CRONACA- Pagina 791

Su Torino cala l’aria artica Neve e temperature in picchiata

/

Il cambiamento del tempo nelle prossime ore su Torino e Piemonte sarà drastico a causa dell’irruzione di aria artica in arrivo sulla regione da Domenica 26. Le piogge previste potranno trasformarsi in neve  anche a quote pianeggianti o sopra i 200 metri. Temperature ovunque  in graduale e sensibile diminuzione con pressione in calo. Domenica a Torino peggiora dal pomeriggio con piogge e  nevischio in serata. In Piemonte cielo  coperto e rovesci anche nevosi dal pomeriggio sul cuneese. Lunedì in città neve  in mattinata, poi un graduale miglioramento. Sul resto della regione nevicate a quote collinari e temperature  in calo ovunque.

La “preghiera della pioggia” alla parrocchia della Pace

Dopo la relazione del centro di ascolto della Caritas, oggi presso la parrocchia della Pace nell’omelia è stato  denunciato il forte aumento   della povertà in Barriera.

Il Vice Parroco Don Luca Ramello ha invocato la Madonna della Neve e la Madonna della Pace della pioggia per il Piemonte.

Mino Giachino

Quando Maurizio Costanzo prese a cuore gli alluvionati del Piemonte

Di Cristiano Bussola

Nel 1995 il governo regionale piemontese, con  Enzo Ghigo presidente della Giunta eletto nella primavera di quell’anno, ebbe in eredità la complessa gestione della ricostruzione post alluvione del ’94, calamità che segnò pesantemente il territorio.

ScattoTorino e IlTorinese partnershipLutti, dolore, strade e imprese distrutte. Un giorno, negli uffici della Regione in piazza Castello a Torino, dove curavo l’ufficio stampa di Ghigo, giunse una telefonata per il presidente, in quel momento impegnato a Roma. La chiamata venne dirottata a me. “E’ Maurizio Costanzo”, mi disse la segretaria. Uno scherzo, pensai. E invece no, era proprio lui. Un sindaco di un piccolo comune gli aveva scritto illustrando la drammatica situazione dopo l’esondazione dei corsi d’acqua e il noto conduttore mi disse che avrebbe voluto parlarne nel suo show. Quale migliore opportunità mediatica per affrontare l’insidiosa opera di ricostruzione, nell’intento di trovare risposte per i cittadini insieme alle istituzioni ? Costanzo mi spiego’ che era proprio questa la sua intenzione. Seguirono altre telefonate nelle settimane successive, e a chiamarmi era sempre lui in persona. Molto cortese, con la sua inconfondibile cadenza, si informava sul cronoprogramma delle iniziative per il ristoro dei danni, sugli aiuti a famiglie e aziende. Il presidente Ghigo mi aggiornava costantemente sul lavoro della Regione e  io riferivo gli sviluppi a Costanzo.  Poi, nel suo salotto tv  il giornalista  illustrava al pubblico l’avanzamento dei lavori e tutte le novità. Più volte il “Maurizio Costanzo Show” si occupo’ in quel periodo dell’argomento, contribuendo senza dubbio a sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica. Qualche anno dopo, casualmente, incontrai il popolare personaggio televisivo a un convegno. Mi presentai. Si ricordava persino dei dettagli dei nostri colloqui e mi parve soddisfatto per il sostegno che con la sua trasmissione aveva dato alla comunità piemontese. Questo il Maurizio Costanzo che ho avuto modo di conoscere, oltre il piccolo schermo.

Foto di copertina: Mediaset Infinity – Rete 4

Ragazzo aggredito e rapinato da tre coetanei fuori dalla scuola

Alcune settimane fa la polizia è intervenuta davanti a una scuola superiore di Novara, chiamata da uno studente che ha spiegato di essere stato malmenato e rapinato da tre ragazzi. Questi lo avevano avvicinato all’uscita da scuola con la scusa di voler chiarire questioni che avevano avuto nei giorni precedenti, ma lo hanno aggredito con calci e pugni. Il telefono della vittima è caduto e uno dei tre lo ha preso. Dopo meticolose indagini la polizia ha individuato e denunciato i presunti aggressori.

Al Cto le carrozzine rigenerate

NUOVA VITA AGLI AUSILI PER DISABILI IN ITALIA

 

Ieri presso la Sala Paralimpica dell’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale CTO della Città della Salute di Torino (via Zuretti 24), si è tenuto un evento per la donazione di carrozzine rigenerate da parte dei Lions Club Rivoli Castello.

Le carrozzine sono state rigenerate dalla Custom Regeneration S.r.l. Benefit di Danilo Ragona, che si occupa di Economia circolare e sociale, in collaborazione con l’azienda Ferrero Med S.r.l., che si occupa della distribuzione di ausili per persone con disabilità. Obiettivo della giornata è presentare la donazione, il cui scopo è sostenere la rigenerazione in Italia di ausili, ormai dismessi, per disabili, per poi trasferirli rigenerati in luoghi pubblici, dove saranno nuovamente messi a disposizione delle persone che ne hanno bisogno.

All’evento erano presenti: – Lions Club Rivoli Castello, da sempre impegnati a supportare le persone bisognose tramite servizi umanitari; – Danilo Ragona, CEO di Custom Regeneration, industrial Designer, viaggiatore con il progetto Viaggio Italia, attualmente promotore dell’iniziativa “Una carrozzina nella Capanna: una porta sul Mondo”; – Olivier della Ferrero Med S.r.l. per sensibilizzare su questa tematica.

Pet therapy, meglio giocare nel parco

Comunicare e giocare con gli animali, immersi nel verde di un parco, per vivere momenti di svago e di rilassamento, riducendo l’ansia e il disagio legati a una malattia. È quanto propone il progetto di pet therapy “Meglio giocare nel parco”, presentato il 24 febbraio al Circolo dei lettori di Torino. L’iniziativa è curata da AMaR Piemonte Onlus Associazione malati reumatici del Piemontein collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese e patrocinata dal Consiglio regionale del Piemonte, dalla garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e dal garante regionale dei diritti degli animali.

Si tratta di percorsi di assistenza rivolti a bambini e adolescenti in condizioni di malattia o disagio, che possono interagire con gli animali, soprattutto cani e gatti, in un armonioso contesto naturalistico qual è il Parco regionale delle Vallere e nei locali della Cascina Le Vallere, supportati da un’ équipe multidisciplinare di esperti.

L’esperienza di pet therapy si sostanzia infatti nel lavoro sviluppato da un gruppo composto da numerose figure professionali presenti sul campo, ciascuna con il proprio specifico ruolo, in modo complementare. Dai pediatri ospedalieri o di libera scelta che identificano il disagio e indirizzano i minori a questi incontri, agli educatori che accolgono i minori nel Parco, dai coadiutori proprietari degli animali che accompagnano i ragazzi durante i percorsi ludico-terapeutici agli psicologi. E ancora fisioterapisti, biologi ed educatori cinofili che intervengono a seconda delle diverse esigenze emerse durante il programma richiesto dai sanitari di riferimento.Uno dei principali obiettivi del progetto è quello di migliorare la condizione di benessere del minore, favorendo condizioni di vissuto positivo, potenziando la comunicazione e la condivisione, rafforzando l’autostima e le competenze nell’area affettiva e relazionale.Un’attenzione particolare è poi rivolta ai genitori o famigliari che accompagnano i piccoli pazienti per i quali è proposta un’ attività di fitwalking nel parco, accompagnati da un’ istruttrice professionista.

Al momento la pet therapy al Parco delle Vallere è proposta per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni del territorio di riferimento dell’Asl To5 e Asl Città di Torino. Gli incontri hanno cadenza settimanale e gli animali coinvolti sono opportunamente certificati e seguiti per garantirne il benessere secondo le direttive indicate dalle Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA). Alle sedute, che avranno inizio alla fine di marzo-inizio di aprile, sarà possibile partecipare su indicazione dei medici pediatri ospedalieri o dei pediatri di libera scelta. I dettagli saranno a breve pubblicati sul sito www.amarpiemonte.org.

“I bambini in condizioni di disagio e di malattia rappresentano una realtà socio-sanitaria che, anche a causa delle problematiche relative alla pandemia da Covid 19, ha assunto aspetti preoccupanti”, commenta Ivano Martinetti, componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. “Questo progetto è un esempio di fruttuosa collaborazione tra diverse professionalità e servizi che offrono un supporto concreto ai pediatri, ai loro piccoli pazienti e alle famiglie. Inoltre, esso appare particolarmente meritevole perché segue l’approccio integrato One Health (una sola salute per uomo, animali e ambiente) in linea con la strategia sostenuta dalle principali organizzazioni mondiali per la ricerca del benessere globale”.

“Ritengo fondamentale per bambini e ragazzi riscoprire le attività svolte all’esterno, in mezzo alla natura, soprattutto alla luce degli ultimi due anni di pandemia, caratterizzati da forti limitazioni nella facoltà di movimento, del diritto alla socialità, alle attività extra scolastiche, al gioco”, dichiara Ylenia Serra, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. “A maggior ragione, ciò diventa centrale e può veramente fare la differenza in positivo nel caso di minori che, a causa di patologie croniche , si trovino ad affrontare un percorso particolare. Molto bene poi che nel progetto vengano coinvolti i genitori, avendo la famiglia un ruolo centrale. Confrontarsi con persone che stanno attraversando la medesima situazione difficile e scaricare lo stress non potranno che produrre effetti benefici, a cascata, sul rapporto con il proprio figlio e quindi sul benessere e sulla tranquillità di questo”.

“Nella pet therapy gli animali sono scelti in base alle loro caratteristiche e attitudini individuali: sono cani e gatti di proprietà dei loro coadiutori con i quali formano un binomio idoneo a svolgere gli interventi previsti dal progetto”, spiega Paolo Guiso, garante regionale dei diritti degli animali. “Il loro comportamento naturale non è mai alterato da imposizioni o addestramenti coercitivi.  Tra pazienti e animali si viene a creare un rapporto di reciprocità in cui i ‘due interlocutori’ sviluppano un coinvolgimento emotivo che porta alla conoscenza e al rispetto. Gli animali riescono a mettersi in contatto con i piccoli pazienti attraverso un linguaggio semplice e diretto fatto di sguardi e segni posturali sviluppando una relazione dinamica e mutualmente benefica”.

“Sono migliaia i bambini che necessitano di assistenza e cura, sia perché affetti da malattia – anche cronica o reumatica – sia da disagio e difficoltà di socializzazione. Per questi bambini e adolescenti occorrono percorsi che curino sia il corpo, sia l’aspetto psicologico e di ritorno alla socialità. Con ‘Meglio giocare nel parco’ AMaR Piemonte – Associazione Malati Reumatici del Piemonte – vuole fornire, con l’aiuto della pet therapy, un supporto che compendi ed esalti l’efficacia delle terapie”, afferma Ugo Viora, executive manager di AMaR Piemonte.

Le psicologhe e psicoterapeute Martina Pazienti e Simona Sergi, coordinatrici del progetto, hanno infine illustrato i percorsi ludico-terapeutico-educativi, dal primo approccio con gli animali, rappresentato dagli incontri didattico naturalistici, alle fasi successive di contatto e cura. È sempre previsto un programma individuale che si sviluppa successivamente nello svolgimento di attività diversificate (giochi di ricerca, giochi di riporto, attività di cura e accudimento) per poi concludersi con l’esecuzione di esercizi, letture, racconti ed elaborati grafici.

L’assessore alla Sanità all’assemblea dei presidenti degli Ordini dei medici

NUOVI OSPEDALI, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE, LUIGI ICARDI, HA PRESENTATO LA “BEST PRACTICE” DEI MODELLI ESIGENZIALI ALL’ORDINE DEI MEDICI: «IMPORTANTE CONOSCERE I CRITERI DEL DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE»

 

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha partecipato all’assemblea dei presidenti degli Ordini dei medici delle province piemontesi, ospitata nella sede dell’Ordine di Asti presieduto da Claudio Lucia, per illustrare gli studi clinici gestionali e i dimensionamenti dei nuovi ospedali piemontesi, tra cui Cuneo, Savigliano (Quadrante Nord Ovest provincia di Cuneo), Torino Nord, Regina Margherita, Alessandria e altri.

 

«Sono grato all’Ordine dei medici – ha osservato Icardi – per l’attenzione che ha prestato nel conoscere, in dettaglio, i criteri che hanno condotto a definire il capitolato esigenziale dei nuovi ospedali. E’ importante che le scelte sulla Sanità siano il più possibile condivise, compatibilmente con le competenze e le responsabilità di ognuno, per gestire al meglio l’assistenza sanitaria, in modo integrato tra ospedale e territorio».

 

L’assessore ha evidenziato come il metodo innovativo seguito dal Piemonte per la progettazione dei nuovi ospedali sia considerato una “best practice” a livello nazionale.

 

«Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando si costruivano gli ospedali e poi si decideva come utilizzarli – ha detto Icardi -, questa volta la Regione ha voluto seguire il percorso inverso, individuando le necessità, attraverso l’analisi dei flussi di mobilità passiva e attiva per tipologia di prestazioni e del reale fabbisogno sanitario del territorio, partendo dallo studio della rete erogativa esistente. È stato cioè delineato il “contenuto”, in modo da fornire ai progettisti le indicazioni per disegnare il “contenitore” dei nuovi ospedali».

 

 

Autista di bus preso a pugni da 17enne

Un autista di 54 anni  dipendente dell’azienda Vi-Mu di Castellamonte è stato preso a pugni da un ragazzo di 17 anni senza biglietto. I carabinieri intervenuti dopo la chiamata del conducente hanno identificato e denunciato l’aggressore. L’episodio  è accaduto a Cuorgnè: qui l’azienda mette a disposizione autobus  e personale su una tratta di servizio Gtt.

Allarme in carcere: agenti minacciati con lamette e sgabello

ANCORA ALTISSIMA TENSIONE AL DON SORIA DI ALESSANDRIA E A TORINO

Riceviamo dal SAPPE e pubblichiamo  

Resta altissima la tensione nelle carceri piemontesi, oggi affollate da oltre 4.000 detenuti, e continua inesorabilmente a salire il numero di eventi critici tra le sbarre, come dimostrano gli ultimi episodi avvenuti nelle carceri alessandrine di Don Soria e San Michele. Ma nuovi episodi ad alta tensione sono avvenuti anche a Torino e di nuovo al Don Soria di Alessandria, come denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce del Segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.

Ad Alessandria”, spiega, “un detenuto marocchino, tornando dall’Infermeria e giunto presso la Prima rotonda in totale stato di agitazione, vedeva e cominciava ad inveire contro gli Agenti. Subito dopo estraeva una lametta, ottenuta da un rasoio in uso alla popolazione detenuta, che è risultata essere opportunamente adattata da un lato per agevolarne l’impugnatura. Con tale lametta, tentava di colpire al volto un poliziotto, senza però per fortuna riuscirci. Interveniva un altro Agente in aiuto al collega ed entrambi tentavano una faticosa opera di contenimento. Con non poca fatica, gli Assistenti riuscivano a sottrarre la lametta al detenuto, anche se poi venivano condotti in infermeria dove il Medico certificava per loro prognosi giorni dai 5 ai 7 giorni”.

“A Torino, invece, ieri in tarda mattinata”, prosegue, “un detenuto tunisino ristretto al Padiglione A, dopo avere posto in essere un gesto di autolesionismo veniva condotto in infermeria per le cure del caso. Al rientro in Sezione rifiutava di fare rientro nella propria cella e, in forte stato di agitazione, si rivolgeva nei confronti del poliziotto di servizio prima con frasi offensive e, subito dopo, afferrava uno sgabello scagliandoglielo. Un altro Agente è prontamente intervenuto e solo dopo una estenuante opera di persuasione riuscivano a calmare il detenuto. Uno dei due agenti, nel togliere lo sgabello dalle mani del ristretto, si procurava un taglio alla mano per il quale si è reso necessario l’accompagnamento al Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per le cure del caso”.

“Ogni giorno nelle carceri del Piemonte succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, commenta infine Donato Capece, segretario generale del Sindacato. “Il SAPPE denuncia da tempo che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, da soli non servono: serve una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendere dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam”.

Auto si schianta contro un muro, muore 44enne

In un grave incidente avvenuto sulla provinciale 81 a Mazzé ieri sera venerdì 24 febbraio, è morto un uomo di 44 anni. La Ford Fiesta è finita violentemente  contro un muro e non è stato possibile salvare il conducente  perché nonostante l’intervento dei vigili del fuoco di Rivarolo Canavese e del  118 l’uomo era morto sul colpo.