Il sipario calò definitivamente nel 2014, quando il teatro venne chiuso e abbandonato ad un destino di degrado crescente.Ma c’è chi ha deciso di riportare alla vita lo storico palcoscenico
Situato in via Chiomonte 3/A, nel cuore del quartiere San Paolo, il teatro Araldo ha intrattenuto con i suoi spettacoli i torinesi per quasi tutto il Novecento, prima di essere destinato a teatro per ragazzi.Di questa sua funzione formativa nei confronti dei più giovani fu privato nel 2006, quando nacque la Casa del Teatro di Corso Galileo Ferraris, ma l’Araldo mantenne comunque il suo ruolo aggregativo per gli abitanti del quartiere. Nel 2009 i suoi muri divennero oggetto di una campagna di riqualificazione urbana, e su di essi venne realizzato un graffito che, attraverso immagini e frasi, sia in italiano che in arabo, mirava ad interpretare le trasformazioni del quartiere.
Gestito poi da Walter Revello e dalla sua Compagnia dei Barbari Invasori negli anni seguenti, il sipario calò definitivamente sull’Araldo nel 2014, quando il teatro venne chiuso e abbandonato ad un destino di degrado crescente.Ma c’è chi ha deciso di riportare alla vita lo storico palcoscenico di Torino: Dante Muro, proprietario dell’etichetta discografica Wall Records, ci racconta il perché della sua decisione.
“ Il Teatro Araldo ha un enorme valore storico, e sarebbe un peccato tenerlo chiuso. Inoltre, in quella zona non sono presenti altri punti di aggregazione per gli abitanti del quartiere, ad eccezione del cinema Eliseo. Non posso poi negare che il progetto, allo stato attuale delle cose, risulti anche molto appetibile economicamente”, ci spiega il sig. Muro.“ Il progetto per il rilancio dell’Araldo prevede di restituirgli inoltre la sua funzione formativa nei confronti dei ragazzi: nascerà, grazie anche al contributo della Comunità Europea, un’Accademia di Arti e Spettacolo, e avremo come insegnanti artisti di calibro internazionale”.
Come sarà possibile, dunque, trasformare le idee in qualcosa di tangibile?
“ Stiamo cercando di raccogliere la cifra necessaria attraverso un crowdfunding online. Ad ogni quota donata corrisponde un diverso riconoscimento: si va dalla possibilità di assistere gratuitamente a tre spettacoli a scelta della nuova stagione per chi dona 50 euro, all’apposizione in teatro di una targa nominativa permanente per chi ne dona 1000”.
Per partecipare al crowdfunding è necessario visitare la pagina web www.produzionidalbasso.com e cercare il progetto relativo al Nuovo Teatro Araldo, e più informazioni in merito sono reperibili su www.wallrecords.it e su www.nuovoteatroaraldo.it. E allora diamo una mano al sig. Dante Muro e aiutiamolo a realizzare il suo progetto, che avrà indubbiamente un riscontro molto positivo sul quartiere San Paolo e su Torino tutta.
Chiara Mandich