CRONACA- Pagina 67

Volontari soccorritori con Croce Bianca Rivalta

Due serate informative aperte a tutti: lunedì 20 e 27 ottobre a Rivalta

 

La Croce Bianca Rivalta, associazione di volontariato aderente ad Anpas, apre le porte a chi desidera mettersi in gioco per la comunità e diventare volontario o volontaria soccorritrice.

Per presentare il nuovo corso gratuito di formazione, l’associazione organizza due serate informative aperte al pubblico, entrambe alle ore 21:

  • Lunedì 20 ottobre presso il Mulino di Rivalta (via Balegno 2)
  • Lunedì 27 ottobre presso la sede della Croce Bianca Rivalta (via Toti 4)

Durante gli incontri saranno illustrate le modalità di partecipazione al corso gratuito per soccorritori di emergenza, riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale. Il percorso prevede anche la formazione e l’abilitazione all’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE) in ambito extraospedaliero.

Il corso prenderà il via lunedì 10 novembre alle ore 20.30 e si svolgerà con cadenza bisettimanale, ogni lunedì e giovedì dalle 20.30 alle 23.30.

La prima fase prevede 54 ore di lezioni teorico-pratiche, seguite da 100 ore di tirocinio protetto presso la Pubblica Assistenza, dove gli aspiranti soccorritori potranno affiancare personale esperto nei servizi di emergenza e nei trasporti sociosanitari. Al termine del percorso, dopo il superamento dell’esame finale, sarà rilasciata la certificazione di abilitazione.

Le lezioni affronteranno numerosi temi fondamentali, tra cui i codici d’intervento, l’uso dei mezzi di soccorso, le comunicazioni radio, la gestione dell’emergenza, la rianimazione cardiopolmonare, il trattamento del paziente traumatizzato e gli aspetti psicologici dell’assistenza alla persona soccorsa.

Diventare volontario o volontaria della Croce Bianca Rivalta significa non solo apprendere competenze tecniche di primo soccorso, ma anche vivere un’esperienza di crescita personale e umana, fondata su empatia, rispetto e spirito di squadra. È un modo concreto per fare la differenza nella propria comunità, donando tempo ed energia per aiutare chi ha bisogno.

La Croce Bianca Rivalta di Torino, forte di 161 volontarie e volontari attivi, ogni anno effettua oltre 13.000 servizi percorrendo circa 325.000 chilometri. L’associazione è impegnata in interventi di emergenza 118, trasporti sanitari e interospedalieri, assistenza a eventi pubblici, accompagnamento di persone con disabilità e attività di protezione civile. Inoltre, promuove la formazione sanitaria nelle scuole e organizza corsi di primo soccorso per la popolazione. Per informazioni e iscrizioni: tel. 011 9012924 – info@crocebiancarivalta.it.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte Odv rappresenta 81 associazioni di volontariato, con 16 sezioni distaccate, 10.695 volontari (di cui 4.242 donne), 5.388 soci e socie e 741 dipendenti (di cui 86 amministrativi). Dispone di 472 autoambulanze, 265 automezzi per il trasporto di persone in situazione di disabilità, 242 mezzi per il trasporto persone e per la protezione civile, oltre a 4 imbarcazioni. Complessivamente, ogni anno svolge 594.623 servizi, di cui 200.399 in emergenza-urgenza 118, percorrendo 20.209.167 chilometri, di cui 4.765.067 legati ai servizi di emergenza.

Donna aggredita a Porta Palazzo: salvata da agenti e passante

Stava per essere rapinata nei pressi di Porta Palazzo, ma il pronto intervento di un coraggioso passante e di una pattuglia in borghese della Polizia Locale ha permesso di sventare il furto e arrestare uno dei rapinatori.

È successo mercoledì 14 ottobre tra corso Regina Margherita e via Ariosto. Una pattuglia di motociclisti in borghese del Reparto Radiomobile, che effettuava un servizio comandato di controllo della viabilità cittadina, si è accorta di una donna che urlava, strattonata da due giovani.

Gli agenti, un uomo e una donna, hanno subito invertito la marcia, attivando le sirene delle motociclette e mettendo in fuga i rapinatori che erano stati nel frattempo raggiunti anche da un uomo, un quarantenne di origine senegalese, accorso in aiuto della donna. Il passante e i motociclisti si sono così messi ad inseguire i due rapinatori.

La fuga è proseguita verso Borgo Dora, lungo le vie Lanino, Mameli, Borgo Dora e San Simone. Qui i due giovani si sono separati: uno dei due ha cercato di nascondersi, mentre l’altro ha proseguito la fuga, riuscendo a dileguarsi. Gli agenti sono riusciti a rintracciare ed arrestare il primo, che tentava di nascondersi dietro una siepe ornamentale. Poi hanno raccolto la testimonianza dell’uomo che ha raccontato di aver visto i due giovani strattonare la donna per strapparle di dosso una collana e la borsa e che nella fuga uno dei due ragazzi aveva anche rotto una bottiglia di vetro agitandone i cocci per intimorirlo e farlo desistere dall’inseguimento.

Gli agenti, raggiunti nel frattempo da rinforzi hanno poi cercato, invano, la donna che aveva subito il tentativo di rapina e che si era nel frattempo allontanata.

Il giovane arrestato, 31 enne originario del Marocco, è stato deferito all’autorità giudiziaria per gli artt. 56, 628 e 110 del Codice Penale e portato alla casa circondariale.

Scontro tra auto e cinghiale: grave ragazzo di 24 anni

Scontro fra un’auto e un cinghiale nel territorio di Basaluzzo, in provincia di Alessandria, sulla strada provinciale 157 . Sul posto  i sanitari del 118, I carabinieri e i vigili del fuoco. Sulla vettura c’erano tre persone e un ragazzo di 24 anni è stato trasportato, in codice rosso, all’ospedale di Alessandria.

 

Intitolate tre nuove vie limitrofe all’Urban District To Dream 

Sabato 18 ottobre 2025, alle ore 11, si terrà la cerimonia di intitolazione delle vie limitrofe all’Urban District To Dream (già corso Giulio Cesare 424/51). Tra i nuovi toponimi figura quello dedicato a Florence Nightingale, fondatrice dell’infermieristica moderna e simbolo universale di dedizione, competenza e umanità nella cura.

Contestualmente, saranno intitolate nello stesso comprensorio di To Dream due altre vie, alle artiste Evangelina Gemma Alciati Jessie Boswell, figure femminili che hanno segnato il mondo culturale torinese.

Nel corso della cerimonia prenderanno la parola, prima dello scoprimento delle nuove targhe viarie, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il Coordinatore della II Commissione della Circoscrizione 6 Maurizio Anastasia, il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino Ivan Bufalo e Guglielmo Marciano, presidente della Commissione d’albo Infermieri pediatrici.

«Sono lieta di avere portato a buon fine la proposta di intitolazione di un sedime cittadino a Florence Nightingale, che era stata caldeggiata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche e poi unanimemente approvata dalla Commissione comunale per la Toponomastica» commenta la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo. «Con il suo coraggio e la sua determinazione, non comuni ai tempi nostri e ancor di più nel XIX secolo, Florence Nightingale seppe non solo alleviare le sofferenze di feriti e malati, ma anche e soprattutto promuovere un cambiamento complessivo nell’idea stessa dei servizi sanitari, aprendo la strada alla moderna concezione delle professioni infermieristiche».

«La cerimonia di sabato» – ha concluso Grippo – «rappresenterà un passo in avanti importante nel percorso di riequilibrio di genere nella toponomastica torinese, che ho perseguito sin dall’inizio del mio mandato. Sarà inoltre l’occasione per rendere un ideale e meritato omaggio a tre donne di eccezionale valore e di grandi capacità di innovare e rompere gli schemi, svolgendo un ruolo pionieristico nei rispettivi campi di attività.

«Ringraziamo il Comune di Torino per questa scelta di valore, che riconosce e istituzionalizza il ruolo della professione infermieristica, e in particolare la presidente Grippo, da anni sempre vicina alla nostra categoria e alle nostre attività, sino ad essere ormai come una nostra iscritta honoris causa» dichiara Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, aggiungendo: «Questo percorso comune rende la giornata dell’intitolazione il riconoscimento di un cammini condiviso che la Città di Torino, attraverso la sua presidente, ha intrapreso con il mondo infermieristico.

Dedicare una via a Florence Nightingale – conclude Bufalo – significa ricordare non solo la fondatrice dell’infermieristica moderna, ma anche l’impegno quotidiano, spesso silenzioso, di migliaia di professionisti che operano nel nostro territorio».

Sicurezza dei presidi sanitari, firmato protocollo tra Prefettura,  Asl Città di Torino e Regione

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«L’iniziativa che oggi sottoscriviamo realizza un programma di interventi volti a venire sempre più incontro alle esigenze di sicurezza e serenità di chi quotidianamente è impegnato in prima linea per la salute dei cittadini».  
Lo ha sottolineato il Prefetto Donato Cafagna, firmando  insieme al Direttore Generale dell’ASL Città di Torino Carlo Picco e agli Assessori Regionali alla Sanità e alle Politiche Sociali e all’Integrazione Socio-Sanitaria, Federico Riboldi e Maurizio Marrone, il Protocollo di Intesa per la sicurezza dei presidi sanitari che prevede percorsi condivisi, con modalità d’azione prestabilite, concordate ed efficaci, per affrontare, e possibilmente prevenire, un’aggressione o atteggiamenti violenti all’interno delle strutture sanitarie e dei servizi sanitari.
L’attenzione sarà maggiormente rivolta alle strutture ritenute ad alto rischio, come i Pronto Soccorso, i punti di primo intervento – i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, i Centri di Salute Mentale, i Servizi Dipendenze Patologiche e gli altri servizi delle strutture sanitarie. Sarà implementato l’utilizzo di strumenti di videosorveglianza, e/o dei sistemi di teleallarme e di vigilanza diurna/notturna.
«C’è una richiesta di maggiore presenza delle Forze dell’Ordine da parte degli Ordini, delle Organizzazioni sindacali, delle Asl – ha spiegato il Prefetto ­- e l’obiettivo è quello di corrispondere a questa richiesta in maniera dinamica e coordinata, potenziando la presenza all’interno dei presidi e implementando i sistemi di videosorveglianza, ma anche consolidando quelle forme di collaborazione tra mondo sanitario e mondo della sicurezza in modo da rendere più incisivi possibili gli interventi. Grazie a questo protocollo, inoltre, alla prevenzione e alla deterrenza, si affiancheranno iniziative di formazione e comunicazione, volte a rinsaldare il dialogo e il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra sanitari e pazienti.  
«Al fine di contrastare le aggressioni  – ha spiegato il Direttore Carlo Picco – l’ASL Città di Torino ha messo in atto una serie di azioni, tra cui la vigilanza armata, i pulsanti antipanico, le telecamere e i video collegamenti, la collaborazione con la Prefettura e la Questura, le convenzioni con il “Nucleo Associazione Nazionale Carabinieri di Protezione Civile della Provincia di Torino” e “Capitano Ultimo Volontari di Protezione Civile Piemonte” nei Pronto Soccorso degli Ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco. Con la firma del Protocollo siglato oggi, per il quale ringrazio il Prefetto, le Forze dell’Ordine e gli Assessori Regionali alla Sanità e alle Politiche Sociali e all’Integrazione Socio-Sanitaria, si intende rafforzare la collaborazione tra l’ASL Città di Torino e le Forze dell’Ordine per tutelare gli operatori sanitari da aggressioni o atti di violenza, definendo le modalità di attivazione delle Forze dell’Ordine per garantire il loro tempestivo intervento in caso di episodi di violenza che coinvolgano il personale sanitario».
L’Assessore Regionale Federico Riboldi ha tenuto a sottolineare che: «Il protocollo per la sicurezza nei Pronto Soccorso firmato oggi a Torino è il secondo in Piemonte dopo quello sottoscritto ad Asti nel mese di aprile. Ringrazio il Prefetto di Torino Donato Cafagna, il Direttore Generale ASL Città di Torino Carlo Picco e tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo obiettivo che è una priorità assoluta per l’assessorato alla Sanità. La Regione Piemonte continuerà ad investire nella sicurezza per garantire agli operatori la serenità di poter svolgere il proprio lavoro senza dover temere per la propria incolumità personale e ai pazienti e alle famiglie di essere curati in ambienti dove non si verificano fatti incresciosi. È in svolgimento una gara d’appalto per la presenza di guardie armate in tutti i Pronto Soccorso aziendali, con prevista aggiudicazione entro la fine dell’anno. Fino a pochi anni fa il personale del Pronto Soccorso era rispettato e anche ringraziato: si vede che alcuni schemi nella società sono saltati. Per questo motivo, la Regione ha avviato quest’anno un monitoraggio in tutte le aziende sanitarie sulla presenza di misure di sicurezza e la prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari. Infine, un ringraziamento alle Forze dell’Ordine che ogni giorno lavorano per la nostra sicurezza e che sono certo daranno il loro fondamentale contributo anche in questo ambito».
Per l’Assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone: «La vera sicurezza in luoghi sempre aperti e accessibili come gli ospedali la si garantisce solo rafforzando la presenza delle Forze dell’Ordine e questo stanno facendo le Istituzioni unendo le energie. Grazie anche alle associazioni d’Arma, come l’Associazione Nazionale Carabinieri, per la loro disponibilità a garantire la loro presenza rassicurante. Siamo orgogliosi di sostenerli con le risorse regionali per l’Invecchiamento Attivo».
Alla firma del documento erano presenti i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e i presidenti dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Torino, dell’Ordine delle Professioni infermieristiche e dell’Ordine delle Professioni Sanitarie tecniche.

Rapina in pieno giorno ai Murazzi, coppia aggredita con spray al peperoncino

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Nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha arrestato a Torino tre giovani per rapina aggravata in concorso.

Attorno alle due mezza di domenica, una coppia di amici a passeggio lungo la riva del Po è stata avvicinata, all’altezza di via Sineo, da tre giovani cittadini egiziani che, dopo aver chiesto loro una sigaretta, li hanno aggrediti utilizzando uno spray urticante.

I tre, tutti di 20 anni, sono riusciti a impossessarsi della borsetta della ragazza e dello zaino del ragazzo, per poi fuggire in direzione di via Balbo.

I poliziotti dei “Falchi” della Squadra Mobile torinese, acquisite le descrizioni, hanno svolto attive ricerche in zona, fino a quando hanno notato il gruppetto in Viale dei Partigiani e, seguendoli fino a via XX Settembre, dove li hanno fermati.

Addosso ai giovani, gli investigatori hanno rinvenuto alcuni documenti sottratti a una delle vittime, che le sono stati riconsegnati, nonché un coltello a lama fissa e lo spray urticante utilizzato durante la rapina.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto come misura l’obbligo di presentazione alla P.G.

Gli studenti del Politecnico in mostra a Urban lab per immaginare la Torino del futuro

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Dodici mesi di lavoro, 52 luoghi, 14 atelier, 543 studenti coinvolti, 41 docenti e 46 tutor. Questi i numeri di “Scenario Torino”, la 2ª edizione della mostra realizzata da alcuni studenti del Politecnico su come immaginano il futuro di Torino e che sarà inaugurata alle 18 di oggi, presso la sede di Urban Lab e sotto i portici di piazza Palazzo di Città.

Ieri si è svolta un’anteprima riservata ai giornalisti che hanno potuto apprezzare il lavoro degli studenti dei corsi di Laurea Triennale, Laurea Magistrale in Architettura, Design, Pianificazione urbanistica e territoriale e Architettura del paesaggio del Politecnico di Torino. I futuri architetti si sono cimentati con esercizi progettuali su diverse aree urbane e tematiche di lavoro, a stretto contatto con l’Amministrazione comunale e in particolare con l’assessorato all’urbanistica della città di Torino. Gli esiti di questa stimolante mostra saranno visibili a tutti proprio da questo pomeriggio. Le fotografie sotto i portici della piazza illustrano i luoghi di progetto. Negli spazi di Urban Lab, invece, analisi, disegni e modelli mettono in mostra molteplici possibili destini per edifici, isolati e intere zone di una Torino che si immagina più sostenibile e accessibile.

La Città di Torino sta affrontando un momento di straordinario cambiamento: rilevanti investimenti pubblici e privati hanno avviato una nuova stagione di rigenerazione e ripensamento del territorio. Il numero delle trasformazioni urbane che si stanno avviando sul territorio comunale e le sfide attuali, mettono in luce la possibilità di ragionare in termini esplorativi intorno alla trasformazione di aree, edifici, brani di città. E il nuovo Piano regolatore presentato lo scorso 14 ottobre alla ESCP Business School ne è un esempio.

«Il lavoro che si fa con “Scenario Torino” – spiega l’assessore all’urbanistica Paolo Mazzoleni – è straordinario per noi e per gli studenti che si mettono all’opera su aree esistenti della città con progetti migliorativi che riqualificano interi quartieri. È un esercizio utilissimo per la città da cui poter prendere anche spunto ed è interessante capire come gli studenti immaginino la loro visione della città con modellini fisici e disegni tecnici. Un enorme mole di lavoro per gli studenti e i loro tutor e docenti del Politecnico che ringrazio».

L’iniziativa è stata curata dai docenti Caterina Barioglio, Nadia Caruso, Valerio Della Scala e Saskia Gribling, e ha coinvolto più di 14 insegnamenti di Ateneo.

Un’opportunità unica, che ha consentito da una parte ai ragazzi e alle ragazze di confrontare le proprie conoscenze teoriche con le sfide reali dell’urbanistica contemporanea, e dall’altra alla Città di Torino di beneficiare di una serie più variegata di immaginari ed esplorazioni meta-progettuali sul territorio e sulla sua trasformazione.

La mostra sarà visitabile fino all’8 novembre 2025 dal mercoledì al venerdì, dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 12 alle 19.

All’inaugurazione sono previsti gli interventi di Paolo Mazzoleni, Assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Andrea Bocco, Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico di Torino, Michele Bonino, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico di Torino e Piero Boccardo, Presidente di Urban Lab.

Soggetti coinvolti:

Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino
Urban Lab
Dipartimento DAD (Architettura e Design) del Politecnico di Torino
Dipartimento DIST (Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) del Politecnico di Torino.

TORINO CLICK

Sequestrano un minore per debiti di droga

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha arrestato a Torino un quarantenne italiano e un ventottenne cittadino rumeno, per sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso.

L’attività ha avuto inizio dopo la segnalazione di un uomo per la scomparsa del nipote. Dopo due giorni, lo stesso viene contattato, sulla piattaforma Instagram, da un utente sconosciuto; all’altro capo, però, c’è il nipote scomparso, il quale dice allo zio di attenersi alle indicazioni che gli verranno riferite; a questo punto, nella conversazione subentra una terza persona che chiede all’uomo una somma di denaro per ripianare un debito contratto dal proprio nipote. Lo zio contatta quindi il numero di emergenza 112 NUE e, insieme a personale della Squadra Volanti della Questura di Torino, si reca presso il Parco Sempione, luogo concordato per l’incontro. Lì individua il nipote, tallonato da due uomini, i quali, accortisi della presenza del personale di Polizia, hanno tentato di allontanarsi ma sono stati bloccati dagli operatori, dislocati strategicamente sulle vie di fuga del parco.

Da una prima ricostruzione dei fatti, ancora al vaglio degli inquirenti, è emerso come il minore, per un debito di droga di 50 euro maturato due giorni prima e da estinguere, fosse stato trattenuto contro la sua volontà all’interno del Parco Sempione per due giorni, sotto minaccia di ripercussioni, sino all’intervento del personale della Polizia.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Cibo sano, cura vicina: km zero in corsia

La Regione Piemonte lancia il progetto “Cibo sano, cura vicina: portiamo il km0 in corsia”, primo esempio nazionale di integrazione strutturale tra sistema sanitario e mondo agricolo. Promosso dagli assessori regionali all’Agricoltura Paolo Bongioanni e alla Sanità Federico Riboldi, il modello si propone di rivoluzionare le mense ospedaliere introducendo prodotti tipici piemontesi, garantendo pasti più sani, più buoni e più legati al territorio.
Saranno coinvolte le associazioni agricole – Coldiretti, Confagricoltura e CIA – e le organizzazioni cooperative del settore che avranno un ruolo centrale, perché gli agricoltori non saranno semplici fornitori, ma partner nella definizione delle forniture, assicurando stagionalità, tracciabilità e qualità delle materie prime. Le strutture tecniche delle aziende sanitarie regionali, invece, avranno il compito di integrare questi prodotti nei piani nutrizionali, trasformando il pasto ospedaliero in parte attiva del percorso di cura.
Un asse decisivo del progetto riguarda la qualità delle mense ospedaliere. L’introduzione di prodotti locali e tipici permette di elevare lo standard del cibo servito, migliora il gusto, aumenta il gradimento dei pazienti e, grazie alla filiera corta, si ottiene un contenimento dei costi. Riducendo i trasporti inutili si abbassa l’impatto ambientale: non ha senso movimentare alimenti da altri continenti quando il Piemonte dispone di eccellenze riconosciute e sicure. In sintesi, più salute, più territorio, più sostenibilità.
«Non è un’operazione di immagine, ma un cambio di paradigma – dichiarano Bongioanni e Riboldi – Con “Cibo sano, cura vicina” portiamo la filiera agricola dentro il sistema sanitario, restituendo dignità al pasto ospedaliero. Sanità e agricoltura tornano ad essere alleate strategiche, pilastri dell’identità piemontese».
A coordinare l’attuazione sarà una Cabina di Regia regionale con Regione, associazioni agricole, AMOS, ASR e Università. La fase pilota partirà nel 2025 nelle Aziende Ospedaliero – Universitarie di Alessandria, Novara e Città della Salute di Torino, per poi estendersi entro il 2030 a tutta la rete sanitaria regionale. Il progetto prevede anche campagne di educazione alimentare rivolte a pazienti, famiglie e personale sanitario, per diffondere una nuova cultura del cibo come parte della cura.
«Il Piemonte sarà la prima Regione dove il paziente riconosce il territorio anche a tavola, perché la cura comincia dal cibo» concludono Bongioanni e Riboldi.

Memoria e Accoglienza nella citroniera di Villa Lascaris

Nell’ambito della mostra fotografica multimediale “Memoria e Accoglienza-storie di mondi in cammino”, in corso a Villa Lascaris, a Pianezza, fino al 26 ottobre prossimo, lo spazio talk di domenica 19 ottobre, a partire dalle ore 16, nella citroniera ottocentesca, racconta le vicende degli italiani che emigrano e le nuove generazioni che rimangono. Nella prima parte dell’incontro vi saranno le testimonianze dirette di Meryem Lemaaoui, arrivata in Italia dal Marocco a 7 anni, studentessa di Giurisprudenza e attiva nella associazione ASAI, che racconta la vita di migliaia di ragazzi e ragazze che, pur studiando vivendo e studiando in Italia, non hanno ancora ottenuto la cittadinanza; Andrea Casacci, trentenne laureato in graphic design che, dopo esperienze professionali a Londra è tornato in Italia, è che racconterà la vita all’estero e le differenze tra due mondi: Londra e Torino. Insieme a Marco Fracon, direttore di Villa Lascaris, il talk sarà un’occasione per ascoltare veramente le nuove generazioni, spesso raccontate attraverso luoghi comuni. Nella seconda parte dell’incontro, condotta da Silvia Mercuriati, direttrice artistica di Progetto Zoran, il focus si sposterà sull’arte, con due interlocutori: Marco Monfredini, direttore artistico, regista e attore della Compagnia Anticamera Teatro, che parlerà di come far teatro nei luoghi in cui la guerra è realtà, condividendo l’esperienza di bordermindproject nei territori occupati palestinesi, da cui è nato il libro “Il teatro nei luoghi di conflitto”; Chiara Benetton, illustratrice, che racconterà la sua esperienza artistica a Bristol tra una lingua diversa, gli affetti lontani e le sfide quotidiane, che le hanno aperto gli occhi sul mondo.

“Memoria e Accoglienza – Storie di mondi in cammino” è inserito nel programma delmFestival dell’Accoglienza, promosso dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni migranti, organizzato a Villa Lascaris insieme associazioni pianezzesi, Pianezza Protagonista e gli Amici dell’Arte. L’iniziativa si avvale del contributo della Pastorale Migranti, Associazione Generazione Migranti, Fondazione CRT, del Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Pianezza, del sostegno di Turismo Torino e Provincia, oltre alla collaborazione di molte realtà legate al territorio, quali l’Associazione Nazionale Alpini, Gruppo di Pianezza, Club Alpino Italiano, Progetto Zoran, Unecon, UniTre di Alpignano, Caselette, Pianezza e il Progetto sociale Materiali di scARTo.

Appuntamento domenica 26 ottobre, alle ore 16, “Storie di esperienze e racconti”.

Accesso alla mostra e agli incontri è libero. Sarà gradito un contributo volontario a sostegnomdell’iniziativa.

Orari: venerdì e sabato 17-19 / domenica 15-19

Mara Martellotta