi e nel garage vengo “circondato”, lo davo per scontato. Civilissimi mi chiedono informazioni, delucidazioni. Cerco di assolvere questo ingrato compito per quello che mi è possibile. I loro occhi tristi pesano. Anche su questo, perché non sono stati gli amministratori ad informarli?